Racconto erotico diretto – Anna Mary Revenge si mangia fredda e con molto sesso

di | 2 de Maggio, 2023

Anna Mary, la vendetta si mangia fredda e con tanto sesso

Un racconto di Marcela_Araujo

– Viene dall’hotel Sol de Verao? Voglio parlare con la stanza 409, è tua moglie. Per favore.

– Bene, signora, chiamo, aspetto in linea.

– Ciao chi parla (voce femminile!!!!)

– Voglio parlare con Leonel.

– Beh, è ​​per te… un attimo per favore, sta uscendo dalla doccia.

Anna Mary riattaccò il telefono e sbuffò… “Bmm, questo è per te.”

Dieci minuti dopo, Anna risponde al telefono.

– Tesoro, hai chiamato, vuoi parlare con me?

– No, ordinario… voglio parlare con il tuo amante!

– Che ti prendi tesoro, lo sai che io la amo e che ho occhi solo per te, amore mio!

– Bugiardo, è il comune “Beemm, è per te” della tua segretaria che ha risposto e tu eri sotto la doccia… Non mentirmi, Leonel!

– Non sto mentendo amore mio!

– Sai cosa farò? Prendo Amarelinho e vado a casa della nonna all’alba.

– No, non dalla signora Clara… il suo figlioccio Ricardo ti fissa ancora.

– Beh, io vado, sì… signor Leonel… e non credo che Ricardo mi mangerà con gli occhi… vede?

– Anna, amore mio, specialmente……

Non gli ha lasciato finire la frase, ha riattaccato.

Anna Mary, la focosa bellezza bruna dal corpo snello, che misura 1,83 cm e pesa in proporzione alla sua altezza, è furiosa con Leonel, suo marito. Non capivo perché avesse una relazione con Suely, la finta bionda, la sua segretaria, se lei, a 24 anni, è più giovane della lambisgoia che ne ha trenta e non ha un corpo con cui confrontarsi. Inoltre, ha avuto il coraggio di negare di aver dormito con la puttana.

Anna, bruciando di rabbia, dando loro fuoco al naso, pensava addirittura di viaggiare e di andare a incontrare Leonel… con Leonel, no… sarebbe rimasta all’hotel Sol de Verão, con il suo nome da nubile e avrebbe aspettato. suo marito e “Beemm, tocca a te” battere la lambisgoia, ma poi si è ricordata del consiglio di Loreto, il suo ex allenatore. “Ana, pensa prima di agire.”

Il signor Loreto è stato il suo allenatore, maestro e amico per alcuni anni ed è stato grazie ai suoi insegnamenti che è diventata atleta campionessa nazionale, continentale e olimpica. Anna ha appena rinunciato alla sua vita di atleta per sposare Leonel,

*****

Non erano ancora le sette e Anna tirò fuori dal garage la sua macchina a due porte, di quel colore giallo brillante che Leonel odia ma ama chiamare giallo. Mette una grossa valigia nel bagagliaio, chiude la casa e se ne va con l’intenzione di mettersi in viaggio, vestita con una camicia ampia, con una scollatura che lascia intravedere l’inizio del suo bel seno e pantaloncini cortissimi, che rivelano la curva del suo le spalle. . gas. Anna vuole guidare sentendosi a suo agio. perché ha una buona distanza davanti a sé, sono 800 km fino alla casa di sua nonna. Prima di salire sulla montagna, fai una sosta all’officina di Thiago, che serve l’auto di Leonel e quella gialla. Non vuole rischiare di scalare la montagna senza che lui dia una buona occhiata alla sua macchina.

*****

– Doña Anna, quanto presto, la gente non è ancora arrivata!

– Thiago, vado a salire sulla montagna e vorrei che tu dessi un’occhiata a quella gialla, per favore…

– Questo è tutto, manovra e retromarcia, darò io stesso un’occhiata generale al piccolo giallo.

Lei è seduta su una panchina, guarda Thiago controllare lo stato della macchina, sa che deve essere in ordine, perché tre giorni fa ha visto la macchina e la sua bellissima proprietaria, che scopre che fa un caldo da morire e non fallo. Da non perdere, in quanto bella donna ha sempre un senso che la informa, anche quando non sta cercando di flirtare. Con il suo meccanico, si diverte ad accavallare e divaricare le gambe, tanto per eccitarlo, e ride dentro,

Ormai sola con lui in bottega, Anna continua a divertirsi con il pover’uomo che deve tenere d’occhio il prete e la messa dall’altro. Certo, Thiago era al limite e ha affrettato la recensione giallastra e mentre si puliva le mani si è avvicinato al “male”, sarebbe ora che lei smettesse di “abusare”, ma non ne conosce il motivo. ãoo, quasi in faccia all’uomo, divaricò le gambe, perché aveva paura di vederlo avvicinarsi al banco.

È stato un gesto automatico di Thiago, che non sa nemmeno cosa sta facendo, che le ha preso le mani e le ha allargate sulle cosce lisce e carnose di Anna. Che sorpresa, si limitò a fissare le sue cosce aperte, ma non si mosse per liberarsi. Detto questo, inaspettatamente e abbastanza velocemente, le fece scorrere le mani all’interno delle cosce. Poiché i pantaloncini non sono solo corti ma anche “sciolti”, le dita invadono i pantaloncini dall’interno e si fermano solo quando toccano la carne morbida delle grandi labbra, basta muovere le dita e “pumbaa”, erano nelle parti interne di lei, che con una spinta in più, erano dentro le sue labbra. Tutto questo movimento è durato solo un secondo, è stato molto veloce.

Fu allora che Anna capì cosa era successo e spaventosamente chiuse le cosce, ma quello che fece fu intrappolare le mani e le dita di lui dentro di sé, aiutata dalle gambe dei suoi pantaloncini.

– Mio Dio… cos’è questo Thiago, togli le dita da lì, amico!

– Anna, mi stavi abusando… non ho resistito.

– Mi dispiace, Thiago…. io… lo so… che… sono stato… spericolato… porrr, per favore, sparagli.

– Ora… ora… vado a togliermelo… non ci metterò molto.

Mentre parlavano, le dita continuavano a muoversi all’interno della fica ei due pollici andavano a salutare il clitoride, uno per lato, con una leggera pressione.

-Thiago….Thiaaagoo…..Thiiiagoo…. oooooh…. Paaareee….. taaaa meee maaataanndoo… ai, ai, ai…. non paaaree… non paaaree

Anna Mary è andata a giocare con il fuoco e si è bruciata. Quando le sue dita entrarono nella sua figa e le stuzzicarono la clitoride, lei sapeva di essere sottomessa a lui. Anche se la sua mente le diceva di fermarsi, la sua figa diceva…

“Non ora donna… rilassati e divertitiâ€

Thiago ha perso tutti i freni ed è andato in discesa fino alla fine, spingendo Anna in modo che penzolasse sul tavolo con le gambe a penzoloni e in un colpo solo le ha tolto pantaloncini e mutandine insieme, finendo sul pavimento sporco dell’officina. . In un secondo, il suo costume intero ha seguito la stessa sorte e lui era fino al ginocchio solo nei suoi boxer, ha tirato l’enorme chiave inglese, intendo l’enorme cazzo, ha sollevato le gambe e ha usato le mani. puntare la punta del suo cazzo sulla fica bagnata di Anna e con un solo affondo spinto fino a farla urtare contro la sua cervice.

Stava pompando dentro e fuori dalla fica di Anna come un pistone in un motore, pompando forte, afferrandola per la vita e tirandola contro di sé. Lui singhiozzava e lei gemeva con un tale piacere folle di lussuria. Nel giro di pochi minuti, Anna gemeva più forte e si stiracchiava mentre il delizioso orgasmo la travolgeva, ma Thiago continuava a muoversi all’interno dello stretto canale vaginale e nel giro di altri due minuti soccombeva al secondo orgasmo, solo un minuto dopo, lui era corso e lasciato una grande quantità. di miliardi di spermatozoi in una folle corsa, che in questo caso, diversi milioni di questi corridori, trovano la strada e salgono fino all’utero, discutendo su chi di loro riuscirebbe a ottenere la vittoria, rompendo il doppio finale. Apparentemente Anna non si rende conto della corsa nella vita causata da questo momento di follia.

– Oh mio! Che cosa abbiamo fatto Thiago? Sono sposato e anche tu! Toglimi di dosso quella cosa calda e dura.

Thiago, dopo aver approfittato di questa bellissima giovane donna, è ancora arrapato, basta guardare il cazzo dentro di lei, con l’apertura del canale vaginale, come un guanto che lo circonda. Con un movimento rapido, si abbassa e le afferra le caviglie e le tira su in modo che le ricadano sulle spalle.

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Quello che vede lo fa impazzire. Sbirciando tra le sue cosce, vedi la sua figa e l’anello anale, tutti senza peli. Thiago tiene il corpo del suo palo e lo muove avanti e indietro, dall’ano al clitoride. Questo errore fa impazzire Anna e lei dimentica di averlo invitato. Ma pochi colpi e dirige il glande verso l’anello anale e comincia subito a crescere.

– Cosa fai? No, non il mio culo!

Però è troppo tardi per le sciocchezze, tutta la testa è già dentro il retto e non c’è abbastanza forza al mondo per tirarla fuori, mentre lei continua a chiederglielo, Thiago spinge e lo fa così forte che in due. momenti in cui è completamente sepolto nel culo di Anna. Non è nuova al sesso anale, ma Thiago è molto più alto di lei. suo marito, ma ancora, lei ama il suo anale, ancor più che preso in sua assenza. Ci vogliono circa quattro minuti di pompaggio per venire. si allontana lentamente quando sentono dei rumori provenire dal marciapiede. Grida:

– Merda, stanno arrivando i ragazzi!

Tira fuori il suo cazzo dal culo di Anna così velocemente che è un ploof, e si mette i boxer e la tuta quasi in un unico movimento. Anna si alza di scatto dal banco da lavoro, ma quando colpisce il pavimento unto, scivola e atterra con il sedere nudo sul pavimento duro, sbattendo la testa contro la gamba di ferro del banco da lavoro. L’impatto è così forte che lei sviene all’istante e, nuda dalla vita in giù, si sdraia sul pavimento sporco, accanto alle mutandine e ai pantaloncini.

Lui la scuote, ma lei non si sveglia, super nervosa, lui apre la porta della campana e la butta dentro, nello stretto spazio del secondo banco e le mette mutandine e pantaloncini e bussa alla porta esattamente allo stesso tempo. .quando due dei tuoi dipendenti arrivano dal retro. È più pallido che morto e respira affannosamente dalla bocca.

– Chi è quest’uomo? Ti senti male?

– No, sono solo caduto e mi sono rialzato troppo in fretta.

– Eta ferro… è il giallo della signora Anna, ieri sera non c’era! È stata la bomba che è venuta prima in modo che potessimo vederlo?

– Penso sia andata così, Toni, voglio afferrare questa donna e darle una bella scopata.

– Classe, vado a portare la piccola gialla ad Anna.

– Lasciami prendere, capo. In questo momento, è sempre in pantaloncini che mostrano le sue bellissime cosce.

– Nooo, lo prendo io, banda!

Thiago sale veloce sul giallo e vola fuori dal box. In pochi minuti arriva a casa di Anna. Entra dal garage, chiude la tenda e porta al piano di sopra un’Anna crollata e la fa sdraiare sul letto. Si toglie la camicia e il reggiseno macchiati di grasso. Scende velocemente al piano di sotto e torna con un pentolino pieno di ghiaccio e un asciugamano che ha trovato nel bagno della suite, lo avvolge di ghiaccio e lo mette sulla testa di Ana, mentre lei si gode la sua totale nudità. Neanche cinque minuti e ha iniziato a gemere.

Che dolore! lei sussurrò. Ma con il ghiaccio si è sentito subito meglio, quindi ha spiegato cosa era successo.

– Wow, che orrore sarebbe se mi vedessero nudo e svenuto sul pavimento del garage, non so cosa direbbero.

– Lo so, ti salterebbero addosso e ti scoperebbero. Non sai nemmeno quanto siano ansiosi di scoparti.

– Oh, è così tanto?

– Wow, non puoi immaginare cosa dicono di te!

– Wow, solo sentirti parlare mi eccita, amico.

– Caspita, se sei così, vai in officina e mettiti comodo con loro, vedrai che succede.

– Non proprio, sono andato a farlo con te per vedere cosa sarebbe successo.

– Ora, oltre ad avere mal di testa, bruciano anche le natiche.

– Non c’è da stupirsi, hai colpito il suolo con tutte le tue forze con il tuo sedere nudo! Torna e lo gelerò anch’io.

Quando Anna si gira, i suoi occhi sono grandi come piattini quando osserva il suo bellissimo sedere, con le natiche sporgenti, due cinghie da morire e spesse strisce rosse su ciascuna. Thiago prende dei cubetti di ghiaccio e comincia a passarci ogni polpa a mani nude. Entusiasti per questo.

– Ti senti meglio, Ana?

– Fa molto freddo lì, Thiago! Per favore, vai via e dimentica quello che è successo. Sai benissimo che amo Leonel e questo è stato un terribile errore.

Lui però non la ascolta, prende un sassolino e comincia a passarglielo in mezzo all’avvallamento delle sue natiche e lei ha la pelle d’oca dappertutto e apre un po’ le cosce. Prende altro gelato e ora fa scorrere la mano su e giù sui genitali e Anna emette un piccolo gemito di piacere e allarga ancora di più le cosce.

– U, u, u, i, i, i, i… Thiago è delizioso… mi rende molto felice, continua così… amico!

Senza perdere tempo, prese un altro sassolino di ghiaccio e con il dito lo spinse ancora di più nel culo di Anna e fece lo stesso con la sua vagina, ma con due sassolini.

– Uuuuiii uuiii, uomo cattivo… mi stai prendendo in giro, ok?

– Lo sono, mi dà un’erezione incredibile! Odio la mia piccola mora sexy!

– Allora puoi giudicare… Mi sento enormemente eccitato, amore mio.

– Ti piace il feticcio di Anna? Anch’io, quindi giochiamo.

Anna è scioccata nel vederlo prendere una delle lenzuola e strapparla a strisce, è ancora più scioccata quando lui le lega la caviglia destra al piede destro del letto e poi fa lo stesso alla sua sinistra, facendola restare. con le gambe il più divaricate possibile, perché il tuo letto è doppio, abbastanza largo, e fai lo stesso con le tue bambole.

Ad Anna viene la pelle d’oca sentendosi legata così sul suo letto e prova un bel brivido e si eccita.

– Odierai la tua mogliettina tutta legata?

– Sì, lo farò… dannazione, mi stai facendo impazzire,

– Thiago, è davvero quasi fuori dal suo stato normale, vedendo questo monumento di una donna, che si dona a lui, lei ha ventiquattro anni e lui è scuro, cinquantaquattro anni e anche a lui piacciono i feticci e non Non so nemmeno come farlo. Ma legarla al letto gli dava un piacere diverso, il piacere immenso di farla sua schiava e farle provare dolore.

Come aveva visto di recente in un film per adulti, la donna era legata e imbavagliata con una palla di silicone. Siccome non aveva quella palla, fece un pezzo di stoffa aderente e lo mise in bocca ad Anna, assicurandolo con un nastro intorno alla testa, in modo che non potesse sputare. Ora tutto ciò di cui aveva bisogno era la fascia. Nessun problema, si è messo delle strisce di stoffa sugli occhi e voilà, lo hanno bendato. Anna, sentendosi così completamente immobilizzata, era terrorizzata, ma ormai era troppo tardi per qualsiasi discussione.

Thiago si allontanò e guardò il suo lavoro. Che diavolo è questa sensazione deliziosa?

Perché era così eccitato nel vederla così sottomessa a lui?

Si tolse le fasce dal culo e guardò l’anello anale raggrinzito, infilando due dita dentro e costringendole ai lati per aprirle… una sensazione deliziosa, non poteva lamentarsi di nulla e le dava una sensazione di potere. non ha mai creduto di esserne capace.

Cosa potevo fare? Essendo nuovo, non sapevo cosa fare e non riuscivo a trovare nulla di interessante. Il s’est levé et a décidé de se déshabiller… il se sentait le propriétaire absolute d’elle et peut-être qu’il pourrait rester avec Anna ligotée aussi longtemps qu’il le voudrait, parce qu’elle ne pouvait pas reclamo. Seduto sulle sue cosce e tenendosi il cazzo, batté la valle del culo di Anna, la testa tra la valle delle sue natiche, tre, quattro volte, girando il corpo e posizionandosi sulle sue cosce grassocce e affondando la testa del suo cazzo dentro di lei lei. poi lo tirò fuori e se lo infilò nel culo e lo ripeté innumerevoli volte.

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– Ti senti male Ana? Quindi lamentati… Ah, non puoi, vero?

Con la testa del cazzo dentro la fica viscida, usò i palmi per tamburellare le polpe rosse, eccitato, cominciò a palpare sempre più forte, finché i palmi delle mani bruciarono di calore colpendole tanto le natiche. Fu felicissimo quando vide le due bande rosso intenso.

– Sei una ragazza molto cattiva, devi colpirla per imparare a comportarti bene Anna.

Ridendo del suo potere appena acquisito su di lei, è andata in bagno per cercare qualcosa che la ispirasse e ha visto sul bancone un gran numero di bottiglie di vari prodotti che usa per abbellirsi. Scegline due grosse e paffute e dì… questa per il culo e questa per la fica. Senza allarmarsi tornò in camera da letto, salì sul letto e si posizionò tra le sue cosce e le mise la bocca sulla figa e cominciò a succhiare, per un buon quarto d’ora, sempre con la punta della lingua che le toccava la clitoride . . Notò che Anna era dominata da tre orgasmi, dopodiché le sostituì la lingua con la bottiglia più grossa, molto più grossa del suo cazzo e più lunga, e cominciò a seppellirla nella figa che nuotava nei suoi stessi fluidi. Affondò a poco a poco fino a vedere solo il sedere attraverso la porta della vagina, tutto disteso.

– Ti è piaciuta Ana? Penso di sì, perché non si è lamentato! Ora ho un altro giocattolo per il tuo culo… rilassati e divertiti.

Entro due minuti, Anna aveva il culo e la figa allungati al massimo. Si sdraiò sopra e con la faccia quasi incollata alla sua, con un cazzo tra le sue cosce e le parlò con la bocca vicino al suo orecchio:

– Anna, penso che andrò a fare un pisolino… Se non pensi che sia sbagliato se ti faccio un materasso, vero? Beh, visto che non ti sei lamentato… puoi svegliarmi verso mezzogiorno, va bene, amore mio.

Non dormì davvero, ma rimase a lungo immobile, come se stesse dormendo. Dopo tanto tempo si alzò e guardò Anna tutta legata, muta e cieca, e gli venne un forte desiderio di fare di più con la sua “schiava”, ma nulla gli passò per la mente. . All’improvviso rise, perché gli venne in mente qualcosa.

Thiago ha ottenuto Alzandosi, prese le fiale dalla figa e dal culo di Anna e rimase a lungo ad ammirare le bocche dei tunnel che vedeva nella sua vagina e nel suo culo.

Poi prese una federa e la mise sopra la testa di Anna, coprendola fino al collo, che legò in stretti nodi di strisce di lenzuolo. , le legava insieme, stringeva con pochi giri di strisce di stoffa, faceva lo stesso appena sopra le ginocchia, facendo dei nodi molto stretti. Anna si alzò con le cosce unite, mostrando la carne del suo sedere. Thiago si sedette con il sedere nudo sulla schiena di Anna, si chinò e le liberò i polsi dalle cinture.

Anna si portò subito le mani al collo nel disperato tentativo di togliersi la coperta dalla testa. Il suo peso ora la “appiattiva” sul materasso, guardavo solo i suoi tentativi di liberarsi, sapeva che non sarebbe arrivata da nessuna parte perché i nodi erano numerosi e molto stretti. Pochi minuti dopo, le prese le mani e le incrociò dietro la schiena e le fece diversi nodi e fece lo stesso per le sue caviglie.

Guardò la sua opera, che era schiacciata sul letto, che girava e rigirava come un verme cieco, non si muoveva da nessuna parte ed emetteva suoni ovattati. Questo fece emozionare sempre di più Thiago e agendo su questa sensazione che lo aveva preso d’assalto, cieco e senza conseguenze dei suoi atteggiamenti, cercò un lenzuolo intero nei cassetti del comò e ne trovò uno bianco e profumato. Lo mise su Anna e cominciò ad avvolgerselo intorno al corpo, facendo quattro giri che cercò di tenere ben stretti contro il corpo di Anna. Poi, con le strisce di quel che restava dell’altro lenzuolo, le avvolgeva in nodi strettissimi alla “mummia”, all’altezza di caviglie, ginocchia, cosce, vita, seno e collo.

Anna si è sentita soffocare e sta cercando di prendere aria dal naso, evitando di agitarsi troppo perché le rende più difficile respirare. Si sentiva molto terrorizzata, non sapendo cosa stesse cercando di fare Thiago intrappolandola in un modo così orribile. Si sentiva sepolta in quel modo, come alcune culture indigene facevano o facevano con i loro morti.

Thiago sollevò il volume, cosa che fece così bene, e se lo mise sulle spalle, che si raddoppiò. Scese le scale e uscì in garage, aprì il baule di quello giallo di Anna, la mise dentro e chiuse il baule. Al volante manovrava fischiettando allegramente verso la sua officina.

*****

I suoi sei dipendenti furono sorpresi di vederlo arrivare, portando con sé il piccolo giallo.

– Capo, cos’è successo? Ci è voluto quasi tutto il giorno. È andato a consegnare l’auto della signora Anna ed è tornato con essa! Spiegaci questo mistero, Thiago. Sei stato nella bomba fino ad ora?

– Calmati ragazzi, molto calmi. Ti ho portato un regalo, che può essere condiviso o meno tra i sei, dipenderà dal “petto” di ciascuno.

– Che regalo è questo Thiago? Abbandona il mistero e parla presto, amico.

– Aspetta, niente storie. Zelito, abbassa il sipario dello studio. Saremo chiusi oggi e domani, causa forza maggiore.

– Che c’è, amico? Sei impazzito! Abbiamo macchine da usare!

– Come ho detto, chiuso per causa di forza maggiore.

– Presta attenzione a quello che ti dico. Vado a casa e torno la sera, dopo le 20:00. Il mio regalo non deve essere completamente “scartato”, solo parzialmente. Presto capirai perché.

– Ci vediamo stasera, ragazzi… Parto, Zelito, lasciami abbassare io stesso la cortina di ferro quando esco.

– Sei impazzito, amico… dov’è quel dono misterioso?

– E’ nel baule giallo… a dopo.

*****

I sei uomini, due meccanici e quattro assistenti, guardarono sorpresi dallo strano comportamento di Thiago, il capo dell’officina.

– Macalé, ecco, il tipo è matto… vediamo cosa ha nell’auto della bella mora.

Si ammucchiano nel retro della macchinina gialla mentre Marcelo apre il bagagliaio. Le loro bocche si aprono quando vedono cosa c’era. Fu Zelito a parlare per primo, stupito:

– Si muove…. Sono persone o animali!!!

A cui Afonso risponde:

– Sì, a causa del formato sono le persone!

– Merda! Indovina cos’è, o meglio… chi è, spero di sbagliarmi.

– Cosa pensi sia Rafael?

– Capre, ripensaci. La macchina è la piccola gialla di Dona Anna. È andato a prendere la sua macchina ed era stato via quasi tutto il giorno ed è tornato da lui dicendo che aveva un regalo per noi. Cosa ne pensi? Scommetto da 1 a 100 che Anna c’è, Tiao.

Fu allora che la monetina cadde ei sei uomini si affollarono attorno al baule.

– Merda, devi aver ragione Rafael, deve essere lei! Come osa farlo a Dona Anna? E ancora entrare in questo casino! Cosa ne pensi Rafael, tu che hai più istruzione di noi?

– Tranquilli amici, che siate Anna o no, arrestate una donna così, galera di sicuro. Ancora di più se è davvero Anna. Vedremo:

Tengono il “regalo” di Thiago, cautamente, perché è così avvolto che non sanno nemmeno dove siano la testa o i piedi, ma presto sanno qual è la parte superiore del busto e si sdraiano. su una tela posta sul pavimento della bottega.

– Non si muove! Fare…..?

– Non preoccuparti Tião, non c’è fretta, aiutami a sciogliere presto questi nodi… andiamo.

Con l’aiuto di tutti toglie velocemente il lenzuolo e con stupore vedono il corpo nudo e immobile di Anna Maria. Completamente legato con strisce di stoffa, bendato e bavaglio.

Rafael si precipita a togliere prima il bavaglio, temendo il peggio, vedendola inerte e con la faccia rossa. Toglie il fazzoletto dalla bocca di Anna e avvicina l’orecchio al suo petto.

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– Respira! Ringrazio il Signore. Come poteva il pazzo Thiago avere il coraggio di fare una cosa del genere a sua moglie? Slegali velocemente.

– Raf, ha scopato con la forza la donna e ce l’ha portata così che potessimo scoparla anche noi. È fottutamente brava, ma non mi interessa, ho moglie e figli e non andrò in galera per nessuna donna.

– Si è soffocata, e respira a fatica… guardale il culo, è tutto rosso… il capo l’ha picchiata, gente! Che follia! Cosa faremo Raffaele?

– Facile, facile, prima prendi un po’ d’acqua dal bevitore e dagli qualche sorso. Quindi prendi dei pezzi di questo lenzuolo e copri la tua nudità, perché nessuno qui è un pervertito, giusto?

– Il capo è un pervertito, hai visto cosa ha fatto ad Anna? Lo riferiremo agli uomini?

– Chi lo deciderà, non saremo noi ma lei.

*****

Anna Mary, sotto lo sguardo degli uomini, in pochi minuti inizia a svegliarsi e a fare un respiro profondo. Apre gli occhi ed è sorpresa di vedersi nello studio di Thiago e nuda, con solo un lenzuolo che copre la sua nudità. Molto confusa, trema di paura quando vede i dipendenti intorno a lei, le viene in mente tutto e ha paura di essere violentata dal gruppo, questo è quello che Thiago le ha detto che avrebbero fatto. se ne avessero la possibilità.

Come un topo spaventato, si rannicchia e cerca di coprirsi il più possibile con una frusta e con la faccia piena di lacrime supplica:

– Per favore, non prendermi in giro, ti prego!

– Aspetta un attimo Anna, non abbiamo nessuna intenzione di farti questo! Noi invece la proteggiamo ed è stato Thiago a violentarla ea portarla legata e nuda nella sua auto poco tempo fa. Ha detto che saresti stato un suo regalo per noi. Ma abbiamo deciso che non faremo niente con te e ora tutto dipende dalla tua decisione di denunciare Thiago alla polizia perché quello che ha fatto è un crimine e qui non siamo d’accordo.

– Oh mio! Sono profondamente grato a tutti voi, ma esito a denunciarlo, perché mi sento un po’ in colpa per quello che ha fatto.

Sai cosa mi ha detto Thiago? Che provi qualcosa per me e potresti scoparmi… è vero?

– In questo, il leader non ha mentito. La signora, la verità è che è molto carina e ha un corpo che ci lascia…. BENE…. ci fa arrapare…. rispettosamente.

– Che meraviglia! Mi è piaciuto sapere che mi ami ma mi rispetti. Sono molto grato per la considerazione di ognuno di voi.

– Grazie signorina Anna.

– Leonel, mio ​​marito è in viaggio e oggi gli ho parlato al telefono e sai una cosa, lo stronzo era in albergo a baciare la sua segretaria. Sono molto arrabbiato e triste e non voglio essere a casa da solo. Se pensano che non sia stata maltrattata, li invito a una piccola festa privata a casa, tutti e sei, dove sai, forse posso premiarli per essere stati così gentili con me.

*****

21:40, nella grande sala della bella Anna Clara, Macalé, Rafael, Tião, Afonso, Marcello e Zelito sono sereni, anche se ansiosi. I sei meccanici e assistenti dell’officina di Thiago hanno già gustato ottimi drink del fornitissimo bar che lei e suo marito gestiscono. Anna ha ordinato un sacco di pizze da regalare ai tuoi ospiti. Lei stessa, avendo bevuto molto ed essendo un po’ allegra, salì in camera sua dicendo che non ci sarebbe rimasta a lungo.

Infatti, neanche cinque minuti dopo, appare in cima alle scale e tutti hanno gli occhi grandi come un piattino e la bocca aperta. La bella donna indossava solo delle minuscole mutandine di tessuto bianco così finissimo che lasciavano intravedere il volume della sua figa, senza peli e sui seni una fascia dello stesso colore che copriva purtroppo i capezzoli e nient’altro.

Anna scese lentamente i gradini, ridacchiando finalmente per lo stupefacente effetto che il suo aspetto aveva su di loro, dimostrato dai rigonfiamenti tra le sue gambe. . Entrò in mezzo agli uomini a bocca aperta ed esclamò spudoratamente:

– Carissimi, questo è tutto vostro oggi, potete godervelo, ma uno alla volta.

Anna salì le scale e al piano di sopra parlò ad alta voce e con tono buono:

– Impegnati molto a decidere in quale ordine verrai nella mia stanza…. ognuno avrà un massimo di 30 minuti con me, nel mio letto.

Il fortunato che ha avuto il primato di essere primo è stato Rafael. Arrivò e la vide completamente nuda sul letto su cui dorme Leonel, le cosce aperte e la figa liscia come il culo di un bambino.

– Come ti chiami? Mi piace nell’ano e nella vagina, solo la bocca è tabù. Mi piace essere risucchiato.

– Anna, vale 69?

– Può essere, ma niente di piacevole, tiralo fuori per ora, perché non mi piace ingoiare merda.

Quindi 69 è quello che succede inizialmente, Anna.

– Allora vieni presto amico!

Anna gli si mette addosso e senza aspettare che Rafael si posizioni tra le sue cosce, afferra la testa del cazzo della mulatta, che è di dimensioni ragionevoli e ha un sapore un po’ acido, ma le piace e siccome ha fame, comincia a succhiare e impazzisce con e senza perdita, seppellisce la bocca nella figa lussuriosa della donna. È sorpresa dall’orale di Rafael, che si rivela essere un mulatto che capisce l’argomento. Lui la succhia forte e la sua lingua invade la sua vagina e si avvolge con una punta serpentina dentro di lei, ma ciò che le fa avere il suo primo orgasmo della notte è quando lui le morde delicatamente la clitoride. Anna si stiracchia e fa tremare il suo corpo sotto l’azione di questo climax e lo succhia con le corna al massimo, con uno sforzo tale che quando lo sente tremare, annunciandogli che sta per venire, lo fa venire e lo inghiotte. ..tutto usciva da lui in potenti scatti, anche se aveva detto che non l’avrebbe fatto. Rafael la scopa e le viene nella vagina, ma non ha nemmeno il becco per penetrarle il culo come voleva e il suo tempo è scaduto.

Marcelo il secondo, drogato ed esplodente di desiderio per il “bello”, come dice lui, è venuto subito con il suo cazzo duro come l’acciaio, strofinando in ogni anfratto di Anna e in due impulsi l’ha penetrata, le ha dato una mezza dozzina di pompate e jet, lascia che Anna veda le barche. Chi si è lamentato:

– Svelto, ora mi succhierai il culo e la figa, finché non ti dirò di smetterla.

Con piacere, la calda mora, fu quello che rispose e seppellì la bocca nella sua figa viscida mentre due dita le penetravano nel retto.

Dita nel mio culo, no… bastardo, quello che voglio è il tuo cazzo nel mio culo.

Anna Mary si rivela una vera ninfomane e scopa i dipendenti di Thiago fino a domenica mattina, perché quasi tutti sono innamorati dell’insaziabile donna. Sono già passate le 9:40 quando l’ultimo di loro, Zelito, cavalca Anna da dietro con troppo pus nel culo. Il telefono squilla accanto a lei sul comodino e, mentre Zelito la sodomizza, lei si avvicina e si accorge che Leonel la sta chiamando.

Anna Mary, istruisce più che velocemente Zelito e gli ordina di rispondere alla chiamata e lui lo fa, senza batter ciglio.

Con chi vuole parlare, signore?

Con Anna Clara, mia moglie… aspetta… chi sei?

Un amico del suo signore

Voglio parlargli subito

“Bene, questo è per te, solo un momento, è appena uscita dalla doccia, aspetta che si vesta per favore.”

FINE

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