Seduco accidentalmente il mio patrigno

di | 11 de Settembre, 2023

Avevo quasi 19 anni e il mio patrigno era un allenatore di Jiu Jitsu dove mi allenavo. Avevo degli amici piuttosto cattivi lì ed ero vergine. Aveva 37 anni ed era piuttosto alto. Sebbene non fosse molto muscoloso, era abbastanza forte. Mi ha riattaccato facilmente.
Come formatore, ha finito per ascoltare molte delle mie conversazioni. Ma non mi sono preoccupato perché del resto lui ha parlato con gli altri allenatori e io non ho riferito la cosa a mia madre. Era un accordo tacito. A poco a poco cominciò ad esprimere la sua opinione nelle nostre conversazioni e questo sembrò entusiasmare i miei amici. Ma leggo molto di sesso, cinture erotiche, curiosità, ecc. Non l’ho mai visto guardarmi diversamente perché non me ne accorgevo, quindi non mi aspettavo che un giorno, da solo nella lavanderia di casa, mi avrebbe preso nella vasca e mi avrebbe baciato.

Sorpresa ma maliziosa, ricordandosi delle storie di incesto che aveva già letto, ricambia il favore. Ma il bacio non era buono… non capivo come mia madre potesse sciogliersi per questo. Sembrava che non sapesse cosa fare con una donna, ma era convinto di saperlo. In quel momento pensai che mia madre stesse fingendo orgasmi e piacere. HAHAHA
Quel giorno era proprio questo, con le mani stupide. Ma col passare dei mesi le cose peggiorarono. Un giorno, non ricordo dove stavamo andando, ma uscivamo tutti e due di notte. Vide un piccolo vicolo, con una foresta di bambù che forniva ombra. Era molto buio e lui parcheggiò, abbassò i finestrini e spense l’auto. Ho sentito il mio sedile reclinarsi e il mio cuore battere forte con un misto di paura ed eccitazione. Ho sentito il mio ppk bagnarsi. Mi ha afferrato per i capelli e ha guidato la mia bocca verso il suo cazzo ed era così felice di quanto fosse grosso. Questo cazzo era enorme e grosso, al tatto… Non entrava completamente nella mia bocca e mi dava fastidio alla mascella, facendomi bagnare ancora di più. Ho succhiato davvero bene e stavo cercando di ficcarlo in gola quando il parabrezza si è illuminato con le luci di un’auto in arrivo. Abbiamo sentito delle risate e la macchina è passata. Ha deciso di fermarsi e siamo partiti. Un’altra volta è venuto a prendermi a scuola, mi ha portato in una guest house e mi ha succhiato la figa. Era la prima volta e speravo andasse meglio. Fare finta. Volevo questo cazzo. Continuavo a pensare che se mi avesse violentata sarebbe stato un dolore incredibile. (Il mio ppk lampeggia mentre scrivo, commenta cosa mi faresti in una strada buia)
Inserì le dita un po’ goffamente, ma la perversione del mio patrigno che mi toccava mi faceva piacere e poiché non provavo piacere, mi sentivo abusato ed eccitato.
Quel giorno ho provato a sedermi su quel tronco. Ma era troppo denso e non potevo sopportarlo. Siamo andati a casa. Ad ogni occasione, spingeva qualsiasi oggetto nella mia figa. Non importa quale. Spazzola, collo di bottiglia per animali domestici, dita, deodorante, manico a pettine, salsiccia e peperoni. Ha provato a mangiarmi altre volte, ma ha finito per prendermi la verginità con le dita. All’alba ero seduto al tavolo della cucina e lui si picchiava le dita. Gli ho chiesto sempre di più di colpire più forte e lui lo ha fatto, afferrandomi la testolina proprio lì e facendomi gemere per il dolore che mi rendeva duro. Sono arrivato quel giorno e sapevo che lo avrei sempre fatto.

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