Racconto erotico diretto – Grazie al poliziotto

di | 3 de Maggio, 2023

Ciao a tutti! È la prima volta che scrivo qui. Ho lasciato la mia descrizione sul mio profilo ma mi presenterò di nuovo qui. Mi chiamo Camilla, ho 31 anni, sono un’insegnante d’arte e ho creato questo profilo per condividere storie sulla mia vita sessuale e leggere la tua. Per descrivermi brevemente senza doverlo fare sempre, sono magro, con petto e glutei piccoli, capelli castani ricci, occhi castano chiaro e statura media. Per cominciare, vi racconto il giorno in cui stavo tornando da una festa di compleanno con un mio amico e ricevemmo l’aiuto di due poliziotti.

Era una giornata normale, un sabato soleggiato e il compleanno di un amico, e per festeggiare il suo compleanno ha invitato alcuni suoi parenti in un bar. Principalmente ho pensato molto a non andare perché domenica avevo un appuntamento, ma durante la settimana ho deciso di andare. Ero molto ordinata, ho indossato un crop top verde, pantaloni grigio chiaro e scarpe da tennis bianche e sono partita. È stata una serata molto divertente, abbiamo riso, ballato, bevuto e mangiato. Quando era già molto tardi la mattina decidemmo di partire, presi il cellulare per chiamare un’auto ma un amico mi fermò e si offrì di portare me e altre due ragazze. Prima, naturalmente, ha preso quella che abitava più vicino e poi siamo andate dalla seconda, che era un po’ più lontana, visto che io e lei abitavamo accanto, sarei stata l’ultima a essere portata a casa.

Bene, mentre stavamo accompagnando la nostra seconda figlia a casa e tornando indietro, siamo passati davanti a un’auto della polizia militare e non molto tempo dopo il mio amico ha notato un problema con l’auto e abbiamo dovuto accostare per vedere cosa fosse. La pista era disseminata di grossi pezzi di vetro e la gomma anteriore sinistra era forata. La mia amica ha imprecato ad alta voce e mi ha chiesto di guardarla mentre cercava di cambiarsi. Non ci volle molto perché la macchina arrivasse dove eravamo noi e loro si fermarono subito dietro, i due poliziotti scesero dalla macchina e chiesero se fosse successo qualcosa, il mio amico spiegò e il poliziotto che sembrava più anziano si offrì di cambiarsi lo pneumatico.

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Sembrava un’eternità ed ero molto teso perché eravamo in mezzo a una strada, in un posto più o meno isolato e l’altro poliziotto aveva la pistola in mano e si guardava sempre intorno, anche se non era sorpassare chiunque, qualsiasi altro veicolo. Poteva dire che ero nervoso ed è venuta a parlarmi, facendomi alcune domande che ho capito subito che erano innamorate e si avvicinavano sempre di più man mano che mi avvicinavo. Era carino, aveva un bel sorriso e aveva la mia stessa età. Quando l’altro poliziotto ha finito di cambiare la gomma, ho visto il mio amico abbracciarlo e ringraziarlo, in cui l’ha abbracciata per la vita e ha chiesto se fosse meglio ringraziarlo per l’aiuto, poi c’era un sentiero che ha portato a un posto e lì ci siamo incontrati, loro stavano aspettando Salirono in macchina e se ne andarono.

Io e la mia amica siamo saliti in macchina e abbiamo discusso brevemente sul da farsi, lei voleva andare a vedere di cosa si trattava, io avevo i miei dubbi, anche se non posso negare che ero interessato. È partita con la macchina e quando abbiamo visto la macchina abbiamo deciso di andare con loro e il mio amico ha agitato la freccia. Ci hanno condotto un po’ lungo una strada sterrata e si sono fermati in un punto già ben isolato. Siamo scesi dall’auto e ci sono venuti incontro, il mio amico ha portato il poliziotto che ha cambiato la gomma sul sedile posteriore dell’auto e io mi sono seduto sul cofano della Logan mentre l’altro poliziotto è venuto a baciarmi, e come bene ha baciato

Le sue mani erano ferme, tenendomi per la vita e per i capelli mentre mi lanciava nel bacio, tirandolo sempre più vicino. Poi mi sollevò la camicetta scoprendomi i seni e iniziò a massaggiarli mentre mi baciava il collo. Abbiamo cominciato a sentire i gemiti del mio amico e la macchina ha cominciato a tremare, era il segno perfetto per me chiedere la stessa cosa, e me l’hanno concesso. Mentre mi tiravo giù i pantaloni e le mutandine, lui si apriva i pantaloni della divisa e li tirava un po’ giù, io mi posizionavo di spalle a lui, appoggiata al cappuccio e con le gambe aperte e sentivo il suo pene durissimo entrare nel mio figa lussuriosa. . Mi teneva per la vita e per i capelli, di tanto in tanto mi prendeva a calci nel sedere molto forte e mi prendeva a calci forte e guardando avanti potevo vedere il mio amico che rimbalzava sulle ginocchia dell’altro.

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Ha chiesto di cambiare posizione, mi ha adagiato sul cappuccio, mi ha tenuto le gambe e abbiamo continuato a fare sesso. Siamo venuti quasi insieme, io mentre il suo pene era ancora dentro di me e lui subito dopo, ma prendendo tempo per venire sul mio corpo, uno degli schizzi è salito al mio collo, ma la maggior parte è caduta sulle mie spalle, sul mio seno e sul mio stomaco. . Noi 4 ci siamo salutati, si sono preparati in fretta, sono saliti in macchina e sono partiti e noi abbiamo fatto lo stesso. Ovviamente ne stavamo parlando e la mia amica ha detto di aver comprato tutto.

Quando sono tornato a casa, nonostante fossi stanco e assonnato, sono andato a farmi una doccia e prima di entrare nella doccia continuavo a guardarmi sotto la doccia e ricordando di aver visto il suo seme sul mio corpo, ho finito per masturbarmi quando me ne sono ricordato. Ecco qua, spero ti sia piaciuto, baci.

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