Tradire mio marito con il mio capo

di | 12 de Ottobre, 2023

Mi chiamo Shirley e voglio raccontarti come ho finito per regalare un paio di corna a mio marito. Aveva 28 anni e lavorava da circa 3 anni in un’impresa EDILIZIA E MOVIMENTO TERRA come segretaria del Direttore Esecutivo (Dott. Tito) ed era sposata con Miguel da soli 2 anni. Non potevo rimanere incinta come voleva Miguel; Di conseguenza, il mio matrimonio si trasformò rapidamente in una routine noiosa, con Miguel che usciva ogni fine settimana per giocare a calcio e fare barbecue con i suoi amici. Nel servizio, dopo tanto tempo, aveva creato una grande complicità e intimità con il dottor Tito, il tutto con il massimo rispetto, sapeva più della sua vita che della famiglia stessa. Il dottor Tito aveva 56 anni e nutrivo molta ammirazione per questo bravo ragazzo che mi trattava con molta delicatezza. Fino al giorno in cui Tito aspettava l’arrivo del sindaco di un paese vicino per discutere un bando di gara per dei lavori da realizzare nel suo comune. Il contratto sarebbe di altissimo valore e lei discuterebbe della provvigione (il resto da pagare) che avrebbe ricevuto; Cosa normale in politica. Tito era un po’ nervoso e mi ha chiesto di portargli del succo di frutto della passione. Prese la caraffa del succo e dopo aver riempito il bicchiere, quando lo rimise sul mobile (era nel mio salotto) dovette aver urtato qualcosa, la caraffa tremò e lui tentò di toglierla con la pancia. … È stato un disastro ! La brocca contenente 1 litro di succo veniva capovolta, facendole un bagno. Tito è andato nella sua stanza e ho chiesto a qualcuno di pulire il disordine. Dopo che la governante se ne fu andata, entrai nella stanza del dottor Tito e lui era nel bagno (c’era solo il wc e un piccolo lavandino). Ho chiesto e mi ha detto che stava pulendo… Ho chiesto aiuto e lui mi ha chiesto di prendere la sua giacca che era sulla sedia… Lui è uscito avvolto nella sua giacca molto nervoso e io sono entrato… Ho aveva provato a prendergli i vestiti, i suoi pantaloni erano più bagnati di prima con il succo, la sua biancheria intima era immersa nel lavandino, la sua camicia era meno peggiorata; appena bagnato sull’orlo. Era una situazione insolita, lui era terrorizzato e ha chiesto di sistemare la cosa in fretta perché il sindaco doveva arrivare entro mezz’ora. Appena abbiamo parlato, è suonato il citofono e la reception ha annunciato che stava arrivando il sindaco (che era arrivato prima del previsto). Vedendo il dottor Tito avvolto in quella giacca come uno scarafaggio stordito, presi una rapida decisione. Gli ho chiesto di mettersi la camicia e lui si è messo giacca e cravatta… Io ero titubante e mettendogli in mano la camicia mezza bagnata mi sono messo la giacca. Lui ancora non ha capito, si è messo la camicia e mentre io l’ho riabbottonato e lui si è messo la giacca… Solo quando sono arrivato agli ultimi bottoni ho visto subito la fattura del dottor Tito appesa. nell’aria… gli ho dato la cravatta e l’ho salutato, sedendomi così e facendo finta di rispondere al telefono; Potevamo già sentire le persone entrare nella mia stanza. Corsi e chiesi al sindaco di entrare nella stanza. Il dottor Tito, con il telefono all’orecchio, si alzò solo di poco dalla sedia per salutarla e la fece sedere e fece finta di salutare qualcuno dall’altra parte del filo. Il dottor Tito mi presentò dicendomi che ero estremamente affidabile e mi invitò a partecipare all’incontro. Per fortuna il sindaco è stato una persona obiettiva, in soli 15 minuti hanno trovato un accordo. Rendendomi conto che stava per salutare il dottor Tito e che era meglio che lui l’accompagnasse fino all’uscita, mi sono messo dietro al sindaco e indicando il cellulare gli ho dato l’informazione. al dottor Tito e compose il numero del telefono sulla sua scrivania… Il dottor Tito prese il telefono e di nuovo fece finta di parlare con qualcuno e il sindaco finì per salutarlo e io l’accompagnai all’uscita. Quando sono tornato, il dottor Tito era ancora seduto e ho fatto in modo che i vestiti bagnati fossero messi davanti a un ventilatore acceso. Vedendo il suo imbarazzo, ho iniziato una conversazione sull’accordo e lui ha parlato. NON MI SONO MAI TROVATA IN UNA SITUAZIONE COME QUESTA IN VITA MIA! GRAZIE, è andato TUTTO bene… ho detto. SÌ, MA È STATO MOLTO DIVERTENTE, LO È STATO!… Abbiamo finito per ridere. Me lo ha chiesto e gli ho detto che i vestiti ci avrebbero messo un po’ ad asciugarsi e visto che doveva essere quasi l’ora di chiusura poteva andarsene senza che nessuno si accorgesse dei vestiti macchiati. MA DOVRÒ STARE QUI SOLO E NUDO?… M. VUOI CHE ASPETTI?… NO! PUO’ ANDARE! HAI GIÀ FATTO MOLTO PER OGGI… SE NON FOSSE PER TE IN QUESTA RIDICOLOSA SITUAZIONE IN CUI MI TROVO, TI DAREI UN ABBRACCIO DI GRAZIE… Ho risposto senza volerlo. SI SIGNORE, PER FAVORE, CHIUDI GLI OCCHI!… Appena ho chiuso gli occhi, ho notato che si alzava dalla sedia e, mentre si avvicinava, mi ha dato un braccio senza toccarmi mentre diceva.- SHIRLEY, TU SEI UNA PERSONA MOLTO SPECIALE PER ME, SONO MOLTO FORTUNATA AD AVERLA LAVORARE QUI CON ME!… e mi ha dato un bacio affettuoso sulla fronte. Mi sono emozionato e finalmente ho aperto gli occhi mentre lui si allontanava per sedersi di nuovo sulla sedia… mi sono reso conto che il suo cazzo era molto duro; Non era nemmeno dritto, era inclinato quasi verso il soffitto. Avevo la faccia rossa e lui se ne è accorto e si è scusato. TUTTO BENE! NON DOVETE PREOCCUPARTI PER ME, HO ANCHE UNA GRANDE AMMIRAZIONE PER M. E NON MI DISGUDERÒ SE LO LASCIATE DIETRO LA SCRIVANIA…. MA SARÒ PIÙ EMOZIONATO DI QUANTO LO SONO GIÀ!…!!!!!!!!!! !!!!!!!! !!!!!!!! !!!!!!!! ! !!!!!!! E lui è tornato da me con questa enorme cosa eterosessuale. Ammetto che avevo freddo in quel momento, ma la mia figa pulsava e lacrimava. Il dottor Tito mi abbracciò di nuovo, questa volta appoggiando quel bastone contro il mio corpo, dicendo: SHIRLEY!!! MI SONO SEMPRE SENTITA MOLTO DIFFICILE PER TE, MA NON HO MAI FATTO NESSUN COMMENTO PER PAURA DI FARTI MALE!… Fu allora che lui, con un’audacia che mai avrei immaginato, cercò la mia bocca in un bacio ardente. Il mio cuore batteva forte e ho ceduto… Quando mi sono reso conto che avevo già in mano il cazzo del dottor Tito, che mi pulsava in mano. Mentre mi baciava, cominciò a sbottonarmi la camicetta e poi mi sollevò i seni, lasciandoli liberi e la sua bocca cadde sui miei capezzoli. Questo mi ha dato così tanto piacere che non mi sono nemmeno accorta che mi ero slacciata la gonna e stavo già abbassando le mutandine… In pochi secondi; Come un’adolescente che stava per fare sesso per la prima volta, mi sono sbarazzata di tutti i pezzi rimasti, lasciandomi completamente nuda davanti al mio piccolo capo, lui si è sbarazzato della giacca e della maglietta ed è rimasto nudo anche lui… Mi ha fatto sedere sul tavolo mentre diceva. NON PUOI NEMMENO IMMAGINARE QUANTO HO SOGNATO DI AVERTI NUDA E POTERTI MANGIARE INTERO!…. ALLORA VIENI! SONO TUTTO TUO! VOGLIO SENTIRTI PENETRARMI!…. Il dottor Tito spostò il mio corpo fino al bordo del tavolo e, allargandomi le gambe e tenendo quel cazzo con una mano, si avvicinò fino a toccare quell’enorme punta rossa tra le labbra della mia figa… Quando fece la prima spinta e Sentivo la mia vagina avviluppare quella cosa dura, non ho resistito e come una puttana ho chiesto. FORZA TITO, METTICI TUTTO, METTICI!…. Ho abbassato il mio corpo sul tavolo e lui, tenendo le mie cosce un po’ sopra il livello del tavolo, ha seppellito quel cazzo nel profondo…. Mi piaceva sentire quella cosa toccare il fondo del mio utero e quando iniziarono le spinte ritmiche, non ci volle molto per avere un orgasmo come non avevo mai avuto in vita mia… gemevo come una cagna. Quando il dottor Tito ha smesso di infilarmi il cazzo, ho capito che sarebbe venuto anche lui e gli ho chiuso le gambe intorno alla vita. SI, CUM, CUM TITO!… CUM IN ME!… Ho sentito il suo cazzo contrarsi, rilasciando getti e getti di sperma…. Siamo rimasti nudi per molto tempo, baciandoci finché non abbiamo deciso che era ora di tornare a casa. Il giorno successivo trascorse normalmente, a fine giornata entrai nel suo ufficio con l’intenzione di salutarlo, ma il dottor Tito mi chiese di chiudere a chiave… Ancora una volta mi possedette lì sul tavolo con la furia di un uomo. . Leone. Pur rimanendo il suo segretario esclusivo, il dottor Tito mi promosse a suo consigliere, concedendomi un aumento di stipendio molto consistente. Come consulente ho iniziato a frequentarmi. con il dottor Tito per visitare i cantieri e anche viaggiare con lui per lavoro (ride). La prima volta che siamo stati in albergo, il dottor Tito mi ha sorpreso con un bel pompino sulla mia figa… ero in paradiso con così tanto orgasmo che ho avuto con quella deliziosa lingua che giocava nella mia figa… ha leccato, succhiato e Mi sono morso leggermente il clitoride. Indietro; Non l’avevo mai fatto prima, ho preso in mano questo bastoncino e ho iniziato a leccarne la calda punta rossa…. Me lo ha chiesto e alla fine ne ho messo un po’ in bocca. All’inizio mi disgustava, ma come amante del mio capo volevo essere completa e poco a poco mi sono controllata fino a succhiargli deliziosamente il cazzo… Il dottor Tito mi ha spalmato sborra in faccia e mi è piaciuto molto. Miguel (mio marito) si è subito insospettito dei miei viaggi e della mia rapida promozione all’interno dell’azienda. Durante una discussione ha detto chiaramente che faceva sesso con il mio capo… io non l’ho confermato ma non l’ho nemmeno negato, ho solo detto che pensavo fosse giunto il momento di separarci. Quando si rese conto che desideravo tanto la separazione, quasi piangendo, mi disse semplicemente che mi accettava comunque e che non avrebbe mai più commentato me e il dottor Tito. Mi resi conto che Miguel aveva accettato la sua condizione di cornuto perché pagavo tutto a casa… avevamo migliorato molto il nostro tenore di vita. Ho accettato di continuare con il cornuto addomesticato senza rinunciare ad essere l’amante del mio standard. Ed è stato come amante che ho prosperato sessualmente… Il dottor Tito ha soddisfatto tutti i miei desideri di cazzo e non mi ha risparmiato nemmeno il culo. Una volta che mi ha scopato alla pecorina, ha tirato fuori il suo cazzo dalla mia figa già bagnata e senza chiedere nulla me lo ha posizionato all’ingresso del culo e me lo ha spinto dentro, lanciando un grido di dolore. CALMA AMORE MIO! CALMA!…. TI ABITUDERAI PRESTO E SONO SICURO CHE TI PIACERÀ MOLTO…. In realtà! Dopo che il mio culo ha ingoiato tutto quel bastoncino, il dolore è scomparso e ho cominciato a provare un piacere indescrivibile con l’avanti e indietro di quel bastoncino conficcato nel mio culo finché quel liquido caldo non mi è versato dentro.

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