Storia erotica eterosessuale – Mio cugino si è divertito in piedi

di | 24 de Ottobre, 2023

Un fine settimana in una casa al mare. I miei genitori, i miei zii e il mio giovane cugino.

Nel pomeriggio sole, piscina e barbecue. Un bikini con stringhe, l’aspetto pervertito di mio cugino. Il sorriso di mia cugina troia. Un tuffo nell’acqua. Basta appoggiare le braccia e parte del corpo oltre il bordo della piscina e il gioco è fatto. Ero già in piedi, con il culo davanti a quello stupido di mio cugino.

Le mie natiche, tutte bagnate dall’acqua, brillavano ancora di più con il sole che mi colpiva la schiena. I miei gomiti sul bordo della piscina, le mie natiche che sporgono a pochi metri dal viso emozionato di mio cugino. E io ero tutto sorrisi, ascoltavo musica e mi bagnavo i piedi.

Ed ecco un punto importante nella storia di oggi. I miei piedini che sguazzavano nell’acqua sembravano attirare più attenzione del sedere sexy in tanga del mio cuginetto, tutto eretto di fronte al bastardo che stavo cercando di stuzzicare.

Podolatria: la voglia dei piedi piccoli…

22 anni, bionda, minuta, cosce grosse, 98 fianchi con un bikini perizoma tutto sepolto nel culo. La sexy cuginetta era bloccata in piscina e mia cugina era entusiasta di vedere i miei piedini sguazzare nell’acqua.

Sabato sera. Discoteca, festa e drink. Sono uscito con mio cugino per godermi una serata fuori città dove eravamo in spiaggia questo fine settimana.

Ciao, mi chiamo Bunny, lavoro come Cam Girl e scrivo storie erotiche dai miei video. Ho creato un Instagram per i lettori di @bunnyblond7, lì pubblico sempre foto e video delle storie. Pubblicherò le foto dei piedini e dei sandali nella storia di oggi.

Una serata fuori, qualche bottiglia di gelato in testa, un vestito più corto e un sorriso malizioso pieno di fuoco. Così tornai a casa dal mio buon cugino che mi aiutò a camminare fino in fondo quando ero bambino. Inciampando, ridendo, gettandomi in grembo a questo bastardo.

Mi ha parlato della Podolatria, la famosa malattia dei piedi piccoli. E quanto avrebbe voluto corteggiarmi e baciarmi i piedi.

La scollatura del mio vestito era meno prominente. I 98 fianchi non lo entusiasmavano allo stesso modo. Le mie labbra invitanti non hanno invitato i tuoi baci. Volevo davvero il mio piccolo 36 piedi.

Ciascuno dei miei piccoli salti per le strade suscitava erezioni e desideri perversi in mia cugina birichina. Ogni momento sembrava il gemito subdolo di una ninfa che prende un cazzo. Il rumore dei miei sandali per strada rendeva più duro ed eccitante il rigonfiamento nei pantaloni di mia cugina.

Tara non capisce se stessa, si nutre e basta. E più siamo coinvolti, più le cose si fanno calde.

Siamo arrivati ​​a casa nel cuore della notte. I nostri genitori stavano dormendo e ci siamo diretti verso la stanza che condividevamo nella casa al mare. E il mostro dei piedi è andato ad aiutarmi a togliermi i sandali.

Seduta sulla mia poltrona da principessa, trattata come una regina, i miei piedi nelle mani di mia cugina. Ricevevo baci e carezze sulla punta dei piedi.

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Il mio vestito corto, le mie cosce visibili. Le mie gambe erano aperte, rivelando la mia lingerie rossa. Il sorriso di una ragazza dispettosa piena di fuoco. Qualche bastardo inginocchiato davanti a me che mi tiene i piedi.

Indossa sandali argentati con tacco alto, il numero 36, annodati, con fiocchi alle caviglie. Un pervertito davanti a me, che non presta nemmeno attenzione alle mie mutandine che sporgono. I suoi occhi erano fissi sui miei piccoli tacchi, tenendo il mio piccolo piede come se fosse una sacra reliquia di Indiana Jones.

Alta 1,60, bionda, con un dolce sorriso da ragazza, seduta sul trono di una principessa, corteggiata da un mostro dai piedi. Le mie gambe arrivarono alle sue mani, come la stessa Cenerentola, mettendo i suoi piedini nelle mani del mio principe che baciava e ammirava la mia scarpetta di vetro.

Le sue mani tenevano stretti i miei piedi delicati, una mano sotto le piante dei piedi e l’altra sulla caviglia. Il sandalo aperto con la parte superiore dei piedi pronta per i baci e i nasi di mia cugina birichina.

Le mie piccole dita scappano dalla punta del sandalo, con le unghie dipinte di rosa. Ero Barbie stessa con le scarpe fetish. Con le mani tremanti di eccitazione e ferme come dei pervertiti, cominciò a sciogliere il nodo delle mie caviglie e a togliere delicatamente la scarpa dal piede della sua piccola principessa bionda.

I miei mignoli liberi si chiudevano e si allungavano, giocando davanti al mio piede. Unghie rosa pendono da ogni dito, invitando la tua bocca a baciarmi i piedi.

Ha sollevato il mio piedino sinistro per guardare e ammirare la pianta del piede della mia bambolina. Questo bastardo mi ha spiegato come le piante dei suoi piedi siano una delle parti più feticizzate di questo pervertito perverso.

Tenendomi saldamente per la caviglia, mi sollevò tutta la gamba, facendomi quasi sdraiare sulla sedia con i piedi sollevati e le gambe divaricate. Con la sua pianta sul mio viso pervertito e un seducente sorriso da Cenerentola, rimpicciolendo e allungando le sue piccole dita sul viso di mia cugina.

Mi ha leccato la pianta del piede… Ma potevo sentire quanto desiderasse farlo…

Un colpo di desiderio, un colpo di perversione. Sembrava un bambino che assaggiava un gelato freddo nell’estate di Rio. Tenendomi per la caviglia e leccandomi la pianta del piede dal basso verso l’alto. Soddisfare il desiderio e la voglia di mordicchiare e baciare i piedi della calda cugina esibizionista.

Dal tallone alle dita. Una sola leccata, veloce e asciutta. Umido sulla lingua, ma asciutto nell’atteggiamento. Il genere di cose che faceva d’impulso, incapace di sopportarlo più. Lo leccò e mi guardò. Per circa 3 secondi mi sono guardato in questa posizione. Fino a quando non mi ha baciato e mi ha leccato di nuovo tutto il piede.

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I nostri genitori dormivano nella stanza accanto e mio cugino diventava duro solo sentendo i miei piedi sulla sua faccia.

Il bastardo chiuse gli occhi per assaporare meglio la dimensione di 36 piedi della sua Barbie dondoca. Ho sentito perfino un morso sul tallone. Sembrava un lupo affamato e vorace che divorava l’oggetto del suo desiderio.

Non ho detto niente, l’ho semplicemente lasciato giocare e godermi il feticcio. Con la tua bocca che mi bacia la parte superiore del piede e mi succhia l’alluce. Aaahh… Mi ha succhiato molto il dito…

Si sta già sbottonando i pantaloni. Già con il cazzo in mano. Tengo il mio piedino con la mano sinistra. Succhiarsi il dito con la bocca. E masturbati con la mano destra.

Quel bastardo non voleva nemmeno mangiarmi quella notte. Volevo solo divertirmi con i piedini della mia signorina. Succhiandomi l’alluce, mordendomi il tallone e leccandomi la pianta dei piedi, mentre mi masturbavo nervosamente, soddisfacendo il suo desiderio irrefrenabile.

Podolatria. La voglia di piedi piccoli…

Mi ha persino chiesto di alzarmi. Sfilata per lui. Con questo bastardo seduto per terra con un bastone in mano, che mi dice di camminare in tondo attorno alla paglia con i piedi.

Mio cugino non mi ha nemmeno guardato le gambe. Non voleva nemmeno guardarmi il sedere. Il suo sguardo cadde a terra, vedendo un piccolo piede nudo dondolare fino a raggiungere la stessa altezza dell’altro mio piede, ancora con i tacchi.

Andavo in punta di piedi per compensare l’altezza del mio piede nudo, rispetto a quando indossavo i sandali. Lo faceva impazzire di desiderio.

Accelerando la sua masturbazione, chiese disperatamente: “Ecco, è più sulla punta dei piedi…”

Stavo… stavo in punta di piedi, con un piede sui tacchi e l’altro scalzo, camminando davanti al mio segaiolo.

Un piccolo piede appoggiato sulle dita e l’altro che fa poc poc poc sul pavimento. E il poc poc poc ha fatto impazzire mio cugino. Ha fatto un’altra richiesta…

“Percuoti il ​​suolo con il tuo piedino…con i talloni…”

Attraversai il terreno davanti a lui. Con il piede nudo mi sono aggrappato. Con i tacchi, mi alzai e camminai. P.O.C.

E ancora un passo… POC POC

In ogni POC, muoveva la mano su e giù mentre si masturbava. Ogni POC gemeva guardando i miei piedi.

POC POC POC POC POC.

Ho attraversato il pavimento, finché non gli ho pestato una gamba. Questo bastardo è impazzito una volta per tutte…

Con lui seduto per terra, bastone in mano e gambe distese. Camminavo con il tallone sulla sua coscia, sul suo stinco. Schiacciare il tacchino nella carne del mio buco del culo. Alzò gli occhi al cielo emozionato…

Il bastardo stava quasi venendo e non mi ero nemmeno tolto le mutandine. Adoro eccitare gli uomini e questa volta stavo provando qualcosa di nuovo. Far venire un bastardo con i miei piedi…

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Si alzò di scatto e si avvicinò a me. Guardandomi in modo maniacale. Pensavo che mi avrebbe violentato lì con le gambe aperte.

Tenendomi saldamente per le braccia e spingendomi verso la sedia. Lei si siede, con il piedini distesi. E mi ha tenuto il piede nudo, facendolo scorrere sul suo cazzo.

Ho fatto dei movimenti con le mie piccole dita, chiudendole e allungandole sul cazzo di mio cugino amante dei piedi. Scivola e si strofina il piedino sulla coda, come se fosse la lampada magica di Aladino.

Rimase sopra di me, chinandosi. Con la sua faccia davanti a me, baciandomi la bocca. E la mia gamba era piegata, il mio piccolo piede sfregava contro il cazzo duro che mi aveva messo davanti.

Stava per venire. Lo sentivi nel tuo alito caldo. Il bastardo non poteva nemmeno dire altro. Avevo davvero le allucinazioni. Avrei fatto venire un maschio solo con il mio piedino.

Mentre mi cadeva addosso masturbandosi violentemente, mio ​​cugino mi strofinò il cazzo sul piede nudo e me lo tenne con il suo sandalo. Non potevamo fare troppo rumore per non svegliare nessuno in casa.

Si allontanò e puntò il bastone davanti al mio piedino nelle pantofole di Cenerentola. Questo bastardo stava per venirmi addosso… Tra gemiti e respiri, questo bastardo ha rotto il silenzio facendomi una domanda.

– Ti sono mai venuti sul piedino?

– NO………

Anch’io ho risposto senza fiato, completamente investito nella cosa nuova che stavo imparando.

Guardandomi negli occhi, con uno sguardo che mi trafisse l’anima. Ha puntato la testa del suo cazzo verso il mio piedino e ha iniziato a gocciolare sperma caldo sui miei sandali argentati.

Qui è dove è finita la mia ultima verginità nella mia vita. Si prendevano gioco dei miei piedi…

Con me seduto sulla sedia, tutto raggomitolato, che ricado all’indietro. La mia gamba si è estesa e i miei piedi sono stati offerti al mio maschio eccitato. Si alzò, girò il corpo e gettò indietro la testa.

Sembrava un lupo che ululava alla luna. Grugnisce e spruzza sperma nella mia scarpetta di vetro. Hanno pervertito Cenerentola ahahah

Ma sono riuscita a rendere il mio maschio arrapato completamente felice e soddisfatto. Un bacio sulle mie labbra era il suo modo di ringraziarmi…

Era tutto troppo intenso. E il suo desiderio mi ha contagiato per tutta quella notte di allenamento dei piedi.

Un bacio ai calciatori. E chi vuole i miei nudi e i video delle storie, basta mandare un messaggio ai miei contatti.

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*Pubblicato da conigliobiondo sul sito climaxcontoseroticos.com il 24/10/23.

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