Sveltina deliziosa all’ora di pranzo

di | 22 de Settembre, 2023

La mattinata passò velocemente, era quasi mezzogiorno e avevo fame. Sono uscito per uno spuntino veloce e sono tornato con la sensazione di aver bisogno di un pisolino. Prima ho dato un’occhiata ai miei social e ho fatto una breve chiacchierata con un amico, queste piacevoli conversazioni ti lasciano con il sorriso sulle labbra e i pensieri lontani. Quando l’ho salutato gli ho detto che andavo a dormire e lui scherzosamente mi ha detto: “Sognami”, io gli ho detto che avrei sognato e ho finito con quello in mente.

Mi sono sdraiato su un divano in ufficio e sono letteralmente svenuto. All’improvviso ho sentito qualcuno appoggiarsi a me. Avevo molto sonno e non capivo cosa stesse succedendo, sentivo solo che mi premeva sempre di più da dietro come un cucchiaio quando mi resi conto che era il mio amico. Avevo paura che arrivasse qualcuno, ma allo stesso tempo mi piaceva. Faccio finta di dormire mentre lui mi accarezza la schiena, la vita, le natiche e il collo. Il mio vestito era sottile e potevo sentire le sue mani sulla mia pelle. In quel momento non potevo più fingere di dormire e mi si erano rizzati tutti i peli del corpo. Ho aperto gli occhi e ho detto: “Sei pazzo? ”, ha detto: “Sì, pazzo di averti”. E mi ha detto di stare zitto.

Ho obbedito e lui ha continuato a passarmi le mani sul corpo, diventando sempre più duro e avevo molta paura che qualcuno apparisse e ci cogliesse di sorpresa e questo mi ha fatto arrapare ancora di più. Mi sollevò il vestito e mi passò la mano tra le cosce, oltre le mutandine e sentì che erano già completamente bagnate. Lo mise da parte e mi infilò un dito dentro, gemetti piano e lui mi sussurrò all’orecchio quanto ero caldo e quanto mi voleva lì. Ha inserito due dita e le ha mosse con forza, mi ha baciato, mi ha stretto il seno e non ho potuto farne a meno, sono arrivata nella sua mano. Spaventato, gli ho chiesto che ore fossero e lui mi ha detto che avevamo ancora 15 minuti a disposizione.

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Si sedette sul divano e disse: “Voglio scoparti qui, siediti sulle tue ginocchia e cavalca il mio cazzo”. Mi sono seduto lentamente e ho iniziato a rotolare come voleva. Mi ha stretto il culo con le mani mentre mi succhiava le tette come un matto. La mia pelle si accapponava ad ogni tocco che davo a quel cazzo duro e delizioso.Quando lo sentii venire cominciai a muovermi più velocemente e presto arrivò urlando di piacere. Mentre mi premeva contro il suo corpo, ha detto: “Sei così sexy e ti amo ancora”.

Fu allora che sentii qualcuno chiamare il mio nome, una voce che veniva da molto lontano. Mi sono svegliata spaventata, era il mio collega che mi diceva di alzarmi perché aveva già finito di pranzare.

Sono andato in bagno ed ero completamente bagnato. Ho rivolto allo specchio un sorriso malizioso, mi sono preparato e sono tornato al lavoro.

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