Storia erotica di cornuti – La ragazza voleva fare la modella e ha finito per diventare una puttana 6

di | 1 de Settembre, 2024

Il mio ragazzo mi ha incoraggiato a entrare in un’agenzia di modelle. Penso che amasse il fatto di avere una ragazza così bella che lavorava in questo campo. Ciò che non sa è la metà di ciò che accade durante gli eventi, con un gruppo di pervertiti che si approfittano della sua ragazza. Non sono io che mi lamento ahahah

Colgo l’occasione per godermi la follia e venire qui per scriverti. Questa è la sesta storia di questa serie. Per chi fosse curioso di leggerne altri, basta cliccare sul mio profilo. E cerco sempre di salvare foto e video da pubblicare per i miei lettori e contribuire ad alimentare l’immaginazione di chi legge le storie.

Ciao, mi chiamo coniglietto. Aspirante modella, scrittrice di racconti e fidanzata istruita lol. Piccola, bionda, 23 anni, sorride come una dolce ragazza, sembra un cane che vuole il cazzo. Viso di gran gusto, cosce grosse e un culo da 98 che attira sempre gli sguardi dei pervertiti.

Proverò a raccontarvi un’esperienza avvenuta durante una fiera erotica. E se sei curioso, puoi leggere le storie precedenti su altre cose che ho fatto da quando ho iniziato a fare la modella.

Era uno spettacolo erotico in cui lavoravo presso lo stand di un marchio. Giocattoli erotici, gel lubrificanti, vibratori, marche di sexy shop. Si è trattato di un grande convegno di prodotti per adulti, aperto al pubblico con lo scopo di promuovere i brand. Io e qualche altra ragazza lavoravamo come esche in questi stand, per attirare l’attenzione e la curiosità del pubblico.

Una gonna scozzese in stile scolaretta. Corto, non arriva nemmeno a metà delle cosce. Con tutte le gambe scoperte, una camicetta bianca e una cravatta. Due piccoli bigodini tra i capelli, uno su ciascun lato e un paio di tacchi alti per farla sembrare felice. Mi sentivo una vera troia vestita così.

Le mie cosce erano tutte esposte, la mia gonna era ampia e leggera, e ogni movimento che facevo la sollevava un po’, mostrando le mie mutandine. Le piccole ciocche dei suoi capelli le danno l’aspetto di una ninfa di un film porno. Gli sguardi dei pervertiti alle mie gambe e al mio sedere hanno davvero fatto emergere il mio lato esibizionista.

Mi sentivo come la puttana del ragazzo. E questo mi ha emozionato moltissimo…

Ho creato un Instagram per i lettori @bunnycontos e pubblicherò alcune foto e video vestita da scolaretta nel mio lavoro di modella. Il mio ragazzo sapeva che ero ad un evento, ma non ho avuto il coraggio di dirgli che si trattava di una fiera erotica e tanto meno di fargli sapere che ero vestita così…

Davanti ad uno stand, mi sono messa in posa, mi sono impennata e ho fatto il mio sorriso da troia fingendo che andasse tutto bene con gli occhi pervertiti sulla studentessa troia. Una canzone che suonava mi è servita come base per ballare e twerkare davanti alla mia postazione.

La fidanzata colta, con una microgonna e le cosce scoperte, scuote il culo MENTRE TIENE UN CAZZO DI GOMMA IN MANO. Un fallo di più di 20 cm, grosso e gigantesco nella mano della piccola principessa di mio padre. Sorridere al pubblico, sollevare il sedere, scuoterlo e allargare il cazzo su tutto il corpo.

I pervertiti vanno in giro con il telefono in mano, filmano e scattano foto. Ho tenuto il vibratore davanti alla mia faccia e ho baciato la testa del cazzo, posando per le foto dei pervertiti. La mia fedele ragazza era entrata in agenzia per lavorare come modella e ora eccomi qui a baciare un cazzo davanti a tutti.

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Ad ogni twerk, la mia gonna si alzava un po’, mostrando le mie mutandine bianche completamente sepolte nel culo. 23 anni, magnaccia quasi nudo che bacia un cazzo davanti a pervertiti. Era il mio lavoro di modella che il cornuto non poteva sapere…

L’evento è continuato, finché il mio agente non mi ha trovato allo stand e mi ha portato nel backstage per “parlarmi”.

Camminavo avanti, muovendomi, e questo bastardo era dietro di me, tenendomi per la vita e accarezzandomi le gambe. Quando sono arrivato in uno spogliatoio mi ha detto che uno dei proprietari del marchio era dentro “voleva incontrarmi”. Quel contatto sarebbe stato importante per lavori futuri, inoltre quel giorno mi avrebbe pagato un extra.

Fondamentalmente, il mio agente mi stava vendendo come una puttana e mi chiedeva se ero disposto a farlo. Avevo poco più di un minuto per pensare e prendere questa decisione. Se attraversassi quella porta, ancora una volta farei questi biglietti rosa per l’agenzia. E nel profondo amavo quell’adrenalina e quel feticcio di sentirmi una vera puttana.

Non era una questione di soldi, era una questione di desiderio e feticcio…

Una pacca sul sedere del mio agente e uno sguardo incoraggiante. Finché non l’ho trovato e ho varcato quella porta. Un uomo dai capelli grigi, sulla cinquantina, mi aspettava seduto su un divano. Sorrise quando mi vide entrare e venne a salutarmi. Mi sentivo come una pizza consegnata, sul punto di essere divorata da questo bastardo…

In fondo mi piace sentirmi una puttana…

Stando faccia a faccia, mi abbracciò frontalmente, con le mani sulla mia vita, una su ciascun lato. Sorridendo, lodandomi e iniziando a passarmi le mani sulle gambe. Dicendomi che ero molto carina, che poteva aiutarmi con altri lavoretti che avrebbe organizzato, facendomi tutte quelle stupide promesse, nello stesso tempo che mi sentiva e mi accarezzava le cosce.

Sembrava un predatore che voleva mangiare la bionda calda, mi girò intorno, parlandomi all’orecchio e camminando verso la mia schiena. Dietro di me, mi abbracciò con le mani attorno al mio piccolo ventre, il suo corpo premuto contro il mio e il duro rigonfiamento dei suoi pantaloni che mi sfregava contro il sedere.

– Sai che posso aiutarti in molti lavori, vero? Mi prendo cura dei miei incarichi…

Ho sorriso d’accordo. Senza dire nulla dell’abbraccio o del suo cazzo che mi rotolava nel culo… Le sue dita mi stringevano forte le gambe, le sue mani tastavano l’interno delle mie cosce e l’interno della mia gonna. Con lui dietro di me, premuto contro la mia schiena, le sue mani protese in avanti, dentro la mia gonna.

La sua coda mi spinge e mi tocca da dietro. La sua mano era dentro la mia gonna, mi toccava la figa attraverso le mutandine. Il mio ragazzo cornuto pensava che fossi fedele e saggio nel lavoro serio e che fossi un vecchio arrapato che abbracciava la sua ragazza.

– Vuoi essere il mio protetto?

– Desiderio…

– Sarai gentile con me? Ti prometto che ne vale la pena… E IL TUO RAGAZZO NON SAPRA’ NULLA…

Maledizione, il mio dannato agente deve avergli detto che avevo un ragazzo. Ciò rese il ragazzo ancora più entusiasta di mangiarmi. La ragazza di famiglia, la modella sexy, la fidanzata fidanzata. C’erano così tanti feticci che potevo capire perché il suo cazzo si strofinava così forte contro il mio culo.

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La sua gonna scozzese da scolaretta era alzata. Il mio perizoma COMPLETAMENTE SEPOLTO NEL CULO. Il mio sedere sporge, il ragazzo mi abbraccia. La mia figa, tutta sbavata nelle mie mutandine, viene levigata dalle mani eccitate del mio mangiatore. Non c’era altro modo, il cornuto sarebbe stato cornuto di nuovo…

Annuii, promettendo di essere gentile, mentre muovevo il sedere contro il grosso rigonfiamento nei suoi pantaloni. Tutta troia, tutta scolaretta, con due palle tra i capelli e il culo che trema sul cazzo del ragazzo. Pubblicherò le foto della studentessa sull’Instagram dei miei lettori, le adoreranno ahahah

Da solo nello spogliatoio, il vecchio era seduto in poltrona e mi guardava con uno sguardo super perverso. Eccomi lì, con la mia gonna scozzese da scuola e lui seduto di fronte a me. Slacciandogli i pantaloni e tirando fuori il cazzo. Poi, senza il minimo imbarazzo o imbarazzo, ha tenuto il suo cazzo penzolare davanti a me.

– Vuoi essere il mio protetto? Quindi dovrai venire a prenderlo…

Ammetto che quell’atteggiamento sessista e sordido mi ha fatto arrapare ancora di più. Per me era solo una festa, era realizzare la fantasia di sentirmi una puttana. Sii una puttana. SONO UNA PUTTANA!

La corona seduta sulla sedia, come un re seduto sul trono, con me in ginocchio tra le sue gambe, che le faccio un regalo basilare come se fosse una studentessa cattiva che chiede aiuto con i suoi voti. Con piccole leccate sui capelli, una per lato, la mano di una piccola principessa che gli tiene il cazzo. E sembri una puttana sottomessa, che disprezza il pervertito.

Ho succhiato, guardandolo negli occhi, fermandomi a volte, guardandolo incuriosito con il suo cazzo in bocca, solo per stuzzicarlo e divertirmi. I piccoli ciucci tremano ogni volta che muovo la testa avanti e indietro. La gonna scozzese era in disordine e il mio sedere era esposto, rivelando il vecchio nel riflesso di uno specchio dietro di me.

Sentendomi come una porno star in un film del liceo, ho allattato come una puttana. Pensando alla situazione in cui mi trovavo e al cuckolding del mio ragazzo. La cosa mi ha emozionato moltissimo…

– Vai avanti, puttanella… La mamma mi guarda… Il tuo ragazzo sa che succhi i cazzi degli altri? maschi?

– Uhm mmmm

– No, è vero, stronza…? Un pompino bollente… Quella faccia da ninfa, ma è una succhiacazzi…

– Uhuuuuummmmm

Mise la sua mano pesante sulla mia testa e mi guidò da una parte all’altra, su e giù, succhiando e ingoiando il cazzo. Tutte in ginocchio, vestite da scolarette, con piccole trecce tra i capelli. Tenendomi stretto per i capelli, gettandomi la testa all’indietro e togliendomi il suo cazzo dalla piccola bocca.

La piccola melma mi si è attaccata alle labbra e alla testa del gallo. Lui arrossì mentre strofinava e strofinava il suo cazzo sulla mia faccia. Tutto era così perverso che era pazzo di desiderio. Volevo davvero sentirmi una puttana. Succhiare il cazzo in cambio di lavoro. Il mio fidanzato cornuto non l’avrebbe mai immaginato quando ho iniziato a fare la modella…

– Questa faccia da ninfetta mi fa impazzire…

Ho semplicemente sorriso, ho preso un colpo in faccia e ho alzato lo sguardo. Con i suoi capezzoli che oscillano e il suo viso birichino che adora questa cagna.

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– Bella stronza! Sali su questo divano, ti mangio!

Sdraiato sul divano, a faccia in su, il ragazzo arrapato sta di fronte a me. Con lui che mi tiene i talloni e mi solleva le gambe in aria, baciandomi i piedi e succhiandomi il pollice. Mi ha aperto lentamente le gambe, lasciandomi scoperta, poiché questa gonnellino non nascondeva quasi nulla.

Facendo scivolare le sue mani sulle mie gambe, infilando entrambe le mani dentro la gonna e tenendomi i lati delle mutandine, tirando giù il perizoma che mi avvolgeva le cosce, lasciandomi nuda davanti a lui. La morbida figa della mia ninfa, nuda e aperta davanti al vecchio eccitato.

Tenendomi per la vita, mi tirò con forza, portandomi sul bordo del divano, inginocchiandosi davanti a me e infilando la faccia nella mia gonna. Ora sembrava un gattino che beveva il latte da un piattino: c’era lingua ovunque!

Il gioco è passato alla fase successiva e non c’è voluto molto prima che questo pervertito mi salisse sopra, sistemandosi tra le mie gambe, senza togliermi la gonna scozzese da scolaretta.

La corona tra le mie gambe. La testa del suo cazzo nella mia figa. Il cornuto se ne va senza sapere nulla. Una cagna sgombro con un sorriso malizioso che ama tutta questa spazzatura. Il gallo esce ed entra a metà. Le sue mani mi tenevano per le cosce. I miei piccoli capezzoli tremavano ad ogni colpo che davo.

Volevo solo lavorare come modella in alcuni eventi. Ma era molto più piacevole fare la stronza con questi pervertiti…

Le piccole gambe sollevate, avvolte intorno alla sua vita, i suoi fianchi si muovono su e giù, spingendo il suo cazzo nella mia figa. Fu un movimento sessuale sincronizzato, che fece tremare il divano e i miei primi gemiti presero slancio nello spogliatoio. Tutti subdoli, tutti pervertiti…

– Ainnn ainnnnn cattivo…

– Ti piace, stronza?

– Ainnn, proprio mi piace…

– Allora chiedi! Chiedi il cazzo, cagna!

– Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaannnn…

– Bella stronza! Di’ che è una puttana, dillo!

– Muuuuuuuuuuuuuuuuunnnnnnn… Sono un PIRAAAAAAAAAAAAAAAAAANHAAAAAAAAAAANNNNNNNNNN

– Vagabondo! Cagna!!!

L’ha indossato, l’ha indossato e l’ha indossato… Guardandomi negli occhi, sembrando un pervertito. Ammirando la ninfa dello sgombro con le gambe divaricate davanti a sé. Con una gonna rossa da scolaretta e ciucci da ninfetta tra i capelli. Tutti furtivi, gemono sul cazzo. Che sapeva che avevo un fidanzato. C’erano molti lamenti in quello spogliatoio…

Mi ha colpito per circa 10 minuti, finché non mi è caduto addosso. Ero arrivato prima, agitando le dita dei piedi e stringendogli la vita con le mie cosce. Non puoi paragonare un sesso così intenso al sesso di routine con il mio ragazzo. Vengo molto di più sentendomi una troia!

Il vecchio mi guardò con una faccia perversa, ricordando la ninfa culona che aveva appena scopato. Ma voleva sempre di più. Solo il mio culo grosso ahahah. Ma quello era per un altro evento a cui ho lavorato con lui. E lo racconterò nella prossima storia.

Se vuoi i miei nudi, foto e video con e SENZA gonna da scolaretta, basta inviare un messaggio ai miei contatti. Sto bene, lo prometto lol.

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*Pubblicato da bunnyblond sul sito climaxcontoseroticos.com il 24/01/24.

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