Una passeggiata sulla spiaggia – Storie erotiche

di | 3 de Aprile, 2024

Buona notte! Torno a raccontarvi una cosa inaspettata, ma molto bella, che mi è accaduta due domeniche fa. Nello specifico quel giorno sono andato al mare come faccio sempre, sono tornato a casa, riposato e senza fare nulla mi sono ricordato che ci sarebbe stata una pagoda nel chiosco dove di solito sto. Arrivo, i ragazzi del calcio erano ancora lì, le discussioni continuano, le idee arrivano e i miei occhi trovano lì una donna che non avevo mai visto. Pagode rotolanti, birre e guardando lei (Paula), bruna 1,65+ o -, tette medio-grandi, culo birichino, indossa un minuscolo bikini con stampa e rifiniture verdi, molto sexy. La musica è continuata finché non sono andato a prendere altre birre e sono rimasto piacevolmente sorpreso. Lei era dentro

anche al chiosco della spesa, sono arrivato a quello accanto già con la voglia di intavolare una conversazione e lo faccio subito chiamando il direttore (che conosco), ho chiamato e quando arriva mi dice: come va Bruno, ancora birre? Io faccio. Ma guarda qui la bruna, è stata la prima, mi ha ringraziato con un bellissimo sorriso. Poi mi sono presentato e mi sono offerto di portare il loro secchio ai loro amici. Naturalmente mi sono presentato alle altre due, Karine e Daniela, anche loro bellissime e calde. Ancora una volta mi sorprende e dice: mi piacevi, perché non resti qui con noi? Dato che sono arrivato da solo, non ho riscontrato alcun problema e ovviamente li ho tenuti ahahah…

Le ho chiesto di ballare alcune pagode, ha accettato con gioia e alla seconda canzone il suo cazzo stava esplodendo, ha annusato la birra e mi ha tirato, quello era il segnale, ho fatto scivolare le mani lungo la sua schiena fino a raggiungerla. culo molto duro e delizioso. A pensarci bene devo scopare questa donna, anche durante il ballo ho visualizzato un punto più tranquillo, con l’intenzione di urinare e senza giri di parole, ho detto: devo andare in bagno, e lei è giusto anch’io. lontano. Allora ho detto, ma vado al chiosco, c’è gente, gli ho mostrato dove pensavo di andare e ho detto: vado lì. Lei: Allora andiamo, ma tu starai di guardia perché nessuno mi veda. Arriviamo lì e dico che restiamo dietro un po’ di vegetazione, tutti quelli che visitano Barra da Tijuca lo sanno bene. Lei si è chinata e ha iniziato e io non ho guardato nessuno, ho solo guardato la sua figa rasata, il mio cazzo è esploso di nuovo e ho detto: Paula! Non ne posso più, ho bisogno di fare pipì, allora lei dice: C’è posto anche per te e mi avvicino alla sua testa, molto vicino al suo viso e le metto il mio cazzo duro (20 cm Dio grazie ?) praticamente sopra di lei. faccia, lei guarda e dice: vuoi solo fare pipì? Non sembra, ho detto prima che avevo bisogno di fare pipì ma ho tanta voglia di scoparti. Je suis soulagé en le balançant sur son visage et j’ai commincé à le mettre dans sa bouche et elle m’a consideré, m’a embrassé et m’a dit: est-ce que je vais te sucer la bit sans t ‘ bacio ? Mi avvicino alla sua bocca, anche accovacciata e le do un bacio arrapato, con la mano in quella figa bagnata e appiccicosa e dico: cavolo che delizioso, mi alzo e le infilo il cazzo in bocca, già nell’adrenalina del pericolo in l’inizio Che sciocchezza! Il cazzo le scomparve in bocca, lei lo ingoiò tutto, anche con tutto in bocca e fece dei pompini che sembrava volessero ingoiarmi palle e palle, estasi totale.

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Sono quasi arrivato e ho spostato il suo bikini di lato e le ho succhiato la figa molto, molto bagnata. L’ho portata un po’ più in profondità nella vegetazione che era più in alto e le ho detto: ti scopo qui, ne metto uno. le tue gambe sulla mia spalla e ho succhiato ancora la figa, eravamo già abbandonati in quel momento e mi sono tolto la maglietta, l’ho girata, l’ho fatta sedere, ho rimesso le sue gambe sulle mie spalle e le ho messo subito il mio cazzo dentro, lei gemette nel mio orecchio e disse: appena mi piacciono le ragazze cattive, ci metto tutto e molto duro. Il mio cazzo è esploso e questa deliziosa piccola troia mi ha detto di colpirla forte, obbedientemente l’ho colpita forte e profonda, non troppo velocemente per farla sentire bene, è riuscita a sollevare il culo e la vita da terra, ho aumentato l’intensità e colpire. duro finché non ha annunciato il suo sperma, ho continuato e sono venuto dentro di lei, non ero soddisfatto, volevo di più… ho detto: voglio il tuo culo adesso. Lei: non qui.

Io: sì, ecco.

Ho piegato la maglietta, l’ho messa a quattro zampe, l’ho rimessa nella sua figa per una migliore lubrificazione e gliel’ho infilata nel culo, quando ho visto la testa del mio cazzo dentro, l’ho infilata tutta in una volta. Lei: gemette forte ma il rumore della pagoda lo attutiva e io le diedi una schiaffeggiata forte sul suo culetto stretto e caldo, sentendola dire: per farmelo mettere dentro con forza, ho fatto di tutto, finché non sono venuta a riempirle il culo di sperma, prima di toglierlo gli ho dato un altro violento pugno, la puttanella si gira e sorride. Ho tirato fuori il cazzo, le ho afferrato i capelli e ho detto: ti piace il cattivo? Quindi girati, prendilo, succhialo e assapora il mio sperma e il tuo delizioso culo, lei lo ha succhiato senza pensarci, lo ha pulito, ha sorriso e lo ha messo via dicendo: la nostra notte non è da dove cominciare, Bruno.

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Avremo delle sorprese oggi.

Quella stessa notte sono andato a casa sua con un amico di calcio e i suoi amici pazzi. Te lo dirò tra qualche giorno.

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