Storia eterosessuale – Succhiare il latte

di | 18 de Marzo, 2024

Dopo quello che è successo con Jéssica raccontato nella prima parte di questa storia, è diventato normale per noi vederci almeno due volte a settimana, sempre una di quelle volte al motel, e la ragazza cattiva ha cominciato a rilassarsi di più, sempre di più. e cosa ancora più fastidiosa, mi ha catturato. Mi ha preso in giro molto solo per vedermi venire come un matto. L’ultima volta che siamo andati al motel la ragazza mi prendeva molto in giro, succhiandomi il cazzo molto lentamente, leccandomi solo la testa e masturbandosi lentamente. Poi, senza mutandine, si è seduta sul cazzo e ha iniziato a strofinare la figa contro il cazzo, per tutta la sua lunghezza. figa bagnata. La ragazza cattiva ha continuato a parlare sporco mentre si divertiva con il mio pene.

– Che cazzo delizioso, immagina il danno che farebbe alla mia figa.

– Vuoi davvero il mio cazzo, vero?

– Te l’ho già detto, non mi mangerai così facilmente!

Ora ha posizionato la testa del cazzo all’ingresso della sua figa e l’ha forzata leggermente per poi lasciarla scappare. Lo fece e mi guardò con un sorriso malizioso. Stavo già impazzendo e le ho allargato le gambe sul letto, le ho abbassato la bocca lasciando la figa tutta bagnata e le ho infilato il bastoncino nella figa, ho notato che era spaventata e allora ho iniziato a strofinarle il cazzo contro. clitoride, tenendo la testa dell’asta con le dita sulle natiche e simulando così il suo attacco strofinandovi contro il pene.

– Oh ragazzo, sei così emozionato! – gridò tremando.

– Sono quasi arrivato! – ha avvertito.

Altre storie erotiche  Avventura notturna con uno sconosciuto - Storie erotiche

Ci siamo riuniti questa volta, le ho bagnato il corpo di sperma, la sua pancia e le tette erano piene di sperma e la ragazza cattiva è venuta semplicemente strofinando il mio cazzo contro la sua figa.

Prima di uscire abbiamo fatto una doccia e sotto la doccia la porca mi ha succhiato finché non le ho riempito la bocca di sperma.

L’altra settimana come al solito siamo tornati al motel, la porca sembrava diversa, più arrapata, appena siamo rimasti nudi gli ha afferrato il cazzo e se l’è bagnato davvero, poi è salita sul palo e ha iniziato a massaggiarsi la figa.

– Sei pronto a prendere la mia verginità? – mi disse con un sorriso malizioso.

– Questo è ciò che desidero di più! – Ho risposto.

Poi prese del lubrificante e lo applicò su tutto l’albero. Posò il suo cazzo all’ingresso della sua figa e disse.

– Lascialo controllare, gli metto questo cazzo dentro, non si muove.

– Non è meglio usare il preservativo?

– No, assumo contraccettivi da circa 20 giorni.

Cominciò a forzare l’asta, sentii la resistenza della sua figa e guardai il suo viso dolorante. Le avevo suggerito che ci somigliavamo, ma lei con calma ostinata lo ha forzato finché non ho sentito la testa sporgere oltre l’imene, il cazzo entrare lentamente, il viso dolorante, ma continuare a spingere più in profondità, finché il cazzo non è entrato fino in fondo. Poi, con il bastone conficcato nella sua figa pulsante, si è appoggiata al mio petto, chiedendomi di non muovermi finché non si fosse abituata al bastone dentro di lei. Il fatto è che la sua figa mi ha stretto troppo il cazzo e mi ha fatto arrapare moltissimo. Ho tirato fuori il cazzo e l’ho messo sul letto con le gambe divaricate, ho ripulito il sangue che c’era, ho lubrificato nuovamente l’asta e l’ho inserito molto lentamente. Questa volta il cazzo è entrato con una certa facilità, ho iniziato i movimenti molto lentamente, sembrava avere dolore misto a piacere, ho aumentato il ritmo delle spinte.

Altre storie erotiche  Racconti dalla camera da letto di un altro (01)

– Oh, dannato grosso cazzo, mi sta uccidendo. – disse con la faccia addolorata.

– Smetto, non voglio farti del male.

– No, fa male ma è bello. Mettilo nel mio stallone, mettilo finché non vieni.

Sentendo che avevo iniziato a spingere sempre più forte e più forte, la stanza è diventata una festa di gemiti, mi ha stretto troppo forte il cazzo con la sua figa e mi ha chiesto di inserirlo sempre più in profondità. Non ho potuto resistere, sono venuto molto nella sua figa. Sono caduto con il corpo inerte sul fianco, la sua figa grondava sperma sulle gambe, la ragazza cattiva senza perdere tempo ha già afferrato il mio palo, ha succhiato tutto lo sperma, lasciando il palo pulito e duro. Lei mi è salita sopra, ha rimesso il palo e ha iniziato a cavalcare, presto ha iniziato a rimbalzare sul palo come una matta, io la tenevo per i fianchi e l’aiutavo a spingerlo sempre più in profondità mentre i miei fianchi si avvicinavano ai suoi, e poi Questa dannata cosa si è surriscaldata sul mio cazzo e si è afflosciata. Mentre andavo a letto, mi disse:

– Dammi questo cazzo qui da succhiare! Non ne posso più, sto bruciando.

Si sistemò tra le mie gambe e cominciò a succhiarmi il cazzo con forza, deglutì come se non avesse limiti, sentì la testa del cazzo entrarle in gola come se fosse una fica che prendeva il mio cazzo, non erano lì nemmeno per 10 minuti e sono venuto all’impazzata in bocca a quella stronza.

Ci siamo preparati e siamo partiti, ero felice di aver preso la mia verginità e lei sorrideva e mi amava. Ti porterò qui i prossimi baci così potrai prestare attenzione.

Altre storie erotiche  La piccola principessa e la fiera erotica

*Pubblicato da FantasiaStoria sul sito climaxcontoseroticos.com il 18/03/24.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *