Racconto erotico etero – Consulente di bevande

di | 11 de Aprile, 2023

Mi sono sempre piaciuti gli uomini più grandi, non so perché, ho 24 anni e sono sempre attratto da uomini di 10-20 anni più grandi di me. Forse è per questo che sono anche attratti da me.

Aiuto i miei genitori con il bar che hanno, aiuto in tutto ciò che posso, dalla pulizia dei tavoli all’ordinazione con i venditori. Il bar è aperto solo di notte, e durante il giorno pulisco tutto, per questo motivo e per il fatto che il bar è sotto casa nostra, non mi preoccupo dei miei vestiti quando non vado a ricevere qualcuno’ A. © m.

Un mercoledì scesi come al solito per pulire il pavimento, le sedie e il bancone. Dato che mi occupo dell’acqua e fa sempre molto caldo qui a Minas, ho indossato una canotta corta che non mi copriva tutto lo stomaco e indossavo pantaloncini di jeans. Dopo qualche minuto ho iniziato a pulire, sento qualcuno bussare alla porta del bar e gridare: – Pronto!? Sono Roberto, sono venuto a presentarti i drink che vendo. Buongiorno!?

Mio padre non mi aveva detto che sarebbe venuto nessuno, quindi sono rimasto un po’ sorpreso e sono andato ad aprire la porta. Era un uomo alto, moro, capelli lisci pettinati all’indietro, un bel sorriso e che sembrava essere il mio numero: – Ciao, come stai? Scusa per il disturbo, mio ​​padre non mi ha detto che sarebbe venuto.

– Beh, ma tuo padre mi ha detto che ti saresti preso cura di me – disse sorridendo

– È come papà. L’età arriva e gliela dà – dico ridendo

– Sono vecchio ma non sono ancora così ahah.

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– Che cos’è? Sei nuovo! – e sembrava davvero che avesse circa 34 anni

– Ragazza, ho 49 anni, ho una figlia che deve avere la tua età, non sono più giovane.

Quando ha detto “49” ho sentito qualcosa pulsare, la benda si stava già staccando? Quest’uomo era bellissimo, un vecchio estremamente caloroso e di buon carattere, voleva toccarlo immediatamente.

– Tesoro, visto che hai già scelto le bibite, sono davvero contenta che ti sei affidato a me come tuo fornitore, domani ti mando le bibite!

– Grazie, torna presto così possiamo fare nuovi ordini, perché mi è piaciuto parlare con te – sorrido, congedandolo vicino alla porta.

Se ne andò e tutto ciò a cui riuscivo a pensare era come avrei portato quest’uomo da me.

Il giorno dopo, siccome stavo già aspettando che arrivassero i drink, mi sono vestita un po’ meglio e meno décolleté, perché odio questi fattorini che mi mangiano gli occhi, ho lasciato la porta aperta per facilitare l’ingresso; Stavo mettendo le bibite nel congelatore quando sento:

– Salve signora, sono venuto a portare le bevande.

Era Roberto, non pensavo fosse lui a consegnare le bibite, di solito le consegnano altre persone, non il consulente.

– Ciao Roberto, non sapevo che saresti venuto a consegnare le bibite.

– Nella mia azienda ci sono solo io come dipendente, quindi faccio tutto da solo, e anche la signora era triste vedendomi due giorni di fila. Disse con quel sorriso seducente.

– Ah, fantastico, non sapevo nemmeno che gli affari fossero tuoi. Sfortunatamente per te, in realtà sono stato molto felice di rivederti e ti ho voluto molto bene.

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– Ragazza, ragazza, non giocare con me. – Quello ? disse serio, posando i bicchieri sul tavolo.

– Non sto scherzando, sei proprio una trappola, come si diceva, ma va bene così.

– Non è così? Mi guardò negli occhi, andò alla porta e la chiuse.

“Allora fammi vedere una cosa,” disse avvicinandosi a me.

Mi ha tenuto per la vita e il collo e mi ha baciato, un bacio molto ben piazzato.

– Ehi, calmati, non possiamo stare qui, i miei genitori sono a casa e possono scendere quando vogliono – gli dissi

– Mi hai provocato e ora ti darò quello che vuoi, qualunque cosa accada, ti mangerò molto bene.

Ha continuato a baciarmi, mi ha tirato giù i pantaloni, mi ha messo sul bancone e ha iniziato a succhiarmelo. Sapeva benissimo cosa stava facendo, lo sapeva così bene che mi ha fatto dimenticare di preoccuparmi per l’arrivo di qualcuno. Dopo avermi bagnata la figa, mi ha tirato giù dal bancone e mi ha messo sulla schiena contro un tavolo, il culo molto vicino a lui. Mi ha infilato il cazzo dentro, ho gemuto forte e mi ho sussurrato all’orecchio: – Se fai rumore, attirerai l’attenzione e qualcuno vedrà che la ragazza è mangiata. “Ho avuto difficoltà a smettere di lamentarmi.

Mi ha colpito lentamente e dal nulla ha iniziato a battere forte e mi ha fatto venire l’orgasmo, ho iniziato a voler urlare e mi ha messo una mano sulla bocca mentre continuava a baciarmi. Il che mi ha fatto avere il secondo orgasmo. Le mie gambe si sono indebolite e il mio sedere ha smesso di sporgere, avevo solo tremori. Si fermò, mi sollevò dal tavolo e mi mise in ginocchio per occuparmi di lui. Cosa che ho fatto con grande dedizione dato che mi aveva reso così felice, ho succhiato e succhiato, è venuto mentre mi teneva la testa forzandomi la gola profonda. Mi stava facendo impazzire, il mio desiderio non faceva che aumentare per quest’uomo. Quando ha finito, ci siamo rivestiti, mi ha baciato e ha detto: “Chi avrebbe mai pensato che questo bambino potesse succhiare con tanto piacere?

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– Non hai ancora visto niente. – Ho risposto

Roberto non c’è più e ogni volta che viene a ordinare da bere ea portarmeli mi mangia. A volte sul bancone, a volte sul tavolo, in bagno… Mi chiede di andare in un motel, ma penso che la più grande assurdità sia l’adrenalina di fare tutto nel bar dei miei genitori.

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