Storia erotica etero – La mia prima vera scopata

di | 17 de Maggio, 2024

Buongiorno. Condividerò con te la mia prima esperienza sessuale dopo aver perso la verginità, di cui ti ho parlato nella mia prima storia, intitolata “Il giorno in cui ho perso la verginità”.

Non ho fatto più sesso fino a un mese dopo, sempre con Pedro, che era ancora il mio unico partner sessuale. Durante quel periodo, ho trascorso parte del mio tempo osservando alcune persone della mia famiglia mentre facevano sesso per vedere come si preparavano quando avrei fatto di nuovo sesso. Alcune notti stavo alzato fino a tardi a guardare i miei genitori, altre volte ho visto mio fratello con la sua ragazza, una volta sono andato a passare il fine settimana da una mia zia che è divorziata e l’ho vista con il suo ragazzo, e una volta anche mia nonna, la madre di mia madre, vedova e proprietaria di una fattoria nell’Alentejo, si scopa il dipendente che si occupa della fattoria, un angolano nero con un pene enorme che mi ha già scopato più volte e vado lì a raccontarlo te a riguardo. alcune scene che ho avuto con lui.

Ogni volta che guardavo qualcuno mi arrapavo così tanto che dovevo correre in camera mia e masturbarmi. Ho osservato molto da vicino come le donne succhiavano il cazzo e le diverse posizioni sessuali che avevano e guardando così tanto sono diventato un esperto nell’arte del sesso, tanto che anche Pedro è rimasto stupito il giorno in cui ha ricominciato a scopare con quello che aveva imparato durante quel mese.

Mi massaggiava il sedere e mi palpava dappertutto ogni volta che mi sorprendeva da solo, ma solo un mese dopo abbiamo avuto un’altra possibilità.

Era un sabato mattina, Luísa era uscita con i suoi genitori, questa volta per andare a trovare i nonni materni, e Pedro era rimasto a casa a studiare per gli ultimi esami universitari. Sapevo che era solo e ho passato la giornata prima a pensare a come localizzarlo e ho escogitato un piano di cui vi parlerò.

Mi sono alzata presto, ho fatto la doccia, mi sono messa il profumo, ho messo dei leggings attillati e una camicetta attillata che indossavo anche per correre, senza reggiseno e solo un perizoma nei pantaloni. Mi sono guardata allo specchio e ho visto che ero molto provocante con i pantaloncini che mi abbracciavano il sedere, incastrati tra le mie natiche e si vedeva il triangolo delle mie mutandine proprio sopra il sedere e il perizoma che scendeva fino a rimanere tutto incollato. Ho sorriso tra me e me e ho pensato: “Oh Pedro, stai impazzendo ahahah”.

Sono scesa, mia mamma era in cucina a preparare la colazione, le ho detto che sarei andata a fare una corsetta nel parco cittadino e lei ha detto soltanto: – “Va bene, tesoro, ma prima facciamo colazione io e te.” “Ti correrò dietro.”

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Ho mangiato e sono corsa fuori di casa, ma invece di andare al parco sono corsa a casa di Pedro e Luísa. La sua casa aveva un piccolo cancello alto poco più di un metro, fiancheggiato da siepi più alte. Saltai oltre il cancello e attraversai il vialetto fino al garage che fungeva anche da accesso al patio sul retro della casa dove c’erano molti vasi e altre piante. Uno di loro aveva la chiave della porta sul retro che conduceva alla cucina sottostante. Conoscevo questo segreto perché Luísa aveva già usato questa chiave in mia presenza per farci entrare ogni volta che dimenticava la chiave a casa.

Ho aperto e chiuso la porta senza fare rumore, ho salito le scale e sono andata nella camera di Pedro, ho visto che la porta era socchiusa, l’ho spinta delicatamente e l’ho visto sdraiato. Era coperto solo dal lenzuolo e dormiva profondamente. Mi sono avvicinato molto lentamente per non svegliarlo, ho tolto lentamente il lenzuolo e ho visto che era solo in mutande. Ho guardato le dimensioni del suo cazzo dentro la biancheria intima e ho sentito un brivido di eccitazione attraversarmi il corpo. Ho tirato giù un po’ delle sue mutande, quanto bastava per esporre il suo pene, l’ho preso con la mano destra e ho cominciato ad accarezzarlo con delicati movimenti avanti e indietro. Gemette piano ma continuò a dormire. Ho sentito il cazzo indurirsi nella mia mano e quando era mezzo eretto mi sono chinato su di lui e ho cominciato a succhiarlo.

Ho cercato di approfittare di quello che ho visto vedendo i miei genitori, mio ​​fratello con la sua ragazza, mia zia con il suo ragazzo e mia nonna con l’impiegato. Gli strinse le palle mentre muoveva la bocca avanti e indietro per succhiargli il cazzo, fece scivolare la lingua bagnata sul suo cazzo dalla testa alle palle, gli succhiò le palle mentre lo segava e lo succhiava di nuovo.

L’ho sentito gemere mentre lo succhiavo ma lui continuava a dormire e solo qualche minuto dopo, quando ero già concentrata su quello che stava facendo, l’ho sentito sbadigliare e dire, sempre con voce assonnata: “- Grace, che succede?” Che ci fai qui? ? ” Io ho riso e ho risposto: “- Ti succhio il cazzo?”

Mi ha chiesto dove avevo imparato a farlo e io gli ho messo un dito sulle labbra e gli ho sussurrato: “- ssshhh… Rilassati e goditelo” e lui ha chiuso gli occhi, abbandonandosi con gioia al piacere del mio allattamento.

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Qualche istante dopo mi tirò per le gambe, facendomi girare finché non mi trovai sopra di lui in posizione capovolta. Con qualche difficoltà riuscì a togliermi i collant, mi strinse i fianchi e cominciò a leccarmi la figa e a succhiarmi il grosso culo mentre io continuavo a succhiare il suo cazzo sempre più avidamente. Era la prima volta che facevo 69 senza nemmeno sapere come lo chiamavano.

Ero già perso e volevo sentire quel delizioso cazzo infilato nella mia figa. Mi sono ricordata di una delle posizioni che avevo visto fare a mia zia con il suo ragazzo e ho provato a imitarla. Mi sono allontanato dalla bocca di Pedro e mi sono seduto sulle sue ginocchia dandogli la schiena, ho messo il mio tra le mie cosce sul suo cazzo e mi sono strofinato contro di lui, sempre senza infilarlo. La mia figa era già completamente bagnata e scivolava deliziosamente sul suo cazzo, lasciandolo anch’esso completamente bagnato. Sollevai leggermente i fianchi e sentii il suo cazzo sollevarsi, scivolando dolcemente lungo la mia fessura finché la testa non premette contro l’ingresso della mia figa. Poi cominciò di nuovo ad abbassare i fianchi e il suo cazzo cominciò ad entrarmi senza che io avessi bisogno di segnalarglielo, come se conoscesse già la strada. Ho iniziato a cavalcare lentamente, ho aumentato il ritmo e pochi istanti dopo lo stavo cavalcando freneticamente, con le mani sulle mie natiche, allargando le natiche, i capelli che volavano e le tette che si muovevano al ritmo della mia corsa e lui è venuto. Non c’è voluto molto prima che tremassi con spasmi di piacere che mi attraversavano tutto il corpo e ho urlato come un matto in un orgasmo selvaggio: “- Oh gooooooooodmmmm… sto venendo, cazzo… Vieni… Andiamo vai…AAAAAAAHHHHHHH…”

Dopo il mio arrivo mi sono sentito più calmo ma non mi ha lasciato riposare. Mi ha stretto la vita, mi ha messo a quattro zampe ed ero lì completamente alla sua mercé, con la faccia sepolta nel lenzuolo, le gambe divaricate e il sedere per aria. Mi tenne per la vita con la mano sinistra e con la destra prese il suo cazzo e cominciò a massaggiarmi la zona del culo dicendo: “- Adesso ti scopo come un cane, mia puttanella cattiva. ” Lasciò la testa del suo cazzo rivolta verso l’ingresso della mia figa, mi afferrò la vita con entrambe le mani e cominciò ad inserirla lentamente. Ho sentito ogni centimetro entrare in me, i miei muscoli vaginali si sono aperti, deliziati, accogliendo questo strano ma delizioso invasore. Sentivo tutto intrappolato e sentivo le sue mani sulla mia vita che mi tiravano dentro, premendo le sue palle contro la mia vulva come se volesse inserirle anche loro. Lo tirò fuori e mi strofinò di nuovo la fessura del culo, facendo scivolare la testa tra la mia vulva e l’ano, dandomi di nuovo quella strana ma deliziosa sensazione e per un momento mi ritrovai a desiderare che mi scopasse nel culo, ma non questa volta Ancora. . Lui è rimasto lì a lungo strofinandomi il culo e la vulva con la punta del suo pene ed io, che ero pazzo di desiderio, mi sono sentito un po’ depravato e gli ho gridato: “-Cosa stai? -Che aspetti ?” ? “Fuck me…” Non avevo finito di parlare quando mi ha stretto la vita e ha spinto forte, seppellendo tutto il suo cazzo nella mia vagina in un colpo solo, io. facendomi urlare mentre continuavo a parlare: “-Seppelliscimi con tutta questa merda aaaaaaaaaahhhhhhhh…”

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Da allora in poi mi ha scopato con vigore, tirandomi per la vita e spingendomi in avanti con forza. Le sue palle hanno colpito forte la mia vulva, ho avuto una serie di diversi orgasmi multipli consecutivi, urlando come un matto e non ci è voluto molto perché perdesse il controllo gridandomi ad alta voce: “- Aaahhh puttana, sei così dannatamente bella. .. Adori i cazzi, vero? Quindi prendi la tua cagna e prendila…”

All’improvviso ha tirato fuori il cazzo, si è tolto il preservativo e ho subito sentito una serie di getti caldi di sperma. cremoso che colpisce il mio culo e la mia schiena. Quando ha finito di venire, ha rimesso il suo cazzo nella mia vagina e mi ha spinto, facendomi sdraiare a faccia in giù e sopra di me mentre mi baciava il collo e il viso e mi metteva la lingua in bocca.

Tutto ciò mi ha dato nuove sensazioni così deliziose che mi hanno trasformato in una ninfomane incallita.

Pochi minuti dopo eravamo di nuovo arrapati e abbiamo scopato di nuovo. Volevo scopare di nuovo, ma dovevo andarmene, altrimenti mia madre mi avrebbe sgridato.

io spero tu ti sia divertito

*Pubblicato da la grazia sul sito climaxcontoseroticos.com il 17/05/24.

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