Racconto erotico diretto: come ho mangiato un mendicante che è andato alla porta chiedendo cibo (vero).

di | 22 de Luglio, 2023

Mi chiamo Paulo, sono 1,90, 90 chili, capelli neri, occhi castani, né grasso né magro. Ho sognato a lungo di avvicinarmi a queste ragazze che vendono dolci al mercato. L’idea di partenza sarebbe quella di comprare la scatola di cioccolatini in cambio di qualcosa, una pipa, che sarebbe troppo.

Si scopre che l’altro ieri, 18/07, con mia sorpresa, ha suonato il campanello. Quando ho guardato dall’interfono, era una mora. Ho aperto la porta e ho chiesto quale fosse il problema. Lei, a sua volta, si è affrettata a dire che aveva problemi a casa e aveva davvero bisogno di cibo o di aiuto per comprare il gas da cucina.

Lei, mora chiara, alta 1,65, cannone, bel corpo, capelli castani mossi ma con uno chignon che si poteva nascondere, occhi castani e un sorriso malizioso.

Non ci ho pensato due volte e ho detto vieni a mangiare qualcosa, lei ha scosso positivamente la testa senza battere ciglio e mi ha chiesto se ero sposato, ho detto di sì. Poi ha detto: Ragazzo, non voglio guai, le ho detto di stare calma.

Anche così, continuava a pensare di farle uno scherzo. Lei è entrata in casa, io sono passato e lei mi ha seguito, siamo andati in cucina.

Mentre stavo scaldando una fetta di torta, ho notato che mi guardava e continuava a guardarmi. A questo punto, ero molto eccitato e non sapevo come affrontarlo.

Mi sono avvicinato e ho notato un sorriso malizioso, gli ho chiesto cos’era? E sorridi. Poi ha detto oh mi chiami a casa quando sei solo.

Ho approfittato del gancio e ho detto: E tu lo accetti, vero? Malizioso. Alzò lo sguardo e sorrise.

Ho indicato i suoi seni, posso? Lui annuì affermativamente, scuotendo la testa ne approfittai e li accarezzai. Niente di particolarmente piccolo, lo dico perché la prima cosa che cerco in una donna sono i suoi seni.

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Le tirai su la camicetta e bevvi il bricco senza essere molto assetato per non spaventarla, poi ne carezzai la punta con il pollice e l’indice, rigirandola e strizzandola di nuovo.

Non ce la facevo più, indossavo pantaloni di twill e una semplice maglietta, ho tirato su la maglietta in modo che lei la guardasse con gli occhi spalancati. Era semplice notare il mio pene duro che segnava la testa in pantaloni attillati.

È stato un po’ veloce, non ho pensato e non l’ho lasciata pensare, mi sono sbottonato i pantaloni e li ho tolti, ondeggiavano da una parte all’altra con il movimento improvviso che ho fatto tirandomi giù i pantaloni. Lei non ci pensò e venne a passare la punta della lingua sopra la testa, cominciò a succhiare la testa e poi deglutì con rapidi movimenti. Avanti e indietro, lo sentiva pulsare nella sua bocca.

Come stava allattando, sembrava che non allattasse da giorni o chissà quanti, dubito un po’ di più che stesse succhiando deliziosamente.

Fu allora che iniziò ad accarezzarmi la palla ea masturbarsi mentre succhiava. Non riuscivo davvero a credere che stesse accadendo, ero sempre così teso.

Aveva offerto del cibo a qualcuno e ora stava letteralmente per mangiare.

Le ho chiesto di tirarle su e giù i pantaloni, lei ha abbassato e alzato il suo cazzo, premendo entrambe le mani sul tavolo, mani piccole come le sue.

Quel culo, duro e bello, mi sono chinato per mettere la testa del mio pane nella sua figa. Ho pensato che fosse asciutto, quindi sono stato cauto. Ho spazzolato la testolina e con mia sorpresa era bagnata.

Wow, ho quasi raggiunto l’estasi, l’ho acceso molto lentamente, è scivolato dentro quella dolce figa di miele.

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Le afferrai i fianchi e cominciai ad aumentare la velocità del mio cazzo, muovendomi dentro e fuori da lei, pompando forte mentre le tenevo saldamente i fianchi.

Wow che delizia e che gemiti. Le ho messo il dito indice in bocca e lei ha cominciato a succhiare mentre si contorceva, delirante.

Così caldo L’ho chiamata per venire nella stanza, ha detto che non voleva problemi. Ho detto che non l’avrei mai fatto, non so nemmeno cosa stavo pensando.

Quando sono arrivato nella stanza le ho chiesto di togliersi i pantaloni, si è tolta i pantaloni da una gamba e si è sdraiata. Infatti si è buttata, che spettacolo, la sua figa era rosa e bagnata.

Ancora una volta mi sono sdraiato sopra di lei e ho cominciato a metterla dentro molto lentamente, in quella posizione sentivo il mio cazzo entrare in quella figa bagnata. Calciai forte, tirandola per le spalle, come un cavallo insanguinato.

Si contorceva e gemeva deliziosamente. L’erezione era molto grande e alla fine avrei eiaculato nella sua figa, dato che ero senza preservativo ho deciso di smettere.

Le ho chiesto se voleva il latte in bocca, lei ha annuito affermativamente senza battere ciglio.

L’ho lasciata al comando, ha fatto scorrere la punta della lingua sul mio cazzo guardandomi e ha appena afferrato la testa succhiando e lo ha fatto ripetutamente.

Era già tardi e mia moglie sarebbe venuta presto, così ho cominciato a masturbarmi il cazzo, mentre lei gli succhiava la testa, l’ho sentito pulsare più volte nella sua bocca, con l’altra mano le ho stretto il culo, che era duro e bellissimo.

Non ce la facevo più, le ho riempito la boccuccia di sperma, le ho chiesto di succhiarlo mentre me lo godevo.

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Si alzò e sentì che non doveva essere abituata a prendere lo sperma. Ti avevo detto di andare in bagno a lavarti la bocca, ma il cane non voleva. Ho messo da parte del cibo e l’ho dato da mangiare. Ho salutato e ho passato tutta la notte a pensare a quello che avevo fatto, mi svegliavo ancora la mattina con il cazzo duro pensando all’avventura che avevo vissuto.

*Pubblicato da sabatoabcsp su climaxcontoseroticos.com il 22/07/23.

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