Scopata bollente al lavoro – Storie erotiche

di | 22 de Settembre, 2023

Ho lavorato per 5 anni in un’azienda di importazione e in quel periodo sono venute a lavorare qui diverse persone, tra cui Joana, una donna bassa e con un seno grande, una donna del nord-est del Paraíba, sposata da molti anni e Non ha mai tradito suo marito. Io all’epoca facevo l’autista ed avevo sempre contatti con lei, tipo portarla al mercato a comprare o andare il 25 marzo a comprare qualcosa per l’azienda e in quel viavai ci conoscevamo meglio, le piaceva parlare con me e quando non c’era niente su cui indagare, mi stava sempre vicino, iniziando una conversazione.
Lei lavorava come governante e io facevo l’autista, avevo sempre bisogno di andare a prendere qualcosa per pulire la macchina e quando attraversavo il corridoio che dava accesso all’armadio, a volte lei puliva il pavimento e lo spazio era poco, quindi le ho chiesto il permesso e lei era in piedi davanti a me, quando sono passato ho sentito le punte dei suoi seni sfregarsi contro il mio petto e potevo sentire il suo respiro affannoso, non volevo ma ho capito che voleva ancora stammi vicino, pranzavamo insieme ed era sempre passata l’ora del pranzo in una stanza riservata al riposo e tutti in compagnia la usavano.

Cercava sempre di starmi vicino e di lasciare che la sua gamba si avvicinasse alla mia o la sua stupida mano sulla mia gamba o il suo seno vicino al mio corpo e potevo dire che la eccitavo. E ho iniziato a sentire anche la stimolazione sessuale da parte sua, quindi ho deciso di provarci. Un pomeriggio non stavamo facendo niente e l’ho chiamata in bagno e quando è arrivata le ho afferrato il braccio e con l’altra mano intorno alla sua vita l’ho messa sul mio corpo e le ho detto che so che muori dalla voglia di scoparmi e ho tirato farla entrare e metterla dentro. lei sul mio cazzo, che era duro come una roccia, ha provato a scappare dicendo di no, era pazza. L’ho messa contro il muro e ho iniziato a mordicchiarle il collo vicino all’orecchio e a sussurrarle che sapevo che lo voleva e lei ha messo la mano sul suo cazzo e ha ceduto, ammorbidindosi, le ho tirato fuori le tette e ho fatto scorrere la lingua sopra il suo broncio, ho succhiato leggermente e lei si è dimenata, ho tirato fuori il mio cazzo e lei lo ha tenuto e ha detto che non aveva mai tenuto un cazzo che fosse di suo marito, e io ho detto, ora provaci, lei si è chinata e ha fatto scorrere la punta della lingua sopra la testa, si girò completamente e la succhiò delicatamente, aumentò la forza di aspirazione e arrivò fino in fondo. Ehi, aaahh che bella cinciallegra ha Joana.
Siamo andati al materasso, lei ha chiesto di sedersi sul cazzo, allora mi sono sdraiata con il bastone in alto, lei lo ha tenuto, lo ha posizionato all’ingresso e si è seduta dolcemente, fino ad arrivare alla punta, quando si è alzata ha stretto e fece un movimento verso l’alto come se volesse tirarlo fuori, sentiva che gli tiravano le palle, rrrrsss con una forza deliziosa Joana arrivò dopo circa quattro salite e decise di sedersi e stringerlo con tutta la sua forza e si divertì a sentire il suo sperma. scendendo e correndo verso le palline, è stato allora che le ho detto che ora beve il latte caldo, lei ha subito tirato fuori un meraviglioso ciuccio e poi sono entrato nella sua bocca dove non ha lasciato cadere nemmeno una goccia nella sua dolce bocca….. hmmmmm ci siamo fermati lì perché eravamo in azienda Rrsssss ho sentito altri incontri fuori dall’azienda, è rimasta la mia amante per tutto il tempo che ha lavorato con me. Se ti è piaciuto, ho dei seguiti. Hahaha
Un abbraccio e buon divertimento.

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