Racconto erotico etero: ho regalato la mia figa durante un viaggio

di | 6 de Luglio, 2023

Ciao dal vivo, prima di vivere a Porto Alegre abitavo in Colorado, a più di 300 km di distanza, mia madre abitava già nella capitale ma io sono rimasta in campagna per la scuola. Ho trascorso l’anno con il massimo dei voti e mio padre mi ha lasciato andare da mia madre, dato che avevo già 17 anni, mi ha lasciato andare da solo, perché sarebbe stato molto faticoso prendermi e tornare lo stesso giorno in autobus. L’autobus è partito alle 10:30 di notte, mio ​​padre mi ha dato un passaggio e ha guardato fuori dal finestrino in cui mi trovavo finché l’autobus non ha svoltato l’angolo. Sono un po’ basso, misuro 1,63, l’autista ha detto che se volevo potevo cambiare posto e stare in penultima fila, perché non c’era posto dietro di me, potevo inclinare meglio la sedia, non lo accetterei ma mio padre ha detto:

Accettalo, sarà più comodo!!

Ho accettato ma riconosco che c’erano solo 7 persone all’interno del bus quindi mi sono sentita molto isolata nel retro del bus, fino alla prima fermata sono scesa per andare in bagno e comprare qualcosa da mangiare, quando sono tornata mi hanno detto l’autobus si fermò Andò nel cortile della stazione degli autobus e sarebbe tornato, non capii il motivo ma non gli feci nessuna domanda, rimasi lì ad aspettare, finché arrivò un tedesco più alto di me, con un valigia, mi salutò forte e disse:

Per favore dimmi che l’autobus per Porto Alegre non è partito, che sfortuna mi sono addormentato e ho dimenticato di mettere il cellulare!!

Non è stato così, non ti preoccupare. dissi con un sorriso amichevole

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Poi ha iniziato a parlarmi, abbiamo avuto una conversazione molto divertente e quando è arrivato l’autobus mi ha chiesto se poteva sedersi con me, io ho confermato e siamo andati al posto dove mi trovavo io. Abbiamo continuato una conversazione, ora un po’ più tranquilla perché la maggior parte dei passeggeri era anziana e dormiva, finché lui si è alzato e si è guardato intorno, io non ho capito e ho chiesto:

Sta andando tutto bene?

È ma voglio fare qualcosa, ho paura di una donna e mi guardo e penso di essere un pervertito.

Ed ero ingenuo, non ho capito finché non si è seduta e mi ha dato un bacio che mi è sceso fino al collo e fino alla camicetta, non indossavo il reggiseno, solo questa camicetta con spalline sottili. Si mise le spalline sottili e disse:

che bel seno

Li leccò molto lentamente mentre alzavo gli occhi al cielo, poi si fermò e sussurrò:

Butta giù la sedia e lasciala per un po’ così nessuno lo sospetterà!

Mi sdraiai sulla sedia, passarono alcuni minuti e lui mi chiese di chiudere gli occhi, indossava leggings e mutandine rosa, me li spinse entrambi fino alle ginocchia, mi chiese di salire più in alto e inspiegabilmente riuscì a salire. le mie ginocchia davanti a me, ha iniziato a leccare la mia grelinha, ha fatto scivolare quella lingua nella mia figa, ha inserito due mignoli e ha puntato la lingua sulla mia grelinha, questa tensione di non poter gemere mi ha fatto impazzire così tanto che ho avuto al punto di avere la mia figa inzuppata. Gli ho detto che lo avrei ripagato, si è seduto sulla sua sedia, si è sbottonato i pantaloni e ho provato a mettermi a quattro zampe con le ginocchia sulla panca senza fare molto rumore, ma non riuscivo a tirare fuori il sedere per la mancanza dello spazio. Ancora ho gola profonda, su quel grosso cazzo, wow sono pazzo per un grosso cazzo grosso solo per la sensazione di soffocamento gola profonda, ho fatto una sega molto calma e gustosa mentre gli leccavo le palle molto lentamente, ha urlato piano finché non me l’ha chiesto per sedermi sopra di lui, ho detto di no, mi ha tirato i capelli e ha detto:

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Stai zitta puttana, so che lo vuoi!!

Ho iniziato a provare a mettermi seduto, ero lubrificato ma non avevo esperienza seduto su un cazzo così grosso, rimbalzavo a poco a poco, mentre quel cazzo entrava sentivo la mia figa sfiorire dentro, mi faceva male e la sentivo contrarsi. Sentivo anche che ruggiva piano ea volte mi leccava il petto, avevo così paura che qualcuno mi vedesse e allo stesso tempo così eccitata di essere come una puttana in pubblico che mi giravo strofinando la mia figa su quel cazzo, sentendomi la sua testa sul culo fino a quando non è venuto, quando mi ha sentito venire ha detto vattene e ha detto che stava arrivando, sono sceso al piano di sotto e ho afferrato un asciugamano che aveva addosso e ho iniziato a masturbarmi con questo asciugamano fino a quando non è venuto dimenandosi su questa panchina. È andato in bagno e quando è tornato mi ha baciato sulla lingua siamo rimasti un po’ così l’ho lasciato sulla sedia e mi sono addormentato mi ha svegliato quando siamo arrivati ​​siamo arrivati ​​a Porto Alegre, voleva farsi un caffè con me, ma mia madre mi stava già aspettando davanti all’autobus, l’ho ringraziato e gli ho promesso di tenerci in contatto, ma non ci siamo più parlati, perché la mia emozione per lui era sapere che ero la puttana di uno sconosciuto che non avrebbe mai più rivisto. Vuoi parlare sporco fuori dallo schermo o vedere le mie foto e i miei video di nudo? cercami, 4,1,9,9,6,2,3,6,5,6,1 adorerai i miei video divertenti e scommetto che ti divertirai un sacco a guardarmi, ho anche creato un’insta dove puoi vedermi mentre cerco di parlare di storie di renatavozkaraujo

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*Pubblicato da renata369 su climaxcontoseroticos.com il 02/07/23.

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