Storia di incesto erotico – Finalmente online

di | 6 de Gennaio, 2024

CAPITOLO 4

Corno.

Dopo una mattina e un pomeriggio piovosi, Gildo finalmente si riposa dal lavoro svolto quel giorno, trova una sedia in casa e si dirige verso il marciapiede per osservare il movimento della strada.

Non passa molto tempo e appare il suo amico Aloisio con il suo sgabello e si siede accanto a lui, parlano della forte pioggia di prima, sottolineando che non accadeva nulla di simile da molto tempo.

Pochi minuti dopo, hanno notato che da una casa vicino a loro uscivano due ragazze, che parlavano, una di loro, che dava le spalle, indossava dei pantaloncini corti blu, come quelli della palestra, e una camicetta viola, poi Aloisio spinge Gildo, attirando la sua attenzione sulla giovane, poi dice:

-Bello, non è vero amico mio!!?

Il signor Gildo ha difficoltà a vedere la ragazza, la sua visione da lontano non è stata di grande aiuto, ma si rende presto conto che ciò che ha attirato l’attenzione dell’amico è stato il fatto che la ragazza aveva le natiche all’insù, sorridendo ha detto:

-Sì, è certamente molto bello!!

I due guardano da lontano il sedere della ragazza, poi Aloisio dice:

-Ragazzo, ne volevo solo uno a casa.

-E chi non voleva? Guarda quel suo culo sexy.

-Sì!! Con una donna così era sesso ogni giorno.

Continuarono ad osservare e commentare di più le ragazze, finché quella voltata loro, che era quella che commentavano di più, cominciò a camminare verso di loro. Il signor Aloisio comincia ad innervosirsi e Gildo comincia a impallidire; entrambi restano in silenzio rendendosi conto dell’imminente avvicinamento della ragazza.

Si avvicina a entrambi e dice:

-Sei già lì.

-Sì, mi piace un po’ visto che il tempo è migliorato.

-Ciao Aloisio, come stai?

-Sto bene Iara, grazie per avermelo chiesto.

-Stai davvero bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma.

– Quindi non preoccuparti.

Iara guarda suo padre e gli dice che tornerà a casa poco più tardi perché esce con gli amici. Il signor Gildo scuote la testa positivamente mentre la guarda entrare in casa.

Il signor Aloisio guarda l’amico e cerca di formulare una frase, ma il signor Gildo anticipa ogni manifestazione dell’amico dicendo:

– Non dire niente, cambiamo argomento.

– Tutto bene.

Quello stesso giorno, verso le 2 del mattino, Iara si alzò per andare in bagno e, uscendo dalla sua stanza, raggiungendo il corridoio che conduceva al soggiorno, notò una certa luminosità nell’ambiente, che sarebbe indicativa della televisione. . . Sicuro.

Quando raggiunse la fine del corridoio vide che la televisione era accesa con il volume molto basso e mostrava una scena di sesso, e che suo padre si stava masturbando sul divano. Stupita da ciò che vede, indietreggia rapidamente per paura di essere vista.

Rimase dietro il muro per qualche secondo, finché non si appoggiò nuovamente al corpo, cercando di vedere cosa stava succedendo nella stanza. Con metà della sua faccia che sporge dal muro, dallo stesso punto in cui aveva intrappolato la sua amica con suo padre, inizia a guardare Gildo muovere lentamente il suo cazzo su e giù.

Iara finiva per distrarsi guardando questa scena, Gildo continuava a masturbarsi con calma senza rendersi conto che qualcuno lo stava spiando. Ad un certo punto, Iara comincia a chiedersi perché sia ​​ancora qui e nel mezzo dei suoi pensieri, sente Gildo gemere, indicando che ha raggiunto il limite del piacere, espellendo il suo sperma e gocciolandone un po’ nella sua mano e nell’altra. . sul pavimento della stanza.

Iara non poteva andarsene, rimase lì, a guardare attentamente mentre Gildo si sdraiava sul divano, rilassandosi dopo aver sborrato come un matto.

Tornato nella stanza, dove decise di aspettare qualche minuto prima di poter andare in bagno, si sedette sul letto, come se non credesse a quello che vedeva, e disse tra sé:

-Wow, cos’era quello?

-Ah, e adesso? Chissà se posso andare adesso… Se vado e lui continua così, sarà davvero imbarazzante.

Dopo un po’, non potendo più aspettare, lascia lentamente la stanza, avvicinandosi con cautela, cercando di evitare di vedere qualcosa che non avrebbe dovuto rivedere. Quando finalmente raggiunse la fine del corridoio, notò che la televisione stava già trasmettendo qualcos’altro e che Gildo era già vestito, così decise di fare un po’ di rumore per mostrare la sua presenza.

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-Ancora sveglio?

-Eh, figlia mia? Sì, ma me ne vado.

-È vero.

-E tu?

-Sto solo andando in bagno.

Iara va in bagno, ritorna e trova Gildo in piedi, pronto per andare in camera da letto, lo guarda con uno sguardo strano, lui se ne accorge e chiede:

– Quello che è successo? Stai bene?

-Niente, non è niente. Stavo solo pensando ad una cosa, ma non è niente. Buona notte

-Buona notte!

Il signor Gildo si ritira nella sua stanza, mentre Iara va nella sua, cerca di riaddormentarsi, ma quello che ha visto nella stanza non glielo permette.

I giorni passarono e alcuni di quei giorni Iara assistette nuovamente alla stessa scena e, a poco a poco, si rese conto che assistere a quella scena la stava in qualche modo influenzando.

Cominciò a sentirsi ansiosa perché sperava di sorprenderlo a masturbarsi, poiché passavano diversi giorni senza che ciò accadesse si sentì frustrata e in una certa misura irritata.

Una notte, quando non succedeva nulla, rimase a letto pensando al suo comportamento.

– Cosa mi sta succedendo ?

– Quando lo vedo in questa situazione, il mio cuore batte forte, il mio corpo si surriscalda, l’adrenalina sale, potrebbe essere la paura di essere sorpreso a guardarlo? No, non penso che sia tutto.

– So solo che non dovrei comportarmi così e tanto meno arrabbiarmi per non vederlo fare quelle cose. Oh merda!!!

Ciò che Iara non voleva ammettere era che si sentiva eccitata nel vedere Gildo masturbarsi, e quando il suo corpo non provava quella sensazione, risvegliava in lei quell’irritazione che tanto la incuriosiva.

Dopo alcune settimane in cui non aveva scoperto il signor Gildo mentre si masturbava, Iara sembrava aver superato queste strane situazioni che aveva vissuto, tuttavia, un fine settimana sarebbe stata di nuovo perseguitata da questa scena.

Era una calda mattinata da sabato a domenica, Iara si alzò con il suo vestito rosa ricamato da bambola e si diresse in cucina a prendere un po’ d’acqua. Gildo era a torso nudo, vestito semplicemente con larghi pantaloncini da calcio, guardava la televisione e beveva birra.

Quando raggiunse la fine del corridoio che conduceva alla stanza, Iara si fermò e osservò il signor Gildo che guardava un vecchio film con scene di sesso, facendo due passi indietro e sussurrando sottovoce:

– Oh no, non ancora… Perché non lo fai in camera tua?

Rimase ferma per altri 5 secondi, finché non decise che era meglio tornare nella sua stanza. Arrivando lì, fu sollevata di essersi presentata qualche tempo prima che lui iniziasse a masturbarsi.

Iara giaceva lì, incapace di dormire, anche perché non si era dissetata, a poco a poco cominciò a pensare a quello che stava succedendo nella stanza.

Stava cercando sul cellulare una distrazione per distrarsi da quello che stava succedendo in quella stanza, ma qualcosa dentro di lui gli faceva venire voglia di portarlo a vedere Gildo. Già preoccupata, si alza dal letto e dice:

– Maledizione, perché ho tanta voglia di tornare indietro? CHE BORSA!!

Nel soggiorno, il signor Gildo soddisfaceva il suo bisogno di donne masturbandosi, ma il suo desiderio ora aveva un obiettivo, una donna specifica. Erano anni che gli causava un sacco di mal di testa, quante volte si erano insultati o non si erano parlati.

Qualcosa però cambiò e, nel mezzo di quel cambiamento, si ritrovò circondato da un desiderio per quella donna, un desiderio così forte che la sognò addirittura, forse perché nel sogno era l’unico posto dove poteva fare COSÌ. . ciò che il suo corpo richiedeva.

Iara camminava avanti e indietro per la sua stanza mangiandosi le unghie, con questo desiderio incontrollabile tornò di corsa in soggiorno.

Quando raggiunge la fine del corridoio, si sporge e guarda Gildo masturbarsi, sussurrando sottovoce:

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– Wow, che delizioso, guarda quel cazzo… Sembra così grosso.

Aveva appena cominciato a vedere il signor Gildo masturbarsi e il suo corpo cominciava a scaldarsi, un calore che veniva dal basso la fece rabbrividire, non riuscì più a contenersi e continuò a sussurrare:

– Oh, non ne posso più, che emozione!!

Senza rendersene conto, inizia a toccarsi i vestiti, poi abbassa un paio di pantaloncini blu scuro insieme alle tue mutandine a vita alta. Con il dito indice, inizia a toccare il clitoride da un lato all’altro.

Appena lo toccò se ne rese conto Era bagnata e, rendendosi conto di quanto fosse arrapata, anche se voleva arrivare fino in fondo, si chiese:

-Ehi, cosa sto facendo? Non dovrebbe, ma è così bello.

Ma non riuscì a resistere al suo desiderio, in quel momento Iara era in trance, era come se qualcuno si fosse impossessato del suo corpo, per la prima volta non pensò ad altro, il suo desiderio era solo continuare a fare quello che stava facendo, Gildo nella stanza. Non sospettava nemmeno che lì, accanto a lui, sua figlia si stava masturbando mentre lo guardava liberarsi.

Iara continuò ad appoggiarsi al muro mentre si masturbava con una mano e si teneva un seno con l’altra.

Presa dal piacere, Iara mormorò:

– Oh che emozione!! Non fermarti, segati, segati quel cazzo!!

– Quello!! Non fermarti, bella sega, vai avanti!!

– Oh cavolo, sto per venire!!!

Il suo battito cardiaco diventava sempre più veloce, il suo respiro diventava sempre più difficile, appena Gildo arrivò Iara sentì arrivare il piacere, poi si coprì la bocca con la mano nel disperato tentativo di contenere il gemito, ma non ci riuscì. T. non l’ha fatto. Comprendendolo completamente, lasciò uscire un sussulto che bastò ad attirare l’attenzione.

Il signor Gildo, ancora insensibile per l’orgasmo, si voltò, ma non trovò nessuno, Iara era già nella sua stanza, più senza fiato che mai.

-Era vicino, se mi trovassi lì cosa direi?

L’orgasmo che Iara aveva provato quella mattina era stato travolgente, lasciandole le gambe tremanti e il corpo in fiamme.

– Wow, cos’era quello? È pazzesco, cosa mi è successo!? Questo non può più succedere.

Non se ne erano ancora resi conto, ma per qualche motivo inspiegabile, nel pieno della riconciliazione, tra loro era nata una passione, i loro corpi si desideravano senza saperlo.

Comunque la settimana è iniziata con entrambi impegnati nelle faccende quotidiane, Iara, ormai laureata, stava per cambiare lavoro, nel suo lavoro attuale è rimasta fino alle 5 del pomeriggio, un lavoro simile a quello in cui è rimasto Gildo con il suo laboratorio aperto, A volte, quando non c’era molto lavoro, chiudeva presto.

Una volta a casa entrambi, Iara va in cucina a mangiare qualcosa, Gildo era a tavola a mangiare. Mentre vagava per la cucina alla ricerca di piatti e posate per mangiare, Gildo la guardò nei suoi pantaloncini blu attillati, vestiti che Iara indossava sempre a casa.

Questo asinello che gli camminava davanti lasciava perplesso Gildo, e questo tormento continuava ogni giorno. Una notte, accecato dal desiderio, il suo sguardo attira l’attenzione di Iara, che si chiede se la sua lussuria non gli facesse immaginare delle cose.

Un giorno erano entrambi sul divano del soggiorno, Gildo stava per mettere in guardia uno dei suoi cimeli, poi Iara intervenne dicendo che era ora che lui smettesse di guardare le cose vecchie, poi lo mette in un film. Era la tendenza dello streaming.

Quando il film è iniziato, Iara ha detto al suo dorato:

-Non capisco come qualcuno abbia l’opportunità di vedere diversi nuovi film, ma vuole vedere solo cose vecchie.

-Perché queste vecchie cose che dici siano le migliori, oggi non si fanno più buoni film come prima.

-Va bene, se lo dici tu, non ci credo.

Il film era ancora agli inizi quando Iara suggerì:

-Vuoi mangiare i popcorn?

-Uhm, non lo so, non ho ancora fame.

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-Dai, decidi, divertiti perché è l’unica cosa che so fare correttamente.

-Va bene, lo prendo.

-Okay, metti in pausa il film mentre lo faccio.

Iara si alza, porge il telecomando a Gildo e si avvia verso la cucina sotto il suo sguardo d’aquila. Tornando con la ciotola, Iara si siede questa volta sullo stesso divano dove Gildo stava mangiando insieme i popcorn.

Mentre il film veniva girato, Iara guarda di lato e chiede:

-Cos’era? Sembra che il film non ti piaccia molto.

-Sì, come dire, questo genere di film non sono il mio punto forte, vero?

-OH? E che tipo di film ti piace?

-Ha bisogno di azione e suspense.

-Hmm. Capisco, la prossima volta metterò qualcosa del genere.

Dopo quel giorno, decisero di tenere la sessione di film venerdì sera, quindi questo incontro tra loro divenne una routine.

Un altro venerdì, mentre guardavano un altro film, Iara si avvicinò a Gildo, che notando il suo avvicinamento sorrise, poi disse:

-Vuoi appoggiare la testa sul mio petto?

– se non pensi che sia brutto.

-Non puoi venire.

Adesso con la testa appoggiata sul petto di Gildo continuano a guardare il film, col passare del tempo Gildo inizia ad accarezzare i capelli di Iara facendola addormentare.

Questa scena sarebbe stata impossibile da immaginare qualche mese fa, si vedeva che il cambiamento era visibile, prima si vedevano a malapena, anche se vivevano nella stessa casa, e ora trascorrono più tempo insieme, creando uno sforzo . Concentrati sul rendere tutti felici facendo cose semplici come essere più organizzato, come Gildo, o aiutare in cucina, come Iara.

Piano piano stavano risolvendo alcuni problemi tra loro che causavano litigi, tutto questo era dovuto all’avvicinarsi di Iara, che ora si lasciava abbracciare anche dal suo Gildo.

Nel mezzo di questa sensazione confortante, Iara cominciò a ricordare la notte in cui si era masturbata mentre guardava Gildo venire. Questo ricordo cominciò a riemergere nella sua mente, facendola temere se potesse in qualche modo intralciare questa nuova fase della sua relazione con suo padre.

Poi, senza pensarci, inclina la testa e guarda Gildo, che stava ancora guardando la televisione, e pensa:

-Non posso rovinare tutto a causa di una mente eccitata.

Mentre rifletteva, Gildo, notando lo sguardo smarrito di Iara, pensò:

-Sono orribile, lei vuole solo avvicinarsi a me e io penso a queste sciocchezze.

Iara, notando che Gildo era distratto, disse:

-Sei d’accordo?

– Ciao, sì, stavo proprio pensando a una cosa, e tu?

-Cosa ho?

-Anche tu sembravi distratto.

-Anch’io stavo pensando a una cosa, ma non importa, e tu?

-Non era niente, solo una sciocchezza, guardiamo di nuovo il film.

Entrambi cercarono di dimenticare ciò che stavano pensando e si concentrarono nuovamente sul film. Iara iniziò a far scorrere la mano sul petto di Gildo, attraverso la camicia abbottonata che indossava.

Continuò a fare questo movimento per un po’ finché non posò la mano sulla pancia di Gildo, rimanendo ferma, finché Gildo non guardò di lato e si rese conto che si era addormentata.

Il volto di Iara era calmo, quindi Gildo spegne la televisione e spinge dolcemente Iara a svegliarsi. Quando si sveglia si scusa per non aver potuto vedere tutto il film e Gildo risponde:

-Forse è perché non ti piacciono i miei film.

-Non era quello, stavo solo dormendo, giuro che la prossima volta arriverò fino alla fine.

I due si addormentarono con la sensazione di essere finalmente riusciti a superare le barriere che li separavano, ormai l’unica cosa che avrebbe potuto rovinare tutto era stata messa da parte, lasciata nell’ombra per essere dimenticata.

Dimenticato o addormentato?

Da seguire…

*Pubblicato da h20_pri sul sito climaxcontoseroticos.com il 24/06/01.

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