Racconto erotico eterosessuale: il mio primo appuntamento.

di | 26 de Agosto, 2023

Mi chiamo Regina e mi concentrerò sul mio primo incontro con Nerd. Ci siamo conosciuti su un’app. Ci siamo scambiati molte conversazioni e vari messaggi. Fino al giorno in cui uno chiese all’altro:

– Perché non ci conosciamo ancora?

Con questa frase che risuonava nella nostra mente e nelle nostre conversazioni, gli scambi di messaggi diventavano sempre più emozionanti, piccanti, dando vita a momenti virtuali inediti e inediti con eiaculazioni cosparse di lussuria. Un bel giorno gli dissi:

– Nerd, voglio davvero incontrarti, baciarti senza sosta e succhiarti ovunque.

“EHI, LEI”, rispose. “Se tutto va bene secondo il mio programma, ci vediamo giovedì.

Ho chiesto? “Sul serio, lo dici molto sul serio.

– Sì, sicuramente.

Amico, sono impazzito!

Una settimana e contando le ore. Incitandoci a conversazioni più piccanti, di pura eccitazione e voluttà.

Tutto era collegato e l’attesa scorreva nelle vene.

Ne ho parlato con il mio amico e gli ho detto:

– Amico, non verrà, non lascerà mai la sua città per incontrare un umile mortale.

– Calmati, sta arrivando.

Al momento. Basta arrivare il giorno prima e confermare il proprio arrivo. Ah, che agonia.

La mattina dopo sorge l’insicurezza, arriverà davvero?

Ha detto che anche lui aveva le stesse aspettative su chi sarei, se fossi esistito davvero, se mi avesse trovato.

Dubbi, sì. Ma certezze allo stesso tempo. Sembrava che ci conoscessimo da anni e che avessimo già un legame.

Quando arriva il momento, invia un messaggio con la foto di Waze che aveva cinque minuti fa. Sono scesa ad aspettarlo. E quando ho visto la tua macchina, il mio cuore ha perso un battito.

– Sei un nerd?

– Sì, Regina, come stai?

– Meglio ora.

Dove eravamo ancora non era possibile né toccarsi né baciarsi, ma poco più avanti, sulla strada per il motel, è avvenuto il primo bacio. Allora sapevo già che non si poteva tornare indietro, che non c’erano medicine né via d’uscita. La causa era persa. Che bocca deliziosa. Che bacio… Tra noi c’era la perfezione.

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Fino al nostro arrivo, hanno baciato ogni faro, ogni fermata fatta dall’auto, afferrandoci…

Siamo arrivati ​​e lui ha parcheggiato, siamo scesi dall’auto, mi ha appoggiato al muro, con baci appassionati. Corriamo nella stanza e ci dirigiamo il più velocemente possibile. Uno divora la bocca dell’altro.

Non ha perso tempo e mi ha già tolto maglietta e reggiseno perfettamente e velocemente. Gli ho anche tolto la maglietta e l’ho portata da sola.

La fretta era tale che ho cominciato a togliermi i pantaloni, lui i suoi, eravamo solo in mutandine, lui in mutande, che presto ha restituito.

Le loro bocche non volevano separarsi, ma io volevo di più. L’ho buttato sul letto e mi sono infilato tra le sue gambe, ho spalmato un po’ di lubrificante da baciare sulle sue mani, gli ho massaggiato le palle e ho cominciato a baciare la testolina e a succhiarlo mentre lo ingoiavo intero, facendo scorrere le mie mani sulle sue palle e cambiando mani e bocche , finché non ho deciso di optare per i baci alla greca e tutto si è scaldato, lui si contorceva, urlava, si concedeva a me. Faccio schifo e succhio delizioso.

I gemiti e i ruggiti erano inebrianti, afrodisiaci per l’orecchio. Finché non gli ho chiesto di lasciarsi andare e ho iniziato a succhiarlo mentre mi masturbavo con lui. La cosa più calda passò, lui si liberò ed era bellissimo vederlo godersi i suoi occhi vitrei con piacere, una delizia. Lui mi guarda e dice:

– Vieni, mia bella birichina. Dai, voglio vederti tremare anch’io.

– Voglio vederti versarti nella mia bocca.

Mi prende in baci deliziosi e scende lungo il mio collo, mi succhia i seni, scende fino al mio ventre e raggiunge la mia intimità. Mi succhia e mi succhia, mi succhia il clitoride, infila la lingua nella mia entrata. Bacia la mia intimità come hai baciato la mia bocca. Mi sciolgo dal piacere, non sono nemmeno io perché non esisto più. Mi mette un dito addosso e mi massaggia il clitoride succhiandolo insieme, si sdraia sul letto e mi chiede di sedermi sulla sua faccia, delirante di piacere, mi rotolo, mi muovo, mi arrendo, lascio tutto e godo. nella sua bocca, nel suo viso. Il mio corpo è inerte, stanco e sazio. Lascio questa posizione e mi metto accanto a lei, ci guardiamo e ci baciamo ancora con il sapore dei nostri sessi in bocca. Che meraviglia, che sensazione meravigliosa, in travaglio totale.

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Allora prepara l’idro, così possiamo rilassarci e chiacchierare un po’. Ma si scopre che tra conversazioni e carezze cediamo di nuovo ai baci. Mi fa cadere nella vasca da bagno, mi chiede di rilassarmi e mi prende i piedi tra le mani. Che cosa farà? Sembra cattivo, mi mette i piedi in faccia e inizia a succhiarmi le dita. Quello; e così? Ho tremato dappertutto. Sono quasi venuto con lui guardandomi mentre mi succhiavo i piedi. Sensazione di potere arrapato… Si avvicina a me, mi bacia, lo mette in ginocchio e io lo monto in una connessione deliziosa. Vado su e giù, faccio una macinata deliziosa, mi tengo la vita per aiutarmi a camminare, mi succhio le tette. I nostri corpi tremano, lui si alza e mi fa sedere sul bordo dell’idro, divora di nuovo la mia intimità con la bocca e poi non ce la faccio più, un orgasmo che mi porta al delirio. Di che energia idroelettrica si trattava? Dove siamo andati?

Scendemmo dall’idroelettrico e tornammo a letto. Lui mi abbraccia, mi bacia, mi divora, mi sale sopra e mi penetra, io urlo e chiedo di più, lui rovescia tutto, mi mangia con voglia, mi gira lasciandomi a faccia in giù, gambe distese e culo su, si fa in posizione, mi penetra, penetra in profondità e in modo gustoso, alzo ancora di più il culo e gli chiedo di mangiarmi.

– Nerd, mangiami, mangia forte, fanculo.

E poi ci liberiamo, gridiamo entrambi, ci arrendiamo. Io vengo e anche lui.

Si posiziona sul mio corpo, mi bacia il viso e la bocca e in quel momento ci arrendiamo, ci guardiamo e non abbiamo niente da dirci.

Passa un attimo e una conversazione tranquilla e accogliente, piena di carezze, quando meno se lo aspetta e torno a fare quello che più mi piace, torno in mezzo alle sue gambe, gli applico nuovamente il lubrificante. Dopo il massaggio, la bocca porta tutto il membro fino alle palle. nuovi baci greci Gli faccio scorrere le mani sul sedere, afferrandogli la vita, avvicinandolo ancora di più e succhiando ogni centimetro di lui, ogni centimetro. Quando lo guardo e lo rivedo, trabocca.

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Il mio piacere è reale, il massimo dell’eccitazione, il più sublime dei piaceri. Ritorna in totale estasi.

Mi avvicino alla tua bocca e con dedizione durante tutto il travaglio. Siamo in un’altra dimensione.

Ci siamo alzati, abbiamo fatto la doccia, ci siamo cambiati e siamo partiti. Mi ha lasciato dove mi è venuto a prendere. Ci siamo salutati ed è finita. E’ il nostro primo appuntamento.

Le accese conversazioni continuano il più rapidamente possibile. E siamo andati al secondo appuntamento.

Cosa succederà ?

Aspetta e vedi!?

*Pubblicato da regina_cps su climaxcontoseroticos.com il 26/08/23.

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