Zucca soffiata con successo – Racconti erotici

di | 27 de Agosto, 2023

Ciao, mi chiamo Caca, questa è la prima volta che vengo qui e all’epoca avevo 17 anni ed ero ancora vergine. Avevo e ho tuttora lo stesso fisico, 1,60 anni, capelli castano chiaro, occhi color miele, glutei e seno di media grandezza, molto rotondi e sodi…

Ogni volta che lo ricordo, la mia figa pulsa, ma ehi, ho una fissazione moooolto per l’esercito, questi vestiti che mostrano le mie natiche, questi soldati che sembrano duri, immagino quanto deve essere bello prendersi la briga di picchiarlo. Sono duro… Ma torniamo alle origini… ciò che conta.

Durante una delle mie vacanze scolastiche, come sempre alla mia famiglia piace viaggiare molto all’interno, sai quanti anni hanno le persone, sai, ci sono anche finito per sbaglio, ero più giovane e non avevo molta scelta. Quando siamo arrivati ​​lì era noioso, un paesino tranquillo, e la casa dove vivevamo allora… È ancora peggio, quando siamo lì e riceviamo visite, è addirittura qualcosa di nuovo.

Una mattina, mentre eravamo ancora lì, abbiamo ricevuto una telefonata da mia zia che ci informava che sarebbe venuta a trovarci. Mi aspettavo che mi portasse con sé e così è stato, grazie a Dio, perché non sopportavo più la monotonia.

Arrivando a casa sua che era in un’altra città, mia cugina era a casa, siccome non vado d’accordo con lei ho preferito stare da un’altra zia nella stessa città, ho preso le mie cose e me ne sono andata…

Quando sono arrivato lì, avevo già sentito che mio cugino Sérgio prestava servizio nell’esercito, ma fino ad allora, l’ultima volta che l’ho visto, non ricordo nemmeno. Quando sono arrivato lì e l’ho visto sedersi, non potevo credere che le mie gambe si fossero ammorbidite, non è uno scherzo, ho guardato quest’uomo con il petto perfettamente definito, i capelli ben tagliati… Biondo, indossava abiti semplici ma è già un meraviglioso Dio con quegli occhi verdi. , un tedesco con un culo così duro… Rs. Parlavamo normalmente, lo stimavo anche perché non sapevo se avesse la fidanzata o se fosse sposato.

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La giornata passò… E passai la notte sveglia, non riuscivo nemmeno a dormire bene pensando al danno che mi avrebbe potuto fare per essere vergine. Fa molto male? Il giorno dopo ho passato la mattinata con altri parenti per non restare sola, mia zia che è sua madre è uscita presto per lavorare con mia cugina e mio zio, lui era il primo ad alzarsi ed uscire, abitava vicino alla caserma ma doveva essere lì alle 7.

Alla fine del pomeriggio sono tornato a casa.

Quando sono arrivata mia zia era andata via e mio zio era al cancello, sono entrata per farmi una doccia, dopo aver passato tutta la giornata con i miei genitori non c’è niente di meglio per rilassarsi.

Ho chiesto a mio zio se mia zia fosse andata via, ma non ha risposto perché se n’era andata, sono rimasta sola, ne ho approfittato e sono andata a farmi la doccia.

Non potevo fare a meno di pensare a mio cugino… lo immaginavo con quella bella uniforme con cui veniva ogni giorno, facendo risaltare il verde dei suoi occhi, strappandolo con le mani e leccandosi via tutto quel sudore… non potevo non lo sopporto, ho dovuto picchiarlo con una siririca sotto la doccia, ho toccato solo la griglia perché avevo paura di infilarci il dito e di fargli male. Allora mi sono seduto per terra con le gambe appoggiate alle pareti davanti alla doccia, lasciando cadere l’acqua sulla piriquita mentre annusavo una camicia bianca, che faceva parte della sua uniforme e che era nel cesto della biancheria. Quell’odore maschile mi ha fatto venire la pelle d’oca… mi sono infilato la maglietta sulla figa, ho succhiato quel brodo salato di sudore, l’ho strofinato sulla griglia… non potevo sopportarlo e sono venuto. Mi si afflosciarono le gambe, mi leccai le dita immaginando che fosse il suo sperma, gemetti piano piano chiamando il suo nome, all’improvviso… Il rumore di una motocicletta??? COSÌ?? Ahhhhhh sì.. Ha una moto! Ho subito pensato a come stuzzicarlo per vedere se stava bene. Prima di tornare a casa mi ero fermata a casa di mia zia, dove rimanevo durante la giornata.

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Sono corsa fuori, avvolta solo in un asciugamano, e lui ha messo via la bici. Sono entrato nella stanza di sua sorella e ho girato il sedere verso la porta, penso che abbia visto tutto, che bella idea è stata. All’improvviso ho visto un’ombra dietro di me.

_ È vero quello che mi ha detto Vinicio?

Mi sono perso l’azione ma sono riuscito a rispondere… ho pensato, ora è una coincidenza lol

”Quello che… è… è… Sì, è vero.

Ha iniziato ad afferrarmi, prendendomi l’asciugamano, facendomi scorrere le mani sulle tette, mi ha preso la mano e mi ha fatto prendere il suo cazzo…. Hmmmmmm quanto era grosso e grosso, molto duro e pulsante nella mia mano.

_Guarda come mi lasci, è dura solo per te..

Era già così emozionato che non riusciva nemmeno a pensare lucidamente. Mi ha trascinato nella sua stanza, mi ha gettato brutalmente sul letto, mi ha morso, mi ha coccolato, tenendomi le braccia che non potevo nemmeno muovere, oh che pervertito e caldo era, mi ha fatto scorrere il dito nella figa .

_ Quanti anni hai??

_ Ho risposto, 14. Lui mi ha guardato e ha detto:

_ Ahhh… Ma sei ancora molto giovane… Non posso, ti faccio male!

_ Nuovo ma so già cosa è bello e voglio il tuo cazzo nella mia figa, lo sto aspettando tutta la notte, non vuoi rilasciarlo?

Nel momento in cui ha iniziato a succhiarmi le tette, ha strofinato la sua faccia sulla mia figa, sembrava divertirsi molto, e poi… mi sono sentito in paradiso, mi sono tolto i vestiti e quando ho visto quel cazzo era già tutto. bagnato non ho potuto resistere, mi sono innamorato, non sapevo fare un pompino, quindi ho semplicemente succhiato, ho leccato tutto il meladinho, lui tremava dappertutto e il suo cazzo si muoveva nella mia bocca.

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“Ora lasciami ragionare, ok?

_ Ho annuito, sì… Molto timido.

Quando ha posizionato la testolina ho sentito un leggero bruciore, ma quando è passato… ero senza fiato, sanguinava un po’, era scomodo, un dolore piacevole che volevo sentire di più, era così delirante che allora ho capito perché le donne gemono così tanto, è a causa del desiderio.

Mi ha spinto così forte che a volte volevo persino piangere, ma volevo scoparlo così tanto che volevo persino godermi il dolore.

È iniziato e si è fermato.

_ Perchè ti sei fermato?

_Altrimenti mi divertirò.

Sapevo cosa significava venire solo perché avevo visto i video a scuola.

Mi ha dato uno schiaffo e mi ha colpito forte… E ha fatto un respiro profondo.

_ Mi divertirò…

Ahhh che meraviglia….

– Mi… entra nella mia figa.

Ho sentito quel grosso cazzo pulsare nella mia figa. Quando ha preso il mio cazzo, quel liquido caldo mi è colato lungo il culo e mi sono fatto scorrere le dita nel culo e l’ho leccato, l’ho fatto scorrere sulle mie tette, non ho sprecato una sola goccia di sperma.

Tutto sudato e guardandomi sembrava incredulo di quello che era successo.

Mi sono vestita senza indugio, lui è andato in bagno e gli altri sono arrivati ​​come sono venuti, zio, zia, cugino.

Non l’ho mai più visto. Beh, mi sono sposato e anche lui. Rimase solo il ricordo di quando scoppiai le zucchine.

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