Un brindisi al piacere della resa

di | 8 de Dicembre, 2022

Sebbene l’apertura dell’altalena sia stata un successo, mi ci è voluto del tempo per adattare il suo funzionamento alla mia soddisfazione. Sempre più conosciuto da chi cerca questo tipo di intrattenimento, ho deciso di aprirlo tutti i venerdì e sabato dalle 23:00 alle 4:00. I clienti finirono per fidelizzarsi e la gente arrivava anche dai paesi vicini ogni fine settimana. Come proprietario del locale e divertendomi a correre lì e partecipare ad alcune case con cui ho scelto con cura, ho generato un certo fascino tra i clienti abituali, che mi guardavano con invidia e curiosità. Anche il barista mi lanciava quello sguardo e, guadagnando fiducia dalla nostra interazione durante il servizio, faceva commenti irriverenti e malevoli durante le conversazioni. Si chiama Luiz, all’epoca doveva avere circa 30 anni. Devo confessare che da quando l’ho conosciuto l’ho trovato piuttosto attraente, ma non ho mai mostrato alcun segno di interesse a mantenere la professionalità. La sua pelle era abbronzata, aveva i capelli neri, il suo corpo era in forma e la barba folta rendeva ancora più affascinanti i lineamenti forti del suo viso. Le sue mani grandi, ferme e mascoline hanno acceso la mia immaginazione. Adoravo toccarmi pensando a come sarebbe stato ricevere una bella sculacciata sul mio culo mentre lui mi scopava forte.

Un venerdì, circa 5 ore prima dell’apertura del negozio, ho sentito un’esplosione vicino alla cucina e sono andato a vedere cosa stava succedendo. La presa a cui era collegato il congelatore era esplosa, bruciando l’unità. Disperato, ho chiamato Luiz per venire di corsa e aiutarmi a spostare la bevanda da questo congelatore a un altro che non fosse così pieno: la casa doveva aprire e non potevo rimanere senza birra fresca. Viveva nelle vicinanze e finì per arrivare in pochi minuti. Ci siamo scambiati da bere e l’ho ringraziato per essere venuto così in fretta offrendoci una birra piccola da condividere. Seduti al bar ci siamo goduti la bibita dissetante e, non avendo mai parlato oltre il solito, abbiamo approfittato del momento per parlare di questioni più personali. La conversazione scorreva facilmente e il numero di bottiglie vuote aumentava senza che ce ne accorgessimo. Con una leggera ebbrezza finì per sbottare che si stava masturbando mentre ascoltava le mie attività con alcuni ospiti dietro le porte. Sconvolto anche dall’alcool, lo guardai ridendo del suo viso impassibile, e fregandosene del nostro rapporto -fino ad allora strettamente professionale-, gli raccontai qualche dettaglio delle mie scopate per eccitarlo un po’.Ancora un po’, Hahaha.

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Visibilmente eccitato e agitato, è venuto bruscamente, baciandomi la bocca e posando la mano sulla mia figa, sentendola fermamente. Le nostre lingue si toccarono furiosamente e il sapore molliccio della birra rese il bacio ancora più eccitante. Mettendomi sul bancone, mi ha tirato giù i jeans, mi ha afferrato da dietro e si è allungato tra le mie gambe, stringendo la mia figa carnosa mentre strofinava il suo duro rigonfiamento contro il mio sedere. A quel punto ero fradicio, godendomi il modo in cui gestiva il gioco. Mentre esplorava la mia figa con le dita, tirò fuori il suo cazzo, premendolo contro il mio culo. Assetato di quel cazzo, mi sono inginocchiato per succhiarlo, è stato allora che ho potuto vedere la bellezza dura e grassoccia di fronte a me: alta, venosa, la testa gonfia e luccicante di eccitazione. . Afferrai il cazzo generoso e cominciai a succhiarlo, quando lui mi prese la testa, forzando il movimento. Non volevo un pompino, volevo scoparmi la bocca. Ho collaborato cercando di aprirmi il più possibile mentre mi spingeva quasi alla gola e, così eccitato da quanto mi stava trattando rudemente, mi sono masturbato quasi fino all’orgasmo. Ordinandomi di mettermi a quattro zampe, ho obbedito e mi sono chinato gocciolante dal desiderio di prendere quel cazzo brutalmente nella mia fica o nel culo. Con mia grande sorpresa, ha preso una bottiglia vuota dal bancone e l’ha strofinata contro la mia vagina, spalmando il mio miele liscio su tutto il collo. Non posso credere che quel figlio di puttana mi farà questo, pensai, ma era esattamente quello che stava per succedere. – Il bastardo ha spinto lentamente il collo della bottiglia nella mia fica finché non si è fermato sulla spalla (la parte dove si allarga). Je voulais sa bite, mais être baisée de manière aussi irrespectueuse par lui était mieux que ce que j’aurais pu imaginer, et alors qu’il poussait le goulot de la bouteille dans et hors de ma chatte gourmande, je me tortillais sans la moindre disagio. Non contenta di avere una bottiglia nella sua fica, ha allungato la mano per un secondo, l’ha ricoperta del mio fluido traslucido e l’ha spinta contro l’apertura del mio culo, che non ha opposto molta resistenza. Con due oggetti infilati dentro di me, mi è venuta la deliziosa sensazione di essere usato in questo modo e, toccandomi mentre lui giocherellava con le bottiglie in entrambi i miei buchi, sono venuta così intensamente che ho ruggito e pianto di piacere. Siccome era ancora tardi ei negozi cominciavano a chiudere, chiunque passasse doveva aver sentito le mie urla. Senza togliere le bottiglie dai miei buchi, si mette davanti a me, offrendomi il suo cazzo da succhiare. Succhiai avidamente il suo cazzo, leccando e succhiando ogni centimetro, felice che mi avesse dato un piacere così intenso e inaspettato. Mentre il cazzo mi riempiva sempre di più la bocca, l’ho inghiottito più a fondo sperando che tutto lo sperma caldo mi cadesse in gola. Appena esplose in un orgasmo mi baciò violentemente sulla bocca e guardandomi negli occhi mi schiaffeggiò dicendomi che da quel momento sarei stata la sua puttana. Prese le due bottiglie che erano ancora dentro di me, si aggiustò i pantaloni per andarsene e prima di uscire dalla porta si voltò verso di me e mi disse: – Ti scoperò di nuovo dopo ore, quindi immagino che non sia una buona idea. fallo. passare la figa e il culo stasera -. Il modo in cui l’ha formulato ha chiarito che ora si sentiva come se avesse il controllo completo su di me. Allora lo ringraziai per i suoi servizi e gli dissi che da quel momento in poi non avrebbe più lavorato per me.

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Non era possibile avere un sano rapporto datore di lavoro-dipendente con questo tipo di impegno sessuale, in cui doveva essere completamente sottomessa. Il modo in cui gli permettevo di trattarmi durante il sesso lo avrebbe gradualmente portato a smettere di seguire i miei ordini al lavoro e, chissà, forse anche ad abusare di me davanti ai clienti. Devo però precisare che licenziarlo è stata una decisione molto saggia perché, lontano da ogni obbligo formale, ho potuto abbandonarmi completamente al suo campo e fare delle scopate fenomenali, alle quali brindiamo ancora quando ci incontriamo di tanto in tanto . .

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