Storia erotica diretta – Ho perso il Selinho da Pussy, ma l’ho vinto da CU

di | 1 de Settembre, 2023

Avevo 28 anni, stronza, ero al culmine dell’eccitazione sessuale e pensavo proprio di mettermi in gioco. Ho notato che una famiglia si era trasferita nella nostra strada e aveva una giovane donna attraente e con mia sorpresa frequentava la stessa scuola di mio fratello. L’ho contattata e dopo un po’ ho iniziato a flirtare con lei ma lei ha rifiutato perché avevo una ragazza.

Qualche tempo dopo scoprii che era vergine e il mio desiderio per lei aumentò ancora di più. Corto, marrone, tutto lavorato a maglia, un regalo da maschiaccio! A forza di flirtare ha finito per darmi qualche bacio, ma non mi ha lasciato andare oltre, perché ha detto che era vergine e che non avrebbe perso la sua bottiglia d’acqua con un ragazzo che aveva un fidanzata e chi era. Non voglio niente di serio.

Stava preparando così tanti dolcetti che ho finito per allontanarmi per un po’, ma ogni tanto veniva a casa per parlare con mio fratello e io la baciavo. Con il passare del tempo lei cominciò a uscire con un bandito del quartiere, un ragazzo coinvolto nel traffico di droga, e io decisi di allontanarmi e restare da solo. Poi ho rotto anche con la mia ragazza e sono andato avanti.

Il ragazzino, logicamente, prese la sua bottiglia d’acqua e poi le mise il piede nel culo, ma aveva ancora l’impressione che la sua piccola figa gli appartenesse. Cosa di cattivo carattere.

Non mi sono mai piaciuti i guai e li tenevo per me, non volevo guai con delinquenti e tanto meno per una femminuccia che aveva già scontato e aveva perso il fascino e il feticismo che una piccola zucca suscita sempre.

Un giorno, parlando con lei, mi disse che era single e che non era più vergine. Mi sono emozionato all’idea di entrare in quella piccola figa appena sventrata e ho ricominciato a flirtare con lei e lei mi ha dato qualche bacio, mi ha lasciato passare la mano sulle sue tette e sulla sua figa, ma quando l’ho chiamata andare in un motel, mettere ostacoli.

Qualche giorno dopo ero a casa da sola, i miei genitori erano in viaggio, mio ​​fratello era al lavoro e le ho mandato un messaggio su Whats App chiedendole se voleva venire a casa mia, lei ha detto sì, lei, sapevo cosa volevo e così via… lei, dopo aver rotto con il suo ragazzo, non è più andata a letto con un altro.

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Quando è arrivato, ci siamo subito baciati, un bacio caldo ed emozionante. L’ho portata in camera mia, abbiamo continuato a baciarci sul mio letto, me la sono messa sopra e le ho tolto la camicetta. Non indossava il reggiseno e io già leccavo quelle tette dure e le mordevo i capezzoli, ascoltandola gemere piano nel mio orecchio.

Non aveva un seno molto grande, ma era molto rotondo. Continuavo a leccare quelle tette, lei già gemeva deliziosamente, ci siamo baciati di nuovo, mentre io le accarezzavo e le stringevo le tette.

Lei mi ha tolto la maglietta, mi sono girato e gliel’ho messa sotto, le ho tolto i pantaloncini lasciandola solo con le mutandine, ho cominciato ad accarezzarle la figa sopra le mutandine, era già tremendamente arrapata, quando le ho tolto le mutandine, aveva la figa bagnata

Ho iniziato a farle un orale molto ricco, ho inserito la lingua profondamente e ho fatto dei cerchi con la punta della lingua all’interno della piccola grotta, lei gemeva molto e urlava di piacere. Le ho infilato due dita nella figa e ho iniziato a manipolare la griglia, dandole ancora più piacere. Mi ha detto di leccarlo ricco, mi ha detto che era molto buono e di non fermarmi.

Ho provato a mettergli il cazzo in bocca, ma lei era un po’ goffa e non riusciva a succhiarlo bene, non aveva ancora esperienza a riguardo, ma glielo avrei insegnato presto. Era solo questione di tempo.

Il mio cazzo mordeva forte, non vedevo l’ora di entrare in quella piccola grotta calda, quindi con mia sorpresa lei mi ha detto di sdraiarmi e lei si è arrampicata, ha messo il mio cazzo proprio all’ingresso della sua figa, è scesa e ho sentito il mio il cazzo scivola dentro. , sentendo il calore di quella delizia calda e umida che, anche senza essere vergine, mi stringeva molto.

Dopo aver sentito tutto il mio cazzo dentro, era arrapata e gemeva forte, dicendomi di rimettere tutto a posto.

– Riscaldati, amico! Sono tutto tuo. Fottimi caldo!

Ho pompato caldamente dentro e fuori la sua fica mentre lei si dimenava di piacere. Ho iniziato a sculacciarla nel culo, lei mi ha chiesto di colpirmi più forte, dicendomi di spingere più forte, ha iniziato ad ansimare e poi è arrivata la sua prima sborra. Gemeva molto e si dimenava dappertutto, è stato allora che ho aumentato la velocità in modo che potesse goderselo.

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Senza lasciarsi andare, mi ha chiesto di restare sveglio. Ho visto che volevo di più e l’erezione ha preso il sopravvento. Ho iniziato a renderla ricca, lei gemeva molto e allargava le gambe per sentirmi più profondamente. Ho continuato a correre avanti e indietro e lei è tornata ancora una volta come se non fosse mai venuta prima.

Le ho detto di stare a quattro zampe sul letto e mi sono alzato, l’ho messa in una buona posizione e le ho dato una pacca sul sedere, lei gemeva forte e questo mi ha fatto arrapare moltissimo. Ho tirato fuori il cazzo dalla figa e ho iniziato a strofinarlo sul suo buco del culo stretto e ho visto che il buco del culo era ancora vergine, ho provato a spingere un po’ la testa nel suo buco del culo ma lei ha detto che non voleva perché era Paura.

– Fanculo così, è sporco! Hai preparato delle caramelle fantastiche e hai dato la bottiglia d’acqua a quel barbone. Niente di più giusto che affidarmi a questo stronzo. “Ho detto comportandomi indignato, per vedere se riuscivo a convincerla.

– Non parlarmi nemmeno di quel figlio di puttana, mi ha usato e poi mi ha buttato fuori. Ha anche provato più volte a mangiarmi il culo, ma non gliel’ho mai permesso. “Quello ?” Me lo disse, gemendo ancora per le mie spinte.

– La migliore vendetta sarebbe se mi scopassi. ci hai mai pensato? “Ho giocato l’ultima carta, cercando di sfruttare il suo ego e il suo orgoglio ferito. Sembrava pensierosa.

– Va bene! Proviamoci, ma se ti chiedo di fermarti, smetti. Ho paura che farà molto male. “Ero quasi delirante di felicità quando l’ho sentito.

Le ho schiaffeggiato di nuovo la figa, l’ho spinta dentro molto forte e volevo venire e lei ha detto che sarebbe venuto una terza volta.

Mi sono fermato un attimo per farle prendere lo sperma e ho cominciato a leccarle il culo stretto. L’ho lasciato ben lubrificato e mi sono strofinato contro la testa del mio cazzo, cercando un modo per entrare senza fargli male. Volevo approfittare di questo culetto, era una questione d’onore per me ritirare questo bacio anale.

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Lei gemette molto, si dimenò, chiedendomi di rilassarmi, ma senza chiedermi di fermarmi e poco a poco sentii il mio cazzo entrare in quel culetto, farsi strada e allargare quelle piccole pieghe. Quando ho sentito i miei peli pubici toccare quel culetto paffuto, sapevo che stavo facendo del mio meglio. Gli ho dato un po’ di tempo per abituarsi, poi ho cominciato a entrare e uscire da quel culetto. La sentivo irrequieta, si dimenava un po’ più forte.

– Affrontalo! Rompimi il culo “Era musica per le mie orecchie. Le tenni la vita sottile e la spinsi sulle natiche, spingendo dentro e fuori, spingendo forte. Il mio cazzo pulsava, desiderando rilasciare il latte in quel piccolo buco stretto.

Ha urlato e imprecato, sentendo il mio cazzo affondare profondamente nel suo culo. Sentirla urlare con tanto piacere mi preparò allo sperma e le esplosi nel culo, sentendola tremare tutta, come se fosse stata fulminata, venendo intensamente con me.

Ci siamo sdraiati sul letto, ci siamo ripresi e ci siamo scambiati tanto amore. Una volta guarito, ne ho messo ancora un po’ nella figa, in una scopata tranquilla, tra mamma e papà, ma volevo venirle sul seno, ascoltando i suoi gemiti di piacere.

Dopo un bagno rilassante, mentre la conducevo alla porta, vidi, dall’altra parte della strada, il fratello minore del piccolo bandito che l’aveva massacrata, uno strano ragazzo nuovo che ci fissava, con un aspetto così strano. insomma, molto raro.

Ma questo è un argomento per un’altra storia.

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*Pubblicato da T.Cavalcanti su climaxcontoseroticos.com il 23/09/01.

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