Storia mista: alla fine sono stata derubata dal figlioccio di mio marito.

di | 21 de Novembre, 2023

Tutto è iniziato quando il figlioccio di mio marito, Rodolfo, che aveva superato l’esame di ammissione a educazione fisica, è venuto a vivere da noi mentre cercava un appartamento vicino all’università e lo abbiamo ospitato nella camera da letto che era accanto alla cucina. sotto. a casa. Aveva 21 anni ed era un giovane colto e responsabile, poiché veniva sempre a trovarci fin da quando era piccolo, non abbiamo riscontrato alcun problema.

A casa nostra c’era una sola regola: non avrebbe dovuto portare una ragazza a meno che io o il suo padrino non lo sapessimo. Lui accettò facilmente promettendo di rispettare le regole, un pomeriggio scesi in cucina per mangiare qualcosa e rimasi sorpreso nel sentire dei rumori sessuali provenire dalla stanza accanto, accostai l’orecchio alla porta e sentii una donna urlare in estasi. , Ho guardato l’orologio e ho pensato che dovevano essere tornati a casa subito dopo il college.

Il mio primo pensiero è stato quello di invadere la stanza e affrontarli, ma per qualche motivo non riuscivo a muovermi, li ascoltavo e basta, il letto cigolava e sentivo la testiera sbattere contro il muro, mentre ascoltavo sentivo anche quella di Rodolfo. I gemiti si armonizzano con i miagolii di sua moglie. Sembravo un pervertito ficcanaso, una sensazione strana e diffusa si diffondeva in tutto il corpo, ero tutta bagnata tra le gambe.

Fu allora che Rodolfo emise un gemito lungo e basso, istintivamente capii che era il rumore di un uomo che corre, pregai che usassero il preservativo e scivolai silenziosamente su per le scale.

Il giorno dopo alla stessa ora tornavo in cucina e si sentivano i suoni ovattati del sesso, quella sensazione tornava nella mia vagina e mi massaggiavo le cosce, giorno dopo giorno mi intrufolavo in cucina per ascoltare i suoni, bastardi. avere rapporti sessuali. Ero ossessionato dai suoi gemiti e dallo scricchiolio del letto, che mi facevano immaginare che stessero facendo un amore caldo e selvaggio.

Dopo qualche settimana ho aspettato che mio marito dormisse una notte, poi sono scesa in camera di Rodolfo e l’ho trovato che faceva i compiti dell’università seduto alla scrivania, ho fatto un respiro profondo e ho bussato alla porta appena entrata, la stanza odorava ancora come una sessione di sesso tra ragazze nel pomeriggio. Lui ha guardato e mi ha chiesto se fosse successo qualcosa, nello stesso momento mi sono avvicinato a lui e gli ho parlato.

Io – Dobbiamo parlare.

Mi avvicinai al suo letto, mi sedetti sul bordo e girai la sedia girevole verso di me, tenendo la mano sulla sua coscia vicino al ginocchio, mentre lo guardavo negli occhi.

Ho trovato i preservativi che avevi incartato e buttato in bagno.

La mia mano si mosse, accarezzandole delicatamente la coscia.

Io – Il tuo testimone e io siamo stati molto chiari riguardo alle spose a casa nostra. Hai infranto le regole alle nostre spalle? »

Rodolfo – Non così! Il padrino mi disse poi che se fosse sempre uguale, potrei!

Rodolfo – Ma mi dispiace!

Io – Grazie per esserti scusato. Ma ne parlerò come tuo sponsor.

Ho continuato a massaggiargli delicatamente la coscia, ho abbassato lo sguardo e i miei occhi si sono spalancati, il suo cazzo era leggermente duro, è stato allora che ha girato la sedia e ha parlato.

Rodolfo – Scusa ancora!

La confusione lasciò il posto al sollievo sul volto di Rodolfo, era chiaro che pensava che ne sarebbe uscito bene.

Personalmente, sono felice che abbiamo avuto questa conversazione. Buona notte Caro.

Mi sono alzata e sono uscita dalla stanza camminando lentamente, lui mi ha dato la buonanotte alle spalle, mentre io già stavo salendo le scale, devo andare in bagno per potermi occupare del mio povero solletico. L’immagine del suo grosso cazzo si era fotografata nel mio cervello, era molto più grande di quello di mio marito, cominciavo a capire perché le donne urlavano così.

Altre storie erotiche  Edi – ha rivelato l'opinionista di Teca

Il giorno dopo mi sono intrufolato in cucina, preoccupato di aver spaventato Rodolfo con la nostra conversazione e che non volesse più andare a letto con questa donna di casa nostra, ma appena sono entrato in cucina l’ho sentito. Ho appoggiato l’orecchio alla porta, la mia mano è andata alla mia vagina sotto il vestito e sono venuta come loro.

Quella notte tornai nella stanza di Rodolfo mentre studiava, la porta era aperta ed entrai senza preavviso, mi sedetti sul suo letto, girai la sedia e gli massaggiai con la mano la coscia come se fosse la cosa più normale. nel mondo. .

Io: Dobbiamo parlare della donna con cui vai a letto. Usi sempre la protezione?

Non sapevo dove sarebbe andata a finire, ma volevo parlare di lui e della sua ragazza, volevo che mi raccontasse i dettagli di quello che stavano facendo.

Rodolfo-Wow!

Lui è arrossito ma ha risposto alle mie domande, mi ha detto che era ancora protetta e prendeva delle pillole, ma io volevo saperne di più, dopo alcune domande strane ho dato la buonanotte e sono tornata di sopra. Finì per diventare una routine quotidiana ascoltare Rodolfo e la sua ragazza fare l’amore nel pomeriggio e poi andare a intervistarlo la sera. Ma una sera io e mio marito siamo usciti a bere con gli amici e lui ha finito per bere troppo. Quando siamo arrivati ​​a casa, mio ​​marito si è tolto i vestiti e si è buttato a letto ubriaco, dato che erano ancora circa le 22 di sera. Quella notte andai in cucina, entrai come sempre nella stanza di Rodolfo e cominciai a parlare con lui, chiedendogli se avesse mangiato la pizza che avevo ordinato e finii per pulire la sua stanza, raccogliendo i panni sporchi e dicendo che era aveva un odore forte…

Io – Tesoro, faresti meglio a farti una doccia prima di andare a letto!

Anche senza capire bene cosa stesse succedendo lui era un po’ riluttante, gli ho detto di togliersi i vestiti che aveva addosso, che andavo a mettere in lavatrice, Rodolfo è entrato nel bagno del corridoio, si è tolto la maglietta. -camicia e gli ho tirato giù i pantaloncini e la biancheria intima, gettando i miei vestiti sporchi fuori dalla porta, stavo guardando con la coda dell’occhio, è stato allora che ho visto il suo grosso cazzo, mi ha spaventato, anche se era morbido. Era enorme e grosso, è entrato nella doccia, mentre io mettevo i vestiti in lavatrice, quando sono arrivato alla porta del bagno, sono rimasto lì a guardare questo ragazzo con questa mostruosità tra le gambe.

Sono andato in bagno e facendo finta che non mi importasse della situazione, ho chiesto se c’erano sapone e shampoo, in quel momento Rodolfo ha provato a coprirsi il grosso cazzo con la mano e ha detto che non aveva lo shampoo, io sono andato subito nel ripostiglio e ho preso una nuova bottiglia, quando sono tornata in bagno quando sono andata a stapparla, lo shampoo è caduto a terra ed è esploso, sporcandomi parte del bagno e le gambe, Rodolfo era ancora in piedi, nudo sotto la doccia. , osservando in quel momento, ho preso la mia camicia da notte e sono andato con lui nella doccia per lavarmi le gambe, gli ho voltato le spalle e gli ho chiesto di abbracciarmi, poiché il pavimento era scivoloso per lo shampoo, lui era appoggiato al muro , tenendomi intorno alla vita e allontanando il mio corpo finché il tuo culo non ha toccato il suo grosso cazzo.

Altre storie erotiche  Mio zio: novità inaspettata, emozione intensa (finale)

Io – Tienimi stretto!

Il suo grosso cazzo era ormai a contatto con il mio culo, a quel punto l’ho notato pulsare, dimostrando tutta la sua voglia della situazione, ha posizionato questa mostruosità nello spazio tra le mie gambe, ho abbassato gli occhi e ho visto la testa prima che apparisse in davanti, appena sotto le mutandine, ho tirato indietro i fianchi in modo che la punta apparisse ancora più in avanti. Questo movimento gli diede la certezza che voleva qualcosa di più di una doccia, restammo così qualche secondo, lui mi tirò verso il suo corpo, posizionando ancora di più il suo grosso cazzo tra le mie gambe.

Io – Vuoi mangiarmi, Rodolfo?

Rodolfo- Sì, lo voglio!

Io – Vieni a sdraiarti per terra.

Mi sono tolta le mutandine, mi sono messa sopra, ho afferrato il suo grosso cazzo, l’ho puntato all’ingresso della mia figa e l’ho abbassato e infilato con difficoltà, forse perché avevo un po’ paura che mio marito si svegliasse. , Ho fatto un respiro profondo e ho continuato a spingere. Quando la testa è entrata ho finito per sospirare, sono sceso controllando attentamente la penetrazione, sono sceso un po’ e ho fatto un passo indietro, la grossezza del suo grosso cazzo mi ha fatto indietreggiare, questo lungo avanti e indietro ha provocato in lui una reazione. spingere dal basso verso l’alto.

Io – aaaai!

Aveva sferrato un pugno, proprio mentre stavo cadendo con cautela, lui finì per andare in un attimo, la mia reazione immediata è stata quella di sollevare il mio corpo e scappare, ma ho continuato ad andare.

Io – Rallenta! Non farlo !

Rodolfo – Scusa, era così buono che non so nemmeno come sia successo.

Ho fatto un respiro profondo e abbiamo proseguito, questa volta più velocemente, quando già era entrata una buona parte, ho cominciato ad andare su e giù, nonostante la sensazione di essere derubato, ho aumentato il passo e ho guardato il suo volto con uno sguardo sorpreso espressione. di piacere, i nostri occhi si sono incontrati e ho capito che gli piaceva. Anche.

Sto arrivando. Puoi introdurlo lentamente!

Cominciò a spingere con cautela, facendomi urlare di dolore e di piacere, non ci volle molto e il ritmo delle spinte divenne sempre più forte e lento, cominciai a sentire dolore, ma mi è piaciuto molto, ho messo le mani sulle sue. petto per impedirgli di infilare tutto, così cominciò a gemere più forte, aumentando il ritmo delle sue spinte. Rodolfo con un movimento improvviso mi afferrò i fianchi e alzò i fianchi più in alto possibile, spinse con forza il suo grosso cazzo facendomi urlare di dolore, mentre sparava il suo sperma dentro di me, in quel momento sentii il mio utero colpire. Ho sentito i suoi getti di sperma dentro di me, il suo grosso cazzo pulsare, intrappolato nella mia figa.

Scesi dall’alto e tentai di rialzarmi, ma era impossibile, finii per sdraiarmi accanto a lui, qualche goccia di sperma usciva ancora dalla punta del suo cazzo, la cosa più incredibile era che era ancora duro , Rodolfo è arrivato in cima e voleva che mangiassi ancora, non mi ero ancora ripreso, ma non potevo trattenermi.

Si è posizionato e ha cominciato a penetrarmi, questa volta è entrato facilmente, batteva di desiderio e ho sentito dolore con la testa del suo grosso cazzo che colpiva il mio utero, ha continuato a spingere senza fermarsi, ho cominciato a gemere e gemere e gli ho chiesto di venire presto, ma Rodolfo si emozionava di più, non sembrava che stesse per finire. Ero già esausto e volevo che finisse presto, ma lui era insaziabile, allora ha accelerato le sue spinte, mi ha tirato verso il suo corpo e me lo ha spinto tutto dentro, liberando tutto il suo sperma dentro di me.

Altre storie erotiche  Un'orgia per Evinha

Rodolfo si è alzato e mi ha aiutato ad alzarmi e a lavarmi, mi tremavano le gambe, mi colava lo sperma sulla figa ormai aperta, abbiamo fatto la doccia e siamo andati in cucina, morivo di fame, abbiamo mangiato qualche pezzo di pizza che era rimasto. Dopo cena e bevuto soda. Quando andai a lavare bicchieri e piatti, Rodolfo venne e mi abbracciò da dietro, sentii il suo grosso cazzo indurire di nuovo, mentre ero nel lavandino mi sollevò la maglietta e mi leccò il culo, arrivando fino alla figa, che in quel momento Ero già di nuovo intriso di desiderio.

Mi portò nella sua stanza e mi spogliò, mi sdraiai sul suo letto e aprii le gambe, Rodolfo cadde con la bocca sulla mia vagina, succhiandomi finché non arrivai nella sua bocca, il mio corpo in quel momento tremava come un orgasmo, ero a quattro zampe, le gambe e gli ho chiesto di leccarmi di nuovo, il bastardo ha messo velocemente il suo grosso cazzo nella mia figa e ha iniziato a spingere, quando sono passati alcuni minuti, me lo ha tolto dalla figa e ha forzato la sua testa In. ..sul culo, in quel momento ho urlato e ho detto che non potevo sopportarlo. Poi Rodolfo mi ha forzato di nuovo il culo dicendo che avrebbe fatto attenzione, era appena arrivato alla punta del suo grosso cazzo ed io ero già disperato, allora ha tirato fuori dal cassetto del tavolo un gel intimo e lo ha spalmato bene. culo e il suo grosso cazzo.

Lo spinse di nuovo e lo inserì lentamente, ci ho messo un’eternità, ma a lui ci saranno voluti pochi minuti, è stato allora che ho sentito il suo corpo toccarmi il culo, mi sono sentito come se mi stessi rompendo dentro, quando Rodolfo ha cominciato a muoversi all’indietro. e poi ho urlato e gemito di dolore e di piacere, siamo stati così per quasi 15 minuti, finché non ho sentito che mi riempiva il culo con il suo sperma. Quando finalmente mi ha tirato fuori il suo grosso cazzo ho provato un sollievo indescrivibile, ho sentito lo sperma che mi scorreva lungo il culo, lungo le gambe, siamo andati di nuovo a fare la doccia e siamo tornati nelle nostre stanze.

Il giorno dopo non riuscivo nemmeno a camminare bene, mi faceva male tutto il corpo per le botte che mi aveva dato Rodolfo, mio ​​marito mi ha chiesto cosa mi era successo a colazione e io gli ho detto che mi ero fatta male alla schiena in palestra. . , tirò fuori la sua cartella e chiese se il suo figlioccio voleva portarlo all’università, Rodolfo rispose che quel giorno non avrebbe avuto lezioni e lo ringraziò, inutile dire che finimmo per fare l’amore tutto il giorno, dopodiché Rodolfo si lasciò la sua ragazza e noi ci siamo lasciati essendo amanti, finché non ha finito gli studi.

*Pubblicato da Maria1974 sul sito climaxcontoseroticos.com il 21/11/23.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *