Storia erotica del cornuto – Il culo dell’ubriaca Cunhadinha non ha proprietario 2

di | 17 de Settembre, 2024

Dopo la festa dell’ultima storia, mi è tornato in mente il desiderio di andare a letto con mio cognato. Mi guardò con uno sguardo sempre più perverso, sapevamo che non potevamo, ma il fuoco tra le mie gambe mi diceva di avvicinarmi a lui per vedere cosa stava succedendo.

Il mio ragazzo era ancora via, il che non faceva altro che aumentare la sensazione di provare a godermela prima che il cornuto tornasse. Finché un giorno ero a casa e suonò il campanello…

Ciao, mi chiamo coniglietto. Bunny, narratore e dedito alle prese in giro. Il sorriso di una fidanzata colta, il volto di una ragazza di famiglia e lo sguardo di un cane in cerca di cazzo. Piccola, bionda, 23 anni e pronta a sedersi di nuovo sul cazzo di mio cognato arrapato ahahah.

Ho creato un Instagram per i lettori @bunnycontos e lì pubblico sempre foto e video delle storie. Ho pubblicato la storia precedente e ho anche un video della storia di oggi. In perizoma per provocare il pervertito, ma ci arriveremo comunque ahahah

Era sola a casa, vestita con un completo più comodo, pantaloncini stile babydoll e un top viola. I pantaloncini, con le mie cosce spesse esposte. La parte superiore mostra il mio intero stomaco. Mi stavo preparando per andare in palestra per allenarmi. Ma quando ho suonato il campanello, sapevo che mi sarei allenato diversamente questo pomeriggio ahahah.

Mio cognato è venuto da me e mi ha detto che il mio ragazzo gli aveva chiesto di giocare a qualcosa sul portatile di suo fratello. Invia un documento importante o qualcosa del genere. Non gli ho nemmeno prestato attenzione, ho solo notato il modo in cui mi guardava.

Le curve del mio sedere nei pantaloncini attillati. La faccia perversa di mio cognato che mi guarda camminare per casa. Il computer era sul tavolo del soggiorno. L’ho lasciato lì per affrontare questioni di lavoro e sono andato nella mia stanza a cambiarmi per la palestra. Gli ho chiesto se poteva portarmi con me quando avessi finito di lavorare al computer.

Ma poi… Il diavoletto nel mio orecchio e il fuoco nella mia figa si sono accesi e mi hanno detto di provocare il pervertito che era nel mio salotto…

Nella mia stanza, davanti allo specchio… mi sono tolta i pantaloncini, lasciandomi solo con le mutandine e la maglietta. Avevo in mano un paio di leggings e non sapevo se iniziare a fare esercizio o uscire dalla stanza così, quasi nuda. La voglia di mettermi in mostra e di provocarmi era più grande… andai furtiva e ribelle in cucina, a bere acqua vestita solo delle mutandine…

Mio cognato seduto al tavolo del soggiorno, lavorava al computer. La cognata troia che indossa il perizoma sepolto e il culo fuori. Il mio bel viso, il mio sorriso provocante da troia, il mio culo che si muove da una parte all’altra. Le mie mutandine mi hanno riempito completamente il culo…

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Mi sono fermato al frigorifero per prendere un sorso d’acqua. Volto le spalle a mio cognato. Certamente i suoi occhi erano fissi sul grosso culo rotondo della sua cognata porca.

Sono rimasto lì per circa 5 secondi, sulla schiena, lasciandomi finire sul culo. Ho bevuto un sorso d’acqua, mi sono asciugato la bocca con il dorso della mano, ho chiuso il frigorifero e sono tornato nella mia stanza. Emozionante, sporco, provocatorio. La mia coda si muove da sinistra a destra, da destra a sinistra.

Giro intorno al tavolo del soggiorno e mi fermo davanti alla porta della mia stanza. Di fronte al soggiorno, con mio cognato che mi guarda negli occhi.

Una piccola magnaccia bionda in mutandine davanti alla porta della camera da letto. Il mio top viola, la mia pancia scoperta, le mie mutandine bianche, che mi coprono a malapena la figa. I lati delle mutandine nere, tutti rialzati. Lasciando il perizoma a forma di “V”, ho sollevato il culo ancora più in alto e mi sono infilato nella figa.

Ho preso il telefono e ho iniziato a filmarmi davanti allo specchio. In piedi con una mano sulla porta e l’altra che regge il cellulare. Alzarmi, mettermi in posa e guardare mio cognato negli occhi. Con mutandine bianche con lati neri. Con il mio top viola e il sedere in fuori.

Sollevai una gamba e la piegai. Fletti le cosce e solleva il ginocchio. Le mie cosce sembravano raddoppiate di volume piegate in quel modo. Tutte le mie mutandine, ma TUTTO SEPOLTO NEL CULO. Ho avuto il culo fuori, mi sono girato su un fianco e ho voltato le spalle a mio cognato.

La vista di lui che guarda la sua piccola sorellastra troia con le sue cosce grosse e il suo grosso culo, solo in mutandine, girarsi e allungare il culo per lui. 98 fianchi, con un micro perizoma completamente incastrato in mezzo al mio culo carnoso e attraente. Con una risata da puttana e il culo aperto davanti a lui.

Ho questo video, mi riprendo in mutande davanti alla porta della camera da letto. Per i lettori curiosi di immaginare di meglio. L’ho pubblicato sul mio Instagram @bunnycontos.

Mio cognato mi guarda, la cagna bionda sorridente. Le mie mutandine indecenti, INDECENT, piccole e dentro. Il mio sedere pendeva dalla sua faccia. Tutti pieni di fuoco, tutti emozionati, tutti dispettosi e provocatori. L’ho chiamato con le mie piccole dita. Sulla porta della camera da letto, con il mio fidanzato cornuto in viaggio…

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-Lui viene…

Immaginate questa scena, la piccola sorellastra bionda con solo le mutandine addosso e il culo fuori. Chiamare con le dita… Ecco perché carico i video così potete immaginare meglio ahahah.

“Lui viene…”

È venuto!!!

In piedi, aggrappato alla porta della camera da letto. Le sue braccia intorno alla mia vita, le sue mani che mi stringono il sedere, la sua bocca che mi morde e bacia il collo. Il rigonfiamento del suo cazzo che sfrega contro le mie cosce. Stringendomi ovunque e spingendomi attraverso la stanza verso il letto.

Ributtandomi sul letto. I miei capelli ovunque. Le mie gambe si aprono. I miei piedini pendono dal letto. Il cornuto è in viaggio e mio cognato è in piedi davanti al letto e si abbassa i pantaloni. Lui mi guarda con una faccia perversa e tira fuori il cazzo.

Il mio sorriso pervertito dimostrava quanto mi piacesse…

In piedi di fronte a me, tenendomi per la vita, una mano su ciascun lato. Ha afferrato i lati delle mie mutandine e ha iniziato a tirare. Si rotola e si srotola lungo le mie cosce. Alzo le gambe, i miei piedini sulle sue spalle. Mi tolgo le mutandine bianche e mi lascio nudo sul letto.

Con top viola e gambe aperte. Con la mia figa spalancata davanti a lui. IL FIGLIO DEL PUCHE HA SPINTO LA SUA FACCIA TRA LE MIE GAMBE!!!

Si china e appoggia la testa sulle mie cosce. Mordermi, baciarmi, leccarmi le gambe, l’interno delle cosce e raggiungere la mia figa sbavando di desiderio. Gli tenevo i capelli con le mie manine e gli tenevo la testa con le gambe.

Sdraiato sulla schiena con i capelli sciolti e alzando gli occhi al cielo mentre succhiava il mio fratellastro pervertito sulla figa della mia ragazza ben educata.

Mi ha leccato volentieri, avidamente, avidamente. Suo fratello in viaggio e la sua sorellina troia con le gambe divaricate nel letto di casa. Mi avrebbe scopato nel letto del cornuto, e questo mi eccitava ancora di più all’idea di fare qualcosa di così perverso e proibito.

Con mio cognato che mi si arrampica sopra, a cavalcioni del letto, a cavalcioni di me. Si inserisce tra le mie gambe e posiziona la testa del suo cazzo all’ingresso della mia stretta figa da ninfetta. Ho alzato gli occhi al cielo con lussuria e ho sentito un fulmine attraversarmi il corpo solo sentendo il suo cazzo toccarmi la figa.

Ho aperto le gambe e ho lasciato entrare l’asta…

Un cazzo grosso, sodo e arrapato. Fottimi ovunque. Gambe divaricate sul letto del cornuto. Intrappolando mio cognato, stringendolo con le mie cosce. Lo afferro e gli graffio la schiena con le unghie. Sentendo il grosso cazzo, commento me stesso. Gemevo segretamente ad ogni colpo che mi dava…

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– Ainnn ainnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn mi piaceoooooooonnnnnnnn

– Cane! Caldo! Vagabondo!

– Ainnn ainnnnn je’muuunnn…. Sono una puttana….

– Stai scherzando, stronza! Volevi il cazzo?

– Ainnn seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

– Cane! Dai un morso, prendilo! Prendilo! Prendilo!

Gemetti e gli graffiai la schiena con le unghie. La abbraccio forte alla vita con le mie cosce. Avvolgo le mie gambe attorno a mio cognato e prendo il suo cazzo con forza.

Sdraiato lì, scarmigliato, fuori controllo… Prendendo un colpo ad ogni capriccio, mi ha colpito nella figa. Il letto tremò e colpì il muro. I miei piedini dondolarono in aria, colpendo la sua schiena. Le sue mani mi strinsero e mi diedero pacche sul sedere. I miei capelli mi sono caduti sul viso e mi hanno colpito respiro ansimante.

I miei piccoli seni rimbalzano nel mio top viola. I braccialetti sul mio braccio ticchettavano ad ogni colpo che ricevevo. La mia figa stretta si allarga con il suo cazzo rivolto verso di me. Con lui mette alla prova le cose. Dall’alto al basso. Sembra un martello pneumatico. Colpire la calda cognata.

– Ainnnn ainnnn come faiaauuuuuummmmm… Ainnnn mi mangia cosìeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

– Porta qui il tuo cazzo, stronza! Prendilo! Prendilo!

– Ainnn soca soca soca soca soca socaaaaaaaaaannnnnnnnnnnnnnnnnnnnn……..

Gemetti senza fiato. Furtivo e senza fiato. Sborra sul cazzo del fratello del mio ragazzo.

Con le gambe aperte e le tette piccole che rimbalzano sul mio top. Con i capelli che mi cadono in faccia e mio cognato a cavalcioni su di me. Alzai gli occhi al cielo e lo strinsi con le cosce. Schizzi, gemiti, urla sornione. Ho lottato sul letto, sopportando un grosso cazzo nella mia figa da ninfetta.

Non avrei più bisogno di allenarmi in palestra. Mi ero già esercitato troppo questo pomeriggio ahahah

Cadiamo sul letto, rannicchiati e senza fiato. Guardare il soffitto girare e sentire la mia gamba formicolare per il sangue caldo. Un abbraccio e nessuna conseguenza. Guardandosi l’un l’altro, senza dire nulla. Mi sto solo godendo il momento. Sapevo che non sarebbe stata l’ultima volta. Ero davvero dipendente da questa merda….

Spero che ti sia piaciuto tanto quanto me. E se vuoi i miei nudi e i video delle mie storie manda un messaggio ai miei contatti. Mi prendo molta cura dei miei lettori ahahah.

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*Pubblicato da bunnyblond sul sito climaxcontoseroticos.com il 17/09/24.

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