Storia mista: Chi ha detto che dove si guadagna il pane non si può mangiare la carne?

di | 23 de Gennaio, 2024

Ne ho già parlato qui più volte; Andrea, beh, per chi l’ha letto, sa che abbiamo avuto una storia d’amore proibita.

Oggi vi racconterò di alcune cose pazze che abbiamo fatto in pieno giorno, un misto di paura, desiderio e follia.

Per me era la donna più bella del mondo, è perché ero perdutamente innamorato di lei, forse perché aveva 14 anni meno, comunque.

Tutti i colleghi parlavano di noi due, ma fino ad allora nessuno aveva visto niente.

Nell’ospedale dove lavoravamo c’erano posti dove non andava nessuno, soprattutto dopo le 22:00. Uno di quei posti era una scala che saliva sul terrazzo dove c’erano i condizionatori e i pannelli solari, c’era una porta che era sempre chiusa a chiave, ma non so come avesse avuto quella chiave. .

In quel momento non capivo le conseguenze, volevo solo averla tra le mie braccia.

Era venerdì, poco dopo le dieci di sera, ora del cambio turno e tutti si preparavano per uscire, quando Andréa mi chiamò per rivalutare una situazione clinica.

– Mi aiuti con un caso?

Ero sempre disposta ad aiutarla in qualsiasi situazione, ma era solo una scusa, quindi mi ha tirato per un braccio verso le scale, che abbiamo salito, assicurandosi che non fossi lì. Andrea ha provato ad aprire la porta ma con nostra sorpresa hanno cambiato la serratura, cosa che di solito si fa quando si perde una chiave.

– È andato storto! – Gli ho detto che mi ha guardato con uno sguardo sporco.

– Chi l’ha detto? – rispose guardandomi e baciandomi.

Il suo bacio bagnato e birichino mi ha fatto perdere di vista il pericolo, le mie mani sono andate dritte al suo grosso culo, sentendolo avidamente in quel pigiama chirurgico mentre lei cercava il mio cazzo con le mani.

Altre storie erotiche  Ho mangiato la figa rosa di mia cugina tettona

– Non qui!

Era tardi! Andrea tirò fuori il mio cazzo e si inginocchiò sull’ultimo gradino delle scale, prendendomelo in bocca.

– Sei pazzo! Cosa succede se qualcuno si presenta?

Ho provato ad andarmene, ma la voglia era più forte, come potevo sfuggire a questa situazione? La paura e l’eccitazione riempivano il mio essere.

“Che pazzesco”

Il vantaggio di indossare il pigiama in ambiente ospedaliero è che è facile indossarlo e toglierlo rapidamente se necessario.

Eravamo tutti e due seminudi lì, su quella scala dove la luce notturna si accendeva e spegneva man mano che passavamo.

Lei andava pazza di tutto ma quello che più mi attraeva di lei erano i suoi seni di silicone che mi facevano venire l’acquolina in bocca. Dopo che André mi ha succhiato deliziosamente il cazzo ci siamo subito spogliati, dovevo solo fare attenzione alle luci delle scale, se Ho cominciato ad alzarmi ho dovuto correre a vestirmi.

Presto ho iniziato a succhiare quelle deliziose tette grandi, succhiandole, mordicchiandole e stringendole mentre il mio cazzo si strofinava tra le sue gambe, ma lei voleva il cazzo.

– Lui viene! – disse appoggiandosi al muro, sporgendo quel delizioso culetto, al quale non ho resistito e ho iniziato a succhiarle la figa bagnata e l’anello mentre lei cercava di non gemere, ma a volte emetteva un piccolo gemito che speravo nessuno sentirebbe. .

Accidenti che culo delizioso, mi sono perso seppellendo il suo culo e la sua figa che grondava così tanto desiderio, mentre lei implorava il cazzo.

– Mangiami adesso, dannazione!

Era un ordine a cui ho obbedito, ho posizionato il mio cazzo all’ingresso di entrambe le fighe e ho spinto subito, facendole sentire il mio cazzo invadere il suo ingresso.

Altre storie erotiche  Storia eteroerotica - La scoperta del corno

– Là! Figlio di puttana!

Nel profondo sapevo che le piaceva e ho pompato forte, tenendo e stringendo le sue tette con una mano e l’altra nella sua bocca, infilando lì il mio dito perché lei succhiasse.

La mia paura che qualcuno arrivasse o sentisse gemiti o schiaffi sulle mie cosce non era maggiore dell’eccitazione che mi rendeva duro il cazzo.

Andrea si voltò quando sentii il suo corpo tremare, i suoi occhi rotearono all’indietro annunciando un orgasmo di cui approfittai per baciarle il collo e premerla contro il mio corpo mentre introducevo il mio cazzo più profondamente possibile.

– Prendilo, maledetto tesoro!

Ho iniziato a pompare, sentivo caldo quando all’improvviso lei si è girata e il mio cazzo è uscito da lei ancora duro. Andrea si gira e salta in ginocchio davanti a me avvolgendomi le gambe intorno alla vita, poi la metto contro il muro e infilo il mio cazzo nella sua caverna.

– Baciami il culo! – Ti riempirò di sperma sporco!

– Andare! – dissi contraendo la figa che sembrava mordermi il cazzo.

La sua figa mi ha stretto mentre il mio cazzo pulsava nella sua caverna, stavo per venirle dentro.

– Approfitterò di tua figlia…

Andrea mi ha baciato selvaggiamente, lasciandomi senza fiato mentre lo sentivo schizzare nella sua figa.

– Puttana! Hmm….

– Sììì.

Sono venuto come un matto nella sua figa senza nemmeno preoccuparmi di restare senza preservativo.

Il mio cazzo era mezzo pompato quando ha iniziato a succhiare.

– Hmm! – Adesso sì, disse, avvicinandosi alle mie labbra, condividendo il sapore del sesso.

– Sei pazzo, lo sai?

Altre storie erotiche  Puttana mentre si fa tatuare - Racconti erotici

Andrea mi rideva in faccia mentre si vestiva, e io mi sorprendevo sempre sulle scale, nei bagni e anche nel ripostiglio.

Abbiamo fatto un sacco di cose pazze e tornavo sempre a casa tardi e dicevo che ero bloccato in un’emergenza, ahahah…

*Pubblicato da Genio sul sito climaxcontoseroticos.com il 23/01/24.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *