Rompiti il ​​culo a colazione

di | 24 de Settembre, 2023

Quella domenica finii per svegliarmi più tardi del solito dopo tante ore di sesso con la mia puttana. Avevamo meno tempo da trascorrere insieme rispetto all’ultima volta che ci siamo visti mesi fa, quindi ovviamente non potevamo perdere tempo e molte voci sulla nostra lista di cose da fare non erano ancora state spuntate.

Ciò che trovo interessante della nostra relazione è il modo in cui ogni tocco o sguardo ci infiamma e ci invade di una lussuria indescrivibile! Ho aperto gli occhi e l’ho vista guardare il cellulare, ho messo una mano sulla sua coscia, accarezzandola e distraendo la sua attenzione da quello che stava facendo. Ci siamo baciati e accarezzati, le nostre gambe intrecciate in modo che la sua figa calda toccasse la mia coscia e lei, a sua volta, mi massaggiava il cazzo, che era già sollevato contro la sua coscia. Queste provocazioni sono normali per noi quando siamo insieme, ovunque sia il luogo, troviamo il modo di deliziarci con espressioni di lussuria represse in momenti inopportuni!

Decidiamo di alzarci per fare colazione (dopo quasi un’ora) e con molta difficoltà arriviamo in cucina. Tanto per cambiare, non ci è voluto molto per perdere la concentrazione su ciò che stavamo facendo. L’ho abbracciata da dietro e le ho morso il collo, poiché conosco bene le reazioni della mia puttana, sapevo che sarebbe stata indulgente quanto volevo, le ho messo le mani sul lavandino e le ho dato un forte schiaffo facendola indietreggiare per me. L’ho avvicinata e ho strofinato il mio cazzo sempre più duro sotto i boxer che indossava mentre le sollevavo la camicia da notte, lasciando il suo corpo nudo esposto a me. Ho fatto scorrere la lingua lungo la sua schiena e ho deliziato i suoi brividi e gemiti, aumentando di volume mentre lei andai che la toccai, le strinsi le punte dure dei seni e la avvicinai a me.

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– Continua così, torno subito! – Disse guardandola.

– Dove stai andando?

Ho semplicemente sorriso e sono andata in soggiorno, ho preso il tubetto di lubrificante che non avevamo usato molto fino ad ora e sono tornata in cucina. La mia puttana era ancora proprio come le avevo chiesto, con le mani sul lavandino e il suo delizioso culo sporgente, si muoveva ancora e si mordeva le labbra con gli occhi chiusi, piena di eccitazione e anticipazione della mia schiena, probabilmente! Quando vide il tubetto di lubrificante nelle mie mani, disse semplicemente maliziosamente:

– Non farmi questo !

– Certo che lo farò… hai qualche domanda?

Ho passato la lingua sulle labbra andando verso la sua schiena, facendo attenzione ancora una volta alle sculacciate che so la stanno facendo impazzire, le ho versato molto gel sul culo, spalmandolo su tutto il corpo, all’entrata del culo e poi penetrante. con il dito, lubrificandolo e poi forzandone un altro. Il volume dei gemiti aumentò molto e con ciò mi arrapai, tirai fuori le dita e scesi nella sua figa, sorprendendomi quando sentii quanto era bagnata e il suo miele le colava già lungo le cosce, mi inginocchiai e mi passò la lingua. per sentirne il sapore e l’ho baciato, tenendoti il ​​mento e spalmandolo su tutto il corpo. Ho fatto passare il mio cazzo attraverso il gel che ho spalmato sul suo corpo e ho posizionato la testa all’ingresso del suo culo, spingendo lentamente e tirando con forza i suoi capelli (adoro vedere la faccia sofferente della mia troia quando le scopo il culo)!

Aumentai la velocità mentre aprivo e lei già spingeva il suo corpo contro il mio sempre più in profondità, afferrandole la vita e scopandola mentre mi implorava tra gemiti e urla, imprecando e imprecando. Lo stavo già tirando fuori tutto e infilandolo nel profondo in un colpo solo, godendomi le sue grida di dolore e desiderio quando ho sentito il suo corpo tremare sul punto di venire, ho aumentato la velocità e presto è arrivata la sua richiesta di venirle nel culo con lei. , Ho spinto via il suo corpo. Una volta contro il mio, ingoiando completamente il mio cazzo e urlando come una puttana in calore, ha cominciato a sborrare deliziosamente, stringendolo dentro di sé!

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Restammo nella stessa posizione per qualche secondo, respirando affannosamente e il nostro battito cardiaco aumentò, finché il mio cazzo non si ammorbidi e uscì dal suo culo, portando con sé tutto lo sperma che vi avevo versato:

– Vuoi ancora bere il caffè, bastardo?

– Lo sai che ho sempre fame! E finora, ho già ucciso questo…

Ci siamo baciati e abbiamo preso il caffè, ci siamo preparati e siamo andati a fare una passeggiata nel parco Ibirapuera per recuperare le energie, la sera avremmo ancora tanto da fare fino a Capodanno e tanti punti della lista da cancellare. Dopotutto quella mattina ne abbiamo segnati altri due: fare l’amore in ogni stanza della casa e fare del buon sesso ogni giorno prima di colazione!

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