Storia erotica eterosessuale: sono vergine e faccio sesso selvaggio

di | 19 de Maggio, 2024

Ciao a tutti, per chi non mi conosce mi chiamo Selminha, “Baiana Morena”, mulatta, 1,70 m, 64 kg, sesso-dipendente e sposata!

(PRIMA DI LEGGERE QUESTA STORIA, CONSIGLIO DI LEGGERE LE ALTRE DUE STORIE PRECEDENTI PER CAPIRE MEGLIO LA STORIA DI QUELLO CHE STA SUCCEDENDO QUI. E PER CHI HA GIÀ LETTO LE MIE STORIE, PUOI LEGGERE QUESTA COME VUOI, E COMMENTARE. AMO I COMMENTI , SONO FELICE DEI PAZZI DI CUI PARLI).

Questa è la continuazione della mia storia del giorno in cui ho perso la verginità e sono stata anche derubata, ricordando che è successo nel 2010 e avevo 18 anni.

Divertitevi più che potete, fantasticate, divertitevi tantissimo, perché mi diverto sempre ogni volta che scrivo qui.

Per chi ha già letto le altre storie… mi sono fermata quando Telmo mi ha mostrato la sua enorme jiromba e l’ho addirittura paragonata a quella di Kid Bengala.

Mi ha guardato negli occhi, con uno sguardo pervertito, perverso sul viso e mi ha detto di succhiargli il cazzo. Ero seduto sul divano e lui era in piedi. Sono rimasto colpito dalle dimensioni e dallo spessore di questo cazzo gigantesco. Non è uno scherzo, sembrava un cavallo.

Riuscivo a malapena a prendere tutto quel cazzo in bocca. Anche tenerlo era difficile perché era così spesso. Ad ogni leccata e succhiata che facevo, gemeva, sussurrava e mi chiamava cattivo.

Poi si è seduto accanto a me sul divano e ci siamo baciati. Nello stesso momento ci stavamo baciando, mi ha massaggiato dappertutto, mi ha afferrato le tette, mi ha massaggiato la figa e mi sono masturbato per lui.

Seduto sul divano, ho succhiato di nuovo quel cazzo enorme, deliziosamente. Mi teneva la testa, spingendola in modo che potessi assorbirne di più, ma non potevo, anche le lacrime cadevano dai miei occhi.

Dopo qualche minuto mi chiese di prenderlo, mi prese per mano e mi condusse nella sua stanza. Camminavamo mano nella mano, sembravamo una coppia innamorata. Povero me, non sapevo che mi avrebbe spezzato, che mi avrebbe fatto saltare con la forza la verginità, che avrei pianto, addirittura gridato aiuto.

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Quando è arrivata a letto abbiamo continuato a baciarci, abbiamo fatto 69, io ho succhiato di nuovo e lei ha succhiato me. Mi ha fatto scorrere la lingua sull’imene, ho sospirato di piacere, era così delizioso, poi mi ha messo in grado di deflorarmi. Era in piedi con le mie piume sulla spalla mentre ero sdraiato sul letto.

Pensavo che avrebbe continuato a succhiarmi e poi a masturbarmi fino a venire dentro di me, come ha fatto il mio ex ragazzo. Ricordo il mio ex fidanzato che mi mangiava il culo, mio ​​cugino dopo la fine della mia relazione e i miei vicini (racconterò questa storia in un’altra storia). Ho appena fatto un pompino agli amici del mio ex ragazzo.

Con le mie gambe sulle sue spalle, ha posizionato quell’enorme cazzo davanti alla mia figa, lisciandomi le labbra. In quel momento era delizioso, ero molto eccitato, gemevo, mi è sempre piaciuto strofinare la punta del mio pene maschile sulla mia figa.

Tuttavia, quando meno me lo aspettavo, ha iniziato a forzare la penetrazione, quindi gli ho detto:

– Cosa fai? Non farlo ! Non siamo d’accordo su questo. Per favore non farlo!!!

– Sta’ zitta, stronza, adesso ti derubo!!!

– No, per favore non farlo!

– Ti mangerò, ti farò donna. Ti farò diventare una puttanella cattiva, ancora più di quanto lo sei già.

In quel momento, il mio cuore si è congelato, ho cominciato a sudare freddamente, già cadendo nella disperazione e nel panico. Avevo già gli occhi ben aperti e le lacrime agli occhi mentre immaginavo quell’enorme cazzo che mi trapanava. È stato allora che l’ho sentito spingere quel cazzo enorme dentro di me!

– Non stop. Per favore non farlo!

– Non preoccuparti, bruna mia, tutte le donne passano attraverso questo. Adesso sarai la mia piccola puttana

– Hai un preservativo?

– Preservativo??? Sentirai la pelle entrare nella tua figa e aprirti, puttana

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– Non stop!!!

Mi ha tenuto strette le gambe e anche le braccia e ha iniziato a spingere più forte, è stato allora che ho sentito il suo cazzo entrare in me e il sangue ha iniziato a scorrere.

– Toglitelo, fermati. Ti brucia, figlio di puttana! Oh, fermati, per favore, fa male, non lo sopporto. Brucia troppo. Si fermi, per favore.

Poi sento il cazzo entrarmi completamente. Stavo cercando di liberarmi da lui e lui mi teneva fermo con il suo peso e la sua forza. Tenermi e penetrarmi violentemente.

Il sangue cominciò a scorrere, la mia figa bruciava, faceva male. Ho iniziato a piangere, implorandolo ancora di più di fermarsi. Sono arrivato al punto di gridare aiuto e sostegno. È stato allora che mi ha schiaffeggiato e mi ha chiamato puttana.

– Stai zitta, stronza. Vuoi che i miei vicini pensino che ti sto scopando con la forza, vero? Puttana, puttana. Prendi questo cazzo con calma.

Mi coprì la bocca e la spinse più forte. Mi sono lamentato, ho pianto, avevo così tanto dolore che pensavo che mi stessero iniettando il benzetacile. Mi ha bruciato così tanto che gliel’ho chiesto, l’ho implorato e lui non si è fermato.

Quando ero già inerme e lui pensava di avermi tolto tutto, l’ho respinto mettendo i piedi sul suo petto. L’ho spinto forte e lui è caduto a terra.

In quel momento ho visto il danno che avevo fatto alla mia povera gatta, che fino ad allora era vergine, era tutta insanguinata, anche il letto era coperto di sangue, sembrava che avesse avuto un’emorragia. In quel momento ho pensato “mi ha forato l’utero”. C’era un buco in mezzo alle mie gambe che sembrava un tubo di PVC. Quando l’ho visto ho avuto paura e ho iniziato a piangere.

Poi si è alzato da terra, mi ha buttato sul letto e ha cominciato a penetrarmi di nuovo con forza. Piango e urlo dal dolore!

– Allora fermati, il tuo sperma sta bruciando; scroto; Figlio di puttana

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– Prendi un cazzo, fatti un giro. Così puoi imparare a diventare una puttana cattiva

– Toglilo, brucia. Aiuto!!!

– Sta’ zitta, puttana, e prenditi il ​​cazzo senza far rumore.

Poi il sangue è salito anche alle gambe, giuro che pensavo fosse un’emorragia.

– Puttana, hai coperto di sangue il mio letto, il mio materasso e perfino le mie gambe. Non voglio più mangiare questa figa.

In quel momento fu un sollievo vederlo andare nel bagno della sua stanza per pulirsi. E ha detto anche a me di farmi una doccia. Le mie cosce erano coperte di sangue, la mia vagina bruciava e mi faceva male, sentivo dolore al “fondo dello stomaco”, penso che fosse anche l’utero a farmi male.

In bagno, mentre facevamo la doccia e ci lavavamo, ha cominciato a toccarmi il culo. Mi ha premuto contro il muro, mi ha sollevato la gamba e me l’ha rimessa nella figa. Non potevo sopportarlo, bruciava troppo. Ho iniziato a urlare, a urlare di dolore nel cubicolo, e poi ho smesso.

Siamo tornati in camera da letto e poi mi ha spinto forte sul letto e sono caduto a faccia in giù. Quando volevo alzarmi mi ha messo nella posizione 4, poi mi ha detto:

– Non sono ancora venuto e non ho nemmeno mangiato quel culo!!!

(Il peggio doveva ancora venire).

Mi fermo qui per non trascinare troppo la storia. Scriverò di più nella prossima storia. Spero che ti sia piaciuto, voglio la tua valutazione, valutazione, commenti e tutto il resto. Lascia commenti, mi piace rispondere ai tuoi commenti.

Baci cattivi e ragazze cattive come me.

Alla prossima storia…

*Pubblicato da Baiana_Morena sul sito climaxcontoseroticos.com il 19/05/24.

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