Storia semplice: tabù, fa schifo! Non mi infilerai il dito nel culo!

di | 2 de Settembre, 2024

Sono sempre stato dipendente da lei, una bruna con grandi tette e un grosso culo, senza dimenticare una deliziosa figa che si bagnava ogni volta che ci vedevamo.

La chiamerò Luiza (nome fittizio)…

Ho conosciuto Luiza ad un convegno, è stato attraverso le conversazioni che abbiamo scoperto di vivere nella stessa città, ci siamo scambiati i contatti e col tempo, il destino (scusate se è antipatico) ha deciso di farci incontrare, è stata lei a prendere l’iniziativa. rubarmi un bacio in un bar pieno di gente. Sono rimasto scioccato!

Poi ho finito per abbandonarmi completamente alla passione ardente che regnava tra noi. Eravamo amanti!

Mi sembra di avere una calamita per le donne sposate, forse l’adrenalina o qualunque cosa mi attiri verso le donne proibite, ma penso di essere davvero un cattivo adultero, ma andiamo avanti con la storia:

Dovevamo solo incontrarci e lei ha trovato il modo di sorprenderci, molte volte in macchina, in posti meno affollati, l’importante era sentire il suo corpo, la sua bocca e la sua deliziosa figa.

Luiza non mi stringeva il culo, sembrava avere un debole per questo, diceva sempre che avevo un bel culo e così via, ma era lì, nel nostro piccolo angolo d’amore, una suite di motel che lo accoglieva sempre, dove è successo.

Luiza mi baciò, fu un bacio malizioso pieno di desiderio, dove presto i nostri vestiti furono sparsi sul pavimento.

Il suo corpo era bellissimo! Tette siliconate e un culo delizioso che mi facevano impazzire.

– Maledizione! Mi stai facendo impazzire…

Lu, come la chiamavo, mi baciava mentre le mie mani andavano dritte al suo culo, cercando la sua figa e godendomi quelle tette che mi riempivano la bocca d’acqua.

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Con la bocca cercai il suo collo, il suo petto e il suo seno dove rimase lì a succhiare come una ragazzina mentre le mie dita invadevano la sua caverna bagnata e assetata di cazzo.

– Hmm! Ssss.

I suoi gemiti erano morbidi, bassi e piacevoli. L’ho buttata sul letto e ho abbassato la bocca fino a raggiungere la sua figa, che ho succhiato con forza, provocando delle esplosioni; Ad ogni succhiata la facevo gemere, tenendomi la testa come se volesse affogarmi tra le sue gambe.

La mia barba si sfregò contro il suo inguine e l’interno della sua coscia, facendolo impazzire e provocandogli orgasmi multipli.

Luiza entrò presto nella mia bocca.

– Adesso tocca a me. – Ha detto cadendo sul mio pene.

Spezzarmi il cazzo, succhiarlo e far scorrere la lingua sulla testa mi stava facendo impazzire e lei sapeva che mi piaceva. Dopo aver goduto la testa, l’ha ingoiato tutto fino a farmi vomitare, lasciandomi il pene sbavando. Quel capezzolo caldo e bagnato mi ha fatto diventare duro il cazzo nella sua bocca.

– Dannazione!

Luiza mi ha messo le mani sul culo, tirando il mio corpo in modo che il mio cazzo entrasse nella sua gola fino a raggiungere l’asta. La ragazza cattiva provava dei sentimenti per lei.

– Voglio scoparti la figa. – Disse mentre si metteva tra le sue gambe, massaggiando la testa del suo cazzo all’ingresso della sua caverna.

– Dai, voglio ammirare il tuo sedere. – disse aprendo le gambe, lasciando la sua figa alla mia mercé.

Luiza continuò a guardare lo specchio del soffitto mentre io mi avvicinavo e colpivo il bastone.

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– Mettilo, mettilo!

Ho sentito le sue mani toccarmi il sedere, le sue unghie scavare e graffiare con impazienza, facendomi colpire più forte e schiaffeggiando il suo viso bello e delicato.

– Colpiscilo cattivo! Colpisci la tua puttana.

– Sporcati! Prendi la tua fottuta bomba!

Contraendo la figa, sentì il mio cazzo stringersi e pulsare dentro di lei. ne avrei approfittato.

– Sto per venire! – annunciai con voce rauca e arrapata.

– Allora divertiti, bastardo! – Disse stringendomi le natiche e facendo scivolare le mani tra le mie natiche.

Il suo corpo tremava mentre ansimava, il mio cazzo pulsava nella sua figa mentre sentivo il suo dito affondare nel mio anello.

– NO! – L’ho rimproverato.

– Affinché?

Il mio cazzo pulsava come un matto, versando litri nella sua caverna che riceveva il flusso dello sperma.

– Divertitevi, divertitevi! – ripeté, cercando di invadermi il culo.

Tenevo le sue mani incollate al letto e la colpivo a fondo, venendo fino all’ultima goccia dentro la mia ragazza sexy che era arrapata e voleva scoparmi con le dita.

Luiza alzò gli occhi al cielo e venne allo stesso tempo in uno scambio di fluidi strabiliante.

Cadiamo fianco a fianco, ansimando, cercando con il nostro ultimo respiro un bacio malizioso in cui lei mi chiede perché no.

– Questo vostro tabù è rovinato!

– Maledetto tabù! Non mi ficcherai il dito nel culo NO!

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*Pubblicato da Genius sul sito climaxcontoseroticos.com il 24/01/24.

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