Storia erotica etero – Married Needy suite 2

di | 28 de Novembre, 2023

Mi chiamo Alex, 172, 91 kg, abbronzatura chiara, petto e gambe pelose, capelli lisci, cazzo 18×7 cm, nonostante abbia 51 anni, sono ancora molto focoso e mi piace scopare molto bene, adoro succhiare. Figa e un culo delizioso.

Continuazione della storia precedente…

Dopo 5 mesi di frequentazione, io e Marcelia abbiamo continuato la nostra amicizia, proprio come lei aveva richiesto.

Non ho forzato e la vita è continuata normalmente, finché

che in una di queste puntate eravamo soli come sempre, a prendere un caffè, e Marcelia, è venuta da me come una pazza, tesa e liberata, oh amico, mi gira la testa, perché a me?

Lei: Non posso dimenticare quel giorno qui.

Io: è buono o cattivo?

Lei: Non so se sia buono o cattivo, ma non vedo l’ora di riprovarci.

Io: ho abbracciato Marcelia e ci siamo baciati con passione, l’ho abbracciata, le ho accarezzato i capelli, sentendoli mezzi bagnati, e ho iniziato ad accarezzarle il sedere, che delizia…

Marcelia si è avvicinata e mi ha sussurrato all’orecchio e ho cominciato a passarle la lingua sull’orecchio, le ho morso il collo senza segnarlo.

Marcelia: Ha iniziato a urlare, oh, oh, sto impazzendo, amico.

E guardò l’orologio e disse: ho già il cazzo in mano, non vedo l’ora di sentirti di nuovo, ma ora voglio davvero sentirti.

Io: ho tirato fuori il cazzo, lei continuava a tenerlo e ad accarezzarlo e a parlare quasi gemendo, non qui… Lei: ci vediamo da un’altra parte, le ho detto, sì, dai, ma fammi annusare la tua boccuccia addosso . ancora nuovo.

Lei: ha messo il broncio, qui no, è pericoloso, potrebbe arrivare qualcuno, Io: lo sai che se arriva qualcuno devi premere il citofono…

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Io: ho insistito e chiesto, tanto per succhiare un po’, le ho detto, parlandole timidamente, mentre lei gli accarezzava il cazzo, liberando già un Melzinho nella sua manina, le nostre lingue di nuovo intrecciate in un bacio pieno di lussuria, al fine del bacio lui le ho preso la nuca e l’ho abbassata, Ella: sei cattiva, non dimenticarlo, le ho detto: guarda come la tieni in piedi!!! Lei, un po’ così non diventa acquoso, ok?

Io: Okay, solo un po’… Marcelia si chinò e fece scorrere la lingua sulla testa rosa circa tre o quattro volte, e l’afferrò.

Io: Le ho tenuto la testa, le ho accarezzato i capelli e le ho infilato il bastoncino nella boccuccia…

Lei: l’ha preso volentieri, ha succhiato il cazzo con grande entusiasmo, è andata di sopra e si è alzata, e ha detto: per oggi basta, è molto rischioso qui, ci vediamo in un posto migliore.

Io: ho messo il mio dito indice sulla punta del suo cazzo e l’ho messo nella sua piccola bocca, Marcelia ha ingoiato e succhiato il mio dito e ci siamo baciati di nuovo.

Lei: Perché sto diventando sbadato…?

Io: lascia che ti dia solo un po’ di lingua, ti prometto che c’è solo un po’ di lingua lì dentro…

Lei: solo un po’ di linguaggio eh, sono molto gentile eh Alex….

Io: L’ho aiutata ad abbassarsi i pantaloni fino alle ginocchia e l’ho messa a quattro zampe sul tavolo della mensa.

Maledizione, la sua figa era inzuppata di Melzinho, le ho dato una di quelle lingue pulite, ho preso il succo avidamente, me lo sono spalmato sulla faccia, mostrando quanto era bagnata.

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Lei: Sospiro così, sto per impazzire, basta, okay, per favore, lo avevi promesso…

Io: ok, solo un’altra lingua per tenerlo asciutto…

Lei: oh mio Dio, ti piace più di quanto immaginassi… Smettila Alex!

Io: mi sono controllata e ci siamo rivisti e abbiamo scambiato qualche parola…

Lei: Sono uscita dalla mensa, ho fissato un orario e sono uscita più tardi…

Ad ogni modo, era ora che finissi il mio lavoro, abbiamo iniziato a chattare su WhatsApp e abbiamo finito per pianificare il nostro giorno libero…

Giorno libero.

Lei: L’ho mandato su WhatsApp, ti vengo a prendere con la mia macchina su x street, ok?

Io: wow Marcelia, quanto lontano? Con più calma, ci riesco.

Era l’ora della riunione, sono arrivato, quando ho guardato lei mi seguiva già, sono salito in macchina e non potevo nemmeno parlarle, lei era già partita con la macchina e ha detto.

Lei: Sono tesa, Alex, e voglio uscire presto di qui, per paura che qualcuno mi veda.

Io: in quel momento ero davvero solo per strada…

Lei: Sì, ecco perché non volevo aspettare e proseguire verso la nostra destinazione.

Io: dove andiamo adesso?

Lei: Non lo so, dimmi che arrivo.

Io: quando ci siamo fermati al semaforo, gli ho tenuto la testa e gli ho dato un bacio???? Parlando, e siamo andati a Sherazad, quando siamo arrivati ​​ci hanno dato una suite e appena ho abbassato la saracinesca del garage lei era già scesa dall’auto.

Lei: Lei mi ha afferrato e ci siamo baciati e quello stesso bacio in garage, mi ha tirato verso di sé e le ha fatto un pasticcio delizioso nella figa, sentendo la pressione del cazzo, e ha sussurrato, dai, non ce la faccio più .

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Entrammo nella suite e cademmo in una frenesia incommensurabile, lei cercava di riprendere fiato e io le mordevo le orecchie, il collo e le toglievo il vestito.

Marcelia, ancora con i capelli bagnati, mi ha sussurrato all’orecchio, wow, morivo dalla voglia di fare questa cosa pazzesca, Alex.

Io: mi stavo già togliendo i pantaloncini, il costume da bagno e tutto, e proprio mentre mi toglievo la maglietta, Marcelia ha afferrato il mio cazzo che già pulsava dal desiderio di annusare la sua piccola bocca.

*Pubblicato da alexfodex sul sito climaxcontoseroticos.com il 28/11/23.

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