Sesso bollente in palestra – Storie erotiche

di | 4 de Ottobre, 2023

Mi chiamo Mônica, ho 25 anni e ho un corpo statuario, grazie alla mia genetica, ma nonostante questa fortuna ho deciso di iscrivermi in palestra per tenermi tutto duro e mantenere il mio peso.

Quando sono andato in palestra per iscrivermi, non potevo crederci… uno degli istruttori era un ragazzo che avevo conosciuto qualche anno fa al college. A quel punto avevo già parlato molto con lui, ma dato che io e lui uscivamo insieme era solo una conversazione, ma ho sempre pensato che fosse bello.

Quindi mi sono iscritto e ho programmato una valutazione per il giorno successivo. Ero ancora più entusiasta di allenarmi dato che avrei incontrato questo ragazzo entusiasta ogni giorno.

Il giorno dopo sono arrivata con un completo molto sexy, pantaloncini attillati, un top scollato, con solo una camicetta sottile sopra che delineava chiaramente il mio seno, stavo solo aspettando, e con mia grande sorpresa ho indovinato chi sarebbe venuto portarmi a valutare? Lo stesso. Non potevo credere che mi sarei ritrovata in una piccola stanza con lui che mi misurava ovunque.

Entrammo nella piccola stanza, un po’ impacciati, chiedendoci cosa stessimo facendo, cose, ecc… lui si sedette su una sedia e io stavo ancora in piedi, non potei resistere e mi appoggiai alla porta. Ha preso un metro a nastro, si è accovacciato davanti a me e ha iniziato a misurarmi le cosce, e questo mi ha fatto arrapare ancora di più e ho capito che lo faceva anche lui, quindi sono stato coraggioso e gli ho detto: baciami.

Lui rispose: cosa?

Poi ho ripetuto: baciami, vai avanti… sono pazzo di te e non lo sopporto, e so che non puoi farlo nemmeno tu.

Altre storie erotiche  Storia di gruppo erotica - Il Dipartimento delle Fantasie Segrete II-18-Epilogo

Appena mi hanno preso e ne ho basciate tre lentamente, i miei pantaloncini erano anche nella culotte e ho cominciato ad avere il mio partout, e poi sono uscito dalla bocca sia degli uomini che delle donne, e poi li ho lasciati, e poi li ho mandati via , ma non potevo. , perché l’addetto alla reception mi ascolterebbe sicuramente.

Mi ha baciato in modo molto carino, sollevandomi la camicetta e succhiandomi le tette, poi ho messo la mano nei suoi pantaloncini di lycra e non potevo crederci quando ho avuto questo delizioso, enorme, delizioso, cazzo pulsante in mano, è stato davvero delizioso. . Poi mi sono chinato e sono caduto nella sua bocca, leccando bene la testa e quando non ne ha potuto più, me lo sono messo tutto in bocca e l’ho succhiato con forza.

Continuavamo a sentire la gente fuori e questo ci rendeva ancora più emozionati, sapendo che da un momento all’altro qualcuno avrebbe potuto voler entrare nella stanza.

Eravamo deliziosamente senza fiato. Gli ho voltato le spalle e ho tirato fuori il culo in modo che potesse farlo entrare da dietro, ho cavalcato molto quel cazzo. Aveva anche la bocca aperta quando gli chiedevo delle cose, sembrava che sbavasse.

Ha messo la testa dentro e ha cominciato a introdurre tutto lentamente, e io morivo dalla voglia di gemere, ho cominciato a succhiargli il dito per contenermi, e con tanta euforia non è riuscito a contenersi ed è venuto.

Restammo lì qualche minuto cercando di ricomporci, non so nemmeno con che faccia uscii da quella stanza. Dopodiché, ci sono stati alcuni momenti in palestra la mattina presto in cui mi ha portato lì, ma questa è un’altra storia.

Altre storie erotiche  L'inizio di tutto

Per saperne di più: http://ginaresponde.com.br/2017/04/04/sexo-na-academia/#ixzz4ep73IyEN
Sotto licenza Creative Commons: attribuzione non commerciale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *