Storia erotica eterosessuale – Sono una puttana per il mio marito travestito

di | 21 de Agosto, 2024

Essere un travestito è diventato di moda ultimamente. Ci sono un milione di nuovi nomi in codice per descrivere ciò che tutti vogliono in definitiva: scopare un uomo. Amo scopare, amo fare l’amore con mio marito “modificato” e ho bisogno di esprimermi al riguardo. Dice di essere gay, ma non ha una bella figura per strada. Gli piace avere una posa da macho. Uomo serio e responsabile. Ciò non è dovuto a malizia o pregiudizio. Questione di sopravvivenza. Ecco come succede. Quando gli uomini gay si mettono in mostra troppo, ci sono uomini che li spaventano, li fissano o finiscono per attrarre intorno a loro uomini sempre più effeminati ed elastici. Ma in privato sembra effeminato. Mi piace fare sesso con uomini “affamati”. Paulo ha un seno molto piccolo, ma lo mostra con orgoglio, come una donnina, mantenendo la sua postura, da modello. Oh, quanto mi piace stare davanti a lui con le gambe aperte, sentirlo inserire il suo cazzo, che lui dice sia un cazzo, abbracciandomi forte tra le sue braccia.

Ad alcuni travestiti non piace baciare le loro mogli in bocca, ma io impazzisco quando Paulo mi bacia, mi abbraccia forte. La mia pelle è morbida, ogni giorno prima di andare a letto mi spalmo di crema idratante, per far scorrere le mani sul suo corpo, involontariamente, per sbaglio, la mia mano perde sempre le braccia che mi tengono… Mi strappa la maglietta, mi afferra Me . Mi afferra per la vita, mi tira contro di sé per massaggiargli il cazzo, appoggia la mia testa sul suo cazzo e sul suo culo e mi massaggia il viso, e io gli lecco il culo senza meta, gli infilo la lingua dentro, poi mi alzo, lo affronto. , Fino a. Trovo i suoi capezzoli e li copro con la lingua, mordendoli. L’odore a volte è gradevole, altre volte meno, ma la mia figa continua a sbavare.

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Ricordo il momento in cui mi mise a pancia in giù e mi fece scorrere le mani lungo la schiena, facendomi venire la pelle d’oca. Divento una puttana a letto, questo è il segreto. Questo succede a me e a mio marito, la gente non può immaginare che un uomo gay possa fare una cosa del genere. Divento una puttana con lui. Paulo si agita quando mi scopa, si comporta come un frocio che mangia una puttana! E lui mi tira giù le mutandine, mi strofina il culo con la punta sciatta del suo cazzo e me le infila. Sento il sedere che brucia, formicolare. Resisto. Il piacere sta nel resistere. Gli uomini, omosessuali o no, sono maiali, tori, cavalli, leoni, animali affamati. Quando sono eccitati respirano affannosamente, emanano il loro odore salato, che mi rende duro il cazzo. Rilasciano testosterone. Il piacere sta nel dare all’uomo ciò che vuole, nell’essere sottomesso. Lascia che ti prenda in giro. Lascialo spingere dentro il suo cazzo fino in fondo, subito, Paulo lo adora. Lo faccio impazzire, gli offro ciò che vuole, ovvero la figa, qualcosa che non ha, e lui desidera infilargli forte il mio cazzo, sentirmi gemere quando la cosa entra.

Adora vedere il mio culo pieno di sperma, lubrificante, sangue, qualunque cosa. Il cazzo che mi colpisce la figa come un martello, facendo il rumore dei passi sul pavimento bagnato, mi sta facendo impazzire. Provo una sensazione indescrivibile, un piacere che va oltre quello che posso spiegare, quando mi trovo di fronte a lui, chiedendo di essere scopata, come la sua piccola moglie. Rotolarsi sul cazzo, sentirlo entrare e uscire finché il mio culo non diventa insensibile. Lascialo fare quello che vuole, lascia che mi mangi come una mucca, gocciolando sperma o lubrificante tra le mie gambe, schizzandomi. Gemo forte, prima mi tira i capelli sulla nuca, poi indietreggia e mette la faccia in mezzo alle coperte, contro il muro o il pavimento, e mi picchia finché non gemo, è quello che fa piace. E se mi sanguina il culo, se il mio uomo mi allarga il culo con il suo cazzo, ride, ed è così bello ridere! Dall’angolo della bocca. Mi vede steso lì coperto di buchi, agita il cazzo come se avesse appena fatto la pipì e ride forte. Mi piace mangiarmi le unghie, le affilo come seghe e le trascino lungo la schiena di chi mi sta scopando. E Paulo ha paura: “Non lascia il segno”, e io rido, gli accarezzo la nuca e lui va nel panico.

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Ci sono uomini che chiamano con le mani sul culo, non gli piace. Ma a Paulo piace. Vai a prendermi. Devi prendere il culo a chiunque ti scopi. Tienilo fermo, ma non spingere né tirare, lascia soltanto che la tua mano poggi sul suo sedere, per sentirlo muoversi, contrarsi, coordinare il movimento del cazzo che ti circonda. È meraviglioso. Gli piace essere sfidato. E mi colpisce. Ma uno schiaffo sulla lattina non è così spaventoso come sembra. Quando si tratta di sesso, tutto genera piacere. Mi dice di mettergli le dita nel culo, quattro dita in profondità, se non mi picchia ride, sembro una troia sporca e lo scopo. Mi dà uno schiaffo e io gemo. Va nel panico e scopa con ancora più entusiasmo. E ne approfitto per dargli uno schiaffo. Gli piace quando le donne lo picchiano. In effetti, colpisci tutti gli uomini che vuoi. Anche loro lo adorano. Gli uomini sono aggressivi per natura. Quando Paulo mi mette davanti a lui, gli do un pugno leggero, in faccia, sul petto, qualcosa che sembra più un tocco affettuoso, e lui si congratula con me dicendo “Valéria, figlio di puttana, te la cavi bene”. Con il tuo tipo di frocio!

*Pubblicato da valerialeme69 sul sito climaxcontoseroticos.com il 21/08/24.

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