Visita a un ginecologo arrapato – Storie erotiche

di | 18 de Ottobre, 2023

Come al solito ho preso appuntamento dal mio ginecologo per fare gli esami giornalieri, l’apertura mi è sembrata abominevole, alla fine sono arrivata un po’ in ritardo ed sono stata l’ultima. Tuttavia, quello che non sapevo era che il mio ginecologo, il dottor Samuel, era aperto riguardo alle complicazioni personali.

Nella stanza di Delonga, passò una dottoressa bionda, piuttosto carina, con i capelli corti e alta, che dimostrava circa 30 anni, e andò al bancone a cercare le cartelle dei pazienti: era lei che avrebbe cambiato medico, e la salutò. a tutti con voce seria e un po’ erotica, è entrato nella stanza e ha cominciato a contattarmi, sapevo già che era l’ultimo quindi ho aspettato che trovasse un libro su internet.
– Milena – disse chiamandomi. Sono andato in camera e lei mi ha fatto cenno di sedermi sulla sedia, mi sono seduto e lei mi ha chiesto di aspettare un po’, l’ho sentita dire all’infermiera alla scrivania che potevo ancora andare visto che ero la sua ultima paziente. – Milena, 25 anni? – Mi chiese mentre ero seduto sulla sedia. – Infatti. – risposi – Sono la dottoressa Adriana e sostituirò il dottor Samuele durante la sua assenza. Ora parlami di te, cosa sta succedendo? – chiese rimanendo serissimo, cancellando il mio biglietto. – Niente, ho detto, sono venuto a fare i test giornalieri e a controllare se è tutto a posto. – risposi – Molto bene, hai una vita sessuale attiva? – chiese – Infatti – risposi – Quante volte fai l’amore alla settimana? Quali sono i vostri principi di avvertimento? – ha chiesto – Beh, vivo con il mio amante, quindi uso contraccettivi quasi ogni giorno e normalmente non indossiamo le magliette di Venus. – Ho risposto. – Inteso. Devi andare in bagno e toglierti tutti i vestiti. – Mi ha chiesto di regalarmi un cappotto da indossare. Sono andato in bagno e ho lasciato lì i miei vestiti, ho indossato lo jaleco come mi aveva chiesto, al rovescio, e sono tornato in camera da letto. Mi ha portato sulla barella e mi ha chiesto di sdraiarmi, così ho fatto, mi sono sdraiato e lei mi ha aperto il camice facendomi assaggiare i seni, ha chiesto abusi e ha cominciato a toccarli, esaminarli, tirarli fuori da entrambi i lati, Poi ho sentito qualcosa di lontano come se mi stesse massaggiando il seno e sembrava che mi piacesse quindi l’ho guardata ma lei è rimasta seria. – Capito, Milena, sono sicura che è necessario tutto, devi aprire le gambe e appoggiarle qui – mi disse, mostrandomi l’aiuto per posizionare gli arti. Ho obbedito e ho posizionato gli arti in modo che le gambe fossero completamente aperte, lei mi ha sollevato il cappotto, ha preso uno sgabello e si è seduta davanti alla mia vagina, ha preso qualcosa per fare un esame e me lo ha inserito nella vagina, sicuramente mi sono sentita angosciata, non lo so Lui si è spostato sulla barella e lei se ne è accorta. – Sta andando tutto bene? – Ha chiesto. – In effetti mi dava solo fastidio – risposi – Certo, allora proviamo in un altro modo – disse, togliendo l’oggetto. Si è messo del lubrificante sulle dita guantate e ne ha inserite 2 nella mia figa, questa volta non ho sentito angoscia ma attrazione, ha lasciato lì le dita e con l’altra mano mi ha toccato l’inguine con le dita, chiedendomi continuamente se tutto era li. BENE. . Sembrava che le sue dita dentro di me mi stessero eccitando e lei se ne rese conto. – Hai mai avuto rapporti sessuali con donne? – Ha chiesto. – Ripetutamente. – Ho risposto. Per questo ha tolto le sue dita dalla mia figa e le ha rimesse dentro, questa volta le ha spostate dentro la mia figa, ero anche più eccitato. Volevo toccare le dita di questa bionda. – Certo Milena, puoi svegliarti – dissi serio, togliendo le dita dalla figa. Poi, con le gambe divaricate, ho alzato la testa e ho chiesto: “Ma è tutto, dottoressa Adriana?” Questa recensione sembrava fantastica. Lei mi guardò e finalmente aprì la bocca, infilò vigorosamente le sue dita nella mia figa bagnata e disse: – Milena, Milena, lo sai che non è assolutamente così, non giocare con me. – Mi ha eccitato e adesso mi farà provocare, Dottore – risposi facendo rotolare le dita. Le mie gambe erano aperte davanti a lei, lei si è sdraiata sulla panchina, ha tolto le dita dalla mia figa rosa e le ha messe in bocca. Con ardore mi ha dato diverse leccate, ha leccato appena ha raggiunto il mio clitoride, ha introdotto le sue dita nella mia figa questa volta senza gratificazione, ha applicato l’altro suo coraggio alle mie gambe, intrappolandole, e con questa mano ha fatto dei movimenti circolari . sul mio clitoride. . Gemetti come un cane e mi rotolai contro le sue dita mentre mi stringeva il seno. Per questo si è fermata e ha cominciato a spogliarsi, prima le è caduto il cappotto per terra, poi si è sbottonata la camicetta e si è tolta il reggiseno, io ne ho approfittato e mi sono tolta il cappotto che si vedeva solo in bocca. Ho sollevato il corpo ma anche le gambe erano ancora aperte e gli arti erano sostenuti, aveva il seno grosso e ho iniziato ad allattare, le ho passato il dialetto con movimenti circolari sul capezzolo difficile, aveva la pelle d’oca e mentre la succhiavo. La ragazza cattiva ha messo di nuovo le sue dita nella mia figa e le ha spinte forte, ho urlato e riuscivo a malapena ad afferrare quelle deliziose tette. Mi ha spinto forte mentre le allargavo il seno con una mano e cavalcavo le sue dita non finite, faceva piuttosto caldo e stava iniziando a trasudare. Si fermò per permettermi di respirare. – Adesso mi hai provocato, aspetta, stronza. – disse togliendosi maglietta e mutandine. Per me era nuda ed era sexy. – Che bella figa, lasciamelo provare. – dissi guardandola e mordendomi il labbro. – Analizziamo cosa puoi ottenere. – disse, rimettendomi sulla barella. Si è arrampicata sopra di me, leccandomi la pancia e il capezzolo, voleva stuzzicarmi e sembrava che ci riuscisse, quindi ho afferrato forte il suo sedile rotondo, ho premuto entrambi i lati, l’ho massaggiata e l’ho scopata. Le ho dato uno schiaffo, ogni momento da una parte, forte. schiaffeggiando, trovò il sedile rosso, però, disse: – Questo! Crescimi, tesoro, andiamo più forte. L’ho tirata per il collo e le ho dato un bacio lungo e persistente, un bello strattone, di quelli che farebbero diventare duro qualsiasi uomo, l’ho baciata e le ho massaggiato il sedile rosso, le ho messo le unghie. Si è seduta con la sua figa in bocca, ho iniziato a permetterle delle leccate lente, lei le ha finite a malapena e questo la ha fatta impazzire, quindi con una delle mie mani l’ho aperta e lei è rotolata con desiderio sopra di me, con il corpo appoggiato all’indietro e tenendo con forza la barella, con l’altra mano le ho stretto il seno, lei ha stretto e schiaffeggiato, non ci ha messo molto ed è venuta. Si contorceva in estasi per l’orgasmo che le stava divorando il corpo, io ho ingoiato tutto il suo miele ma prima di metterle il pene nella figa e darglielo da gustare, lei mi ha succhiato il pene in modo erotico, sbavando dappertutto. e fare la puttana. Lei è scesa e mi ha baciato di nuovo, questa volta mi ha baciato e allo stesso tempo mi ha massaggiato abilmente il clitoride, poi è scesa e ha messo la sua figa sulla mia, ci ha sputato sopra, rendendola più bagnata e ha iniziato a pulire la sua figa a differenza della mia prima delicatamente . poi con desiderio, aggrappandosi a una delle mie gambe, si è rotolata, si è rotolata velocemente, sembrava disperata e sembrava un cane al caldo, le nostre fighe premute l’una contro l’altra e lei mi ha dato una bellissima intuizione, mi sono rotolata sotto di lei nello stesso modo. , mi contorcevo con tanto piacere, ho affondato le mie unghie nella sua seduta, ho premuto sul suo petto e allo stesso tempo non ne potevo più, volevo che continuasse ma lui ha smesso, ha smesso e ha ripreso a succhiarmi . Mi ha succhiato il clitoride e io non sono riuscito a trattenermi, sono entrato nella sua bocca, lei ha ingoiato tutto e lui mi ha detto: – Hai un buon sapore. Dopo questa fantastica scopata ne abbiamo fatta un’altra, questa volta insieme al mio amante.

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