Succhiare il tuo amico al lavoro

di | 27 de Settembre, 2023

È una storia veloce e divertente, come la mia storia. All’ora di chiusura di Capodanno, io e il mio amico siamo stati gli sfortunati. Io, una ragazza tedesca sulla trentina, tutta bionda con gli occhi verdi, 1,76, forte e grassoccia, né grassa né in forma. Bia, d’altro canto, era una splendida bionda della sua età, con occhi castano chiaro e una cosa che mi eccitava più di ogni altra cosa: un vorace appetito per le avventure sessuali.

Abbiamo parlato a lungo di varie cose, compreso il sesso, quindi avevo una piccola mappa su come eccitarla con il sesso, ma fino a quel momento non avevo mai investito in lei. Ho chiesto il tuo aiuto per spegnere tutte le luci del complesso così possiamo partire.

In un corridoio sul retro dell’edificio abbiamo spento le luci e proprio mentre stavamo per uscire per spegnerle di nuovo, le prendo la mano e la conduco di nuovo nel buio. Sorpresa, chiede.

– Che cos’è?

– Per favore, lascia che ti faccia un regalo per il nuovo anno.

Mentre parlava le stava già facendo un bel massaggio al collo e alla schiena.

– Ah… un massaggio.

Risponde a malapena quando le metto una mentina in bocca e le afferro delicatamente i capelli, baciandole la schiena e il collo, facendole venire la pelle d’oca su tutto il corpo mentre l’altra mano le afferra la vita.

Balbettando lentamente, esita.

– Cosa… cosa… è pazzesco?

Sussurrandoti all’orecchio commento

– E’ una cosa che so che ti piace e non capisci, ti faccio subito il regalo. Accettalo e basta.

Dopo aver baciato molto quel collo, all’improvviso l’ho girata, afferrandole la vita e dandole un bacio delizioso. La cosa migliore fu che lei rispose baciandolo ancora più intensamente. Dopo alcuni lunghi baci, le dissi di metterla con le spalle al muro, appoggiandomi con le mani.

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Senza perdere tempo le alzo un po’ la maglietta e comincio a baciarle la pancia, scendendo sempre più in basso, lei cerca anche di resistere un po’, ma le prendo le mani e, con le mani e la lingua, lo aiuto ad abbassargli i pantaloni. . e le sue mutandine un po’, dandomi accesso alla sua deliziosa figa, che bacio tutta, e al suo clitoride con la mia lingua enorme senza fermarmi.

Le sue mani ora erano sulla mia testa, premevano la mia bocca contro quella deliziosa figa ricoperta del suo miele e la mia lingua, la succhiavo e la baciavo seguendo i suoi segnali di piacere, facendola gemere sempre più forte, continuavo a baciarla e a stimolare il suo clitoride finché Ho sentito il suo climax, l’ho penetrata con la lingua solo per sentire le sue contrazioni e spasmi involontari punteggiati dai suoi gemiti.

E senza darle il tempo di pensare, sono scivolato sotto le sue gambe e l’ho appesa in aria con la figa in bocca, baciandola ancora più appassionatamente e con piacere, dolcemente e forte. Gli tremavano le gambe e aveva appena il tempo di urlare. Si aggrappava ancora più forte ai miei capelli in un mix del piacere proibito di scopare al lavoro, dei miei baci alla francese e della mia palla nella sua figa, oltre alla paura di cadere. Tutto il rischio e l’eccitazione, oltre a una suzione sempre più intensa, hanno prodotto risultati in pochi minuti.

-DIVIETO DI SOSTA !!! DIVIETO DI SOSTA!!! AAAHHHHNNNN…AAAHHHHHNNNNM.

Sento le tue gambe chiudersi e tremare mentre il tuo sperma inonda la tua figa e la mia bocca, un gemito intenso senza preoccuparmi delle altre persone che potrebbero venire nella nostra sezione da un momento all’altro. Le tue unghie affondano nella mia testa e il tuo corpo sviene dal piacere. La afferro per la vita mentre la rimetto a terra per non farla cadere, sentiamo dei passi e il rumore della porta che si apre. Bia si abbassa i pantaloni e ci prepariamo per uscire.

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Era il nostro capo, avevamo tutto spento ma eravamo ancora in ritardo per partire. Bia era un po’ debole così ho detto che non stava molto bene, il capo l’ha bevuto e siamo andati via.

Ho salutato, dando un abbraccio da lontano al mio capo e un bell’abbraccio da parte di Bia.

– Non c’è bisogno che mi chieda di non fermarmi, non mi fermo mai. Buon Anno.

Le ho sussurrato all’orecchio, anche lei ha riso e ha sussurrato.

– In un’altra occasione ti farò anche un regalo, buon anno.

Ognuno di noi segue la propria direzione.

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