Succhio la figa del mio amico al lavoro

di | 10 de Settembre, 2023

È una storia veloce e divertente, come la mia storia. Quando il servizio finì a Capodanno, io e il mio amico fummo gli sfortunati prescelti. Io, un uomo sui 45 anni all’epoca, completamente grigio con occhi castano-verdastri, alto un metro e settanta, non grasso né in forma. Bia, invece, era una splendida bionda della sua età, con gli occhi castano chiaro e una cosa che mi commuoveva davvero più di ogni altra cosa, un vorace appetito per le avventure sessuali.

Abbiamo parlato a lungo di varie cose, compreso il sesso, quindi avevo una piccola mappa su come eccitarla con il sesso, ma fino ad allora non avevo mai investito in lei. Ti ho chiesto aiuto per spegnere tutte le luci del complesso così possiamo partire.

In un corridoio sul retro dell’edificio, abbiamo spento le luci e proprio mentre stavamo per uscire per spegnerle di nuovo, le prendo la mano e la conduco di nuovo nel buio. Sorpresa, chiede.

– Che cos’è?

– Per favore, lascia che ti faccia un regalo per il nuovo anno.

Mentre parlava le stava già facendo un bel massaggio al collo e alla schiena.

– Ah… un massaggio.

Risponde a malapena quando le metto una mentina in bocca e le afferro delicatamente i capelli, baciandole la nuca e la nuca, facendole venire la pelle d’oca su tutto il corpo mentre l’altra mano le afferra la vita.

Balbettando lentamente, esita.

– Cosa… cosa… è pazzesco?

Sussurrando nell’orecchio commento

– È una cosa che so che ti piace e non lo capisci, presto ti farò il regalo. Accettalo e vai.

Dopo aver baciato molto quel collo, all’improvviso l’ho girata, afferrandole la vita e dandole un bacio delizioso. La cosa migliore fu che lei rispose baciandolo ancora più intensamente. Dopo alcuni lunghi baci, le dissi di metterla con le spalle al muro, appoggiandomi con le mani.

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Senza perdere tempo le alzo un po’ la maglietta e comincio a baciarle la pancia, scendendo sempre più in basso, lei cerca anche di resistere un po’, ma le prendo le mani e, con le mani e la lingua, lo aiuto ad abbassarsi i pantaloni. . e le sue mutandine un po’, dandomi accesso alla sua deliziosa figa, che bacio per tutta la sua lunghezza, e al suo clitoride con la mia lingua enorme senza fermarmi.

Le sue mani adesso erano sulla mia testa, premevano la mia bocca contro quella deliziosa figa ricoperta del suo miele e la mia lingua, la succhiavo e la baciavo seguendo i suoi segnali di piacere, facendola gemere sempre più forte, continuavo a baciarla e a stimolare il suo clitoride. Fino a quando non ho sentito il suo climax, l’ho penetrata con la lingua solo per sentire le sue contrazioni involontarie e gli spasmi ritmici insieme ai suoi gemiti.

E senza darle il tempo di pensare, sono scivolato sotto le sue gambe e l’ho sospesa in aria con la mia figa in bocca, baciandola ancora più appassionatamente e con piacere, dolcemente e forte. Gli tremavano le gambe e aveva appena il tempo di urlare. Si aggrappò ancora più forte ai miei capelli in un misto del piacere proibito di scopare al lavoro, dei miei baci con la lingua e della palla nella sua figa, oltre alla paura di cadere. Tutto il rischio e l’eccitazione, oltre a una suzione sempre più intensa, hanno prodotto risultati in pochi minuti.

-DIVIETO DI SOSTA !!! DIVIETO DI SOSTA!!! AAAHHHHNNNN… AAAHHHHHNNNNM.

Sento le tue gambe chiudersi e tremare mentre il tuo sperma inonda la tua figa e la mia bocca, un gemito intenso senza preoccuparmi delle altre persone che potrebbero entrare nella nostra sezione da un momento all’altro. Le tue unghie affondano nella mia testa e il tuo corpo sviene dal piacere. La afferro per la vita mentre la rimetto a terra per non farla cadere, sentiamo dei passi e il rumore della porta che si apre. Bia si abbassa i pantaloni e ci prepariamo per uscire.

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Era il nostro capo, avevamo tutto spento ma eravamo ancora in ritardo per partire. Bia era un po’ debole così ho detto che non stava molto bene, il capo l’ha bevuto e siamo andati via.

Ho salutato, dando un abbraccio da lontano al mio capo e un bell’abbraccio da parte di Bia.

– Non c’è bisogno che mi chieda di non fermarmi, non mi fermo mai. Buon Anno.

Le ho sussurrato all’orecchio, anche lei ha riso e ha sussurrato.

– In un’altra occasione ti farò anche un regalo, buon anno.

Ognuno di noi segue la propria direzione.

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