Storia puramente erotica: ero cibo sulla poltrona del dentista

di | 4 de Marzo, 2024

Un abito corto nero. Un sandalo con tacco verde. Le calze nere attirano l’attenzione sui look più feticisti.

Una ninfetta perversa seduta nella sala d’attesa dello studio del dentista. Bassa, bionda e con una boccuccia nervosa che mi morde la punta del mignolo in bocca. Le mie gambe incrociate, le mie cosce grosse attiravano l’attenzione, i miei piedini penzolavano nell’aria. Le spalline del mio vestitino quasi mi cadevano dalle spalle, così come una scollatura che lasciava scoperto il mio seno.

Giocava distrattamente con il cellulare, mentre un paziente stava uscendo per andare in cura. Ancora stordito dall’anestesia, fu sorpreso di vedermi lì e si perse tra le mie cosce e il mio décolleté. Portavo occhiali scuri per nascondere lo sguardo, ma stavo attento ai colpi che mi dava il pervertito.

Il sorriso di una ragazza cattiva che usa il telefono. Piccoli piedini che dondolano nei miei piccoli tacchi verdi. Le calze hanno creato questo desiderio/immaginazione di vedere dove finivano e dove iniziavano le mie gambe. Mi piace indossare abiti più corti e provocanti, mi piacciono questi look, mi piace attirare l’attenzione, mi piace la reazione dei ragazzi arrapati intorno a me.

Accavallando le gambe e sistemandomi i capelli dietro le orecchie, giusto per comportarmi come una ragazza dolce e volgare di fronte ad un pervertito che mi divorava in piedi. Lo adoro ahahah…

Ciao, mi chiamo coniglietto. Cam Girl, narratrice e appassionata di mostre. Ho creato un Instagram per i lettori @bunnyblond7 e lì pubblico sempre foto e video delle storie. Caricherò un video con queste calze e tacchi verdi per soddisfare la tua curiosità ahahah.

Era l’ultimo appuntamento dal dentista, nel tardo pomeriggio, ufficio vuoto. Non sono andato lì per farmi curare…

Sdraiato sulla poltrona del dentista, inclinò la poltrona. Avevo i capelli sciolti, la testa inclinata diagonalmente verso il basso e i miei piedini sollevati verso il dottore pervertito. Mi ha tenuto una gamba, mi ha baciato il piede e mi ha tolto il tallone verde. Sta davanti alla sedia e sembra una persona perversa e prepotente.

Il mio vestitino era tutto sollevato fino alla vita, le mie gambe erano aperte, le mie calze nere davano il tono del feticcio e le mie mutandine rosse erano visibili. Mi morse il pollice e fece scivolare la mano sulle mie cosce. Nel tessuto di nylon della mia calza, fino a toccare la mia pelle alla base della gamba.

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La tua mano che invade il mio vestitino, le tue dita che toccano la mia figa attraverso le mutandine. Le mie calze sono tutte disordinate e aggiungono ulteriore fascino alle mie cosce spesse. Un giorno capirò la tua passione per le calze di nylon. Il sorriso della mia piccola puttanella vuole il cazzo, il suo sguardo perverso vuole trapanare la ninfa.

Tenendomi il piede, sollevandomi la gamba, il dottore tirò di lato le mie mutandine rosse e strofinò le labbra della mia piccola principessa. Ainnnnnnnnn

I miei capelli mi cadevano sul viso, i miei occhietti si chiudevano. Mi sono morsa il labbro, ho sospirato maliziosamente e ho sentito un dito inserire e ruotare la mia piccola figa stretta. Sulla poltrona del dentista, in mezzo all’ufficio vuoto. Con un sandalo su un piede e l’altro a terra. Senti la pressione delle tue dita che girano, si sforzano e si muovono avanti e indietro.

Il silenzio era rotto dai timidi gemiti della mia bambina. Tensione sessuale ovunque. Il miele della mia figa copre le dita del dentista cattivo.

Fece due passi di lato, verso il mio viso, e sollevò la sedia. Con la mia faccia contro la sua vita, si sbottonò i pantaloni e mi lanciò un cazzo in faccia. Duro, denso e caldo. Strofinandolo sul viso della figlia della mia famiglia. La testa del gallo che sfiora le mie labbra. Ordinandomelo da un dentista pervertito:

– Apri la bocca così posso esaminare…

Con la sedia reclinata in alto, con le gambe spalancate, mi vesto in modo disordinato e apro la bocca al mio dominatore. Un cazzo in faccia, un cazzo sulle labbra, un cazzo che scivola nella mia bocca da puttana esibizionista. Mi ha tenuto la testa e ha spinto… Mi ha spinto un cazzo in bocca…

Sdraiato sulla sedia, guardandolo negli occhi, ho sentito la sua mano pesante sulla nuca e il suo cazzo nella mia bocca. Scopami come se fossi una fighetta. Stando davanti a me, davanti a me, con i pantaloni abbassati e mettendomi un cazzo nella mia boccuccia. I miei orecchini a cerchio ticchettavano e ticchettavano ad ogni passo fatto dal pervertito. Ingoiare un cazzo sulla poltrona del dentista.

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Tic Tic Tic Tic Tic Tic…. C’erano molti Tic Tic…

Chiusi gli occhi, sbavai addosso e sopportai il cazzo che mi stava soffocando. Mi guardò con uno sguardo sadico e dominante, spingendomi il suo cazzo in faccia, tenendomi forte la testa e fottendomi la piccola bocca. Penso di aver capito il desiderio della tua bocca ahahah

Ma non volle continuare a tenere il broncio e cercò di analizzare le mie altre labbra, anch’esse arruffate. Con le gambe aperte, mi vesto, calze nere e le sue mani dentro la gonna, abbassando le mutandine lungo le cosce. I miei tacchi verdi sul pavimento e il mio perizoma rosso che pende dai piedi.

Dottore e mostro in una persona. Dominante, sadico, pervertito. Si arrampicò sulla sedia, su di me, all’interno delle mie gambe e si sistemò tra le mie cosce.

Il mio vestito nero mi arrivava fino alla vita, il mio seno sporgeva dalla scollatura e i miei capelli erano sparsi ovunque. Le mie gambe erano avvolte intorno alla sua vita, i miei collant davano un tocco fetish alle mie cosce, la punta del suo cazzo toccava la figa della mia ninfa. Ha forzato, spinto e fatto scivolare il bastone su di me.

Bloccato avvolto intorno alle mie gambe. I miei piedini dondolavano nell’aria ad ogni spinta che mi dava e la sedia sosteneva il peso dei nostri corpi a un ritmo rapido.

Mi tenne il viso, mi morse il mento, mi baciò il collo e seppellì il viso nel mio seno. I suoi fianchi si muovevano avanti e indietro, il suo cazzo mi riempiva la figa e le mie gambe si stringevano con tutta la lussuria e la furia di una giovane ragazza piena di fuoco.

Tick ​​Tick Tick dei miei orecchini che si rompevano a ogni capriccio che facevo. Tick ​​Tick Tick Tick Agitare il segno di spunta facendo tremare la sedia. Tick ​​Tick Tick del suo cazzo che mi mangia ovunque.

Le sue palle esplodono all’ingresso della mia figa. Le sue mani mi strinsero le natiche. Il cazzo grosso e caldo mi lacera tra le gambe. Gemetti forte, disgustoso ed eccitato. Afferra un bastone dalla poltrona del dentista e grida maliziosamente per avere un cazzo sempre più duro…

– Ainnn, mangiami… Mangiami delizioso… Dammi un po’ di piiiiiiiicaaa… Voglio un po’ di piiiiiiiiiiiiiicaaaaaaannn!!!

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Ho urlato forte e senza vergogna, tenendo il cazzo che mi scopava deliziosamente e il dentista che mi scuoteva completamente dal desiderio. Le calze mi scendono lungo le gambe. I miei piedini penzolano nell’aria. E questo bastardo che picchia e picchia, con la faccia da cane affamato.

Volevo il cazzo e ho vinto…

Nell’ufficio vuoto, con il sole che tramonta e un dentista arrapato che infila un cazzo nella mia figa da ninfetta stretta ed educata. O forse non così tanto ahahah

Il paziente che mi guardava a gambe incrociate nella sala d’attesa non poteva immaginare cosa stessi facendo con le gambe aperte e abbracciato al medico che gli aveva appena curato la bocca. Il grosso cazzo mi distrugge, mi scopa e mi fa urlare come un cagnolino bollente.

– Aiiiinnnnnnnnnn juste caaaa… Justecaaaaannnn… J’aime justeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

Ho urlato, chiesto e sopportato. Mi ha colpito, mi ha spintonato e mi ha mangiato affamato. Pervertito, posseduto e uccide il desiderio di fissare la giovane donna calda con le cosce grosse. Con le calze nere sulle gambe e il mio piccolo seno che spuntava dal vestito.

Ci siamo divertiti tantissimo sulla poltrona del dentista. Ed ero più stordito del paziente che uscì anestetizzato prima di me. Ho visto il soffitto girare e ho cercato di riprendere fiato venendomi sul cazzo in quel modo. Il sorriso di un cane soddisfatto e sazio. Lo sguardo di un dominante soddisfatto di aver divorato la calda puttana nel suo ufficio.

Mi aveva già scopato prima, ma dal dentista era la prima volta ed era molto più sporco. Spero che la storia vi sia piaciuta tanto quanto a me è piaciuta questa scopata sulla poltrona del dottore pervertito ahahah.

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*Pubblicato da conigliobiondo sul sito climaxcontoseroticos.com il 24/04/24.

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