Racconto erotico eterosessuale: seduto sulla faccia del mio ragazzo dai capelli scuri

di | 6 de Luglio, 2023

Un venerdì piovoso, io e il mio ragazzo, per passare del tempo insieme e fare qualcosa di divertente, abbiamo deciso di fare un gioco insieme. “Anche se non è un hobby particolarmente familiare per me, valeva la pena prendere parte alle cose che sapevo gli piacevano, solo così potevo vedere il suo innocente sorriso di gioia.

Ma la situazione stava già iniziando a smettere di essere totalmente amichevole e carina quando ho capito che il marmocchio mi stava mandando una serie dopo l’altra. Di solito non è una cosa che mi dispiace, soprattutto quando si tratta di quegli stupidi giochetti di cui è ossessionato. Ma il modo in cui si stava deliberatamente vantando e prendendosi gioco di me era già esagerato. “E per di più, sono sempre stata una donna con un forte senso della competizione e del dominio. Perdere in quel modo mi faceva incazzare, e lui sapeva benissimo perché lo stava facendo.”

“Dal momento che sei così bravo, immagino che non ti dispiacerebbe se aggiungessi un po’ più di difficoltà, giusto?” chiesi alzandomi.

“Puoi inviarlo, è già vinto.”

“Stendersi.”

“Giocare sdraiato? Haha, ma è un gioco da ragazzi.

Si sdraiò sul materasso, gli occhi ancora fissi sullo schermo. Per me, tutta questa audacia era più che un motivo di punizione. Alors, à sa grande surprise et avant même qu’il ne puisse prédire mon mouvement, j’ai baissé mon short de nuit et je me suis laissez tomber sur son visage, imprisonnant complètement cette tête autour de mon cul doux et de mes grosse cuisses Nella parte posteriore.

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“Immagino che non sia così facile ora, eh, tesoro?” »

Cercò di rispondere, ma tutto ciò che uscì fu un soffocato “Hmmffghff” di qualcuno che riusciva a malapena a respirare, arrendendosi completamente alla mia volontà.

“Cosa, angioletto? Stai cercando di dire qualcosa? – dissi, con una risata sadica, tenendo tra le mani il controller del videogioco, ora in grado di batterlo con tutta la facilità del mondo.

“Oh, non riesci a respirare?” Beh, non mi interessa. Questo è quello che ottieni guidando male. Ma non posso mentire, è davvero bello usarti come seggiolino per auto, sai?

Tra gli spasmi delle sue gambe (probabilmente provenivano da chi gli voleva bene), lo vidi iniziare a portarmi le mani sul sedere, premendosele ancora di più contro il suo viso.

“Chi ti ha dato quel permesso, eh?” »

Stava a malapena ascoltando le mie parole, e ora potevo sentirlo spingere da parte la parte delle mie mutandine che copriva la mia vagina.

“Ah” non potevo nascondere il mio piccolo gemito di piacere mentre iniziavo a sentire la sua lingua morbida e bagnata scivolare sulla mia figa. Cominciò ad accelerare il ritmo. Stava leccando, baciando e succhiando con desiderio, completamente premuto sul mio culo, e non poteva nascondere che mi stava mordendo il labbro e mi eccitava così fottutamente.

“Questo è… *Ah..* Questo è un tiro da quattro soldi…” dissi lasciando andare il controller e prestando poca attenzione a ciò che stava accadendo sullo schermo. Mi stavo bagnando così tanto, non solo per il mio sperma, ma per ogni leccata bagnata che sentivo sotto di me.

Ho guardato avanti e ho visto che il volume dei suoi pantaloni aumentava sempre di più. L’ho tirata giù lentamente, solo per controllare il suo piccolo giocattolo. Sembrava che stesse per strapparsi le mutande. Ho mosso dolcemente la mano, solo per accarezzarla un po’ e sentirla pulsare, perché non volevo concedermi il piacere di essere masturbata. Faceva parte della punizione.

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Ho iniziato a contorcermi sopra di lui, usando quel faccino come trampolino di lancio personale. Ogni sfregamento, suzione e stimolazione del clitoride che veniva da quella lingua mi avvicinava. Dannazione, solo ricordarlo mi fa venire voglia di mettere la mano nelle mie mutandine fradicie e iniziare a masturbarmi.

Il ritmo accelerò, io tremavo, gemevo, lui e io ci contorcevamo dal piacere. Quando ho capito che stavo per venire, ho afferrato le mie stesse tette e ho iniziato a strizzarle forte. Ho avuto un orgasmo così intenso che ho urlato, tirando fuori la lingua, roteando istintivamente gli occhi, quasi attutendo i suoi sospiri morbidi. Gli ho versato in bocca tutte le mie secrezioni vaginali e lui, da bravo ragazzo che è, ha dovuto inghiottirle tutte.

Anche se era lui a controllare il suo respiro, ero io quello che riusciva a malapena a respirare dopo. “Mi sentivo come se avessi la testa tra le nuvole. Ha anche dato tre baci al mio gatto, che era già ipersensibile. Che audacia!

Se ha imparato la lezione, non lo so, ma sono sicuro che ora non vorrà più giocare battendomi a questi giochetti. O forse andare…

*Pubblicato da Zari su climaxcontoseroticos.com il 05/06/23.

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