Umiliato dalla cameriera – Storie erotiche

di | 2 de Novembre, 2023

Ciao, mi chiamo Amanda e ti racconterò una cosa che mi è successa e che continua ancora oggi e questa è la mia disperazione.

Tutto è iniziato circa 6 mesi fa e sto attraversando questo dramma nella mia vita e non so dove andrà a finire, non avrei mai pensato di vivere qualcosa di simile, sono sempre stato eterosessuale e ho sempre mantenuto la mia immagine. Beh, ho 19 anni e non sono più vergine, ma sono anche andata a letto solo con il mio ex ragazzo e non sono mai stata il tipo che esce con qualcuno e, come ho detto, mi sono sempre mantenuta.

Sono bionda, con i capelli naturalmente lisci poiché sono nipote di genitori olandesi, sono alta 1,69 e peso 54 kg, seno a coppa e occhi azzurri. So di ricevere attenzioni grazie al mio tipo e so di ricevere ancora più attenzioni perché sono super onesto.

Sono figlia unica e i miei genitori viaggiano quasi sempre e io sto a casa perché viviamo in un bellissimo condominio a San Paolo, una casa a due piani molto carina e abbiamo anche una piscina che uso raramente. Abbiamo una domestica nera ed è con lei che sono iniziati tutti i miei drammi fino ad oggi, perché sono nelle sue mani e lei ha cominciato a dominarmi e a ricattarmi.

Lo so, ho commesso degli errori perché non l’ho mai trattata bene, non sono stato scortese ma le ho detto ciao e buon pomeriggio e niente più. Ha circa 33 anni ed è magra, come una mulatta da scuola di samba, a volte mi sembra che venga maltrattata perché anche se lavorava qui da circa 3 mesi, mi sembrava che avesse il naso per aria e sembrava arrogante con me. per un dipendente.

Ho fatto il grosso errore di non trattarla bene e di essere freddo e penso di essere sembrato un preppy prepotente e non sospettavo nemmeno che lei lo odiasse. Un giorno tutto ebbe inizio quando arrivai e andai nella mia stanza dove entrai nel bagno, che è una suite, e andai a farmi la doccia, erano le 2 del pomeriggio e la porta della stanza era aperta, solo la porta del bagno era non lì. . Ha una chiave perché è come una finta porta dell’armadio ed ero lì sotto la doccia quando, a mia insaputa, lei era entrata nella mia stanza per prendere alcuni dei miei vestiti che avevo appena stirato.

Il mio grande errore è stato aver lasciato delle mie foto sul tavolo del computer e mi rimprovero ancora per essere andato lì e averle scattate, erano foto di me nuda, le ho scattate per scherzo da sola nella mia stanza con una macchina fotografica automatica. che ho, li ho programmati e li ho presi. Lui le prese per scherzo, le avevo stampate ed erano foto grandi come un foglio di carta, cioè enormi, ma era solo uno scherzo ed io ero lì come 4 una puttanella dove tutto il mio culo e la mia culo. è stato mostrato, il che tra l’altro è la mia più grande vergogna nell’immaginarlo visualizzato in questo modo. Altre persone guardano quello che ho fatto, la mia figa bionda naturale e le mie tette e soprattutto il mio viso e la mia camera da letto mostrano tutto quello che direi a chiunque guardi…. sì, quella è Amanda!….. nelle foto in cui sono stata esposta a quattro zampe, sopra la mia micro scrivania.

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Lei guardava queste foto tra le altre e io ero lì a farmi la doccia senza sapere nulla, anche se all’interno del Box ho sentito un rumore nella mia stanza di risate e senza capire ma sapevo che era lei, ho chiuso velocemente la doccia e ho non lo so, qualcosa mi ha dato Il ghiaccio mi corse lungo la schiena perché mi resi conto di quanto fossi stato stupido a lasciare quelle foto sul tavolo in quel modo. Sono uscito avvolto in un asciugamano e non mi ero nemmeno asciugato quando ho aperto la porta del bagno e ho visto la mia stanza e il mio tavolo, congelandomi la schiena…..Dove sono le foto?…..penso quando parlo forte. Mi tremano le gambe e ho paura, mi vergogno e tutto questo nella mia testa.

Resto lì e tremo non per il freddo ma per la paura… non sapendo cosa fare, scendo in soggiorno con l’asciugamano e vado in cucina e lo sento ridere, entro e parlo nervosamente e balbettando… ..- Dora, eri… eri nella mia stanza? Sì, tesoro, sono andata a prendere i tuoi vestiti che ho stirato…e lui ha una risata sinistra…- Ma, ma hai preso qualcosa dal mio tavolo? …Voglio dire, non ho nemmeno le vertigini mentre tengo l’asciugamano intorno al corpo e i miei capelli gocciolano ancora dalla doccia…..mi ha guardato con un sorriso e ha detto…- Hmmm…le foto in cui assomiglia un po’ a un cane ?

Ebbene il mio appartamento è scomparso, allora lei ha detto puttana, il che sarebbe assurdo perché era anche la proprietaria della casa ed era la mia domestica e soprattutto per quello che aveva tra le mani.

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– Ma che cos’è?… non hai il diritto di togliermi quello che ho! ….ho provato a spaventarla ma era peggio…mi ha guardato e ha detto seria…- ascolta Amanda, o devo darle della stronza?…cosa penseranno i suoi genitori? Lo vedono la loro figlioletta bionda, la bionda tesa e ben educata, appare nelle foto nuda come una puttana o una puttana?…eh?…eh?

Tremavo ad ogni parola che diceva, mi tremavano le gambe nervosamente… e mi muovevo e lei rideva e continuava,…- Vedete nuda che mostra tutta la vostra bellezza, eh, signorina?… e lei rideva… le lacrime. È fluito subito e ho parlato…. – Per favore Dora, dove sono le foto?…..ha riso e poi ha detto seriamente che ero una persona arrogante che la trattava come una serva e che non sono mai stata gentile, non ho mai detto grazie e l’ho detto e mi sono alzata piede. Lì tutti erano nervosi e imbarazzati per lei per aver visto le foto e per il ricatto. Disse che ora le cose sarebbero cambiate e che sarei stato il suo servitore e lei mi avrebbe dato l’educazione di cui avevo bisogno.

– Ma, ma di cosa stai parlando, rispose Doraela…..Dora, niente stronza, signora. Ora Dora ha sentito, è venuta da me e mi ha schiaffeggiato…..ho urlato e pianto davvero… Oh…. .tu…mi colpisci, io mi colpisco davvero e ti colpirò ancora di più per educarti, stronza.

Fu allora che le cose che accadevano nella mia testa giravano e mi sentivo completamente nelle sue mani e senza poter resistere, parlava molto di cosa avrebbero pensato i miei amici quando mi avessero visto in queste foto da cucciolo , tante volte andavano a casa, la mia casa era aperta e quasi sempre veniva gente ed era questa festa con bibite e tutto, a volte venivano degli amici ed era un punto di ritrovo a casa e veniva più gente e i miei genitori no Non importa, ho iniziato a disperarmi mentre lei parlava e non riuscivo a smettere di ridere così tanto vedendo la mia faccia spaventata.

Io ero lì e lei parlava, e senza che aspettassi, ha detto che da quel momento in poi sarebbe stata educata e ha tolto l’asciugamano dove ero nudo per la prima volta davanti a lei senza che io prima avessi lanciato un piccolo grido di paura. ..e mi sono coperto con le mani. e lei ha riso così forte e io ho detto…che cos’è?…dammi l’asciugamano!…wow, che imbarazzo e che umiliazione e lei ha riso e mi ha dato una pacca sul sedere stando in piedi e io sono corso. nella mia stanza completamente nudo, sono corso su per le scale e mi sono chiuso in camera, sono caduto sul letto piangendo senza sapere cosa stavo facendo e le mie natiche bianche bruciavano per i 4 o 5 schiaffi che mi aveva dato con la mano aperta.

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Anche lei si avvicinò e bussò alla porta….- Sarebbe meglio aprire questa porta o chissà?

Mi sono alzata, ho messo un vestito leggero e l’ho aperto con la faccia in lacrime e lei ha detto mettendomi un dito in faccia…..Che fai qui?…vai a pulire la cucina, stronza…. Mi ha afferrato per i capelli e mi ha dato ancora più pacche sul sedere, io ho barcollato tenendomi i capelli e lei mi ha dato ancora più pacche sul sedere.

Tornata in cucina si è seduta e ha bevuto il caffè ridendo di me mentre dovevo lavare tutti i piatti con le lacrime agli occhi. La cosa che mi ha spaventato di più è che lei rideva e parlava… Hmmm… che belli amici che avete quando vedi queste foto eh, puttanella?…ti immagini la tua immagine?…e ho riso tantissimo…io lì, scioccato, disperato e ancora morente di vergogna per essere nudo davanti a lei in quel momento momento e per le foto e la paura di tutto ciò che è nella mia testa. Diceva un sacco di cose e io indossavo un vestito leggero e sotto non c’era niente.

– Sei tu con quel vestitino, c’è una domestica, Amandinha, cavolo, ti insegnerò tante cose, la addestrerò anche come un cucciolo, non sapevo cosa fare ed ero nervoso perché delle foto che ha e senza modo di riaverle e senza nessuno che possa aiutarla, a chi chiedere aiuto perché ho 19 anni. Mi hanno fatto sentire insicuro in tutto ciò che ho vissuto.

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