Storia di gruppo erotica – Scopata da una banda di grossi cazzi in cantiere

di | 5 de Aprile, 2024

Hieeeeee, pervertiti e pervertiti. Ti sono mancato?

Il dottore dovette assentarsi per un po’ perché il corno era proprio ai miei piedi. Ora è gentile, calmo e non mi dà più fastidio.

Passiamo a ciò che conta?

Sai che mi piace scopare, mi piacciono i cazzi neri e sai cosa c’è di meglio di un cazzo nero nel culo?

Esatto, due cazzi neri che mi scopano il culo e la figa allo stesso tempo.

E meglio di così, proprio in quel momento avevo un mucchio di bastoncini a mia disposizione per costruire la mia casa ahahah.

Eri curioso? Questo è ciò di cui parla la storia di oggi.

Costruire la mia casa, o meglio la mia villa, è stato piuttosto difficile, dovevo andare a ispezionarla quasi ogni giorno e avere a che fare con un gruppo di pigri che facevano il lavoro senza entusiasmo, un gruppo di pigri. mascalzoni.

Un giorno uno degli operai mi mise alle strette in cantiere, nella stanza che sarebbe diventata la mia bella camera da letto, gli altri muratori stavano lavorando alla casa. Questo pedone cominciò a dire che ero troppo intelligente per restare in un posto così sporco.

Ed è vero, sono una signora elegante in un appartamento, in un condominio, ho già risposto che ero lì perché mio marito era troppo vigliacco per organizzarli e dovevo fare tutto io, il mio stress era già al limite.

Ma lo sguardo di quel bastardo al corpo in fiamme del Dottore non mi ha dato delle idee davvero buone? Era ovvio che stesse iniziando una conversazione per scoparmi da solo, lontano dagli altri.

Altre storie erotiche  Storia erotica bdsm - L'insegnante sottomessa

Lo lasciai parlare da solo, mi accucciai sul pavimento sporco del cantiere e gli aprii la bocca con la lingua fuori, gli mostrai il suo cazzo duro sotto i pantaloni e gli mostrai la sua lingua bavosa, assetata di cazzo.

A questo bastardo ci è voluto un secondo per abbassarsi i pantaloni e ficcarmi in faccia il suo cazzo marrone sudato. Oh ragazzi, adoro quell’odore maschile, come quello di un cazzo sudato, quasi veniva dall’odore ahahah, ho iniziato a leccargli le palle, colpendo il mio viso delicato con il suo cazzo, dove l’ha colpito, è diventato rosso perché lo era. così bianco la mia faccia.

Ho già mandato dentro il grosso cazzo, ho succhiato, ho sbavato, ho soffocato, i rumori già attiravano l’attenzione degli altri pedoni che guardavano da lontano, mi sono già avvicinato e si è formato un cerchio intorno a me, un mucchio di grossi cazzi, nero, marrone, di tutti i colori e dimensioni mi circondano.

Deliravo, in paradiso, mentre ne allattavo uno, ne facevo due seghe, e così giravo il cazzo, andavo così tanto che mi usciva la faccia, la bava mi colava sul viso e finivo per piangere di felicità per tanti cazzi per me. I bastardi iniziarono a spremermi le tette bianche sui vestiti, era solo questione di secondi prima che fossi nudo in mezzo a loro.

Immagina il Dottore qui, delicato e gentile in mezzo a una folla di uomini assetati, che mi mangia vivo.

Ne ho ordinato uno che si sdraiasse per terra e mi sono seduto sopra. La mia figa sbavava così tanto che ho dovuto sedermi e ingoiare tutto il cazzo. Mi sono sdraiato volentieri, sentendo che quel cazzo che mi riempiva era tutto ciò di cui avevo bisogno per alleviare lo stress che il cornuto mi stava sottoponendo.

Altre storie erotiche  Mia moglie è stata mangiata da un Pernambucano

Ma sai già che queste persone arroganti non si accontentano di nulla, vero? Comunque hanno subito voluto leccarmi il culo, mentre io li succhiavo.

Non mi sono nemmeno lamentato quando ho sentito la sua testa sul sedere, l’ho preso in braccio e gli ho detto di fare tutto. Il mio culo sbatteva le palpebre quando ho sentito qualcuno entrare in me, era da un po’ che non avevo un vero uomo che mi leccasse il culo.

Ed è stato così, ho passato tutto il pomeriggio a prendermi in giro, i deliziosi maschi ridevano di quanto fossi una troia, schiaffeggiandomi i loro cazzi in faccia, colpendomi forte sul culo e sulla figa. Mi hanno scopato come volevano e in ogni posizione possibile.

Devono aver visto il buco più tardi, non mi sono alzata per una settimana intera e ho dovuto indossare mutandine più spesse, il latte gocciolava tutto il giorno e mi sono tolta le mutandine e ho leccato il latte ahahah, sono una puttana.

E sono venuti su tutto il mio corpo, dove lo chiedevo di più era nel culo, ma alcuni bastardi volevano venirmi in faccia, in bocca, sulle tette e nella figa.

Che ci posso fare, sono una stronza arrogante e ho perso la testa per quanto sono venuta quel pomeriggio.

Sono tornata a casa tutta sudata, ho provato a pulirmi un po’, ma c’era così tanto latte che sono dovuta correre a casa. Mi sono vestita, sono salita in macchina e ho guidato dritto, credo di aver lasciato anche un po’ di sperma sul sedile. Ho avuto la fortuna che quando sono tornata a casa il cornuto non c’era quindi era ora di fare una doccia e andare a letto.

Altre storie erotiche  La moglie del cliente non ha proprietario!

Dopo essere stato scopato così tanto, volevo solo dormire, non volevo sapere altro.

*Pubblicato da Medico sul sito climaxcontoseroticos.com il 24/05/24.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *