Un uomo sposato tradisce per la prima volta con un tassista

di | 17 de Ottobre, 2023

Ciao amici, ho deciso di condividere qualcosa che ha funzionato per me circa 2 mesi fa e sto anche elaborando quello che è successo.

Innanzitutto ditemi in poche parole, mi chiamo Fernanda, ho 29 anni, sono cognac, capelli castano chiaro con riflessi biondi, occhi castani, ho 1,68 e peso circa 57 chili. Sono sposato da 2 anni e mezzo e in totale stiamo insieme da 10 anni. Quindi capisci cosa è successo, vivo in SC e faccio studi superiori a Curitiba, che dista circa 500 km, ci vado in autobus, ci vado ogni 15 giorni, ho iniziato ad agosto. .e ci sono già stato circa 5 o 6 volte.
Nel tragitto dalla stazione degli autobus alla stazione degli autobus c’è un taxi, il viaggio dura circa 50 minuti, il ritorno è lo stesso, il taxi prende un taxi fino alla stazione degli autobus, dove l’autobus ti porta a casa alle 11: 00:00. Tutto è successo costantemente, ma durante la penultima presentazione prima della fine del periodo si è verificato questo attacco.

Ero un po’ stanca, ho preso il taxi per andare all’università, erano già le 7,30 di sera, si stava già facendo buio, come sempre avevo addosso i leggings, e una canottiera… con un piccolo cardigan sulle spalle. , comodo per viaggiare.

Dato che il viaggio era lungo chiacchieravamo, il tassista era bravo a chiacchierare, lasciava che la conversazione scorresse normalmente, parlavamo di varie cose, pioveva, c’era traffico, il ragazzo aveva il dono della conversazione, wow, sembra come se si stesse cacciando nei guai, la mia mente, lo so.

Poi ho capito che parlavamo di sesso e cose del genere, con una libertà come se lo conoscessi da anni, lui ha detto che era sposato e così via, anche io, la conversazione è stata fluida e all’improvviso, senza dire nulla. nulla. , le ho detto che faceva l’amore in media una volta alla settimana con suo marito.

Ha detto che non bastavo, che avevo caldo, che meritavo di più, e che invece di farmi arrabbiare, il fatto che parlasse così, non so, mi faceva venire le farfalle nello stomaco.

La conversazione è continuata, abbiamo parlato del caldo, della piscina e ovviamente delle tracce del sole, poi ha chiesto di vederla, gli ho detto che non c’era, che era appena iniziata l’estate, ma lui ha insistito, ero imbarazzato . , alla fine mi sono tolta il cappotto e ho spostato un po’ di lato la spallina della camicetta, in modo che potesse vedere il segno, o la sua mancanza.

Continuava a parlare di tipi di bikini, marche, ecc, mi ha chiesto se indossavo un perizoma, gli ho detto poco, poi lui ha riso, ha detto che dovevo essere bella, non ha potuto fare a meno di notare il mio sedere quando sono salito sul taxi si fermò e, stranamente, non potevo restare arrabbiato con lui.

Mi ha guardato nello specchietto retrovisore, mi ha chiesto se c’era un segno anche sotto, gli ho detto di no, che era matto, ha insistito e non so perché, non ho potuto fare a meno di negarlo.

Gli ho detto che glielo avrei fatto vedere velocemente, lui mi ha detto di aspettare che cambiasse la luce per poter vedere altrimenti sarebbe caduto, quando si è fermato si è girato… gli ho abbassato un po’ i gambali, fino al lato, sentivo le farfalle nello stomaco, le mie mutandine erano brutte, erano di cotone, in fondo dovevano essere comode per viaggiare, le ho mostrate velocemente e le ho prese, lui ha detto che si vedeva a malapena il segno, gli ho detto che mi ha fatto In un certo senso, perché l’estate non era ancora iniziata, non ero nemmeno stata al sole.

Poi la luce è cambiata e lui ha continuato a camminare, ma continuava a lodarmi, e questo mi è piaciuto, fa bene all’ego, sai?

Poi disse: “Sei così deliziosa, Fernanda, non puoi mangiarla solo una volta alla settimana”.

Quando ha parlato così, chiamandomi per nome, ho cominciato ad emozionarmi moltissimo, guardandolo ridere, lui mi ha guardato di nuovo nello specchietto retrovisore e mi ha chiesto:

T (tassista) – fammi rivedere le tue mutandine Fernanda

F (fernanda) no, sei pazza, non ti ho mostrato le mie mutandine, ti ho mostrato il mio costume da bagno

T – aaa, ma l’ho visto… lascia perdere

F – no….le mie mutandine sono bruttissime ehehehe, sono appena arrivate da un viaggio huahauhauhauha

Lui ha riso e mi ha chiesto almeno di sedermi più al centro della panchina, così mi poteva vedere meglio… Ho riso, ma sono andato lì restando molto concentrato.

T – ok… allora non serve mostrare le mutandine, lascia solo le gambe un po’ più aperte….

Ho riso… e ho chiesto a F: perché?

T – aaa, aspetta solo che mi fermi al semaforo e lascio andare… solo un po’

Stavo ridendo dentro…una strana sensazione…quando si fermò si voltò

T – ok… apri un po’…

Ho riso, ho aperto le gambe, lui si è girato… ha allungato la mano, mi sono spaventata, ho chiuso le gambe.

F-nooooo

T – calmati Fernanda, fammi guardare…

Ha detto, e ho allargato le gambe, ho cercato di resistere.

C-andiamo, lascia che ti ammiri un po’

Non riuscivo a trattenermi e l’ho aperto, lui ha allungato la mano e ha detto “Wow”, ho taciuto, ho guardato, mi sono guardato intorno, mi ha detto di non preoccuparmi, che i vetri della macchina erano oscurati, quindi la luce cambiò e l’auto dietro il clacson suonò, guardò e si voltò verso la parte anteriore.

Merda, perché non ti siedi qui davanti, così non devo continuare a girare, okay, e non rischiamo di schiantarci?

Ho riso… ho aspettato un po’ e mi sono alzata, saltando tra i sedili, spostandomi sul sedile anteriore, mi sono seduta, ho messo la cintura di sicurezza, guardandolo con una faccia imbarazzata.

T – Beh, adesso va meglio…

Mi ha tirato la coscia… avevo le gambe aperte… un po’ tremanti, credo che l’abbia notato.

T-ti stai allenando?

F-sì ehehe

T – coscia forte….

Ha detto, e mi ha stretto la coscia, poi ha alzato la mano verso la mia coscia, mettendola proprio tra le mie gambe, mentre guidava, ho provato a chiudere le gambe.

T – non ce n’è bisogno… lascialo aperto per un po’, stai calmo, voglio solo fermarmi.

Fa caldo qui, ehi

Ero imbarazzato, ho riso, ero imbarazzato, ho appoggiato la testa sul sedile… respirando affannosamente, ha cominciato a muovere le dita, a fare movimenti nei pantaloni, a premere, a passarmi la mano, i miei occhi chiusi.

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T – Fernanda comincia già a bagnarsi

Poi ha frenato di colpo, si è spaventato, e anch’io, si è fermato a pochi metri da un autobus.

F-quasi….

S-sì…..

Ha respirato, quando è cambiata la luce, è uscito e mi ha messo di nuovo la mano tra le gambe, poi dritto ha preso il sentiero marginale, mi ha sorpreso.

F-dove stai andando?

T – il tuo autobus parte solo alle 23, giusto? Prima andrò da qualche parte!!!

Un po’ spaventato, credo se ne sia accorto, è entrato nel cortile di un’azienda, con alcuni magazzini, io guardavo di lato, ha riso.

D-non preoccuparti, non sono uno strano

Poi ha parcheggiato la macchina tra i camion, nel cortile… anche senza mettermi la mano tra le gambe, si è fermato e ha spento la macchina.

T- basta, adesso non picchiamo più nessuno eheh

Si è tolto la cintura, si è girato avvicinando il suo viso al mio, non ho resistito più e mi sono avvicinato a lui, ci siamo baciati.

Mentre ci baciavamo lui ha provato a infilare la mano dentro la spallina… erano dei leggings, facili da togliere, ma io ho chiuso le gambe, perché ero imbarazzata, nonostante il bacio gli ho detto di no, ero in classe tutta il tempo. giorno, più la notte prima sull’autobus, doveva aver sudato, ma ha detto che andava bene… che non dovevo preoccuparmi.

Con la mano sinistra nei miei pantaloni… ero seduto sul sedile del passeggero, e lui era nella sua, davanti a me, mi teneva per la nuca, mi baciava, la sua mano era tra le mie gambe, lui ci passò sopra le dita. mutandine, e poiché erano di cotone (brutte, ma comode), gli era facile gettarle di lato

Continuò a far scorrere il dito, lisciandolo… ero già bagnato, mi baciò sul collo dandomi sbuffi caldi sull’orecchio… si bagnò ancora di più

Continuò a toccarmi… facendo scorrere il dito, baciandomi il collo, ansimando… respirando affannosamente, forzando il dito… ero completamente bagnata… scivolò dentro.

Il suo dito mi è entrato facilmente, mi ha baciato, la sua mano sulla nuca, la sua bocca sul mio orecchio, dicendo che avevo caldo, ha tirato fuori il suo dito e ne ha forzati due… è entrato facilmente.

Mi ha messo le dita… mi ha messo l’altra mano sulla schiena… e ha cominciato a invadere la mia camicetta, correndo sul mio corpo, arrivando fino al seno, mi ha tolto le dita e con entrambe le mani ha tolto la mia camicetta, poi il mio reggiseno.

Poi mi ha premuto contro la panca…..mettendomi una mano sul corpo, mi ha lasciato a seno nudo, mi ha premuto contro la panca, accarezzandomi il seno e baciandomi dicendo delizioso, delizioso….e si è messo in bocca quasi tutto, dato che non sono grandi.

Con la mano destra teneva un seno mentre lo succhiava, e con la sinistra lo rimetteva nel mio seno. pantaloni, toccandomi di nuovo la figa dentro i pantaloni. Ha premuto ancora il dito…penetrandomi facilmente, ha inserito un dito, poi due…mi ha fatto un dito lentamente, poi ha aumentato il ritmo, ed ero emozionato dalla situazione, dall’insolito, da questa sensazione ehehe, continuava a inserire il suo dita dentro di me, cominciò ad aumentare il ritmo… ero completamente bagnato.

Mi ha succhiato il seno, alternandosi dall’uno all’altro, mentre mi toccava con 2 dita dentro, lo ha inserito più velocemente, senza toglierlo, ed io d’istinto, con la mano sulla sua coscia… gli aggiustavo i jeans. ..ho cominciato ad ansimare

Ho messo la mano sul rigonfiamento dei suoi pantaloni, in mezzo alle pere, l’ho premuto, ho sentito che era duro, faceva ancora più volume, ho continuato a stringerlo, ho provato a togliergli la cintura, non lui . cintura di sicurezza, quella nei pantaloni.

Aveva una mano sola, l’altra non poteva raggiungerla, non poteva farlo, si rese conto che non poteva farcela, mi tolse le dita da tra le gambe, si sistemò sulla panca e mi sbottonò i pantaloni. Stavo guardando, aspettando che lo tirasse fuori. , stava prendendo

T – vuoi averlo qui, lascia che ti aiuti

Ho guardato, senza dire niente, poi ho guardato, e l’ho preso in braccio, anche lui respirava affannosamente,

T – questa… mano morbida… tiene bene….

Ha parlato e mi ha baciato ancora, prima sul collo… poi è tornato sui miei seni, li ho stretti… mi tremava la mano, mi baciava, e la sua mano era di nuovo tra le mie gambe, mi toccava, lui ha appena forzato le dita, hehehe

Mi ha baciato, ha preso la cosa dalla panca, ha abbassato la panca fino a toccarmi la schiena, mi ha praticamente steso sulla panca, prima si è tolto i pantaloni… e poi ha cominciato ad abbassare i miei, con le mutandine. con loro, quando si è tolto pantaloni e mutandine ha detto wow, che “pacchetto”

Poi ha preso un pacchetto di preservativi dal vano portaoggetti… li ha messi dentro… io ero lì, sdraiato lì, imbarazzato, ad aspettare.

Si è sdraiato sopra di me… baciandomi… mentre il suo piede era tra le mie gambe, strofinando… solo strofinando… mi stava facendo impazzire ancora di più, ci siamo baciati di nuovo… poi si è adattato (come avrebbe potuto Lui)

E poi mi ha sollevato le gambe, gliele ho messe sulla spalla, lui ha preso il suo cazzo, lo ha aggiustato… appoggiandosi… e lentamente l’ha spinto dentro, l’ho sentito, mi sono coperto la bocca con la mano… Rimasi senza fiato, gemendo piano

Après avoir tout inséré, il a commencé à pomper… Car.

Tipo… l’ha tirato fuori, mi ha sollevato le gambe più in alto e si è chinato in avanti, è andato dritto con la bocca, l’ha leccato e ha inserito 2 dita, ho iniziato a tremare, lui mi ha leccato il clitoride e ha inserito 2 dita. , l’ha inserito e io ho tirato fuori le dita e qualche volta me le premevo sul sedere.

Esplosi, sapeva prendermi fino alla fine… ma senza farmi venire, sputò… la sua saliva si mescolò alla mia eccitazione, ero ancora più bagnata, infilò le dita, le tirò fuori, poi strinse loro. all’entrata posteriore, e tornò rimettendolo davanti, e ripetendo così, tirandolo fuori, premendolo e rimettendolo davanti

Ho cominciato a tremare, ad ansimare, quando se ne è accorto, ha tirato fuori le dita, si è alzato velocemente e le ha rimesse dentro…io tremavo, lui rideva.

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T – lascia… divertiti… divertiti, molto cattivo per me, Fernanda

Questo mi ha fatto impazzire ancora di più…e ho continuato a venire…come un matto…gemeva, lui continuava a spingere…gli ho chiesto di aspettare un po’, dato che ero sensibile, si è fermato e mi ha messo la mano culo…, l’ho scosso, ho detto no… era troppo sensibile.

Io ero sdraiato sul sedile del passeggero, lui era in ginocchio sul sedile posteriore, vicino alla mia testa, è venuto con il suo cazzo davanti alla mia faccia, me lo ha messo in bocca, mi sono lamentato del sapore, era come di gomma, come che Si è tolto il preservativo, ho iniziato a succhiare il suo grosso cazzo, l’ho succhiato, ho smesso, ho guardato… mi ha abbracciato da dietro il collo.

Ho succhiato per qualche minuto, l’ho lasciato molto bagnato, lui si è sdraiato, mi ha toccato il p… di nuovo, visto che non mi sono lamentato, ha preso il pacco e si è messo un altro preservativo, si è girato sopra e si è strofinato cazzo all’ingresso della mia figa

Lo ha spazzolato…e lo ha inserito di nuovo, ero bagnato, è entrato con facilità, lo ha inserito un po’ pompandolo, il suo cazzo entrava e usciva, lo ha inserito con forza, io spingevo contro la panca.

Ciò è continuato per alcuni minuti, e anche lui ha iniziato ad ansimare, a gemere, se l’è tolto, si è strappato il preservativo dal cazzo… e ha iniziato a gemere forte e a venire, soprattutto sulla mia pancia.

L’ho visto venire… tremava… dondolava il cazzo, continuava a passarlo sopra la sborra, continuava a trattenerlo e a passarmelo, e all’improvviso lo ha inserito di nuovo, delizioso, senza preservativo. lascialo gemere

T – wow….che figa stretta….delizioso Fernanda!!!

Lo inserì… lo tirò fuori, lo fece scorrere di nuovo sullo sperma… e lo rimise dentro, emisi un gemito quando lo sentii riempirmi.

T – il mio cazzo non si ammorbidisce… quanto sei arrapato!!!

Poi ha ripreso a pompare… ero già di nuovo emozionato, ha aumentato il ritmo… stava già spingendo più forte, più forte.

D-dannazione… non posso credere che tuo marito ti scopi una volta alla settimana… wow!!!

Gemevo e ridevo, emozionato, a poco a poco il rumore della pioggia si attenuava… e l’unica cosa che sentivamo erano i nostri respiri e i nostri gemiti!!

Lo tirò fuori… mi fece sdraiare di fianco sulla panca… e si mise dietro di me coccolandolo,… cominciò ad entrare, ero arrapato, bagnato, il suo cazzo scivolò dentro facilmente.

Allungò la mano e mi afferrò i seni, stringendoli, afferrandoli entrambi allo stesso tempo, spingendoli velocemente… abbracciandomi, i nostri corpi sudati erano già

Lui è rimasto così per un po’, poi mi ha spinto avanti e si è seduto sul sedile posteriore, con i due anteriori sdraiati, io sono salito sulle sue ginocchia, con il cazzo inserito all’entrata, e ho cominciato a cavalcarlo, rivolto in avanti. .

Sono andato su e giù su di lui… mi ha tenuto il sedere… mentre gli saltavo in grembo, poi ha alzato le mani… tenendomi per la vita… sollevandomi un po’… lasciandomi giù. appeso… e ha iniziato a pompare… velocemente… e con forza… era forte… sai quanto è forte, vero?

Ero di nuovo completamente eccitato… il mio corpo tremava di nuovo, pazzesco, non si fermava… pompava… gemeva, ero con lui, poi lasciò andare il mio corpo… lasciando andare del mio peso. , con tutto il suo cazzo dentro di me… tenendomi il culo… stringendolo, ha iniziato a pulsare… e l’ho sentito gemere e venire, ho sentito gli schizzi… anch’io ero pazzo, ho iniziato a venire insieme . , e realizzato

T – ecco fatto… divertiti ancora, birichina… goditi la mia sborra nella tua figa… fanculo

Mi ha preso il cazzo… sudato… si stava già ammorbidindo, gocciolavo lì… facendolo uscire, seduto, mentre lui apriva la portiera, scendeva dall’auto, nudo, e se ne andava. Fumo.

F – sei pazzo… non dovevo venirti dentro.

T – Non potevo farci niente… la tua figa è molto calda… e merita una bella sborrata

Mi fece impazzire ancora di più per lui, e nello stesso tempo mi eccitò, mi chiamò per scendere dal taxi, ero nuda, gli dissi di no, ma lui insistette… non continuava a chiamarmi . .e sono andato

Anche lui era nudo, fumava, aveva il cazzo molle… dondolava, mi sono avvicinato, ma lui mi ha fatto cenno di scendere… ridendo ho detto di no.

Andate a trovare Fernanda….fatela svegliare…!!

Ho resistito, ma è stato inutile, subito dopo mi sono reso conto che era accovacciato sul pavimento e con il suo cazzo in faccia ha tirato indietro la pelle… ondeggiando.

S-succhialo, okay… davvero delizioso

Tremava… mi diceva di succhiarlo, quell’odore forte… ho finito per trattenerlo… e poi sono andato a succhiarlo, era denso… me lo sono messo in bocca… era ancora morbido… ma quasi non si adattava completamente.

Quando l’ho messo in bocca l’ho tirato fuori guardandolo e ho riso un po’, lui mi ha chiesto cosa fosse e io ho riso e non ho detto niente… lui ha insistito.

T-Cos’era quello? Perché ridi!?

F – sì… è solo che il tuo cazzo morbido… è quasi più grande di quello duro di mio marito

anche lui rise

T – allora goditelo da matti… succhialo molto bene… so che ti piace!!!

E l’ho rimesso in bocca, ho cominciato a succhiare… lui gemeva… fumava ancora, il suo cazzo era ancora a metà pompa… me lo sono quasi messo tutto in bocca.

T – maledetta Fernanda… che golosa

Gemeva… il suo cazzo stava diventando duro.

T – è… è cattivo… è delizioso…

Ha lasciato cadere la sigaretta… e me l’ha tenuta tra i capelli, prima mi ha tirato indietro i capelli… facendomi è uscito il gallo.

Che deliziosa Fernanda, è quello che volevi, vero? Dimmi!!!

Ho riso… e ho accettato, e lui mi teneva il mento tra le mani.

F – rispondi cattivo….dì che vuoi succhiarmi il cazzo….

Ho riso e basta, è stato allora che mi ha dato il primo schiaffo sulla guancia, ho avuto paura… non ho reagito per niente, e prima che dicessi comunque, mi ha colpito di nuovo.

T-risposta cattiva!!

Non ha avuto nemmeno il tempo di rispondere, me lo ha rimesso in bocca, tenendomi la testa… il suo cazzo stava diventando duro… mettendomelo in bocca!!!

Q-quello… è brutto… così… stronza!!!

Mi ha tenuto i capelli… tirandomi indietro la testa, tenendo il cazzo con l’altra mano… sbattendolo in bocca, me lo ha rimesso in bocca… tenendomi per la parte posteriore del collo… ero acceso…con le dita ho toccato il clitoride, succulento, eiaculato ed eccitato!!!

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Stavo succhiando… quando ho provato a togliermelo dalla bocca, mi ha messo la mano dietro il collo… tenendomi sul suo cazzo, sono rimasto per un po’, ma i miei occhi si sono spalancati… l’ha preso e basta . quando ho iniziato a piangere, se l’è tolto… guardandomi

Q-quello… sta sbavando parecchio… cattivo!!!

Ti piace il mio cazzo birichino? CORRETTO?

Non ho risposto, mi ha schiaffeggiato di nuovo.

T-risposta!!!

Non ho detto niente

S-non rispondi??? Ti piace essere sculacciato, cattivo???

E gli diede un altro schiaffo

Tenendomi i capelli mi sollevò

T – allora alzati… alzati, voglio leccarle ancora quella fica!!!

Mi ha fatto alzare… con le mani contro la macchina, allargare le natiche, guardandomi… mettendomi la mano sulla figa, mettendoci la mano sopra e ridendo.

E – sei di nuovo tutto bagnato, muori dalla voglia di prendere un cazzo nella figa, vero?

Mi ha dato uno schiaffo, le mie natiche non sono rotonde, dure, di quelle che si vedono in palestra, sono grandi, ma sono morbide… si muovono ehehe

Y-lo vuoi o non lo vuoi, stronza?

F – Voglio…..voglio

Si è aggiustato, l’ha toccato… e ha cominciato a inserirlo, l’ha inserito velocemente, colpendomi il culo, aprendomi il culo, passandomi il dito nel culo e premendo a poco a poco, sono impazzito, ha forzato. , e il dito è entrato

Poi ha tirato fuori il suo cazzo dalla mia figa… mi ha spinto sul seggiolino dell’auto, era fuori, e io ero a quattro zampe, sul sedile, mi ha messo il suo cazzo nel culo… mi ha costretto, ma non l’ha messo dentro, me lo ha rimesso nella figa

Il l’a pompé un peu, l’a sorti et l’a pressé à nouveau sur mon cul, et a continué à faire ça, l’a mis dans ma chatte, l’a retiré et l’a pressé à nouveau sur il retro.

Ogni volta che entrava un po’ faceva così, lo rimetteva un po’ indietro, lo tirava fuori e se lo metteva completamente nella vagina, quindi una delle volte che lo tirava fuori ho aspettato finché non lo “rimetteva” dentro la sua figa.

Ma mi ha costretto ad entrare, ho detto oh, mi ha afferrato per la vita gemendo, mi sono lamentato dicendo oh

stai zitta stronza

Le ho detto che faceva male, lei l’ha messo un po’, neanche un minuto, si è accorta che era molto grosso, l’ha tirato fuori e se l’è rimessa nella figa, guardando e ridendo.

T- guarda come ti è risultato stupido…..delizioso

E lui continuava a pompare nella figa, io gemevo e basta… appena lo sentivo inserirlo, aumentava il ritmo, pompava ancora un po’.

T – Fernanda emozionata… ti vengo in bocca… dai

F – no… non in bocca

T-allora ti sborrerò nel culo….

E ha tirato fuori il suo cazzo dalla mia figa, toccando già di nuovo l’ingresso.

F – no, fa male, non è quello

Mi ha colpito sul sedere…

T – uno dei due…in bocca o in culo, scegli puttana

Gli ho detto di venirmi sulle tette, mi ha preso per la vita e me lo ha infilato di nuovo da dietro, è entrato, quel grassone, mi ha distrutto.

T – Ti scopo le tette, sborro dove voglio

Ne ho tirato fuori un altro, sentivo che mi stava distruggendo.

F – aiiiiii….band…band….

T-allora ti sborrerò in bocca

F-sì….

T – chiede dello sperma in bocca, poi lo prendo

F – toglilo…..vieni nella mia bocca….ma toglilo

Ha cominciato a tirarlo fuori ma prima di andarsene me lo ha rimesso nel culo in un colpo solo, wow, ho urlato in quel momento.

F – aiii….aiii…paraaaa

T – prendilo nel culo, fanculo… fanculo… troia… stai zitta stronza

F – aiiiiiiiiiiii….tiraaaaa

T – culo caldo… dannazione

Ha pompato per circa 10-15 secondi, veloce e forte, io ho gemito, lui ha gemito ancora di più, poi se l’è tolto e mi ha tirato fuori dall’auto.

Mettiti in ginocchio, stronza

Ero appoggiato alla macchina, quasi seduto per terra, lui mi teneva solo i capelli.

T – apri la bocca… apri

L’ho aperto, un po’ disgustato… lui ha lasciato andare il cazzo, l’ha tirato fuori, se l’è messo in faccia, vicino al naso, e dopo quella prima spinta, ha avvicinato il suo cazzo alla mia bocca, spingendolo quasi a metà . dentro.

F- prendi… prendi il mio latte, stronza

Non riuscivo a staccarmi la testa… sentivo semplicemente il resto cadere dentro, mi teneva la testa con entrambe le mani e gemeva, poi lentamente tirò fuori il suo cazzo dalla mia bocca… diventando morbido… prese vantaggio e l’ho colpito in faccia.

Lui gemette, sudato, prese delle carte dall’auto, si pulì e me le porse perché pulissi anche quelle, mentre io pulivo cominciò a vestirsi, così salimmo sull’auto che guidava, mentre io mi vestivo.

Morendo di vergogna, di rimorso, di silenzio, poi mi ha dato la sua carta, mi ha detto che non voleva il mio contatto, che non dovevo preoccuparmi, ma che mi avrebbe lasciato in pace, il suo, e se avessi volevo, potevo contattarlo.

Durante il viaggio di ritorno ho passato i 500 km svegliandomi, piangendo, pentendomi, pensando a quello che avevo fatto, non avevo mai tradito mio marito, non ci avevo nemmeno pensato, e all’improvviso ho finito per fare sesso con un estraneo e, peggio ancora, lasciarlo fare quello che vuoi.

Sono tornato in classe 15 giorni dopo, ma non l’ho chiamato, avevo ancora paura di prendere un altro taxi. Oggi ammetto che assimilo meglio quello che è successo, e la prossima settimana ricominceremo le lezioni, e ho sentito il bisogno di condividere questo con qualcuno, e ho deciso di farlo qui, perché immagino che non verrò giudicato come ho fatto sarebbe. stare con la mia famiglia o i miei amici. Spero che tu possa commentare questo rapporto. Baci.

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