Storia mista: la fidanzata è diventata la mia puttana preferita. 2a sessione.

di | 29 de Settembre, 2023

Più tardi quella notte, Flávia mi ha inviato di nuovo un messaggio dopo essere arrivata a casa del suo fidanzato. Potevo ancora sentire il sapore della sua figa in bocca quando mi ha detto che avevano fatto sesso e dopo essere venuta gli ha chiesto di succhiarle la figa. il mio sperma si è mescolato con il suo.

Quella notte ho dormito poco, il mio corpo palpitava, mi giravo nel letto, la mia mente perversa non mi dava un minuto di pace. Quando mi sono svegliata, ho trovato una foto di Flávia, dove accanto a una tazza di caffè c’erano delle mutandine con ancora tracce di sperma, probabilmente del nostro sesso del giorno prima.

Dopo il lavoro in agenzia è apparsa Flavia, con indosso un abitino, sembrava una ragazzina. Piccola troia in cerca di cazzo, è entrata velocemente nella mia stanza, l’ho messa sul tavolo, le ho strappato le mutandine e le sono entrata nella figa. Ho succhiato così tanto che ho avuto un fiotto di piacere sul viso.

Questa sensazione di far venire una ragazza così giovane con questa intensità mi stava facendo impazzire.

Con Flavia seduta sul bordo del mio tavolo, con le gambe spalancate in attesa di un cazzo, ho cominciato a stuzzicarla. Ho cominciato a strofinare la punta del mio cazzo, facendolo scivolare tra la sua figa e il suo culo mentre lei implorava di essere penetrata. Ma volevo provocare, quello che non mi aspettavo è stata la sua reazione improvvisa e si è arrabbiato e ha chiesto di andarsene. Si alzò dal tavolo, raccolse i pelucchi dalle mutandine, disse che se ne sarebbe andata e se ne andò. Dalla finestra del mio soggiorno ho visto quando arrivava l’Uber e lei scendeva.

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Ancora arrapato e senza capire molto, mi sono buttato sul divano e ancora con il sapore della figa in bocca, mi sono masturbato forte e sono venuto deliziosamente.

I giorni passavano e rimaneva il nostro silenzio. Non ho capito veramente nulla finché Flavia non mi ha inviato un messaggio di scuse, spiegandomi che era bipolare, ansiosa e che assumeva farmaci. Le ho detto che andava tutto bene, le ho augurato buona fortuna, ma lei ha detto che voleva vedermi, solo da qualche altra parte.

Gli ho chiesto dove e mi ha inviato l’ubicazione di un complesso di appartamenti a Laranjeiras, nel comune di Serra. Questo mi sembrava strano, perché lei viveva a Jardim da Penha, il suo fidanzato, nel centro di Vitória.

Ma mosso dalla curiosità e dall’entusiasmo ho deciso di incontrarlo. Quando sono arrivato sono salito al nono piano, ho suonato il campanello e Flavia si è presentata alla porta indossando della lingerie composta da mutandine rosse, un top corto rosso e calze con il cinturino, più solo dei bellissimi tacchi alti che quasi la lasciavano sola. della mia stessa taglia.

Sono entrato senza sapere dove mi trovavo, ma ipnotizzato dalla sorpresa. Flavia era bellissima, il rossetto abbelliva ulteriormente la sua bocca carnosa.

Abbiamo iniziato a baciarci e lei ha cominciato a spogliarmi, togliendomi il vestito, la cravatta, la camicia, i pantaloni, i calzini, tutto ciò di cui avevo bisogno. Si è inginocchiata davanti a me e ha iniziato a succhiarmi il cazzo, lo ha succhiato così forte che sono passato dal piacere al dolore in frazioni di secondo.

Flavia non mi lasciava venire, si fermava sempre quando vedeva che stavo per venire. Dal soggiorno siamo passati alla camera da letto e lì ho capito tutto. Eravamo nell’appartamento dove avrebbero vissuto lei e il suo futuro marito. Sopra la testiera c’era un quadro gigante sul muro con una foto di lei e del suo cagnolino.

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Questo mi ha fatto arrapare, ho messo Flavia a quattro zampe sul letto e così ho cominciato a scoparle la figa, colpendole il culo così forte che le ho lasciato i segni delle dita sulla pelle. Colpisco come raramente ho fatto in vita mia. Provavo una lussuria incontrollabile che poteva portarmi a fare cose pazze. Ho messo Flavia sulla schiena e ho ricominciato a scoparla, l’ho schiaffeggiata e le ho chiesto chi fosse, chi possedesse questa figa, chi si prendesse cura di questo letto e lei ha risposto solo: tu, il mio maschio cattivo.

Abbiamo cambiato posizione e lei mi è venuta sopra, si è seduta sul mio cazzo e ha iniziato a cavalcarlo, quando ha detto che stava per venire ho accelerato i miei movimenti e ci siamo avvicinati e per la terza volta le ho riempito la figa di sperma.

Flavia si sdraiò sul mio corpo con il cazzo ancora dentro, piano piano si ammorbidì e quando uscì un fiume di sperma la lasciò completamente bagnata. Flavia non ha perso tempo, ha fatto scivolare il suo corpo sul mio e ha iniziato a succhiarmi, leccarmi e pulirmi il cazzo. Questo mi ha fatto arrapare ancora di più, il mio cazzo le pulsava in bocca e quando ha sentito che eravamo pronti per un altro, ha preso la sua mano coperta di sperma e ha iniziato a lubrificarle il culo. Oh mio!!! Che cos ‘era questo? Flávia, con il culo lubrificato di sperma, si è seduta sul mio cazzo e mi ha inghiottito centimetro dopo centimetro con il suo culo. Il mio cazzo scivolò deliziosamente dentro di lei, muovendosi lentamente su e giù, facendomi delirare di piacere. A poco a poco cominciò ad accelerare la scopata e mentre praticamente rimbalzava sulla mia verga io non potei più trattenermi e le esplosi nel culo con getti di sperma che sembravano non finire mai.

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Quel giorno abbiamo scopato di nuovo sul divano, sul tavolo della sala da pranzo e ovviamente sotto la doccia. Me ne sono andato con il cazzo crudo, stanco, ma soddisfatto e con la promessa che non avremmo più litigato per cose stupide e che Flavia sarebbe stata per sempre la mia puttanella preferita.

Da seguire.

*Pubblicato da Pubblicità52 sul sito climaxcontoseroticos.com il 29/09/23.

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