Racconto erotico etero: la matricola perde la verginità con 2 anziani del college, parte 1

di | 6 de Luglio, 2023

Mi chiamo Juliane, sono alta 1 metro e 60 e ho sempre avuto un culo tondo e un paio di seni da invidiare. Quello che sto per riferire è successo alla mia prima festa universitaria.

A 17 anni ero entrato nella classe di medicina e i miei più grandi, invece di fare il famoso scherzo telefonico, ci chiesero di organizzare una festa per loro. Di cui non ci lamentiamo, perché ci piacerebbe godercelo (lol). Qualche giorno prima della festa, avevo già notato i ragazzi degli altri semestri parlare, mandare messaggi WhatsApp, ma niente a cui non ero abituato, perché quella era carne nuova ehehe. Quindi ce n’erano 2 che non so perché, hanno attirato la mia attenzione e io, che a quel tempo ero ancora vergine, mi sono emozionata molto e ho pensato “qui è dove perdo questa zucca”.

Sono arrivato alla festa del carpool con un amico (che mi ha mangiato molto dopo ma questo è per altre storie) e subito mi sono imbattuto in Igor, uno dei ragazzi con cui stavo parlando su WhatsApp e mi ha già offerto uno shot di tequila e Mi sono raccontato le sue intenzioni, ho bevuto 2 bicchierini di fila fissandolo e facendo una faccia sfacciata. Passiamo ore a ballare ea scambiarci flirt, finché lui non mi trascina in un angolo buio e iniziamo a baciarci come matti quando sento il volume salire nei miei pantaloni. Lui tira fuori il suo cazzo e me lo mette in mano e io, inesperto, comincio a masturbarlo ea deliziarmi con lei, pazzo di desiderio, mi inginocchio e cado in questo meraviglioso grosso cazzo. Siamo interrotti solo da qualcuno che guarda e chiama il suo nome. Spaventati, ci siamo fermati lì, accettando di continuare più tardi. Ero triste, ma non sapevo che la mia notte stava appena iniziando…

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Dopo che Igor se ne va, il suo amico João, con cui stavo parlando anche lui, mi viene dietro, rubandomi un bacio e dicendomi che mi aveva visto con Igor, ma chi mi avrebbe voluto quella notte sarebbe stato lui. João mi ha trascinato in giardino, mi ha fatto sedere a un tavolo che aveva lì per gli eventi, mi ha sollevato la gonna e mi ha succhiato così deliziosamente che non ho resistito e ho avuto il mio primo orgasmo lì, all’aria aperta. chi voleva vederlo Felice e volendo ricambiare, l’ho aperto e ho trovato un cazzo grosso e grosso come quello del tuo amico quella notte con quella colomba bianca venata. Non ci è voluto molto e João è entrato nella mia piccola bocca e ho fatto in modo di ingoiarlo tutto. E dolcemente ho raggiunto il suo orecchio e gli ho detto che ero ancora vergine e che sarebbe stato il mio primo uomo. Gli ho detto di andare dal mio ap così poteva scoparmi fino alla fine e sulla sua moto mi ha accarezzato e io l’ho masturbato sui miei pantaloni. Quando siamo arrivati ​​non abbiamo perso tempo, abbiamo avuto appena il tempo di chiudere la porta e lui mi stava trascinando i vestiti. Mi ha gettato sul letto nella posizione del pollo arrosto e l’ha lavorato lentamente fino a quando non mi sono abituato. Dopo circa 5 spinte, João è penetrato in profondità senza pietà e ho persino sentito il sangue schizzare fuori dal mio pene rotto. Ha spinto forte e io ho gemuto forte, ero così eccitata, mi ha umiliato, mi ha chiamato troia, stupida matricola, mi ha fatto promettere che questo semestre sarebbe stato tutto suo e mi ha denunciato.

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Mi sentivo come una donna completa con il suo bastone che entrava e usciva da me, a quattro zampe mi girai e urlai e lui spinse spietatamente in profondità e con forza perché tutto il vicinato potesse sentirlo. Dopo aver mangiato per tutta la casa, mi è venuto in faccia e mi ha lasciato indifeso sul fazzoletto insanguinato del mio sesso…

*Pubblicato da giuggiolo su climaxcontoseroticos.com il 20/06/23.

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