Vendicarsi di mio padre e di mia zia.

di | 7 de Dicembre, 2023

Oggi ti racconterò una vera storia erotica accaduta oggi 16/10.
Mia zia mi ha preso di nuovo sul serio, per chi non conosce la nostra storia, l’ho raccontata in “La mia zia ninfomane”.
Ok, passiamo alla storia.

La mia giornata è stata piuttosto impegnativa.
La mattina presto aiutai mio padre a costruire il secondo piano della casa di mio fratello defunto di fronte, da lì potevo vedere con una bella vista la casa di mio zio.
Mio padre continuava a inventare motivi per andare a cercare le cose, “materiali di lavoro”.
La casa è vicina per una fuga, ma sfortunatamente per lui e per la mia gioia, mio ​​zio era a casa.
Ma presto, alle 10:30, salpò e mio padre cercò di nuovo di raccogliere le cose.
Ero visibilmente geloso e cominciai a sbirciare, cercando di non farmi vedere.
All’inizio niente finché verso le 11 l’ho sorpreso sulla porta a baciarsi, ero arrabbiata e un po’ emozionata.
Poi si fermano e giuro che mi ha guardato, giuro che mi ha visto e lo ha fatto apposta.
Il cane lo ha portato dentro. Fratello, quanto arrabbiato, quanto odioso.
Era mezzogiorno e ho fatto la doccia e sono uscito per nasconderli, quando sono arrivato pensavo solo ad affrontarli lì.
Ho solo aspettato che arrivasse, attraversando il vicolo per affrontarla perché non sapevo che se mio zio fosse stato a casa, sarebbe stato per strada.
Ma è venuta mia madre e io sono andato ad aiutare mio padre.
Poi la vidi arrivare da lontano.
E ovviamente sta già cercando di rimediare al fatto di aver ricevuto la sega.
Ma questa volta ho fatto il cambiamento ahahah

Altre storie erotiche  Due piccole puttane calde - Storie erotiche

– No, puoi lasciarlo prendere a me.

Lui Vico con riluttanza.

-Ma non lo troverai, è tra i miei strumenti…

-Ma se vado veloce, tu resterai lì a finire. Credo di si.

Ci sono andato, mio ​​Dio, quando l’ho visto dalla riva quasi mi sono arrabbiato, una causa jin ben curata.
E ha un bel culo e delle cosce grosse.
Quei capelli biondi, Souto, ha pensato solo a tirarli quei capelli e baciare quella bocca.
Leviga tutto quel corpo bello e succulento.

Ha varcato la mia porta, quindi l’ho presa per il braccio e l’ho trascinata con sé.
Lei si è girata con rabbia, quasi urlando, ho dovuto parlare a bassa voce, ma le ho detto di stare zitta.

Lei-Cosa pensi di fare?

Io- Calaboca!

Io- Cosa sei? Credi?

Lei… spiare sua zia, bastardo!
Potrei dirlo a tuo zio.

Non ho avuto il tempo di innamorarmi di lei, ho dovuto baciare quella bocca. E che bocca!
Era proprio in mezzo al corridoio, tutti potevano vederci, ma non ci importava nemmeno quanto fossimo emozionati.
Ho iniziato a sentirla, mi ha messo una mano sulla nuca e con l’altra voleva entrare nei miei pantaloncini.

Poi mi lascia lì così!
Era così quando sono arrivato alla sua porta, continuava a ricordarsi di quel culo.
Era una sensazione di passione pazzesca ed entrai senza nemmeno chiedermi se ci fosse qualcuno in casa.

Lei… Cosa c’è che non va? Sono pazzo?

L’ho afferrata per la vita, l’ho presa in braccio e l’ho messa sul tavolo, ho aperto la cerniera della sua cosa e ho visto la sua faccia birichina.
Loco iniziò la sua cartella e lei rimase a fissarlo e non disse nulla, il che mi fece arrabbiare ancora di più.
Ho messo da parte la sua piccola valigia e ho iniziato ad aspirarla con la porta aperta senza sapere se ci avrebbero preso.
Mi ha lisciato i capelli e io le ho massaggiato le cosce mentre la succhiavo.
Un po’ per paura di essere presa e un po’ per il desiderio animalesco che provavo ogni volta che si bagnava, mi alzai e misurai il suo viso, mentre era in quel delizioso movimento da una parte all’altra, lo baciai. il collo, rendendo tutto più birichino.
Quando arriva siamo già al culmine di tutto, l’ho presa per il collo e mentre mi arrabbiavo le ho parlato.
– Ascolta, tu sei il mio cane, solo mio. Cagna!

Altre storie erotiche  Il viaggio di scoperta

Lei- Sono tuo, ma sono anche il mio nipote preferito.

Sono entrato dentro di lei e non rimane più incinta.
Mi ha chiesto di andare in camera da letto, ma avevo già impiegato troppo tempo e non sapevo se mio padre sapeva che stavo scopando anche con lei, quindi dovevo sbrigarmi.
Ci siamo baciati e ci siamo salutati e lui se n’è andato sentendosi in colpa per non aver mangiato quel culo caldo.

Ciao ragazzi, spero che vi sia piaciuto ahahah
Grazie a tutti quelli che sono venuti qui, siete fantastici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *