Scopando la calda mamma del mio amico

di | 23 de Agosto, 2023

Luciana era un’amica con la quale ho vissuto provando altro. Sono sempre stato completamente innamorato di lei, ma un giorno le cose sono cambiate.

A forza di essere “preso a calci” da lei, a poco a poco ho dimenticato che esisteva, ho conosciuto altre ragazze e per un po’ ho smesso di parlarle. Le ho chiesto consigli sugli appuntamenti, non solo perché aveva già esperienza in questo campo, anche a soli vent’anni, ma anche per vedere quale sarebbe stata la sua reazione. L’ho sempre trattata con grande rispetto e affetto, e un giorno mi è sembrato che tutti i miei sforzi fossero stati ripagati. Come sempre ho chiesto alcuni consigli e sono andato a metterli in pratica. Sono tornato dicendo che ha funzionato. Non sembrava affatto felice.

“Grazie per avermi aiutato, senza il tuo consiglio avrei commesso un errore.”

“Ah… non c’è di che… ogni volta che avrai bisogno di me, sarò lì.” Ma… raccontatemi com’è andata”

Ho iniziato a raccontarla e, man mano che la storia si svolgeva, lei sembrava diventare sempre più gelosa.

“…Ora usciamo quasi tutti i giorni.”

“Davvero?! La ami davvero?

“Penso di sì, è una persona molto speciale, premurosa e molto bella.”

“Che bello… sono felice per te”

Visto che eravamo sotto casa mia, non mi aspettavo che si presentasse la ragazza con cui uscivo, del resto non le avevo detto dove abitava.

“Guardala lì! Ho detto di venire da te

La salutai e la presentai a Luciana. È successo tutto così in fretta, poi se n’è andata e l’ho vista allontanarsi. Quando me ne resi conto, Luciana mi stava guardando in modo strano.

“Cos’era?”

“Non niente!”

Conoscevo Luciana da poco tempo e avevo visto più volte sua madre, infatti non l’avevamo ancora nemmeno conosciuta. Abbiamo continuato a parlare e poco dopo ha visto arrivare sua madre. Mi ha presentato sua madre. Una donna spettacolare! Il ragazzo che si veste sempre bene, carino, capelli lunghi, bruna con gli occhi chiari, un corpo magnifico, che donna!

“Luciana mi ha già parlato di te!” Sei più bella di quanto pensassi!”

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“Grazie!”

“Figlia, arrivo tra poco, ti chiamo tra poco a cena… comunque chiama anche la tua amica!”

“Non ce n’è bisogno, non ho fame”

“Insisto, vieni a cena da noi!”

“Va bene, lo farò.”

“Ottimo, ti chiamo a breve”

Entrò. Luciana era a disagio.

“Mia madre e le sue stranezze!”

“COSÌ?”

“Niente dimenticalo!”

“Vado a farmi una doccia, se tua madre te lo chiede dimmi che torno subito”

“Va bene”

Sono arrivata a casa, ho fatto la doccia e appena finito di cambiarmi, ho sentito Luciana chiamare il mio nome.

“Mia madre chiama, andiamo!”

“Va bene, adesso parto, puoi andare se vuoi”

Sono andato a casa di Luciana e quando sono arrivato c’era sua madre nella stanza e mi ha chiesto di aspettare un po’. Luciana era già in cucina, impaziente.

“Cos’hai?” ho chiesto

“È solo che mia madre fa sempre così, chiama qui i miei amici per fare domande e tutto… io non ho pazienza!”

“Rilassati, non prestare attenzione”

La madre di Luciana lasciò la stanza e andò in cucina. Indossava un lungo abito verde con uno spacco sul lato sinistro in alto, i suoi grandi seni erano stretti, le sue curve molto pronunciate. Era la signora dei sogni. Abbiamo mangiato e poi abbiamo parlato della vita. Luciana ha detto che doveva partire e che era un’emergenza.

“Non ci metterò molto, sistemerò questo.”

“Non dimenticare di prendere la chiave!” Ti voglio qui prima delle undici, ok?

Mi sono spaventato e mi sono alzato per andarmene.

“Non preoccuparti mamma, non ci metterò molto, dai, ti accompagno alla porta”

Ero fuori con Luciana quando sua mamma mi ha chiamato chiedendomi di portare qualcosa.

“Ti piace il gelato?”

“Sì”

Luciana aveva fretta e mi urlò di partire presto.

“Puoi andare Luciana, la porto lì!”

Non riuscivo a staccare gli occhi dal seno di questa donna, morivo dalla voglia di innamorarmene perdutamente.

“Sei sicuro di partire adesso?” Restare qui con me e farmi compagnia?

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“Va bene.”

Ci sediamo in camera da letto. Non avevo secondi fini, ma lei sì.

“Allora, cosa sta succedendo tra te e Luciana?”

“Niente, siamo solo amici.”

“Hai mai condiviso un bacio?”

“Io non…lei non mi vede con occhi diversi.”

“COSÌ?”

“Le ho chiesto di sposarlo prima, ma lei ha detto che amava qualcun altro.”

“L’amore non corrisposto fa schifo!”

In quel momento, ha iniziato a lisciarmi i capelli.

“Ci ho già passato, ma ormai l’ho superato. Suo padre ha fatto lo stesso con me. Ma… non voglio più parlarne, perché meriti di meglio, giusto?”

“S-sì… penso… voglio dire…”

Diventavo sempre più teso mentre lei mi guardava, stuzzicandomi sensualmente.

“Io… devo andare… se non è troppo tardi”

Mi ha preso la mano, si è avvicinata a me e mi ha dato un bacio, un bacio breve che mi ha fatto venire voglia di saperne di più. Si allontanò e sorrise. Toccava a me rubarle un bacio, e l’ho fatto, l’ho baciata con tanto desiderio. Ci siamo sdraiati sul divano, io sopra e lei sotto, mentre le nostre lingue si intrecciavano.

“Aspetta un attimo, mi metto più comodo”

“Non metterci troppo tempo”

Andò nella sua stanza per cambiarsi e tornò solo con il reggiseno e le mutandine. Ero super eccitato e non riuscivo a smettere di guardarle le tette.

“Io ti piaccio?”

“Sei molto sexy!”

“Starai lì a guardare?” Ti avevo detto di andare in camera da letto

Mi alzai e subito l’afferrai da dietro, facendo scorrere la mia massa sulle sue natiche. Lei gemette e mi passò la mano tra le gambe mentre le baciavo il collo.

“Bastardo!… mi ami?”

“Li amo tutti!”

Mi ha gettato sul letto, mi ha sbottonato i pantaloni e mi ha tirato su i pantaloni insieme alla biancheria intima fino ai piedi.

“Hmm… wow, è delizioso, era da molto tempo che non vedevo un piccione così”

“Lei è tutta tua”

“Posso fare ciò che voglio? »

“Chiaro!”

Leccò su e giù molto lentamente. Ha leccato la testolina e poi è caduto in bocca, succhiando senza sosta e massaggiandomi il cazzo con la mano destra in modo molto birichino. Che bocca deliziosa! Ho avuto delle allucinazioni, mi sono donata completamente pur sapendo il pericolo che avrei corso se Luciana ci avesse colti sul fatto.

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“Mi siederò su di te!”

Si è tolta le mutandine, si è arrampicata sopra di me e subito ha messo il mio cazzo all’ingresso della sua figa. Era liscio e i suoi boccioli erano grandi. Cavalcava senza pietà e gemeva forte e forte. L’ho sentita dal centro della strada, gemeva molto e mi baciava all’impazzata. L’ho stesa sul letto e le ho allargato le gambe, ho guardato la sua figa e ho fatto esplodere tutto. I suoi succhi, i suoi germogli e io le leccavamo persino le pareti rendendola ancora più bagnata, non c’era più niente da succhiare.

“Dannazione… shh… succhiami ovunque!”

Ho succhiato e poi sono tornato alla penetrazione. Mi ha chiesto di colpire forte e di non fermarmi, ho obbedito e presto è tornata. Deliravo sentendola gemere.

“Nostro! Sono tornato… Adesso mangiami il culo, vai avanti!”

Lei è rimasta nella stessa posizione e io le ho aperto lentamente il culo con un dito e le ho leccato la figa, non so se è venuta, so che il suo respiro era affannoso e con lunghe pause. Poi ho leccato la porticina e l’ho messa lentamente. Molto tesa e pulsante, ha urlato e ha chiesto di spingere più forte e voleva che entrassi dentro di lei. Non ho resistito a lungo, ho spinto forte fino a servirgli il latte che tanto desiderava.

“Wow, che meraviglia! Riempimi il culo di sperma! »

“Dannazione! Sei così sexy!”

Mi sono vestito velocemente perché sua figlia poteva ancora prendermi. L’ho baciata e me ne sono andata. Ad oggi Luciana non sa nulla di quanto accaduto.

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