Storia erotica etero – Giro fantastico

di | 19 de Marzo, 2024

Ero ancora adolescente quando ho conosciuto Mirella e in diverse fasi della nostra vita ci siamo mancati e ci siamo rivisti. Siamo sempre stati buoni amici e compagni con cui goderci la vita, ma è nel sesso che abbiamo raggiunto l’apice della nostra complicità. Aveva già più esperienza di me quando abbiamo iniziato a frequentarci e ogni volta che ci vedevamo mettevamo in pratica ciò che avevamo imparato dalle nostre avventure lì. Si scopre che una delle volte in cui ho scoperto e capito meglio come funzionava il mio lato sadico (e ancora non lo capisco molto bene) mentre lei era già molto attiva nel mondo del BDSM in quanto masochista!

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Il nostro ultimo incontro, non poteva essere altrimenti, è avvenuto in un momento del tutto casuale ed è praticamente impossibile che si ripeta. Ero andato ad un incontro per un cliente di un altro stato e alla fine siamo andati a prendere un caffè in un bar tradizionale nel centro di San Paolo. L’occasione mi imponeva di indossare un abito, cosa che evito a tutti i costi, e stavo già pensando di servire il caffè ai clienti per poter finalmente uscire, quando ho visto Mirella uscire da una zona riservata ai dipendenti. o qualunque cosa nel negozio!

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Ho chiesto il permesso alle persone attorno al tavolo e sono andato loro incontro. L’ho sorpresa davanti alla porta con il telefono in mano mentre chiamava Uber per una casa e lei mi è praticamente saltata in grembo quando l’ho chiamata. Faceva un caldo insopportabile e dissi che sarei tornato a casa, mi sarei fatto una doccia e poi sarei andato in un’altra filiale del bar alla fine della giornata. Gli ho detto che abitavo in un quartiere che è sulla strada da dove mi trovavo a dove vivo e mi sono offerto di portarmi, così potevamo parlare e, ovviamente, con secondi fini!

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Sono tornata al tavolo per salutare le persone a tavola e da lontano ho visto lei guardarmi e ridere con la sua tradizionale faccia beffarda!

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– Cosa ti fa ridere?

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– È molto strano vederti così, Vi! – Disse sorridendo!

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-Senti chi parla! – risposi guardandolo dall’alto in basso!

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Il suo aspetto non era cambiato molto, i suoi capelli erano più lunghi e raccolti in una crocchia, permettendole di rivelare i tatuaggi sulla nuca che le correvano lungo la schiena, nascosti sotto un abito formale. Indossava un trucco leggero e un rossetto sulle labbra carnose, il che era così provocante che non riuscivo a staccare gli occhi da lei e ricordare quante volte mi aveva fatto venire con lei.

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Continuiamo il percorso parlando di attualità, non ci vuole molto per iniziare a parlare delle avventure vissute! Da lì all’inizio del flirt il passo è stato veloce, e dico che ci è voluto troppo tempo. Lungo la strada, le ho accarezzato la coscia e ho premuto la punta delle dita finché non l’ho sentita gemere, solo allora l’ho lasciata andare e ho sentito una specie di maledizione!

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– Sei ancora eccitato per questa cosa, vero? – Disse facendo scivolare la mano sulla mia gamba e stringendomi il cazzo!

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– Anche con altre cose!

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– O si? Spero che sia uno di questi!

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Ci siamo fermati al faro e lei ha portato la mano che aveva sulla coscia fino al collo, mi ha guardato con un sorriso beffardo e mi ha chiesto di stringerla. L’espressione è rimasta la stessa mentre premevo, lei ha sorriso e anche io e questo stato d’animo si è rotto solo quando l’auto dietro ha suonato il clacson… Il semaforo era diventato verde!

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Siamo scesi dall’auto praticamente correndo verso la porta, è bastato il viaggio di poco più di 40 minuti per aumentare ancora di più il caldo che sentivamo. Mi ha spinto e baciato finché non mi sono seduto sul divano, arrampicandomi sulle mie ginocchia, togliendomi e gettando via le sue scarpe mentre io slacciavo la sua cerniera con le mani, facendogli uscire il cazzo!

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Scivolò lungo il mio corpo fino a inginocchiarsi sul pavimento e subito lo afferrò fino a soffocarlo lasciando tutto bagnato di saliva, lo presi per i capelli, slacciando lo chignon e avvicinai i miei fianchi al suo viso, facendomi strofinare il cazzo contro la gola, provocando di nuovo un certo soffocamento. Con gli occhi lacrimosi e il rossetto spalmato sulla bocca, mi guardò di nuovo con quel sorriso beffardo e presto fu accarezzata con uno schiaffo, provocando la sua reazione stringendomi più forte il cazzo, facendo gonfiare e pulsare il glande per poi essere ingoiato completamente.

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Si alzò, si avvicinò a un tavolo e vi appoggiò una gamba con l’altra sulla punta del piede sul pavimento, gettò i capelli di lato e guardò nella mia direzione. . Non aveva bisogno di dire una parola, bastava il morso del suo labbro sporco di rossetto per attirarmi verso di lei come in trance. Ho allentato la cravatta e l’ho tolto, avvolgendolo attorno alle mie mani lasciando una piccola distanza tra loro e avvolgendolo attorno al suo collo. Sorridendo, sollevò lentamente il vestito abbastanza da vedere le sue mutandine imbevute di miele tra le labbra della sua figa.

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Lo spinse di lato e puntò il mio cazzo verso l’entrata, ma non prima di sfiorarmi tutta la testa con le labbra. Ho stretto ancora di più la cravatta, regalandole un altro sorriso e lei ha appoggiato il corpo all’indietro, facendomi penetrare subito!

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– Premi… più forte!

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Ho tirato quel tanto che bastava per farle inarcare il corpo e ho iniziato a scoparla abbastanza forte da spostare il pesante tavolo finché non si è trovata contro il muro. Ho imprecato e preso in giro, parlando vicino al suo orecchio e lei ha risposto stringendomi il cazzo dentro di sé, suscitando in me gemiti e ancora più imprecazioni. Si voltò, si sedette sul tavolo e mi premette il viso, avvicinandomi a me e dandomi un bacio che sembrava quasi che stessi per ingoiarlo. Ha incrociato le gambe intorno alla mia vita e subito sono entrato di nuovo in lei, affondando le dita nelle sue cosce e stringendola forte contro il mio corpo, le sue unghie che affondavano in profondità nel mio braccio accompagnate dalle sue urla eccitate!

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– Figlio di puttana! – Disse dandomi uno schiaffo e stringendolo!

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La conoscevo abbastanza bene per sapere cosa sarebbe successo dopo, l’ho penetrata di nuovo e con il pollice le ho massaggiato il clitoride fino all’orgasmo. Ho tirato fuori il mio cazzo, completamente ricoperto di miele, ho inserito due dita nella sua figa e l’ho assaggiato, poi l’ho tirato fuori dalla nuca e ho condiviso il suo gusto. Mi sono masturbato lentamente finché non ho rilasciato i miei getti di sperma nel suo inguine!

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– E’ sempre il solito vagabondo! – Disse alzandosi e spingendomi verso il divano!

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Abbiamo passato molto tempo a baciarci e scambiarci carezze con lei seduta sulle mie ginocchia!

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– Farai tardi, è meglio che vai a farti una doccia!

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Ho approfittato del tempo in cui si è fatta la doccia per ricompormi, il mio corpo era freddo, potevo sentire i graffi che mi aveva lasciato e questo mi avrebbe sicuramente ispirato a scrivere. Mentre mi sistemavo la cravatta davanti allo specchio del soggiorno, ho sentito la sua voce che mi chiamava dalla camera da letto. Nuda mi aspetta sdraiata sul letto!

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– Credo che il traffico ci abbia fatto fare tardi! – Disse aprendo le gambe come un invito!

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– Ci credo anch’io! – risposi camminando verso di lui, allentandomi nuovamente la cravatta.

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FINE

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Io spero tu ti sia divertito!

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Instagram: @lionheartvictor

E-mail: vincitore. Cuor di leone@hotmail. Con

*Pubblicato da victorlionheart sul sito climaxcontoseroticos.com il 19/03/24.

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