Storia eterosessuale – Cecilia: Una sveltina con la segretaria del mio capo

di | 15 de Marzo, 2024

La routine all’interno di un’azienda è molto frenetica e incide soprattutto sui rapporti tra i suoi dipendenti. Ci sono stati casi di licenziamenti per giusta causa, tradimenti, storie d’amore, perfino matrimoni (nel mio caso ero sposato con un collega e oggi siamo divorziati). Marília, l’ex segretaria del mio capo, sta per avere un bambino e mentre lei è via ha assunto una stagista di nome Cecilia.

Questa, come le piace farsi chiamare, ha 19 anni, piccola, bianca, con tette piene, un culo normale, capelli e occhi castani. Non è così paffuta, ma ha uno stile “paffuto” e ciò che attira l’attenzione sono i suoi seni grandi, soprattutto quando indossa un abito scollato o una camicia.

Dato che lavoro di più nella zona della fabbrica, abbiamo meno contatti, ma lei mi parla di tanto in tanto, di solito durante il pranzo. Ho notato che era un po’ triste, sola a tavola, e ho deciso di andare a pranzo con lei. Ceci ha sorriso e ho visto che aveva le lacrime agli occhi, le ho chiesto se andava tutto bene e lei più o meno ha detto di aver rotto con il suo ragazzo, dopo aver visto messaggi e foto di lui con una sua amica. Le dissi di non essere così, che era molto bella e che sarebbe passato in fretta, che non si doveva scoraggiare e che se ne avesse avuto bisogno avrebbe potuto contare su di me.

Abbiamo pranzato e siamo andati alle nostre funzioni durante l’orario d’ufficio. Siamo diventati migliori amici, abbiamo sempre pranzato insieme e siamo diventati più intimi. Sembrava stare meglio dopo la rottura e quando era venerdì, durante il pranzo, mi fece una domanda molto diretta:

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“So che non siamo amici da molto e so che non abbiamo nemmeno quell’intimità, ma penso che tu sia carino, Gui. Non vorrai portarmi via velocemente il mio bisogno proprio lì nel tuo auto.”

Ho quasi sputato fuori il succo a causa di quanto fosse diretta, parlando così piano. Gli ho detto che andava bene, era l’una del pomeriggio e avevamo esattamente 1 ora per scopare. Ci siamo diretti verso la mia macchina, che era nel parcheggio sotterraneo, senza perdere tempo ci siamo tolti tutti i vestiti. Eravamo sul sedile posteriore, il movimento non era dei migliori, ma entrambi avevamo voglia di scopare di più. Dopo esserci scambiati baci deliziosi, mi innamorai di quei seni meravigliosi, la allattai mentre lei mi masturbava con forza e voglia, gemendo deliziosamente. Poi mi ha succhiato deliziosamente, finché non sono venuto per la prima volta, su quelle tette succose, proprio come volevo.

Mi sono messo il preservativo e lei è venuta a cavalcarmi. Sono saltato addosso al mio cane come un cagnolino, ho gemito forte, per fortuna nel parcheggio non c’erano molte macchine. Le ho baciato la bocca, il collo e ho schiaffeggiato quel culetto mentre spingevo spietatamente questa ragazza grande. Muovendosi su, giù, mettendo i suoi seni nella mia boccuccia, divenne morbida, bagnata finché non sentii il suo miele scorrere lungo le mie gambe. Non ho potuto resistere e dopo averlo tolto dalla sua figa sono tornato a quelle meravigliose tette. Fare spagnolo.

Ci siamo puliti, lei mi ha baciato e mi ha detto che voleva ripetere, questa volta, a casa mia e con tutto ciò di cui avevo bisogno. Torniamo al lavoro con il sorriso e spero che Ceci venga assunta a tempo indeterminato.

*Pubblicato da guigs22 sul sito climaxcontoseroticos.com il 15/03/24.

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