Storia di incesto erotico – Storie piccanti [volume 2]: L’amore di mia figlia: tutto tuo!

di | 5 de Novembre, 2023

Papà era ancora giovane. A 45 anni. Capelli grigi, corporatura ben definita, 1,80, barba sottile. Un bellissimo vecchio! Aveva un po’ i tuoi lineamenti. Ha detto che ero una copia di mia madre. Ammetto che la ricordavo a malapena. Credo che questo abbandono abbia creato in me un blocco. A quasi 1,70 anni, con i miei occhi chiari, i miei capelli ricci e un corpo ben definito, grazie alla mia attività fisica e alla routine escursionistica, ho fatto battere il cuore di alcuni studenti universitari. Ammetto che non mi sono mai piaciuti i giovani e forse questo mi ha reso più tranquillo rispetto ai ragazzi della mia età.

Dopo il nostro primo incontro, per la prima volta, non potevo credere a quello che provavo. Papà era l’uomo della mia vita e, secondo lui, ero la donna che aveva sempre sognato.

Lì, sul tappeto del soggiorno, mi disse:

– Ragazza, che donna sexy sei. E che culo delizioso che hai.

– Anche tu sei sexy, papà. E sono tutto tuo. Tutto. Per sempre!

– Assolutamente tutto?

– Sì, Todinha! Mio padre emozionato! Ti amo.

– OH! Meno male che siamo solo noi due! Anch’io ti amo ogni giorno! Il mio desiderio!

Ci siamo addormentati lì e quando ci siamo svegliati il ​​giorno dopo papà mi ha invitato a fare il bagno insieme.

– Figlia mia, facciamo il bagno insieme? – Ha detto pieno di amore e affetto.

– Andiamo papà. Mi prenderò cura di te! – risposi con lo stesso tono.

Lo seguimmo entrambi, nudi, sotto la doccia. L’acqua calda bagnava i nostri corpi e le nostre bocche non uscivano. La bocca di papà era meravigliosa e mi teneva con amore e potere. Sento il suo membro crescere tra di noi. Una delle mie mani cerca questo grosso e grosso membro virile. Non pensavo che mi sarebbe piaciuto così tanto. Mi sussurra all’orecchio:

– Ti amo figlia mia!

– Ti amo anch’io, papà.

Ci separiamo e lui mi spalma la schiuma su tutto il corpo. Le sue mani corrono sul mio corpo. Sento le tue dita penetrarmi teneramente. Si inginocchia e io metto una gamba sopra la sua spalla. Lui, ai miei piedi, gioca con la lingua nella mia figa. Mi succhia, mi penetra. Esplorami completamente. Le mie mani tra i tuoi capelli. Chiusi gli occhi e sentii molto caldo. Ho il mio primo orgasmo nella bocca di quest’uomo.

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Mio padre. Lui mi fa impazzire. Si ferma, si arrampica sul mio corpo e mi bacia. Con un solo movimento mi volta le spalle. Mi bacia la schiena e si avvicina al mio culo sodo, che dice di amare moltissimo. Baciami il culo e sollevami. Sento la tua lingua che mangia il mio cazzo, che lampeggia nella tua bocca. Mi penetra deliziosamente. Non avevo mai provato questa sensazione. Mio padre era un uomo esperto e le poche esperienze che ho avuto non erano nemmeno paragonabili a quello che stavo attraversando da quando avevo quest’uomo per me.

– Papà, mi ecciti tantissimo. Abbi pietà della tua bambina. – dissi tra gemiti di lussuria, toccandomi e venendo di nuovo.

Si ferma e io mi giro verso di lui e faccio lo stesso. Gli faccio un bagno e quando trovo quel cazzo magico, mi inginocchio e inizio a fargli un pompino magistrale, proprio come meritava mio padre, dopo tutta l’eccitazione che mi ha dato. Gioco con le sue grandi e deliziose palle e gioco con il suo glande. Poi mi dedico alla grande testa di questo cazzo e la lascio bagnata con la mia saliva. Lui, con le mani sulla mia testa, mi mette dolcemente il cazzo in bocca, che dopo qualche minuto annuncia lo sperma. Continuo il pompino finché non sento il primo, il secondo e il terzo getto, stufo del suo sperma caldo e delizioso. Papà è stato delizioso, dall’inizio alla fine. Mi sono innamorato del tuo gusto virile.

Ci siamo abbracciati e baciati. Ti assaggia nella mia bocca. Dimmi che sono la tua puttanella lasciva. Dico che è il mio maschio arrapato. Alla fine ci siamo asciugati e siamo usciti dalla doccia. Sarebbe suo, nel suo letto. Per la prima volta. Anche se l’avevo provato il giorno prima, non era la stessa cosa. Ero ansioso. Quella sarebbe sua moglie. Nel tuo letto.

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Mi sdraio davanti a lui. Lui su. Guardami negli occhi. Con uno sguardo appassionato, esplora il mio corpo, i suoi occhi pieni di lussuria. Baciami dolcemente.

– Figlia mia, sei bellissima! Una donna incredibile. Ti amo. Tu mi ami ?

– Sì, papà. Ti amo. Per sempre!

Sento il suo cazzo invadere amorevolmente la mia figa, che si era già abituata a questo potere, e scivolare dentro di me. Ci muoviamo al ritmo. Mi mette un cuscino sotto il sedere e mi rende più aperta nei suoi confronti. Sento che ogni centimetro di quel cazzo mi mangia. Avevo 9 pollici di cazzo nella mia figa affamata. Mescolare deliziosamente. Papà era un uomo virile e amorevole. Mi sono imbattuto in questo bastone, mi ha fatto impazzire.

– Papà, voglio cavalcare il tuo cazzo. Tu vai. Voglio cavalcare la mia acetosa.

Non risponde. Si sdraia semplicemente e, con l’albero alzato, dà il segnale che era tutto mio. Salgo su questo palo e mi adatto. E maliziosamente mi abbasso lentamente su questo cazzo, finché non mi è completamente dentro. Con gli occhi chiusi perché ero così emozionata, mi appoggio a lui e le mie labbra toccano le sue. La mia lingua incontra la tua. E lui mi risponde e io cavalco deliziosamente sul suo cazzo. Vai su e giù, pieno di desiderio, facendo impazzire mio padre. Entrambe le mani sono sul mio culo vivace e ben fatto.

– Figlia mia, voglio mangiarti intera. Potere?

– Puoi fare qualsiasi cosa, papà. Puoi fare qualunque cosa.

– Puoi darmi questa coda? Sono pazzo di questo culo delizioso.

– OH! Papà. Sono vergine nel culo. Mi mangerai con attenzione, amore mio?

– Sì, figlia mia. Come con tutto l’amore e la cura.

A quattro zampe mi riempie di carezze e baci sul culo e quando sono ben lubrificato mi entra nel culo e sento il suo cazzo strofinare contro il mio culo vergine. Le tue mani sulla mia vita. Ti chiede di toccarmi e rilassarti. Seguo quello che dici e sono pazzo di eccitazione. Lui, molto lentamente, mi accarezza il culo, la schiena, mi penetra questa testa nel culo. Mi sento combattuto. Un delizioso dolore di lussuria mi invade. Ti chiedo di continuare.

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– Papà, è così bello. Aggiungere altro. Affettuosamente.

– Sì, figlia mia. Rimani calmo e rilassato. Papà ne metterà altri.

A poco a poco questo bastone mi scivola nel culo e presto mi ritrovo il cazzo di papà incastrato nel culo. Impazzisce. I nostri corpi sudano e si eccitano. Istintivamente cominciammo ad andare e venire. Cavalco sul tuo pene, eccitato, pazzo.

– Che magnaccia sei, piccolino. Il tuo culo è delizioso. Sono tutto in te. Che stronza. Che culo meraviglioso. Twerka di più per me. Twerk!

– Oh papà, quanto mi mangi delizioso. Che maschio arrapato. Fanculo il culo a tua figlia, vaffanculo. Mangiami il culo caldo. Pazzo. Gustoso. Ti amo ancora!

– Posso impegnarmi di più?

– Potere. Fanculo la tua piccola puttana, puttana! Chiamami la puttana di papà!

– Sì! Ti scoperò ogni giorno, cagnolino mio. Il cane di papà!

– Papà, sto venendo di nuovo! Delizioso! Interessante!

– Ti riempirò il culo di sperma! Là! Sto venendo! Sto venendo! Che donna! Che donna!

Ci divertiamo insieme! Mi ha inondato il culo di sperma. Ci sdraiamo sul letto, felicissimi. Sento il suo cazzo scivolare fuori dal mio culo e sdraiarsi accanto a me. Mi rivolgo a lui e ci scambiamo baci e carezze.

– Ti amo ancora, amore mio.

– Anch’io, papà. Posso trasferirmi nella tua stanza, amico?

– Si Mia moglie! Adesso sì, puoi dire che mi ami, come una donna.

– Ti amo papà. Io sono con te!

– Ti amo figlia mia! Sono io!

Viviamo insieme ancora oggi. Papà ha subito una vasectomia così potevamo amarci senza restrizioni. Siamo i migliori insieme.

*Pubblicato da insegnantenacama sul sito climaxcontoseroticos.com il 23/11/05.

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