Storia vera – La mia vita come Chifradeira – Parte 1

di | 13 de Dicembre, 2023

Questa è la prima storia tra tante altre. Ti racconterò le avventure che ho raccolto dall’età di 16 anni quando ho perso la verginità fino ad oggi, a 23 anni, fidanzata per un anno. Se vuoi seguire la mia vita quotidiana, vai sul mio tumblr (chifradeira punto tumblr punto com).

Non voglio scrivere troppo sulla mia infanzia e pubertà perché non voglio incoraggiare nulla che assomigli alla pedofilia. Ma ricordo che ero incredibilmente emozionato fin dalla tenera età. Durante la mia adolescenza volevo giocare con i ragazzi e, poco prima di perdere la verginità, ho succhiato un ragazzo per la prima volta.

Ho frequentato una scuola privata, ma niente di speciale ed eravamo un piccolo gruppo che stava insieme fin dalle elementari. Abbiamo studiato insieme, ci siamo divertiti insieme, abbiamo commesso degli errori insieme e, come potrebbe essere altrimenti, abbiamo iniziato insieme la nostra vita sessuale. E il più interessante. Con la mia vita sessuale è iniziata anche la mia vita arrapata.

Da quando avevo 12 anni ho avuto una relazione con uno dei ragazzi del gruppo, Bruno. Aveva la mia età, la mia altezza, bianco, carino, molto gentile, mi coccolava e mi aiutava in tutto. Siamo stati così per circa due anni finché non abbiamo passato così tanto tempo insieme che lui mi ha chiesto di essere la sua ragazza. Ho accettato con grande piacere. Quando ero molto giovane non ero innamorata, ma lo amavo davvero. Ed era anche ricco! Mi faceva sempre dei regali, portava i ragazzi nella sua villa e uscire con qualcuno in quella situazione non era particolarmente brutto.

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Bruno era relativamente timido e molto saggio. Non ha mai provato altro che baciarmi. Un giorno ho messo la mano sul suo cazzo per curiosità e non ho sentito molto, ma non c’era modo di fare paragoni perché era l’unico cazzo che avessi mai scopato. Dopo un anno di frequentazione, finalmente l’ho visto nudo e, anche senza paragonarlo a nessuno, e dopo aver riflettuto a lungo con i suoi amici, siamo arrivati ​​alla conclusione che avesse un cazzo piccolo, ma… Essendo vergine, non era questa la cosa giusta. caso. il caso. Questo non ci riguarda in alcun modo.

Il problema è che un altro ragazzo del nostro gruppo ha iniziato a flirtare con me. Renato era mulatto, due anni più grande di lui (aveva ripetuto il voto due volte), figlio di un nero e di una bianca e pieno di carattere. Molto fiducioso, a differenza di Bruno. Aveva già frequentato diverse ragazze e, secondo la leggenda scolastica, aveva già perso la verginità. Tornavamo sempre da scuola insieme in 5 gruppi (io, Bruno, Renato e altri due amici). Il giorno prima delle vacanze i due amici avevano viaggiato e Bruno non era andato a lezione perché stava male e io finii per ritornare sola con Renato.

Era difficile non riconoscere che ero attratto da questo mulatto. Più vecchio, più esperto, pieno di arroganza, con una voce profonda e molto più alto e forte di Bruno. Certo, è facile rendersene conto a partire dai 23 anni, ma per una ragazza di 14 anni queste cose non sono facili da capire (o ammettere). Quel giorno finimmo per parlare di sesso e gli chiesi se avesse mai fatto sesso. Ha detto di sì, con 3 donne e una che conosceva. Era un’insegnante. Morivo dalla curiosità e l’ho pregato di dirmelo ma ha lanciato una notizia bomba:

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-Okay, te lo dirò, ma solo se mi lasci toccarti il ​​culo e le tette.

Ero congelato!!! Ma ho sentito una corrente elettrica lungo la schiena e la mia figa si è subito bagnata. È stato il momento più emozionante della mia vita finora. Rimasi qualche secondo con la bocca aperta e dissi…

-Affee, sei pazzo, ragazzo, e Bruno? Non siete amici?

– Sì, lo siamo, ma odio il modo in cui pensa di sé perché è ricco e, inoltre, una ragazza all’avanguardia come te ha bisogno di un forte sostegno. Credi che non veda il modo timido con cui viene a prenderti? E il modo imbarazzante in cui ti bacia?

– COSÌ? Cosa sta succedendo? (Volevo non essere d’accordo ma non potevo perché era vero)

– Vuoi che te lo mostri?

– Certo che no (ho detto di no ma il mio linguaggio del corpo pretendeva qualcosa di più)

Il ragazzo largo mi ha afferrato e mi ha baciato comunque. Cela m’a intrappolato d’une manière qui m’a rendu ancora più umido (je pensos que ce n’était pas possibile) et j’ai été pétrifié quand j’ai senti quelque choosed’ÉNORME ET DUR se presser contre mon stomaco.

Non mi descrivo perché chi va su Tumblr vedrà le foto, ma io sono molto bassa e siccome lui era alto ho sentito quella cosa dura proprio sullo stomaco, era impossibile non notarla… Ho passato circa 5 minuti a baciare quella bocca nera e carnosa, ad accarezzare quelle braccia forti e bagnate.

Ma la mia coscienza mi pesava e sono corsa a casa. – Renato, per favore non dirgli niente. – Non preoccuparti, il cornuto non lo saprà….

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Questo ragazzo che dà del cornuto al mio ragazzo mi ha fatto arrapare così tanto che a malapena me ne rendevo conto… questo momento riassumeva come sarebbe stata la mia vita per i prossimi 7 anni… Tradivo sempre, umiliavo il mio ragazzo milionario e con un debole per gli uomini forti, in forma e in forma, e alcuni di loro, ancora meglio: neri….

Da seguire!

Vieni sul mio blog!! www.achifradeira.com

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