Storia di gruppo erotica – Basata su fatti realmente accaduti: doveva essere solo un “sesso a tre”, ma siamo finiti in una doppia penetrazione…

di | 1 de Agosto, 2024

Ho conosciuto Mari ad un ballo. Ricordo che quando la vidi per la prima volta pensai che somigliasse all’attrice americana Demi Moore. Capelli neri lunghi fino alla vita, corpo snello e silicone. L’ho portata fuori a ballare, abbiamo parlato, ci siamo baciati e ci siamo scambiati informazioni di contatto.

Sono passati solo pochi giorni tra questo momento e il rapporto sessuale. E che sesso! Era un misto di passione e gemiti. Con lei non c’erano riserve. Non c’era vergogna. Al contrario, quando non mi diceva letteralmente cosa voleva che facessi, lei stessa guidava il mio cazzo o la mia mano verso le zone del suo corpo che voleva che esplorassi.

Una volta eravamo a casa sua e in TV c’era un film erotico. La seconda scena era una “casa”: due uomini e una donna. Ad un certo punto, la ragazza era a cavalcioni di uno dei ragazzi, che giaceva sulla schiena. Poi l’altro ragazzo è arrivato da dietro ed è entrato. Andarono a spremere il latte nello stesso momento. Di nascosto guardai Mari. Guardando la scena. Non ho potuto fare a meno di chiedere: “Hai mai immaginato una situazione come questa?” Senza staccare gli occhi dallo schermo, ha risposto: “Mmm, la fantasia non manca!”

Lo avevo in mente. In effetti è diventata un’idea fissa. Poi ho parlato con Rafael, un vecchio collega con cui sono ancora in contatto. Era un bell’uomo dalla pelle scura. Avevamo già scopato una donna insieme, ma non c’era DP. Fondamentalmente alterniamo il farsi succhiare e penetrare. Rafael ha ascoltato la mia proposta e ha accettato senza battere ciglio. Ora dovevo creare l’opportunità.

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Beh, pranzavo spesso a casa di Mari. Poi un giorno ho chiesto se potevo invitare un amico a pranzo con noi. Quando annuì, sapevo che era ora. Siamo arrivati ​​a casa sua verso l’ora di pranzo. Ho presentato Rafael a Mari, abbiamo chiacchierato velocemente e alla fine abbiamo mangiato il cibo che aveva preparato per pranzo. Ancora qualche minuto di conversazione a tavola e stavo per tirare fuori il dolce dal frigorifero. Così l’ho presa per il braccio, l’ho fatta sedere sulle mie ginocchia e le ho detto: “Rilassati, siediti qui”. Parliamo un po’. Forse il dessert di oggi sarà un po’ diverso. Prima che potesse dire qualsiasi cosa, la baciai sulla bocca. Senza mostrare vergogna in presenza di Rafael, lei mi ha baciato. Penso che in quel momento si sia reso conto di cosa stava succedendo. Poi ci ho detto di andare in soggiorno a parlare.

Io e lei siamo rimasti su un divano a tre posti; e Rafael, su una sedia vicina. Ora passiamo ai servizi. Da un discorso all’altro la baciavo e, da un bacio all’altro, lei e Rafael si scambiavano sguardi. I baci diventarono più lunghi e lascivi e gli sguardi sempre più intensi. Ad un certo punto, con la faccia arrossata, cominciò a sventolarsi con le mani, lamentandosi del caldo. Le ho detto di togliersi la camicetta che indossava e di tenere il reggiseno.

Ha partecipato pienamente e ha fatto quello che le avevo suggerito. Poi ho invitato Rafael a sedersi con noi sul divano a tre posti. Si sedette accanto a lei, che mi guardava con leggerezza. Ora, mentre le baciavo la bocca, Rafael le baciava il collo e le accarezzava i seni. Di tanto in tanto si girava verso Rafael per baciarlo e poi ero io che le accarezzavo i seni e la figa. Pezzo dopo pezzo, Rafael ed io spogliammo Mari. Quando fu completamente nuda, mi alzai, la presi tra le braccia e la portai in camera da letto, dove la adagiai amorevolmente sul letto matrimoniale. Rafael ci seguì in camera da letto.

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Con Mari sdraiata sul letto, alternava i baci tra la sua bocca e il suo seno. Nel frattempo Rafael, con la testa sepolta tra le sue gambe, le succhiava la figa. Dopo un po’, ho aperto il cassetto del comodino, ho preso un tubetto di lubrificante, l’ho lanciato a Rafael e mi sono sdraiato accanto a Mari sul letto. Con il cazzo sollevato, le ho sussurrato all’orecchio: “Cavalcami”. Lei si alzò obbedientemente, mise la testa del mio cazzo all’ingresso della sua figa e si sedette molto lentamente.

Poi Rafael le si avvicinò, l’abbracciò da dietro, premendo il viso contro il suo. Lei voltò la testa e lo baciò. Poi Rafael si allontanò un po’ per coprirsi il cazzo con il lubrificante che gli aveva dato. Poi cominciò a penetrare il culo di Mari. A poco a poco, Rafael si è fatto strada in questo buco. L’ho sentito perfettamente a causa della pressione che si stava accumulando.

Con entrambi i cazzi sepolti in Mari, noi tre siamo rimasti immobili per qualche secondo. Mi ha messo una mano sul petto e con l’altra mi ha tenuto la nuca. Rafael la teneva per i fianchi. Lentamente cominciammo a muoverci. A volte entravano entrambi i galli contemporaneamente, a volte entrava uno e usciva l’altro. Ora Mari mi baciava, ora si girava a baciare Rafael. Lei è stata la prima a venire, poi Rafael e infine io. Restammo lì qualche istante, in silenzio.

Dopo qualche secondo ho chiesto: “Cosa hai preparato per dessert?” “.

*Pubblicato da Slartbartfast sul sito climaxcontoseroticos.com il 31/07/24.

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