Scopata dopo il lavoro – Storie erotiche

di | 24 de Novembre, 2023

Vengo da Americana – SP, e questa storia è vera… è successo qualche giorno fa… ho incontrato Leo al lavoro dopo il lavoro, così potevamo divertirci… mi ero già assicurato che non ci fossero altri dipendenti lì dell’azienda, solo io, sono rimasto, ho chiuso tutto e me ne sono andato.

Avevo già lasciato l’aria condizionata accesa per via del caldo, e il mio computer era collegato a un sito porno, con un video di sesso anale che scorreva sullo schermo… Entrammo nella mia stanza e appena aprii la porta cominciammo a baciarci. e la mia mano era già andata via, accarezzando il suo grosso e grosso cazzo sopra i pantaloncini, che a quel punto erano già piuttosto duri. Ho tirato fuori il suo cazzo e mi sono masturbata molto lentamente per lui, mentre continuavamo a baciarci e la sua mano si allungava verso il mio culo sopra i pantaloncini.
Dopo qualche minuto di bacio ho lasciato andare la sua bocca e abbiamo cominciato a spogliarci… eravamo entrambi completamente nudi nel mio soggiorno… lui si è seduto sulla sedia e non ha nemmeno avuto bisogno di chiederlo. ..mi sono già chinato per succhiare quel delizioso cazzo.
L’ho allattato per circa 10 minuti… gli ho succhiato le palle, gli ho leccato tutto il cazzo… ho ingoiato più che potevo e qualche volta mi fermavo e continuavo a succhiare la testa di quel cazzo, poi lo prendevo fuori dalla mia bocca. e ho passato la lingua sulla testa del gallo. lui e gemette per l’eccitazione.

Poi non ne potevo più. Ho smesso di allattare perché volevo sentire tutto quel cazzo nel culo. Ma scoprimmo che nessuno di noi due aveva preso del lubrificante. Anche se mi ha già scopato in passato, all’inizio è sempre doloroso a causa dello spessore del suo cazzo e di quella grossa testa… stavo quasi per arrendermi, perché sapevo che non avrei potuto farlo senza lubrificante.
Quando il ragazzone parlò più forte, gli feci una bella sbavata e gli voltai le spalle, alzandomi, offrendogli il mio sedere con cui giocare, ma senza interferire. Ha iniziato a strofinarmi quel delizioso cazzo nel culo e io ho aperto per lui… e poi ha iniziato a provare a infilarci la testa… l’ha messo dentro e l’ha tirato fuori… l’ha messo dentro e l’ha preso di nuovo . …è rimasto con questo gioco per circa 2 minuti, poi si è messo un po’ di saliva sul cazzo e ha spinto con forza la testa nel mio culo. È stato scomodo, mi ha bruciato un po’, ma ammetto che il mio cazzo pulsava per la sensazione di quella testolina nel culo, senza lubrificante. Una volta in testa non si poteva più tornare indietro… cominciò ad inserirlo millimetro per millimetro, poi lo tirò fuori, applicò altra saliva e lo inserì di nuovo mentre io mi aprivo il culo con le mani. Quando mi sono accorto che il cazzo mi era tutto infilato nel culo e lui lo tirava fuori e lo rimetteva lentamente per non farmi male… non potevo credere che quel bastardo fosse riuscito a fottermi in piedi, senza lubrificante…
Dopo qualche minuto ero già riuscito a rilassarmi e ad abituarmi a questo cazzo che mi apriva, così gli ho chiesto di sedersi sulla sedia, e davanti a lui mi sono seduto sulle sue ginocchia e ho messo quel grosso cazzo all’ingresso del mio già culo rotto e si sedette lentamente, finché non scomparve di nuovo nel mio culo. Ho iniziato a muovermi su e giù lentamente mentre Leo mi baciava la bocca e mi allargava le natiche con le mani per facilitare la scopata. Ho cominciato lentamente, ma dopo qualche minuto ho aumentato la velocità e andavo su e giù su quel cazzo come una puttana da quattro soldi. Leo non ci ha messo molto a dirmi che stava per venire… allora gli ho detto: andiamo, amico… riempimi il culo di sperma, vai avanti.
Non ha avuto bisogno che glielo dicesse due volte… mi ha abbracciato e mi ha dato un’ultima spinta profonda nel culo e ha rilasciato un fiume di sperma caldo e denso.
Mi sono seduto sulle sue ginocchia per qualche istante per riposarmi, con quel cazzo ancora duro che mi pulsava nel culo, ora aperto e pieno di sperma.
Abbiamo ripulito e lui se n’è andato come se niente fosse… ho passato la giornata con il culo in fiamme, ma ne è valsa la pena. Non vedo l’ora di farlo di nuovo.

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