Storia erotica pura – Seconda volta con una donna sposata

di | 19 de Gennaio, 2024

La mia seconda volta con Eva è stata in un motel. È venuta a prendermi presso l’azienda in cui lavorava verso le 15 e ci siamo diretti al motel più famoso di Espírito Santo, Status.

Non c’ero mai stata perché era cara, ma visto che lei aveva tanti soldi ci siamo andati.

Quando entrammo in quella che viene chiamata Status Mansion, rimasi sbalordito. Era enorme, aveva tutto dentro, inclusi due letti matrimoniali giganti, sicuramente per le coppie che cambiano.

Quel giorno Eva era bellissima, indossava un vestito che si allacciava al collo e scendeva a trapezio, fatto di un tessuto bianco leggero che le arrivava fino a metà coscia. Portava sempre i tacchi alti, ma quel giorno erano ancora più alti che al nostro primo appuntamento. Molto ben composto e alcuni gioielli.

Dopo che il mio fascino per quello che è successo dopo si è esaurito, sono andato a incontrarlo. Si è versata due bicchieri di whisky e l’ho abbracciata da dietro. Il mio cazzo era già duro e lei lo ha sentito, ci ha messo la mano sopra e lo ha stretto forte, poi ha preso il suo carico in un colpo solo e mi ha dato da bere.

Mentre assaporavo lentamente questo whisky, Eva si è inginocchiata davanti a me, mi ha slacciato i pantaloni e ha cominciato a succhiarmi il cazzo lentamente, ma infilandomi tutto in bocca. Ho sentito le sue mani accarezzarmi le palle, la sua bocca stringere la testa del mio cazzo. Questo pompino è stato così bello che non ho potuto trattenermi e sono venuto, riempiendole la bocca di sperma e con mia sorpresa Eva ha bevuto fino all’ultima goccia, dopo aver finito ha sorriso e si è versata altri due bicchieri di whisky.

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A differenza del nostro primo incontro, quel giorno non avevamo fretta, dato che suo marito era assente e sarebbe tornato solo una settimana dopo. Eva era sempre vestita e non ne avevo mai abbastanza di vedere quanto fosse bella. Sono andato a incontrarla in piscina, stava parlando al telefono con un cliente mentre la spogliavo. È stato incredibile vedere quel vestito scivolarle fino ai piedi, lasciandola solo con mutandine e tacchi alti.

Lei fa affari mentre io la porto a letto. Si è sdraiata, cercando di tenerle la testa mentre io le toglievo i sandali e le baciavo i piedi, le facevo scorrere la lingua sulle dita dei piedi, tornavo su e le baciavo le gambe, tutto il corpo finché non mi sono avvicinato al suo seno dove ho allattato. ogni. uno di loro finché non ha riattaccato e ha iniziato a baciarmi come un matto.

Quel pomeriggio i nostri corpi erano accaldati e assetati, ma tra noi c’era una discussione. Uno vuole provocare l’altro fino allo sfinimento. Le ho succhiato la figa e l’ho fatta venire in bocca innumerevoli volte, ma lei mi ha fatto un vero bagno con la lingua, esplorando tutto il mio corpo, facendomi delirare di desiderio.

Quando non ce la fece più, si sedette sul mio cazzo e lo ingoiò tutto d’un fiato. La sua figa grondava di desiderio, calda, bagnata, scivolosa, affamata e mi stringeva continuamente facendomi provare cose che non avevo mai provato con la mia ex ragazza, questa donna sapeva come usare la sua figa per far impazzire un uomo, lei e me . ha fatto esattamente questo.

Emozionata, Eva arriva molto facilmente. Il suo sperma era abbondante, di quelli che lasciavano il lenzuolo tutto bagnato ed è stato subito dopo una sborrata intensa come questa che mi ha chiesto di incularlo. Sto delirando. Era meglio di quanto avrei potuto immaginare.

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Con questa bellissima donna a quattro zampe su una sedia erotica, sono caduto tra le sue pieghe. Le ho succhiato il culo finché non ha chiesto il mio cazzo. Mi sono posizionato e le sono entrato nel culo.

Si potevano vedere le gocce di sudore che gli scorrevano lungo la schiena. Lei chiese silenzio, ma lui sembrò non sentirla. Ho spinto dentro tutto il cazzo e dopo che era completamente piena, ho iniziato a scoparla come un cavallo sopra una giumenta in calore. Quel pomeriggio ho perso il conto delle cose. Tirò i capelli della dottoressa come se fossero delle redini, la frustò, la chiamò puttana. Tremava tra le mie mani, sentivo il suo culo diventare duro, anche il mio cazzo bruciava, ma non volevo fermarmi. Volevo mettere molto in quel culo stretto.

Quando sentivo che stavo per venire la stringevo per la vita e acceleravo le mie spinte, sentivo che il mondo stava per finire e volevo morire mentre scopavo e mentre inculavo. I getti di sperma iniziarono ad esplodere dentro quel culo, continuavo a picchiare, sudavo, il cuore mi batteva forte, ma avevo ancora la forza di continuare a picchiare finché non uscì l’ultima goccia di sperma che era in me.

Quando ho finito di venire sono caduto accanto a lui, mi ha chiamato cavallo, mi ha detto che sentiva il culo pulsare. Mi ha baciato, mi ha detto che era fantastico e che la prossima volta ne avrebbe voluto di più.

Ha chiesto il conto, mi ha portato a casa e ci siamo salutati con un lungo bacio. Potevo ancora assaporare la sua figa in bocca e l’odore del suo sesso era ancora su di me. Sono entrato in casa, mi sono messo subito sotto la doccia, non ho resistito e sono tornato pensando alla follia del nostro primo viaggio in un motel.

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*Pubblicato da Diningdekzada sul sito climaxcontoseroticos.com il 19/01/24.

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