Racconto erotico diretto – Secondo appuntamento con C.

di | 4 de Luglio, 2024

Buonanotte a tutti.

Come promesso vi racconto del mio secondo incontro con C.

C. È stata, fino ad oggi, la migliore scopata che abbia mai avuto, nessuna esclusa.

Quel giorno abbiamo cenato di nuovo insieme, ma il viaggio è stato più… movimentato! Dopo averla masturbata una volta tornata a casa (potete vedere la storia sopra), C. mi ha assicurato che non mi avrebbe lasciato tornare a casa senza cadere nelle sue mani. (Non erano le mani, ma ci arriveremo presto).

Mentre andavamo a cena, le sue mani e le mie iniziarono ad esplorare i rispettivi corpi. Indossava un vestito attillato che metteva in risalto le sue curve (adoro le donne con i fianchi larghi a cui aggrapparsi). Sotto, un paio di mutandine. Mentre accarezza quella figa calda in macchina, con mia sorpresa, si toglie le mutandine e le mette nel vano portaoggetti dell’auto, e dice che questo per me è un ricordo. Le ho fatto un altro massaggio, ma lei mi ha detto di smetterla, mi ha abbassato i pantaloni, mi ha tirato fuori il cazzo e ha iniziato a farmi una sega. Che mani morbide!!! Gli ho chiesto di succhiarmi il cazzo, che era già molto duro dopo la sega, ma lui ha detto di no, che voleva togliermi l’appetito dopo cena.

Abbiamo cenato, bevuto e quando siamo usciti dal ristorante volevo andare in spiaggia. Ha dato la scusa che faceva troppo caldo! Pensavo che volesse davvero scopare sulla spiaggia.

Ho scelto una spiaggia nascosta, con alcuni scogli al centro, che la nascondessero alla vista della strada.

Sulla strada per la spiaggia, mi ha tolto il cazzo dai pantaloni e ha iniziato a succhiarmelo su e giù. Gli leccò la testa, abbassò il cazzo e lo prese in profondità in quella bocca golosa.

Quando siamo arrivati ​​in spiaggia stavo per venire, il mio cazzo pulsava per l’eccitazione.

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L’ho portata sugli scogli sulla spiaggia, l’ho fatta sedere su uno degli scogli e le ho tirato su il vestito finché non l’ha avvolto intorno alla vita. Per stuzzicarmi, ha allargato le gambe e ha infilato due dita in quel buco bagnato, facendo scorrere le dita sul clitoride. Non ho potuto resistere e ho iniziato a succhiarla. Ho fatto scorrere la lingua lungo le calde labbra della sua figa, premendo le mie labbra sul suo clitoride. Gemeva piano, temendo di attirare l’attenzione dei passanti.

Ho continuato a leccare e succhiare, quando ho iniziato a sentirla tremare di più, ho infilato due mignoli dentro e ho iniziato a muovere le dita dentro e fuori, continuando a far scorrere la lingua tra il suo clitoride e questi bordi carnosi. Mi è venuto in bocca. Tremava e gemeva forte, ho dovuto coprirgli la bocca con la mano per attutire il suono.

Ho tirato fuori il cazzo e quando stavo per entrarla lei mi ha detto di fermarmi: “Aspetta, ora tocca a me!”

Pensavo di non aver capito bene… Mi ha fatto sedere sulla roccia e si è inginocchiato davanti a me, facendomi il miglior pompino che abbia mai ricevuto in vita mia. Accidenti, che bocca meravigliosa!!!! Succhiava, leccava, mi succhiava tutto il cazzo, e quando era molto duro, si sporgeva sulla roccia, dandomi le spalle, con i suoi occhi verdi fissi nei miei: “Dai, adesso metti questo cazzo lì dentro! “

Non ho avuto bisogno di dirlo due volte… ho messo il mio cazzo in quella figa calda e bagnata, solo la testa prima, volevo sentire quel calore sul mio cazzo. Ho infilato la testa, mi sono fermato un attimo e poi ho infilato tutto. Lei gemette “Che bello! Scopami dappertutto. Mi piace così da dietro.”

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Ho iniziato a pompare, cambiando ritmo e diventando sempre più forte, quel culo chiedeva di essere sculacciato. Non ho potuto resistere e l’ho sculacciato, lui ha gemito, si è girato: “Mmm, mi piace!” Un’altra sculacciata! Lei gemeva sempre di più.

Sono uscito da lei, mi sono sdraiato sulla sabbia e lei mi ha cavalcato come non ero mai stato cavalcato prima. Era lei a scoparmi adesso! Sollevò il vestito e lasciò quei seni alla portata delle mie mani. Ho afferrato questo bellissimo paio di “cuscini”, le ho stretto leggermente i capezzoli, lei gemeva sempre di più. Accelerò ancora di più il passo… Tornò indietro e lasciò cadere il suo corpo sopra il mio.

Stavo pensando di riempire quella figa di sperma caldo! Le ho afferrato il culo, l’ho sollevato un po’ e ho iniziato a pomparlo velocemente e in profondità. Poco dopo gli ho sussurrato all’orecchio: “Non ce la faccio più, vado a volare!” La sua risposta: “Dai, riempimi la figa di sperma!”

Altre due pompate e stavo già venendo. Ha attutito i miei suoni con un bacio in cui la sua lingua ha raggiunto il fondo della mia bocca. Sono entrato dentro di lei e ci siamo sdraiati sulla spiaggia, riprendendo fiato per qualche minuto.

Era ora di tornare a casa, erano quasi le 3 del mattino.

Durante la cavalcata, l’ho fatta venire di nuovo e un altro bel pompino!

Avevamo concordato un nuovo risultato e sapevamo già cosa sarebbe successo, ma vi racconterò tutto più tardi.

Non esitate a votare e commentare.

Baci e abbracci

*Pubblicato da Tuga_safado sul sito climaxcontoseroticos.com il 24/06/24.

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