Segretario, la mia piccola puttana perversa – Storie erotiche

di | 3 de Novembre, 2023

Torno qui per scrivere un’altra storia vera, un evento accaduto anni fa e che, lo ammetto, me ne fa pentire.

La mia segretaria era la mia piccola puttana, bianca, minuta, deliziose tette medie, lunghi capelli neri e lisci fino alle natiche, abbiamo avuto una relazione per anni e più il tempo passava, più diventavamo sessualmente liberi.

Infatti l’ho assunta come mia segretaria e quello è stato il momento più folle e divertente della mia vita.

Bene, inizialmente quando l’abbiamo assunta come segretaria, abbiamo concordato che sarebbe rimasta dopo il lavoro in modo che potessi spiegarle dettagliatamente i suoi compiti, perché ero molto impegnata e potevo farlo solo alla fine della giornata lavorativa. , allora ha informato il marito che sarebbe venuta a prenderla perché sarebbe rimasta in azienda ancora per circa un’ora.

Bene, a fine giornata, verso le 17:30, l’ho chiamata in camera mia per iniziare, mi ha messo una sedia accanto per farle vedere i miei compiti sul computer, la mia stanza è piccola ma il tavolo è rivolto verso la porta, impedendo la vista a chiunque guardi attraverso la porta. Sfortunatamente non ci sono le chiavi nella porta e il personale era ancora in attività per terminare la giornata lavorativa.

Mentre lei sedeva accanto alla porta chiusa della stanza, poiché era lei a chiuderla, ho cominciato ad aprire il sistema e a guidarla nei suoi compiti, mentre lei era attenta alle mie istruzioni e aveva le mani sulle mie gambe e mi slacciava la cintura. la sua cintura, i pantaloni del tuo capo.

Con la sensazione che me ne fosse rimasto ancora perché il mio cazzo era già duro e lei me lo chiedeva, le ho detto bibi, aspetta che la gente se ne vada… ma la mia piccola puttanella arrapata e cattiva non me lo permette. Lei non mi ascolta nemmeno… ho detto che nessuno se ne sarebbe accorto perché il tavolo era davanti… e ho continuato a slacciarmi la cintura, slacciare il bottone dei pantaloni, abbassare la cerniera finché, avendo abbastanza spazio, lei mi prende il mio cazzo. Mi tolgo le mutande e la accarezzo sotto il tavolo.

Ha fatto scorrere le dita sulla radura e sulla testa che già sbavava, poi si è succhiato le dita dicendomi, vedi, mi ama, mi sta già dando il miele.

Era velato ma in azienda tutti sapevano che il capo si era scopato la segretaria, tanto che nessuno le dava fastidio, e prima ancora di lavorare un commesso apre la porta dell’ufficio per dire qualcosa, non vede niente ma sono tutti lì . imbarazzato da questa situazione ahahah, ha detto una cosa che non era importante, io ho risposto e gli ho detto che al momento sono occupato, domani rivedremo la sua domanda, ero molto curioso, sì da un lato mi preoccupo, sono imbarazzato , la mia segretaria adora questa situazione ahahah birichina, adoro il suo modo pazzesco di essere.

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Non appena chiude la porta, si china per succhiare il cazzo del suo capo, senza pensare né preoccuparsi se la porta si riaprirà.

A fine giornata tutti i dipendenti se ne sono andati, finalmente sola, lei spinge la sedia, si mette in ginocchio e comincia a succhiarmi il cazzo per davvero, ingoiandolo intero, lasciandolo bagnato e sbavando, togliendolo dalla bocca e sputandolo e poi portandolo alla bocca. Ancora una volta, oltre ad ammirarlo con il cellulare, ho scattato delle foto e avevo anche una macchina fotografica sul tavolo per filmare i nostri momenti.

Adoro farmi succhiare, allattare con piacere, mi fa impazzire, poi la prendo per i capelli, la metto sul mio tavolo, sdraiata, con la testa sollevata dal tavolo, tenendo la testa inclinata verso il basso, e le dico che soddisferò la sua voglia di cazzo, scoperò la tua piccola bocca come scopo la tua figa, mia piccola puttana cattiva…. mettimi il mio cazzo nella sua bocca e scopala finché le mie palle non le toccarono il viso… all’inizio era un po’ spaventata e cominciò a piacerle…. Sbavava ovunque prendendo il cazzo nella boccuccia, a volte soffocava e io le davo il sollievo per farla respirare, lei che aveva difficoltà a deglutire il mio cazzo ha cominciato a ricevere tutto in bocca, sentendone la testa in gola, ha cominciato anche a lanciarmi . me, aiutandomi in ogni momento. Con l’attacco che stava dando, dopo qualche minuto mi sono fermato e ho visto il suo viso angelico tutto sbavante di saliva e di cazzo, i suoi capelli deliziosi, i suoi occhi offuscati e pieni di lacrime, ma felici, stanchi di me che le succhio il cazzo, stanchi di lasciarmi lui, cazzo la sua piccola bocca.

Lei si alza, finisce di spogliarsi, si mette a carponi sul mio tavolo, alza le natiche e chiede di venire a scopare la figa della tua piccola puttanella. Io mi metto dietro di lei, le afferro forte la vita, le sfioro la figa già bagnata con la testa del mio cazzo e dico chiedi alle ragazze cattive, chiedi al tuo maschio di scoparti…. e lei mi chiede ancora, cazzo di cane, fanculo la mia figa… come sempre, spingo il mio cazzo in un colpo solo, forte, brutale, fino in fondo… e la tiro per i capelli e la avvicino all’orecchio Io dico che ti piace così, no. È così, mia piccola puttanella, che allo stesso tempo geme, urla e mi maledice, è scandaloso, le piace sentirsi violentata dal mio cazzo, le piace il misto di dolore e piacere. .. e lui continua a dire… fanculo, fanculo… si infila nella mia solita figa… qualche minuto così e all’improvviso il suo telefono squilla… Lei guarda, le sto già chiedendo, sei mia compagno? Il cornuto è cattivo? Lei annuisce affermativamente tra sospiri e gemiti ma non risponde immediatamente.

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Le dico di rispondere e le dico che continuerò a scoparla, lei fa un respiro profondo e risponde al suo cornuto, la porca ha tenuto le punte ma ha detto poche parole, solo che aveva già finito e che se ne sarebbe andata . Presto.

Ha riattaccato e mi ha detto che suo marito era davanti all’azienda aspettando che se ne andasse, wow, stavamo scopando come animali da più di un’ora, ma io le ho detto di non andartene adesso, ti scopo prima il culo, non volevano andarsene, ma dicevano comunque con la voce lacrimosa: “non nel culo, per favore”.

Senza ascoltarla e con lei ancora nella stessa posizione, le ho messo la testa del cazzo nel suo culo e proprio come nella sua bocca e nella sua figa, ho forzato tutto in una volta, dato che il mio cazzo era bagnato, lei era tutta bagnata e tutto. L’ho superato senza troppe difficoltà, una sensazione deliziosa. sentendo le pieghe del suo culo stringere il mio cazzo e cedere, aprendosi per ricevere tutto nel suo culo…. Colpito fino a sentire le mie palle sbattere contro il suo corpo… lei geme… evviva, non così forte, dopodiché tutto il cornuto è a pochi metri di distanza, eravamo davanti alla compagnia in attesa.

Comincio a pomparle il culo e dico… dove vuole il mio cane lo sperma del suo maschio…? Oggi partirai con il tuo sperma maschile addosso, esalando un aroma maschile come quello di un cane dispettoso.

Lei è più porca di quanto potessi immaginare e mi chiede di venirmi in faccia, in bocca… peggio ancora, mi fa eccitare ahahah… e continuando a succhiarle e incularla, mi fermo con il cazzo tutto dentro avvicinala per i capelli e sussurrale all’orecchio, la mia puttanella porca bacerà il cornuto con la bocca piena dello sperma del tuo maschio, allora… Ciò corrisponde affermativamente…. impazzendo di voglia e pronto a venire…. Tiro fuori il cazzo e la metto in ginocchio davanti a me senza nemmeno bisogno di masturbarmi, esplodo con 4 getti di sperma sul suo viso, sui suoi capelli, sulla sua bocca, sulle sue tette… La rendo bellissima con tutto questo sperma bianco, denso e caldo che le scorre addosso, diciamo la verità, non esiste immagine più bella per un maschio della sua puttanella piena di sperma.

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Lei, un po’ sorpresa, mi ha anche fatto un pompino, pulendolo, facendo scorrere le dita nello sperma che scorreva e leccandolo, mi ha detto wow, mi hai lavato con lo sperma, come puoi -Me ne vado così… sudato, puzzavo di sesso, ero tutto disordinato e pieno di sperma fino ai capelli.

Gli ho detto di riprendersi velocemente, di andare in bagno e ripulire il disastro…. ma senza lavarsi, perché in realtà avrebbe dovuto andare dal suo cornuto come una puttanella, così lui si sarebbe abituato, e così fece, si limitò a pulire il ragazzone, si vestì e andò a casa del suo cornuto. . Prima di partire gli ho detto, voglio vederti baciarlo prima di partire, guarderò fuori dalla finestra, così il tuo cornuto si abituerà all’odore e al sapore dello sperma del tuo maschio.

La mia piccola puttana lo ha fatto con molta obbedienza, è uscita dalla compagnia e l’ha baciato mentre io guardavo, poi si è messa il casco ed è salita sul retro della moto.

Da quel giorno io e lei ci siamo divertiti a combinarci dei guai e lei tornava a casa con un odore di maschio, o con la figa grondante di sperma… Penso che stesse domando il suo cornuto.

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