Storia eterosessuale – Segretaria dello studio legale Parte II

di | 25 de Settembre, 2023

Parte 2

Dopo il sesso nel bagno dell’ufficio, siamo diventati ancora più violenti, scambiandoci baci e pomiciando sulle scale dell’edificio degli uffici, tenendoci per mano in ufficio quando nessuno poteva vederci, e baciandoci con grande influenza all’ora di pranzo. . in alcuni angoli dell’ufficio.

Il fatto è che ci maltrattavano tanto e un giorno ne abbiamo parlato e Rose ha detto che era molto arrabbiata con la sua ex cognata, proprio perché aveva taggato Rose senza motivo e da allora Rose ha deciso che se parlava male, non le importava, non sarebbe riuscito a cambiare la situazione ma poteva approfittare della situazione, mi ha ammesso che aveva già avuto una relazione con la sua ex sorella-figlio-sorella -cognata, che quando decise di separarsi dal marito, suo unico uomo da quando era piccola, essendo adolescente, sua cognata iniziò a raccontare che c’era un altro uomo che incoraggiava questa separazione, la cognata- i suoceri non hanno mai accettato che Rose cambiare l’ambiente della sua vita e valorizzarsi di più avesse qualcosa a che fare con il recupero della sua autostima dopo essere stata picchiata dal marito e insultata da lui come una puttana. . Rose mi spiegò che aveva sposato il suo primo fidanzato preadolescente, che le ci aveva messo un po’ ad avere figli e che dopo essere stata sposata per molto tempo si sentiva già un po’ depressa, con un’autostima molto bassa. .sola e quando decise di assumere una massaggiatrice per porre fine ai dolori del corpo e comprare vestiti che sembrassero più giovani, suo marito iniziò a interrogarla e a trattarla in modo più aggressivo, finché un giorno sorse l’aggressione e anche allora sua cognata Non credeva che fosse inutile dire che avrebbe dovuto fare qualcosa di serio per meritare un trattamento aggressivo. Questa è stata l’ultima goccia per lei e ha deciso di prendersi una vacanza e di uscire di casa per trascorrere del tempo a casa di sua madre. In quel momento sembrava bisognosa al genero della cognata e lui non perse tempo, ma il rapporto fu vorticoso poiché sua moglie scoprì tutto. Mesi dopo, è apparso il nostro.

Con le carte in tavola, davamo per scontato che quello che stava succedendo sarebbe stato solo un affare casuale e non coinvolto perché entrambi avevamo bisogno di sesso e quello che stava succedendo andava bene.

Lo stesso giorno abbiamo concordato di incontrarci a casa sua giovedì perché aveva bisogno di lavorare a casa e la settimana è andata bene. Giovedì sono andato a casa sua in moto e quando sono arrivato sono stato accolto da suo figlio che mi ha portato a casa sua, nella lavanderia sul retro della casa, per incontrarla, il saluto è stato formale con un piccolo bacio sulla guancia, all’angolo della bocca e una mano che gli stringe la vita.

Rose ha portato a termine i suoi compiti e ha spiegato le sue esigenze di manutenzione, a cui ho cercato di rispondere sul posto, lasciando per il giorno successivo solo il collegamento all’estensione dell’antenna TV nelle camere. Quando sono tornato il giorno dopo, ho trovato i loro figli che dicevano che avrebbero trascorso il fine settimana a Campos de Jordão con il padre e ognuno mi ha mostrato un dettaglio della stanza da riordinare, mi hanno informato che la loro madre era a casa . signora nella lavanderia e che presto sarebbe arrivata nella stanza per salutarmi. Arrivò Rose e ci salutammo come il giorno prima e mi portò a prendere la scala con la quale salimmo in un corridoio laterale della casa dove c’era l’ingresso sul tetto, dove andai a controllare il cablaggio dell’aria e delle prese. Dal nulla ho sentito una mano sulla schiena, quando mi sono voltato, Rose era accovacciata dietro di me, al buio, non ho perso tempo e le ho dato un bacio molto carino. La navigazione lì era impossibile data la postura che dovevamo adottare per stare sotto il tetto. Ho chiamato lì Rose dopo il nostro bacio, dicendole che potevano andarla a prendere i bambini e la donna delle pulizie, che se n’è andata subito.

Ho controllato tutto quello che dovevo fare lì, sono sceso a cercare i materiali e gli strumenti necessari e quando sono tornato sotto il tetto ho sentito la voce dell’ex di Rose che interrogava i bambini sulla moto nel garage e gli hanno detto che era la mia moto e che ero sul tetto a prolungare l’antenna fino alle stanze e che sua madre aiutava la donna delle pulizie. Disse che se c’era la cameriera, anche tutto andava bene e partirono per il viaggio.

Ho finito il mio lavoro in casa e sono andato a incontrare Rose per dirle che avrei crimpato i cavi e le connessioni per i televisori della camera da letto. Rose mi ha portato nella prima stanza, quella di sua figlia, ho collegato l’apparecchio, l’ho provato ed è andato tutto bene. La seconda stanza era la stanza del figlio e prima di cominciare a lavorare Rose mi afferrò e mi spinse contro l’armadio e ci baciammo di nuovo, ora impastando tanto finché non sentimmo la governante dire che avrebbe cominciato a lavare il giardino. Ci siamo salutati e ci siamo preparati, io ho continuato il mio compito e Rosa è andata ad accompagnare la donna delle pulizie.

Dopo la stanza del figlio, andai in quella di Rose e quando ebbi finito andai ad aspettare in soggiorno. Ben presto arrivarono in camera insieme, Rose e la donna delle pulizie, che mi salutarono e confermarono a Rose che sarebbe tornata tra 15 giorni. Rose lo accompagnò fuori e tornò, già gettandosi sulle mie ginocchia sul divano. Ci siamo baciati selvaggiamente e lei ha cominciato a strapparmi la maglietta e a mordermi un capezzolo, facendomi male e facendomi venire la pelle d’oca, provocandomi una certa eccitazione.

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Rose mi prese la mano e mi condusse nella sua stanza, lì disse che avremmo avuto il resto della giornata tutta per noi e mi fece sedere sul bordo del suo letto, stando in piedi davanti a me con una gamba su ciascun lato della mia. Mi prese il viso con entrambe le mani e si sporse un po’ per baciarmi teneramente, i suoi capelli mi corsero sul viso e ci baciammo a lungo mentre le mie mani correvano sulle sue gambe e sul suo sedere, ancora sotto i jeans molto attillati che indossava. Rose interruppe il bacio per dirmi che prima voleva farsi una doccia, visto che veniva direttamente dal lavoro e voleva rinfrescarsi anche lei. Le ho afferrato la vita con entrambe le mani e le ho detto che lo volevo al naturale, senza nemmeno fare il bagno, poi Rose si è seduta sulle mie ginocchia con le gambe aperte, ha alzato i piedi, ancora con i tacchi alti, sul suo letto e ci siamo baciati di nuovo. In questa posizione potevo sentire il calore di tutto il corpo di Rose premuto contro il mio, ma soprattutto sulle ginocchia, era come una pentola bollente. Dopo un po’ di baci molto bagnati, ho spinto Rose per le spalle e, con la sua schiena appoggiata alle mie gambe, ho subito aperto la sua camicia azzurra, rompendo i bottoni e rivelando il suo top bianco. Rose sembrò sorpresa poi aprì un bellissimo sorriso, incrociò le gambe intorno alla mia vita e cominciò a rotolare, posai entrambe le mani sul suo bacino e con i pollici massaggiai la zona della sua vagina. Rose alzò gli occhi al cielo e iniziò a respirare affannosamente, le sue mani mi afferrarono le cosce e le strinsero forte e io trovai la zona in cui la stavo eccitando di più e metti un pollice lì e l’altro si spostò un po’ più in basso dove c’erano i jeans. Erano già bagnati e con movimenti circolari dei miei pollici Rose accompagnava il movimento dei suoi fianchi, alla stessa velocità e il calore aumentava, così come il suo respiro e già notavo gocce di sudore che le uscivano su tutto il viso e sui seni mentre continuava a i suoi occhi chiusi. Dopo un po’, che durò circa 10 minuti credo, Rose non riuscì più a trattenersi, stava già ansimando e premendo forte con i talloni sulla mia schiena e il suo orgasmo divenne molto forte per la prima volta e Rose mi prese entrambe le mani. Lei mi ha afferrato gli avambracci, ha sporto il corpo in avanti, ha stretto i denti emettendo un gemito acuto e dopo circa due minuti così ha lasciato andare immediatamente il suo corpo, se non l’avessi presa velocemente sarebbe caduta a terra. .

Con un po’ di difficoltà, data la posizione in cui ci trovavamo, mi sono alzato con Rose in braccio, l’ho messa sul letto e finito di toglierle la camicia, ho aperto la cerniera e le ho tolto la cintura e lentamente le ho sbottonato i jeans. , ho aperto quella chiusura molto bene. Lentamente, prima le baciò la pancia e il monticello, poi cominciò ad abbassarle i pantaloni. Scesi baciando ogni parte che svelava, le sue mutandine erano di cotone rosa e molto piccole, le tolsi le scarpe per finire di toglierle i pantaloni, e tornai baciandole le gambe. L’ho afferrato sopra il ginocchio e Rose ha rabbrividito, ho continuato e ho saltato la parte delle mutandine, andando direttamente al suo ombelico dove l’ho circondato con la lingua e quando mi sono immerso lei si è chinata e si è spostata da lì ed è andata dritta. alla sua bocca dove ci siamo baciati un po’ e ho potuto vedere che Rose era molto più calma.

Mi sono sdraiato accanto a Rose e ci siamo abbracciate un po’, lei era molto sudata, ma l’abbraccio era molto accogliente, non ci eravamo scambiati una sola parola da quando siamo entrati in quella stanza, abbiamo reagito con sguardi e movimenti del corpo. Dopo un momento di abbraccio, Rose disse:

– È ora di togliersi quei vestiti, vero?

Detto questo ha provato a togliermi le scarpe da ginnastica e i pantaloni, siamo rimasti in mutande e ognuno di noi Lei ha spogliato la sua stanza, io mi sono tolta le mutande e Rose si è tolta la maglietta. Lei era sempre in imbarazzo a togliersi le mutandine davanti ai miei occhi, così si è infilata sotto la trapunta del letto e togliendosi le mutandine, si è rotolata Me li avvolsi attorno all’indice e me li lanciai in faccia, che presi e annusai profondamente inzuppando questa fodera, bagnandomi il naso, i baffi e la barba. Rose mi ha chiamato alla testata del suo letto e quando mi sono avvicinato, ha afferrato il mio pene completamente duro e ha iniziato a masturbarsi avanti e indietro.

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– E’ molto complicato, sei già venuto?

– Non ancora, ma se lo tocchi così non ci vorrà molto.

—Mi dispiace, mi vergogno sempre di spogliarmi completamente davanti a te.

– Non preoccuparti, non c’è niente di cui vergognarsi, e possiamo risolvere anche questo problema chiudendo questa finestra e spegnendo la luce qui, ti sentirai più a tuo agio.

– Esatto, lasciami chiudere la bocca, ma non guardarmi così.

Mi sono allontanato un po’ e ho notato Rose che si asciugava la mano sulla camicetta, poi si è girata sotto il piumone e si è messa a carponi per chiudere la finestra. Quando la chiuse completamente, sempre in ginocchio sul letto e di fronte a me, lasciò scivolare la trapunta lungo il suo corpo e per la prima volta la vidi completamente nuda. Rose teneva ancora una mano sulla finestra e l’altra sulla testiera del letto, il viso rivolto all’indietro, con un’espressione maliziosa che non potevo sopportare, e io mi inginocchiai dietro di lei, con il mio pene deliziosamente eretto infilato tra le sue gambe. e le mie mani andarono dritte al suo seno maturo grande come una pera, con il corpo premuto contro di lei le afferrai il collo e sentii il sapore salato del suo sudore, in quel momento Rose spinse indietro i fianchi e nello stesso momento lanciava la testa all’indietro. Appoggiandolo sulla mia spalla sinistra, ho portato la mia bocca alla sua gola e ho alzato la lingua al suo mento, allo stesso tempo la mia mano destra è scivolata nella regione del suo pene. Rose, notando il movimento, ha subito messo la sua mano sinistra sopra la mia e mi ha guidato lentamente, fermandosi prima di toccare il suo monticello peloso.

– Mi vergogno.

– Siamo già andati troppo avanti per chiudere per vergogna.

– Sono completamente sudato e molto peloso, per favore lasciami prepararmi.

– Negativo, hai un gusto femminile sexy ed è naturale, è quello che mi piace. Lasciami vivere questa meravigliosa esperienza insieme a te.

– Ti chiedo per favore, lasciami almeno fare una doccia, non mi sento bene e ho paura che non riuscirò ad abbandonarmi del tutto solo per questo.

– Ok, ma vengo con te, voglio vedere come fai la doccia.

– Mio Dio, sei proprio pazzo, ma andiamo.

Andammo in bagno, lì iniziò la doccia dandomi le spalle e vedere la sua sagoma non diminuì minimamente la mia erezione, anzi mi faceva male il pene e pulsava sempre di più.

Stando fuori dal cubicolo, ho fatto segno con il dito a Rose di girarsi quando si è guardata indietro e lei si è girata un po’ timidamente e si è coperta il cazzo, ma davanti a me ha iniziato a rilassarsi e con la mano sinistra ha insaponato lentamente la destra seno e il seno destro. mano. Lei si rialzò e i miei occhi seguirono il movimento finché la sua mano raggiunse il suo viso e la vidi sorridere con una risata molto spontanea.

– E’ stato un atto criminale.

Avanzai facendole capire che stavo per entrare nella doccia e lei mi tese una mano per farmi segno di fermarmi, mi fermai appoggiandomi con una mano al vetro della doccia e con l’altra iniziai una lenta masturbazione. Fece una smorfia di sorpresa, coprendosi la bocca con una mano e l’altra su un lato del viso. Lui cominciò a ridere e anche lei. Poi ha messo le tette sotto la doccia e io ho fatto finta di succhiarle appoggiando la bocca al vetro, lei ha riso, si è allontanata e ha buttato l’acqua nel bicchiere ed è stato allora che ho capito che la doccia era gelata. .

– Wow, fai davvero una doccia fredda?

– Sì, per abbassare un po’ il fuoco.

—Ma voglio davvero approfittare di tutti voi focosi.

– Non preoccuparti, ho così tanta emozione qui per te che non credo che te ne accorgerai nemmeno.

– Non scherzare così.

– Ho quasi finito, vedremo.

Le ho fatto cenno di mostrarmi la sua figa ed è stata la più cattiva che avessi mai vista, si è coperta la bocca con la mano, ha fatto scivolare la lingua su tre dita e poi le ha portate direttamente sulla sua figa, mettendoci sopra la mano. . la sua vulva e fermando chiaramente le tre dita sul clitoride e iniziando dei movimenti circolari, si coprì strategicamente i capelli e mi eccitò ancora di più. Sentendo che stavo per venire presto, ho smesso di masturbarmi e mi sono allontanato dal bagno, dopodiché Rose ha ripreso a fare la doccia e l’ha finita velocemente. Quando è uscita dalla doccia avvolta in un asciugamano, mi sono avvicinato poggiandole una mano direttamente sul pene:

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– Fammi controllare se hai lavato tutto correttamente.

Si è fermata scioccata e poi ha riso, ho avvolto le mie dita attorno alla sua vulva e le ho portate alla bocca, era molto pulita, ma continuavo a dire:

– È molto umido e so cosa significa. Hahaha

– Idiota, anche questo, ma sei bagnato dalla doccia, e sbrigati, fatti una doccia anche tu.

– Vuol dire che sono sporco?

– Non è questo, capisci? HAHAHA

Poi sono andato a farmi una doccia veloce e quando sono uscito Rose era già nuda nel suo letto con solo le lampade accese, la sua gamba destra era piegata rendendo impossibile vedere la sua zona sessuale.

Ci sono andato intenzionalmente con il corpo ancora bagnato, anch’esso completamente nudo. Sono andato dall’altra parte del suo letto, mi sono messo accanto a lei e durante la mia breve passeggiata il mio pene è diventato completamente eretto. Accanto a lei, ho preso la mia mano sinistra sulla sua gamba sinistra distesa e l’ho fatta scivolare verso il suo sesso, guardando i suoi occhi scintillanti di desiderio.

Ho sentito il suo folto ma morbido groviglio di capelli e ho percorso tutta la zona pelosa cercando un posto dove dedicarmi, con l’altra mano ho preso il suo seno destro e ho deciso di “riempirmi la mano e premere con esso il beccuccio”. Il suo pollice e l’indice, quasi mungendola, vedere il suo viso diventare sempre più eccitato era gratificante. Con l’altra mano ho trovato la sua vulva calda come un vulcano, ho fatto scorrere il dito medio separandole le grandi labbra e con l’indice e l’anulare che correvano lungo il lato delle sue labbra ho appoggiato il pollice sul suo clitoride e ho iniziato il massaggio circolare l’ho fatto al punto che ho notato che il mio dito medio era inzuppato della sua lubrificazione vaginale. Non ci ho messo molto a far scivolare il mio dito medio nella sua calda caverna e dentro ho curvato quel dito come un uncino e con la punta del dito ho sentito la parete interna, che la fece sospirare Rose e alzare i fianchi, restammo in questi movimenti finché non ho sentito Rose venire.

Dopo il suo orgasmo, ho tolto la mano dal suo sesso, mi sono messa le dita in bocca e ho assaporato il suo orgasmo come se fosse una deliziosa gelatina. Rose si inginocchiò sul suo letto e mi chiese:

– Posso chiederti una cosa:

– Dire.

– Non io. Non ne rimarresti sorpreso?

– Hai già effettuato l’ordine e no, questo non ti sorprende.

-Hahaha. Stupido, allora ordinerò qualcos’altro.

– Puoi chiedere, purché non dobbiamo fermare tutto questo adesso.

– Lascia che ti succhi le dita come hai fatto tu?

– Ma ovviamente lo lascerò, li lubrificherò prima.

Quando sono entrato in lei era con 2 dita ed è entrato facilmente, la sua lubrificazione era tale che scorreva alle altre dita e alle cosce, ho ritirato le dita e le ho avvicinate alla sua bocca, dandole la possibilità di prendere. nella tua bocca. Rose chiuse gli occhi e mi afferrò le dita, tenendomi il polso con entrambe le mani. Sembrava che allattasse un ciuccio, si succhiava molto le dita e le lasciava pulite, se le tolse dalla bocca e mentre stava per pulirsi la bocca la fermai leccandole la bocca, il mento e le guance che avevano il lucentezza della sua apparente lubrificazione sulla pelliccia.

Rose sorrise molto soddisfatta.

– Sono sempre stata curiosa, ma non ho mai avuto il coraggio di chiederlo a mio marito.

– Il tuo ex marito.

– È vero, mio ​​ex marito. Quindi è stata un po’ dura, non ho mai avuto il coraggio e ho perso anche la curiosità per tante cose, ma poi sei arrivato tu e quella curiosità ho sentito di nuovo. Mi è piaciuto.

– Sono felice che ti piaccia, così posso mostrarti altre cose.

-Ehi, rilassati perché ho ancora molte paure e ostacoli e ci sono molte cose che non mi piacciono.

– Tipo cosa?

– Questa fissazione che hai con due donne, non mi piace e basta. Se insisti rovini tutto.

– Non preoccuparti, tutti hanno questo sogno, ma con te mi controllerò.

– Ok, grazie per questo regalo. Il resto lo scoprirai poco a poco e poco a poco mi permetterò di farlo.

– Di conseguenza.

Da seguire………..

*Pubblicato da signor Prato sul sito climaxcontoseroticos.com il 25/09/23.

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